[CAPITOLO SESSANTASETTE]
~Di nuovo insieme.~
La serata procedeva bene, niente momenti imbarazzanti fortunatamente.
Non sapevo che ore fossero, ma non m'importava se ero con lui.
Avevamo fatto non so quante volte il giro di quello stupido laghetto e adesso eravamo rimasti soltanto noi.
-tra pochi mesi te ne andrai. Dissi rimanendo con il braccio sotto al suo.
-già. Fece un conto sulle dita.
-tra esattamente sei mesi. Affermò poi.
Annuii.
-compierai vent'anni, sei già vecchio. Ironizzai e lui rise.
-come farai con i corsi e il diploma? chiesi guardandolo.
-solitamente il diploma viene assegnato l'ultimo giorno del mese in cui compi venti anni. Quindi devo fare tutto febbraio per mia sfortuna.
-ti tocca. Dissi cingendogli il bacino con il braccio.
Mi guardò poi riprese a camminare.
-io ho un po' paura. Sussurrai poggiando la testa sulla sua spalla.
-di cosa? Chiese curioso.
-bhè, devo iniziare una scuola nuova, amici nuovi, tutto nuovo. E se non mi trovo bene?
-ti troverai bene, poi male che vada c'è sempre qui Hazza a proteggerti. Mi strinse ed io sorrisi.
-che ore sono? Chiesi. Harry tirò fuori l'iPhone e guardò l'ora sullo schermo.
-mezzanotte e mezzo. Vuoi tornare a casa? Chiese.
-no, ancora no.
-va bene, dimmelo, quando vuoi ti accompagno. Disse con tono autoritario ed io annuii.
-posso farti una domanda? Tentai.
-certo, tutto quello che vuoi.
-come ti sei procurato quel taglio sul sopracciglio e sulle nocche? Chiesi tutto subito.
Sembrò rimasto spiazzato dalla mia domanda.
-sono caduto.
Mi fermai di colpo prendendogli le mani tra le mie, osservando le nocche
gonfie e passandoci sopra i miei pollici.
-Harry, queste non sono cicatrici di una caduta.
-te l'ho detto Isabel, sono caduto, non continuare con questa storia. Esclamò tirando via le mani dalle mia.
-e la macchina nuova? Come te la sei procurata?
-è si Zayn, non mia. Mentì spudoratamente; Zayn non aveva la patente, a parte quella della moto.
Decisi di non andare oltre e fare finta di essermi bevuta le sue cazzate, non volevo rovinare la serata.
Riallacciai il braccio al suo e continuammo a camminare.
-dove andrai quando avrai finito il college? Chiesi cambiando argomento.
-prenderò un appartamento in affitto, forse insieme a Zayn, poi vedrò.
Annuii guardando il cielo stellato.
Si fermò all'improvviso guardandomi negli occhi.
-guardaci, chi non conosce la storia direbbe che siamo fidanzati. Sussurrò prendendomi il viso tra le mani.
-cosa vuoi dire?
-voglio dire che non dobbiamo perdere tutto questo.
Si avvicinò di più alle mia labbra fino a quando non vi lasciò un lieve bacio sopra.
-ti amo, Isabel. Mi dette un altro bacio.
-anch'io. Dissi senza parole.
-voglio sentirtelo dire.
-ti amo.
Mi attirò a se poggiando le mani sul mio bacino, mentre le mia andarono a finire dietro al suo collo.
Ci baciammo appassionatamente e ci fermammo solo per riprendere fiato.
Riattaccò la bocca alla mia ricominciando.
Strinsi la sua camicia e di conseguenza lo sentii stringere il mio bacino.
Ci staccammo.
-baciarti è sempre una nuova esperienza. Disse e il mio stomaco si rivoltò.
Sorrisi.
Dopo altri giri ci avviammo alla macchina e salimmo sopra.
Harry si prolungò verso di me e mi baciò ancora una volta tenendomi il viso tra le mani.
Lo afferrai per la camicia e lo portai sopra di me, con una manovra veloce abbassò il sedile della macchina e ricominciò a baciarmi.
Sentii i suoi denti sul mio collo e lanciai un urlo afferrandogli i capelli.
Sbottonai i pantaloni neri che portava, abbassandoglieli insieme ai boxer.
Presi la sua lunghezza tra le mani cominciando a compiere movimenti veloci su di essa.
Sentii il ragazzo ansimare mentre portai il pollice sulla punta rosea e cominciai a strusciarlo sopra.
Harry inarco la schiena andando a sbattere la testa contro il tettino della macchina.
Risi mentre continuavo a strusciare la punta.
Mi bloccò la mano poi sentii le sua tirare giù la gonna insieme alle mutandine.
Prese il portafoglio ed estrasse il profilattico, indossandolo poi una volta aperto la bustina.
Poco dopo lo sentii dentro di me e mentre spingeva si teneva al sedile.
Soffocai un gemito portandomi il labbro inferiore tra i denti. Strinsi la sua schiena mentre spingeva più forte di prima affondando completamente dentro di me.
Scompigliai i suoi capelli sistemati perfettamente e glieli tirai più forte quando contrassi la mia intimità contro al suo membro venendo.
Sospirai chiudendo gli occhi. Lo sentii dare una spinta decisiva poi il preservativo si riscaldò dentro di me.
Crollò sul mio corpo.
-ti amo, pisola. Sussurrò baciandomi.
-ti amo, pisolo.
Sorrise per come l'avevo appena chiamato.
Mi misi la gonna mentre lui si sistemò i pantaloni ritornando poi al suo sedile, dopo aver rialzato il mio.
Mise in moto accompagnandomi a casa.
-ci vediamo domani, amore. Disse con quella voce tremendamente roca e quindi sexy.
-a domani, pisolo.
Lo baciai appassionatamente stringendolo forte a me.
-ti chiamo domani mattina, ok?
Annuii e scesi di macchina; chiusi lo sportello e lo salutai con la mano mentre mi avviavo verso casa.
Lo sentii sfrecciare mentre salivo le scale.
Inaspettatamente la porta di casa si spalancò.
-mamma. Sussurrai.
-ben tornata, tesoro. Tutto bene? Chiese sorridendomi.
Annuii leggermente perplessa.
-ma tu perché sei sveglia a quest'ora? Chiesi chiudendo la porta.
La sentii sospirare.
-è l'unico momento in cui ti posso parlare, sei sempre fuori.
Si mise sul divano e mi fece cenno di sedersi accanto a lei.
-era Harry in macchina?
-mamma adesso mi spii?
-no, assolutamente. Ho sentito una macchina fermarsi qua sotto e mi sono incuriosita, tutto qui. Ti stavo aspettando.
Annuii.
-devi dirmi qualcosa? Domandò.
-cosa?
-come va con Harry? Chiese.
La conversazione stava degenerando capendo già il punto dove sarebbe arrivata a parare.
-mamma cosa vuoi sapere? Chiesi stufa.
-niente, voglio solo sapere come va con il tuo ragazzo.
Prese una pausa poi accarezzò il mio viso.
-sei bellissima, Harry è fortunato.
Sorrisi poggiando la mano su quella di mia madre.
-non sei più vergine, vero? Chiese improvvisamente.
Sbiancai e mi sentii morire.
Guardai in basso e scossi la testa poi sentii le sue braccia stringermi.
-la mia piccolina. Sussurrò.
-mamma sono sempre io.
-voglio Harry a cena, voglio conoscere il ragazzo che si è rubato mia figlia. Una lacrima gli rigò il viso.
-oh, mamma. L'abbracciai.
-vai a letto, è tardi. Ricordati di dire ad Harry della cena.
Annuii e le scoccai un bacio sulla guancia.
Andai a letto.
La mattina seguente dovevo incontrare Chantal ed ero super eccitata.
Non la vedevo da un mese e mi mancava tremendamente tanto.
Corsi fuori di casa e mi avviai a grandi passi verso il mio ex ostello.
Suonai e il cancello si aprì.
-ciao, Paul! Salutai il custode che mi faceva sempre entrare.
-ciao, Isabel. Disse sorridente come era sempre.
Salii le scale velocemente bussando alla porta della ragazza.
-Isabel! Gridò buttandosi tra le mie braccia.
La strinsi forte cominciando a piangere.
-mi sei mancata piccola mia. Sussurrò strofinandomi i capelli.
-a che tu, ma come abbiamo fatto? Come abbiamo fatto a stare separate così tanto tempo? Chiesi in singhiozzi.
-non lo so, ma lasciamo perdere tutto. Noi siamo sempre state unite.
Mi baciò la guancia ed io sorrisi stringendola di più.
-ci dobbiamo lasciare tutto alle spalle, ok? Non ne voglio più parlare di quello che è successo. Affermò ancora una volta.
Mi abbracciò mentre stavo annuendo.
Improvvisamente notai che nel suo letto dormiva il biondino.
Mi misi a ridere mentre Chantal mi dette una pacca sulla spalla.
-siamo tornati dall'Irlanda ieri, è stanco morto.
-quindi state ufficialmente insieme? Chiesi prendendole le mani.
-si, ci amiamo tanto. Tu con Harry?
Sorrisi maliziosamente.
-lo abbiamo fatto.
-no!? Sul serio?! Non ci credo, sei forte amica mia. Mi abbracciò ancora ed io mi misi a ridere.
-ti devo raccontare moltissime cose ma per ora ti voglio chiederti solo un favore, sei stanca.
Sorrise.
-dimmi tutto, tesoro.
-dov'è che fanno gli incontri clandestini? Chiesi lasciandola perplessa.
-dovrebbero farli sempre nel seminterrato della confraternita, perché? Chiese aggrottando le sopracciglia.
-ho bisogno di andarci stasera, penso che Harry ne è coinvolto.
-combatte?! Chantal strabuzzò gli occhi.
-temo di si, devo andare a vedere, è importante, Chantal.
-certo. Ti accompagno io, viene anche Niall così evitiamo qualche cacciata.
Sorrisi annuendo.
-grazie, amore mio.
L'abbracciai rendendomi conto che mi erano tremendamente mancate le sue braccia come mi era tremendamente mancato il riccio.
Eccomi :)
Allora che ne dite di questo capitolo?
Mi fate sapere in tante cosa ne pensate?
Grazie!
P.S. Domani parto per il mare un'altra volta e torno sabato sera quindi la storia l'aggiornerò Domenica se non sono troppo stanca.
Per chi comunque volesse sempre essere aggiornato mi segua anche su Twitter: @BadAngelFF
A Domenica!
Ciao ciao :)