Bad Angel.

lau_louis

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Una ragazza è costretta a cambiare paese. Si trasferirà a Londra dove dovrà stare nel suo nuovo college, o... Еще

Bad angel.
Chantal.
Annuncio.
Festa.
Bella la primavera, vero?
Fuga si o fuga no?
Ritorno al college.
Liam.
Uno strano modo.
Odiavo quando riusciva a convincermi.
Pub.
Sicura e protetta in mezzo alle sue braccia.
Litigata.
Coccole.
Farfalle.
Parigi: arrivo.
Parigi: sentimenti.
Parigi: piccolo litigio.
Un ritorno movimentato.
Momenti imbarazzanti.
Ricambio di favore.
Sofferenza di un amico.
Cucciolo mio.
Chantal.....Niall.
Mi hai costretto a farlo.
Stupido orgoglio.
Ultimo giorno.
Ti tirerò fuori da questo posto.
Permesso.
Sorpresa.
La sua bellezza.
Andava bene così.
Chanty combina un casino.
Un ritorno.
Saluti.
WhatsApp
Messaggi.
Pace.
Il ritorno.
Liam permaloso.
Malattia.
Forza e coraggio.
A cena con Luke.
Harry viene dimesso.
Harry: di lui ho bisogno.
Una cena diversa.
Starbucks.
Verità.
I momenti brutti di Harry.
Ragazza misteriosa.
Discoteca.
Mi ha salvata lui.
Incontro con Gemma.
Tutta colpa mia.
Cugino.
Noi.
A passeggio.
Avviso :)
Cosa saremo?
Villa.
Cielo stellato.
Disastro.
Addio.
Dimentichiamoci.
Evento.
Appuntamento.
Ristorante.
Di nuovo insieme.
I segreti di Chantal.
Novità corsi.
Boccetta.
Partenza.
HO FATTO IL TRAILER DI BAD ANGEL.
Unicorno.
Amnesia.
Sorpresa inaspettata.
Epilogo.
HO PUBBLICATO IL SEQUEL!

Tatuaggio.

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lau_louis

[CAPITOLO SESSANTANOVE]

~Tatuaggio.~

Quella mattina mi svegliai agitata, dovevo andare a trovare Chantal e chiederle spiegazione sul perché sveniva spesso.
Salutai Ashton e mia madre, che stavano facendo colazione e uscii frettolosamente di casa.
Corsi verso il college arrivandoci in un batter d'occhio.

-ciao Paul! Salutai il custode e salii velocemente le scale.

Bussai alla porta della ragazza e poco dopo venne ad aprire.

-Isabel. Biascicò ancora con la bocca impastata dal sonno.

-come stai? Le chiesi poggiandole una mano sulla fronte.

-sto bene, ho soltanto avuto un calo di zuccheri. Si difese lasciandomi entrare in stanza.

Mi misi a sedere sul letto incitandola a seguirmi.

-Chantal, fatti controllare, chi ti dice che è soltanto un calo di zuccheri? Dissi premurosamente.

-ho paura. Sussurrò abbassando il viso.

-di cosa?

Dal suo occhio destro uscì una lacrima che rigò il resto della guancia.
Non dissi altro ma mi limitai ad abbracciarla; mi strinse forte mentre la sentivo singhiozzare di più.

-ti accompagno io, dai vestiti.

Scosse la testa asciugandosi gli occhi.

-Chanty, vedrai che andrà tutto bene.

Lei mi guardò negli occhi poi annuì. Si alzò da letto recuperando dei vestiti per poi indossarli; tirò i capelli biondi in uno chignon e fui pronta.
La presi sotto braccio e ci avviammo all'esterno dell'istituto.
Era silenziosa, si vedeva che stava pensando su quello che poteva avere.

-e se sono incinta? Chiese improvvisamente lasciandomi spiazzata.

-se sarai incinta crescerai il tuo bimbo come tutte le mamme fanno. Dissi semplicemente cercando di tranquillizzare più me stessa che lei.

-Isabel, non ho neanche diciotto anni! Si portò le mani tra i capelli.

-non puoi sapere quello che hai, non sei tu la dottoressa. La rimproverai entrando dentro al piccolo ambulatorio.

Lei rimase zitta seguendomi.
Aspettammo quasi due fottute ore prima di passare e quando ci chiamarono per poco Chantal non cascò a terra.

-buongiorno ragazze, prego. Disse gentilmente la dottoressa di turno rovistando tra i fogli.

Chantal rimase zitta ancora una volta e così dovetti parlare io.

-è da un po' che sviene, lei sostiene che sono soltanto cali di zucchero, ma abbiamo avuto dei sospetti da quando a cominciato anche a vomitare.

-mhh, prego si metta pure sul lettino. Indicò a Chantal il letto bianco e la ragazza vi si distese sopra.

-allora, adesso facciamo un bel controllino, escludendo via via tutte le cose possibili.

L'ansia stava divorando Chantal...e anche me.
Dopo circa venti minuti l'esito era già stato segnato.

-dunque, non c'è niente di cui preoccuparsi, è un virus, adesso circola molto nell'aria, porta attacchi di vomito. Con un semplice sciroppo riuscirà a controllarlo, tempo una settimana ed è già passato.

Vidi gli occhi della ragazza bionda illuminarsi ed io immediatamente sorrisi abbracciandola, cacciando via tutte le preoccupazioni che ci eravamo fatte.

La dottoressa sorrise capendo cosa pensavamo che fosse.

-signorina, ci sono sintomi ben più forti in una gravidanza. Disse semplicemente scrivendo la ricetta per lo sciroppo.

Chantal annuì ringraziandola.

Quando uscimmo dall'ambulatorio la ragazza bionda mi saltò addosso.

-mi ero preoccupata tantissimo accidenti. Esclamò.

-immagino, pensavi di essere incinta, non è molto piccola come cosa.

Sorrise.

-vieni al college? Chiese inclinando la testa di lato.

-ok, va bene.

Ci incamminammo verso l'istituto.
Quando arrivammo Chantal si diresse subito da Niall, mentre io rimasi a fare un giro nel cortile.

-Isabel. Una voce roca dietro di me mi fece svoltare.

-Harry. Dissi piano andandogli incontro.

Aveva il ciuffo raccolto in una cipolla e gli occhi sempre più verdi.
Quando spostai lo sguardo sul suo sopracciglio per poco non mi prese un infarto.
Harry rise vista la mia reazione.

-ti piace? Chiese toccandosi la piccola pallina di ferro che fuoriusciva dalla sua pelle.

-s,si...ma quando te lo sei fatto? Balbettai.

-da poco, tipo una mezz'oretta fa. È ancora tutto irritato.

-ti sta bene. Sorrisi e così fece anche lui.

-Isabel. Sussurrò ed io lo guardai negli occhi.

Mi prese le mani tra le sue.

-ti amo. Suasurrò.

Gli afferrai il viso tra le mani sfiorandogli le guance; mi erano mancate l'emozioni che provavo quando diceva quelle due parole.

-sei bellissimo, amore mio. Sussurrai scandendo bene le ultime parole.

Le sue labbra si piegarono in un ampio sorriso lasciando intravedere ai lati le due piccole fossette.

-baciami. Sussurrai.

Non se lo fece ripetere due volte, afferrò i miei fianchi e mi poggiò al tronco dell'albero, attaccando le labbra alle mia.
La sua lingua pigiò sulle mie labbra e subito si inoltrò all'interno della bocca.

-voglio farmi un tatuaggio. Sussurrai nel bacio e lui si staccò improvvisamente.

-non penso che tua madre sia d'accordo. Disse aggrottando le sopracciglia.

-non m'importa, non lo vedrà. Harry, voglio farmi un tatuaggio.

Rise.

-non sai neanche cosa farti. Provò a farmi cambiare idea ma non ci riuscì.

-so cosa farmi, me lo hai fatto capire tu adesso. Forza accompagnami al negozio.

Lo trascinai fuori dal college di corsa.

-sei pazza, Isa.

-come te. Mi svoltai improvvisamente lasciandogli un bacio sulle labbra, poi ripresi a correre verso il primo negozio di tatoo.

Quando arrivammo afferrai la mano del riccio e lo portai dentro.

HARRY'S POV.

Mi trascinò all'interno del Tatoo's Shop. Fortunatamente eravamo solo noi, altrimenti dovevamo aspettare un'infinità.
Una ragazza dai capelli rosso fuoco uscì dallo stanzino.

-stiamo finendo, altri dieci minuti e sono da voi ragazzi. Disse poggiandomi una mano sulla spalla.

Isabel la trucidò con lo sguardo e mi attirò a se.
La ragazza tornò dentro lo stanzino.

-non ti toglieva gli occhi di dosso. Si lamentò Isabel.

-era carina. La stuzzicai guadagnandomi una pacca sulla testa.

Scoppiai a ridere.

-per me esisti solo tu, amore. Le dissi mentre lei poggiò la testa sulla mia spalla.

Dopo circa dieci minuti la solita ragazza uscì dallo stanzino, seguita da un biondo.
Aspetta, io lui lo conoscevo....era quel bastardo di...di Luke.
Serrai la mandibola mentre i miei occhi si spostarono dai suoi al tatuaggio che si era appena fatto sul braccio.
Lanciò un paio d'occhiate a Isabel, ma lei subito guardò altrove.
Decisi di calmarmi sopratutto quando la mia ragazza prese la mia mano tra la sua.

-allora, chi di voi due ha bisogno di un tatuaggio? Chiese la ragazza rossa piena di piercing.

-io. Rispose subito Isabel.

-sei maggiorenne, cara? Chiese ancora.

-autorizzo io per lei. Dissi subito.

La ragazza annuì e ci fece cenno di seguirla.

Salutammo il tatuatore con già la penna tra le mani.
La ragazza disse ad Isabel di stendersi sul lettino e così fece.

-dove vuoi farti il tatuaggio, signorina? Chiese l'uomo barbuto con i lobi dilatati.

-qui. Isabel si alzò la maglia e indicò la zona sopra al seno destro.

Lui annuii preparando l'ago giusto.

-e cosa vorresti fare? Chiese ancora.

Isabel guardò me e mi fece cenno di tappare le orecchie.

Sorrisi mentre la vidi sussurrare qualcosa, poi l'uomo annuì sorridendo.
Mi stava facendo una sorpresa, al pensiero trovavo la cosa molto eccitante.
Mi sedetti accanto a lei e le tenni la mano.

-non guardare. Disse mente l'uomo cominciò a strusciare l'ago sulla sua pelle candida.

Scossi la testa sorridendo.

-fa male? Le chiesi.

-un pochino, ma è sopportabile. Disse strizzando gli occhi quando applicava pressione.

Dopo minuti interminabili finì.

-ecco fatto! Era piccolo come tatuaggio, ma hai una pelle molto sensibile, ho durato più fatica a fare questo che un dragone. Ironizzò facendola ridere.

Isabel si tirò su soddisfatta abbassandosi la maglietta.
Non voleva ancora farmelo vedere e la cosa mi scatenava adrenalina in tutto il corpo, tanto da farmi creare un principio di erezione tra i pantaloni.

Pagai per lei ed uscimmo.

-lo vuoi vedere? Chiese sensuale appoggiandosi al muro.

Annuii sorridendo come un cretino.

Mi prese le mani e le portò ai lembi della sua maglietta, incitandomi a sollevargliela.
L'alzai arrivando alla benda bianca.
La tolsi lasciando scoprire il misterioso tatuaggio.
Mi si illuminarono gli occhi appena lo vidi.

Harry.

Si era tatuata il mio nome, sotto al petto, in corsivo...era bellissimo.
Era mia, solo mia.

-Isabel. Sussurrai senza parole rimettendo la benda al suo posto.

-ti piace? Chiese esaltata.

-è bellissimo, dio mio lo amo! Esclamai prendendola in collo.

Rise baciandomi.

Amavo quella ragazza, era mia, adesso lo poteva dimostrare anche una scritta sulla sua pelle.

Eccomi :)
Che ne dite di questo capitolo?
Mi fate sapere in tante cosa ne pensate?
Grazie!
Ciao ciao :)

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