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[CAPITOLO TRE]

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Entrai nella mia stanza dopo l'orario finito dei corsi.
Mi scaraventai sul letto rilassandomi un poco.
Dopo aver fatto uno spuntino lampo in camera, mi alzai, tirai i lunghi capelli neri in un a coda ed andai a fare due passi per il college.
Uscii e mi inoltrai nel giardino della scuola.
Era grande e soleggiato, sparsi qua e là stavano dei pini e delle grandi querce.
Mi misi a sedere su una panchina, sotto un albero, infilando nelle mie orecchie le cuffiette e immergendomi nel regno della natura.
Poco dopo mi sentii picchiettare sulla spalla.
Mi girai di scatto pre rivedere chi fosse.

-Chantal! Esclamai togliendomi le cuffie.

-È da mezz'ora che ti chiamo e non mi senti! Comunque ciao Isabel! Disse sorridente mettendosi a sedere accanto a me.

-scusami! Avevo le cuffiette. Sorrisi giustificandomi.

Sorrise anche lei.

-ti volevo dire una cosa. Disse portandosi l'indice sulla bocca.

-dimmi tutto.

-domani è sabato e di solito il sabato, qualche volta al mese, quelli più grandi organizzano delle feste e domani ne faranno una.

-quindi? Chiesi.

-ci andiamo?

Ci pensai un attimo.
In effetti una bella festa non era pessima come idea.

-scusa Chantal ma te non eri quella che mi avvertiva di stare lontano da gente poco affidabile? Chiesi ridendo.

-ovvio! Ma ti ho detto per caso di stare lontano dalle feste? Chiese con ovvietà.

-certo che no! Dissi ironicamente dandole il cinque.

Mi piaceva come amica, era veramente simpatica, con lei ti sapevi sicuramente divertire.

-ma qui durante gli orari liberi cosa fate? Chiesi improvvisamente.

-semplicemente niente! Affermò alzando le mani e inclinando la testa.

Feci il broncio.

-dai sto scherzando! Ci sono tanti svaghi. Pensa che c'è anche il cinema o la piscina.

-davvero!? E dove sono? Chiesi.

-dall'altra parte del college. Questa in realtà è la parte dei corsi e dei dormitori. Hai tutto da scoprire cara mia! Esclamò picchiettandomi la spalla.

Annuii stringendo le labbra tra loro e alzando le sopracciglia.

-ma dove la faranno la festa? Chiesi.

-nel piano dei dormitori.

-ma vuole il preside? Chiesi ancora.

Si mise a ridere.

-non c'è il preside! Va via alle sei. C'è soltanto il custode di guardia, ma sta al piano di sotto e in più è un vecchio sordo, quindi immaginati un po' te.

Risi.

-ti posso fare una domanda? Chiesi ancora.

-vai tranquilla, tanto non hai fatto altro che domandare.

Risi.

-ma perché alcuni ragazzi non portano la divisa? Domandai.

-Perché si credono chissà chi, comunque sono tre in tutto l'istituto che non la portano cara mia. Uno è Harry, l'altro Zayn e infine Luke, il mio ex, ovvero l'errore più grande di tutta la mia vita.

L'ascoltavo attentamente.
Harry sapevo chi era.
Ci restava da capire se il ragazzo visto il primo giorno fosse stato Luke o Zayn.

-Luke è moro? Domandai.

Scoppiò in una fragorosa risata.

-no! È biondo laccato!

Risi anch'io pensando alla stupidaggine che avevo sparato.
Non c'era dubbi era Zayn quello che avevo incontrato la prima volta.

-come mai volevi sapere se Luke era moro? Chiese aggrottando le sopracciglia.

-no così per sapere.

Annuì.

-Chantal io vado in camera, ci vediamo domani alle lezioni. Ciao! Esclamai
schioccandole un bacio sulla guancia.

-ciao anche a te carissima.

Mi alzai dalla panchina raccogliendo le cuffiette sparse sul legno.
Le misi in tasca insieme all'IPod e mi feci strada verso l'entrata nei dormitori.
Cercai di ripercorrere la stessa strada di prima evitando di perdermi.
Infilai in un corridoio e riconobbi che era quello giusto.
Tirai un sospiro di sollievo portandomi una mano sul petto.
Ad un tratto però, camminando, i miei occhi andarono a finire su una gamba che sbucava dalla porta del bagno.
Il ragazzo, o la ragazza in questione, portava dei mocassini marroni.
Mi avvicinai incuriosita sorprendendo la sagoma di Harry distesa per terra.
Le braccia e le mani stavano disordinate sul pavimento mentre i riccioli gli ricadevano alla rinfusa sul suo viso fin troppo pallido.
Sgranai gli occhi avvicinandomi velocemente al suo volto.
Portai una mano tra i suoi capelli tirandogli indietro lasciando la sua faccia prendere un po' d'aria.

-Harry mi senti? Chiesi afferrandogli le guance scuotendolo un po'.

Aprì gli occhi lentamente. Erano totalmente rossi.

-vattene. Disse con la voce spenta e più roca del solito.

-non ci penso neanche, adesso vieni con me.

Non potevo lasciarlo lì, stava troppo male.
Ripensai alle raccomandazioni di Chantal ma in questi casi penso che non bisognava essere così egoisti.
Lo afferrai da sotto i bracci alzandolo lentamente, mentre si aggrappava debole a me.
Riuscii ad alzarlo completamente afferrandogli il bacino mentre lui portò un braccio intorno al mio collo sorreggendosi.
Arrivammo nella mia stanza.
Camminammo a fatica fino al letto lasciandolo sdraiare.
Chiusi immediatamente la porta.
Teneva gli occhi socchiusi.
Non sapevo cosa fare ne cosa dire.
Probabilmente stava dormendo.

Ma cosa avrà fatto? Pensai guardandolo sdraiato sul letto.

Mi sedetti vicino a lui.
Si girò verso di me lasciandomi vedere le sue iridi verdi circondate da un rossore abbastanza evidente.

-cosa hai fatto? Chiesi sussurrando.

-un brutto vizio. Rispose con poca voce.

-un brutto vizio fatto in maniera eccessiva stavolta. Continuò.

Avevo perfettamente capito.

-ti droghi? Chiesi.

-basta con le domande, sto bene vado nella mia stanza.

-aspettami. Lo vedi come stai? Non ti reggi me anche in piedi. Ti accompagno.

Afferrai le chiavi e uscii insieme ad Harry dirigendoci verso la sua camera.
Salimmo al piano di sopra e, dopo aver percorso un corridoio, arrivammo alla 120. La sua stanza.

-non voglio sapere cosa ti è successo, anche se penso di aver capito. Adesso vai dentro e riposati. Io non ho visto niente. Lo rassicurai.

Cambiai direzione quando la sua voce mi richiamò.

-Isabel!

Mi voltai di scatto sventolando i miei lunghi capelli.

-grazie. Mimò con le labbra.

Sorrisi andandomene.
Nel momento in cui ero con Harry tutte le raccomandazioni di Chantal andarono a farsi fottere.

Eccomi :)
Allora che ne pensate?
Potete commentare in un po' di più? Giusto per sapere se vi alice questa storia.
Grazie!
Ciao ciao :)

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