KANGSHINMU 강신무

By AkaneYuki7

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Potrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragaz... More

PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102
Capitolo 103
Capitolo 104
Capitolo 105
Capitolo 106
Capitolo 107

Capitolo 85

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By AkaneYuki7

Come vi avevo promesso capitolo lungo lungo come... no, non ripeterò gli esempi fatti da alcune di voi che per inciso mi hanno ucciso 😂

Buona lettura~

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Le giornate successive passarono in un soffio, i famosi esami di fine anno purtroppo arrivarono e Taehyung non riuscì a vedersi poi molto con Jimin o Hoseok o uscire anche solo di casa, per tutta quella mole di studio che aveva incautamente accumulato.

Il ragazzo non sentì ne vide più Jungkook da quella sera, non che gli dispiacesse visto che lui lo avrebbe solo disturbato nello studio, ma poi una sera si era ritrovato in camera sua un quaderno pieno di formule e tipiche domande di esame di matematica e il ragazzo non poté non sentirsi un po' in colpa per le cattiverie pensate in precedenza.

Velocemente gli aveva mandato un messaggio di ringraziamento, ma poi si era ributtato nello studio, non lasciando che nulla di esterno lo potesse infastidire.

Il primo giorno di esame la madre gli consegnò il pranzo con insieme una lettera dal mittente sconosciuto.

Appena lesse le prime righe capì subito di chi si trattasse dal solito tono ironico e sdolcinato che quelle poche righe trattavano, con l'irritazione a fior di pelle e un sorriso sornione sul viso si diresse verso la scuola.

Intanto che Taehyung era impegnato a morire d'ansia per i suoi esami, da un'altra parte della città, seduti su una coperta in mezzo ad un prato, di fianco a un fiumicello quasi congelato, sedevano tranquillamente due ragazzi con due tazze di caffè caldo e fumante tra le mani, che tranquilli si godevano la vista della natura.

< Mi spieghi perché con questo freddo noi siamo seduti qui in mezzo al nulla, quando potremmo essere benissimo in casa con una coperta addosso a guardarci un film? > chiese il più grande leggermente infastidito.

< Volevo fare qualcosa di diverso, stiamo sempre a casa >

"E poi i luoghi isolati sono i posti migliori per uccidere qualcuno" non poté che pensare tra sé e sé, trattenendo un piccolo sorriso.

< Si ma io sto congelando, non potevi trovare un idea migliore? > rispose l'altro.

"Come se tu potessi davvero soffrire il freddo, bugiardo" pensò il più piccolo.

< Su su smettila di lamentarti ecco a te > disse il minore, versando altro caffè fumante nella tazza del compagno, richiudendo subito il thermos e appoggiandolo sulla coperta.

< Sei fortunato che questo caffè sia così buono Nam > rispose Jin con un sorriso, mentre sorseggiava la bevanda.

< Solo quello? E io che aveva portato anche del cibo > 

"Oh no altra spazzatura disgustosa, ma stavolta non ci casco" pensò tra sé il maggiore.

< Ho già fatto colazione stamattina, non ho molta fame >

< Ah davvero? Ma mi sono svegliato presto apposta per preparare il tutto solo per te... > disse il minore dispiaciuto.

< L'hai fatto tu? > chiese sorpreso Jin.

"E' così ingenuo che quasi mi dispiace" 

Namjoon trattenne una risata prima di tirare fuori l'ennesimo dolce che sapeva avrebbe schifato il compagno.

< Certo, volevo fare qualcosa per te >

Quando apri il contenitore, però il suo finto sorriso si crepò un poco.

"Cavolo me lo ricordavo di aspetto migliore, adesso pure un umano si rifiuterebbe di mangiarlo" pensò tra sé, maledicendosi per le sue pessime capacità culinarie, ma il cuoco del bar aveva preso le ferie e quindi era stato costretto lui a fare da mangiare.

< So che di aspetto non è il massimo, capisco se tu non lo volessi mangiare... >

< No tranquillo, lo mangio > rispose sicuro Jin.

< Eh? Ne sei sicuro? >

< Certo infondo lo hai fatto per me > rispose Jin, regalandogli un dolce sorriso.

Le guance del moro si tinsero di un leggero colore rosato, ma subito tossicchiò per cercare di nasconderle.

< Beh allora prego > disse Namjoon, offrendogli il cibo.

"Oddio sembrerebbe quasi che lui conoscesse la mia vera natura e stesse facendo apposta a darmi del cibo disgustoso, ma di certo le sue guance rosse non sono passate inosservate. È così tenero, si sta sforzando così tanto per me, nessuno lo aveva mai fatto prima d'ora" pensò tra sé Jin, prima di fare un grosso sospiro e mangiare quella specie di strano incrocio mal riuscito, sforzandosi di non lasciare neppure una fetta.

< Si vede che sei alle prime armi, ma vedrai che con un po' di pratica riuscirai a cucinare meglio, se vuoi ti posso insegnare io, visto che ormai lo abbiamo capito entrambi che le lezioni di inglese erano solo una patetica scusa per provarci con me >

< Non so di cosa tu stia parlando > rispose il minore, sorseggiando un po' di caffè e guardando da un'altra parte, pur di non incontrare gli occhi scrutatori del vampiro.

< Dai non c'è bisogno che metti il broncio, così sei solo più carino > rise di cuore Jin.

"Namjoon calmati, non puoi ancora ucciderlo, devi aspettare solo che mostri la sua vera natura, rilassati, fai dei lunghi respiri" pensò tra sé e sé.

< Comunque anch'io avevo portato qualcosa, ho fatto dei biscotti per i miei fratelli e visto che mi sono avanzati, volevo offrirtene un po' > disse Jin, tirando fuori dalla sua borsa dei biscotti minuziosamente confezionati.

"Come se i suoi fratelli potessero mangiarli, non me la bevo, non è che li ha avvelenati?" si chiese Namjoon insicuro, prendendone uno e ispezionandolo come se fosse un minuscolo assassino.

In realtà Jin si era alzato all'alba solo per darglieli appena sfornati, ma ovviamente non lo avrebbe mai ammesso.

Infondo anche lui aveva un orgoglio vampiro da dover mantenere.

< Sono al cioccolato, so che sono troppo semplici, rispetto alle torte deliziose che mi porti sempre, ma volevo ricambiare anch'io il gesto qualche volta >

< Grazie, ma non dovevi > sorrise cordialmente il moro.

"No sul serio, non dovevi proprio. Non voglio mangiare niente che provenga dalle tue luride e sporche mani, vampiro" pensò tra sé disgustato, ma si costrinse comunque a mangiarli.
Avrebbe dato dei sospetti se si fosse rifiutato e di certo non avrebbe mai messo a repentaglio il piano solo per degli stupidi biscotti.

Solo che dopo averne assaggiato uno dovette ammettere con grande amarezza e dispiacere che erano letteralmente squisiti.

"No, non è vero fanno schifo, assolutamente immangiabili" pensò lui, ma i suoi occhi lo tradirono, visto che erano completamente incollati a quel cibo, desiderosi di assaggiarne ancora un po' e Jin se ne accorse.

< Guarda che puoi prenderne un altro, io ti ho detto che sono pieno >

< No, no non è che abbia così fame >

< Ho capito... Apri la bocca e chiudi gli occhi > sospirò Jin, prima di prenderne uno e avvicinarlo al ragazzo.

< Eh? > chiese sconvolto Namjoon.

"E' per caso stupido?"

< Ti comporti da bambino, quindi io mi comporto come tale e ti imbocco >

< Dai è imbarazzante >

< Non lo vuoi il biscotto? >

Il moro anche se di malavoglia fece come richiesto dal maggiore e chiuse gli occhi, ma dopo aver aspettato qualche minuto sentì una risata irrompere nella quiete del parco.

Il moro spalancò gli occhi sconvolto e vide come Jin stava morendo dalle risate.

< Non ci credo, lo hai fatto davvero >

< Sei tu che me lo hai chiesto! > sbottò paonazzo Namjoon.

< Stavo solo scherzando, l'ho sempre visto nei film e volevo provarlo anch'io, ma alla fine mi sono accorto che farlo dal vivo è così imbarazzante >

Dire che Namjoon era furioso era riduttivo, non solo si era abbassato a seguire un comando del vampiro, in più era stato addirittura preso in giro, voleva togliere al più presto quel sorriso da quella faccia.

< La tua risata sembra il rumore dei tergicristalli è fastidiosa > sbottò così il moro.

Subito Jin si bloccò e la sua risata si spense rapidamente, Namjoon quasi non sorrise alla vista dell'espressione scioccata del ragazzo di fronte a lui, ma non passarono che pochi secondi prima che Jin si mettesse a ridere di nuovo.

< Perché stai ancora ridendo? > chiese il moro sconvolto.

< Perché la tua faccia in questo momento è impagabile, e poi non me lo aveva mai detto nessuno prima e in effetti ora che me lo hai fatto notare non riesco a smettere di ridere, perché non faccio altro che pensare a quel suono sentendo la mia risata, ma così mi viene solo da ridere ancora di più > riuscì a finire a fatica il suo discorso tra le lacrime.

< Il tuo discorso non ha assolutamente senso, lo sai vero? > gli rispose Namjoon con un piccolo sorriso a solcargli le labbra.

< Lo so per questo fa ridere, vedi stai sorridendo anche tu >

< Non è sorriso, è un riso canzonatorio che è diverso >

Quando finalmente Jin riuscì a smettere di ridere, il parco tornò alla sua tranquillità. Lentamente il maggiore si avvicinò al ragazzo e pose la testa sulla spalla del compagno, godendosi per un po' il vento freddo di inizio febbraio.

Namjoon si irrigidì impercettibilmente, visto che il volto di Jin era a pochi passi dal suo collo e il vampiro avrebbe potuto morderlo in qualsiasi momento, ma subito cercò di tranquillizzarsi.

In fondo al cestino da picnic aveva posizionato il suo fedele paletto di legno, qualsiasi mossa falsa da parte del vampiro e lui lo avrebbe impalato.

Facendo finta che fosse una mossa dettata dalla noia, avvicinò a sé il cestino per precauzione, ma la voce di Jin lo fece bloccare sugli attenti.

< Sai Nam, era da tantissimo tempo che non ridevo più così con qualcuno. Con i miei fratelli devo sempre fare la parte di quello adulto e responsabile, perché se no loro ne combinerebbero di tutti i colori e quindi sono per la maggior parte delle volte con l'ansia e la preoccupazione, ma con te mi sento così libero. Posso ridere tranquillamente, posso scherzare e posso fare l'idiota senza che le responsabilità da fratello maggiore ricadano su di me >

Jin gli disse una mezza verità, di certo non poteva dire che nonostante il maggiore dei fratelli avessi secoli più di lui aveva ancora la mentalità di un ragazzino di quindici anni.

Ancora Jin si chiedeva come Jungkook fosse riuscito a sopravvivere nel mondo senza di lui per tutti quegli anni.

"Oh poverino, adesso vuole passare per il povero ragazzo che si è dovuto sobbarcare le responsabilità di due sporchi succhia-sangue come lui" pensò maligno l'umano.

< Perché allora non te ne sei andato? Ormai hanno l'età giusta per poter vivere da soli > finse interesse il moro.

< Assolutamente no, si farebbero ammazzare in meno di mezza giornata >

"Scusa volevi dire ammazzerebbero chiunque in meno di mezza giornata... Ah ma lo fanno già, errore mio" si corresse mentalmente Namjoon.

< Ma credo che il vero motivo sia che io ho bisogno di loro, non sono sicuro di essere in grado di tornare a vivere da solo, ormai la loro presenza costante è come un monito per dirmi che c'è qualcuno che tiene a me, qualcuno che non mi abbandona. Grazie a loro io posso rimanere... Sano di mente >

"Cosa intende dire?" si chiese il minore, ma non interruppe il vampiro dal suo monologo.

< Però so che presto o tardi se ne andranno anche loro e io rimarrò solo, ma è giusto così che ognuno prenda la sua strada, solo che io non sono ancora pronto a lasciarli andare >

< Ma Jin tu non sarai solo, ci sono io con te > mormorò Namjoon, abbassando lo sguardo verso Jin.

"Mi viene da vomitare, ho detto la cosa più smielata del mondo a un vampiro" pensò il moro tra sé, ma quando Jin alzò lo sguardo e incatenò i suoi occhi color cioccolato ai suoi, qualcosa sembro come possedere l'umano per qualche minuto.

Improvvisamente non era più in grado di distogliere lo sguardo da quel mostro.

Il suo bel viso, i suoi occhi, la sua voce, tutto era un monito per allontanarsi da quella situazione, ma il suo corpo era come bloccato incapace di compiere alcun movimento.

< Dici sul serio? Non mi prendi in giro? > bisbigliò il castano con i suoi grandi occhi in attesa.

< Certo > 

< E' una promessa? >

< P-promesso > 

La sua voce tremò appena e quasi lo tradì. La sua gola era diventa improvvisamente arida e piccole gocce di sudore stavano andandosi a formare sulla sua fronte, il respiro aveva iniziato a farsi più pesante e il battito aveva cominciato ad accelerarsi.

"Aiuto che cazzo mi sta succedendo?"

Il colpo di grazia però glielo diede Jin che fece spuntare sul suo volto un luminoso sorriso.

< Grazie per stare con me, so di non meritarmi una persona fantastica come te, ma per qualsiasi ragione il Dio o gli Dei che stanno lassù mi hanno portato da te, non posso fare altro che ringraziarli immensamente > 

E dicendo questo appoggiò di nuovo il suo viso nell'incavo del collo dell'umano, chiudendo gli occhi e continuando a sorridere.

Namjoon non seppe cosa dire in quella circostanza, nonostante odiasse il vampiro con tutto sé stesso, per una minuscola frazione di secondo provò un qualcosa di caldo riscaldargli il petto, che fece fatica a riconoscere.

< Lo sai che hai davvero un buon profumo? > esclamò all'improvviso Jin.

Il calore che aveva quasi iniziato a germogliare nel petto dell'umano si raffreddò in un attimo, il suo corpo si irrigidì e subito tornò con i piedi per terra.

"Sono uno stupido, cosa mi aspettavo" pensò tra sé Namjoon, maledicendosi mentalmente per essere quasi caduto nella trappola del seducente vampiro.

< Ah davvero? > chiese il moro con nessun calore nella voce.

< Si è così buono, non riesco a descriverlo bene, però mi porta alla mente un ricordo passato, un qualcosa di familiare > mormorò Jin, affondando di più la testa nel suo collo, con il naso percorse il profilo del collo dell'umano e con le labbra gli baciò delicatamente la pelle sotto l'orecchio, percorrendo lentamente tutto il profilo.

"Vorrei tanto dirgli chi sono, raccontargli del mio passato, ma non posso permettermi di perderlo, ho davvero bisogno di lui" pensò tra sé il ragazzo castano, mentre quasi in trance, seguiva l'odore del sangue che rapido scorreva nelle vene e arterie di quel corpo.

I denti cominciarono a crescere contro la sua volontà e quei piccoli baci ben presto diventarono piccoli morsi, per provare o per meglio dire assaggiare quella pelle ambrata.

Bastava un morso un po' più forte e subito sarebbe uscito del sangue e se con i denti per caso si fosse avventurato di più in quella carne, il piccolo morso sarebbe risultato più profondo, il sangue ancora di più, ma cosa sarebbe accaduti se si fosse spinto ancora più a fondo? La tenera e dolce testa dell'umano forse sarebbe potuta saltare via?

Al solo pensiero il suo corpo tremò un poco dall'eccitazione, i suoi occhi si tinsero di rosso fuoco e la sua bocca si spalancò pronto a compiere l'intento che tanto aveva desiderato.

"Signore lei per caso è un angelo?"

"Eppure è così bello"

Gli occhi di Jin si spalancarono di colpo, velocemente si staccò dall'umano e subito si alzò in piedi pronto per mettere più distanza possibile tra sé e quel corpo caldo e pieno di sangue.

< Jin tutto bene? > chiese Namjoon, alzandosi in piedi anche lui e prendendo per le spalle il vampiro.

< S-si s-scusa m-mi s-sono... mi sono ricordato che devo preparare il pranzo per i miei ragazzi, in questa settimana hanno gli esami di fine anno, al loro ritorno saranno affamati e io non ho ancora iniziato a preparare niente > 

< Allora aspetta qui sistemo le cose e ti accompagno >

< N-no non c'è bisogno, ti chiamo dopo, devo davvero andare ora, a presto >

E con un leggere bacio sulla guancia Jin prese la sua borsa e sparì velocemente dalla vista del moro.

< Hai fallito di nuovo~ > una voce bassa e canzonatoria sussurrò all'orecchio di Namjoon e lui dovette racimolare tutta la sua calma e compostezza dal non urlare dallo spavento.

Velocemente si girò e si allontanò da quella figura che distava solo poco passi da lui.

< Ci hai spiati per tutto questo tempo? Non ti fidi forse di me? > esclamò Namjoon, assottigliando gli occhi in due fessure.

< E ho fatto dannatamente bene. Lui ti stava per mordere e tu che hai fatto? Assolutamente niente, anzi lo hai fatto addirittura scappare, senza farti raccontare niente del suo passato >

< Non c'è bisogno di conoscere il suo passato per capire che è un mostro senza anima >

< Perché non lo vuoi capire? Dal suo passato possiamo scoprire i suoi punti deboli e usarli contro di lui. Aaah io lo sapevo che non sei poi così intelligente, come appari. L'ho detto al mio tesoro che avremmo dovuto ucciderti tanto tempo fa e rimanere solo noi due >

Namjoon cercò di trattenersi e placare la rabbia che lenta stava crescendo dentro di lui, odiava quell'essere, l'avrebbe voluto vedere morto da un momento all'altro, ma purtroppo sapeva di non poterlo fare, d'altronde lui gli serviva e inoltre non era sicuro di essere in grado di sapergli tenere testa.

Quell'essere poteva essere definito perfettamente come il figlio di satana.

< La prossima volta non fallirò, non preoccupatevi, vallo a dire pure al tuo capo >

< Non gli piace essere chiamato capo! Lui è il mio amore, capisci?! >

< Non c'è bisogno di scaldarti tanto, non te lo vuole rubare nessuno, rilassati >

< E' facile a dirlo per te, magari fosse così, ma in questi giorni si vede raramente a casa e io non so mai dove va, prima mi diceva sempre tutto > esclamò improvvisamente rammaricato il ragazzo con il cappellino rosso, sedendosi sulla coperta per terra e afferrando uno dei biscotti rimasti abbandonati nel sacchettino, sgranocchiandolo sovrappensiero.

< Uh, sono davvero buoni questi cosi, forse dovrei portarli al mio tesoro >

< Non toccarli sono miei > esclamò di scatto Namjoon, prendendo il sacchetto e nascondendolo dietro alla schiena.

< Aspetta non mi dire... > il ragazzo si fermò pensieroso e un sorriso malizioso spuntò su quei bei tratti.

< Smettila, non pensarci nemmeno e adesso sparisci >

< Ok, come desideri. Ora me ne vado, ma non deluderci di nuovo, il mio tesoro non è di certo così magnanimo da concederti un'altra possibilità, ne hai avute fin troppe. A presto ~~~ > sorrise cordiale il ragazzo.
Poi si voltò e si diresse verso il sentiero che lo avrebbe condotto nella foresta, saltellando allegro a destra e a manca.

"Forse ha ragione Nam Nam, non abbiamo bisogno del suo passato" si disse tra sé, prima di prendere il cellulare e cercare tra i preferiti il numero del suo amore.

In realtà lo sapeva a memoria, ma voleva vedere sempre il suo viso nella lista contatti.

Come biasimarlo del resto, ognuno ha le proprie ossessioni.

< Amoreee indovina? Credo di aver trovato il punto debole del vampiro castano! Avevi ragione come al solito tu, Nam nam ci tornerò davvero utile >

Appena finito di parlare e aver dato un bacio volante al suo tesoro, chiuse la telefonata e si inoltrò nella foresta, iniziando a cantare una filastrocca per bambini.

Spazio autrice:

Io sono Taehyung,
io sono l'idiota che si è accumulata una valanga di studio 😅

Spero ora possiate capire il perché di questo enorme ritardo, tra meno di quindici giorni ho il primo di una lunga serie di esame, purtroppo sono incapace ad organizzarmi e mi sono trascinata dieci esami in questa sessione.

Vorrei davvero picchiarmi in questo momento...

Non so quando riuscirò ad aggiorare di nuovo, scusatemi tanto se vi avevo promesso una fine di questa storia, ma  non ho mai il tempo di scrivere.
Non so quante persone siano rimaste a leggere questa storia, ma l'unica cosa che posso dirvi è che mi dispiace e spero riusciate ad attendere un altro po' per questa agognata fine.

Comunque quando ho riletto questo capitolo mi sono accorta che c'erano delle frasi che potrebbero essere male interpretate, all'inizio volevo cambiarle, ma leggere i vostri commenti mi diverte troppo, quindi... vediamo se sono l'unica ad essere così maliziosa 😂

Raga comunque ridendo e scherzando come cazzo è possibile che sono arrivata a 500 follower wow grazie non mi aspettavo che ci fosse qualcuno che avesse voglia di leggere questa storia figuratevi qualcuno che vorrebbe leggere altre mie storie (in fase di trascrizione ma momentaneamente sospese per le ragioni sopra citate)

Grazie per non aver abbandonato questa storia, non posso promettervelo, ma spero che ci rivedremo presto ~~

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