"Fottuto colore del cazzo"dissi riaprendo di nuovo il rubinetto del lavabo per riprovare a togliere quelle macchie di colore dal mio viso.
Cercai di pulire per bene e quando mi guardai allo specchio iniziai a imprecare mandando giù dal cielo tutti i santi e i loro parenti.
Ma che cazzo avevo fatto male per meritarmi questo?
Già essere in questa cazzo di scuola mi stava facendo venire l'irritazione e ancora ci si mettono queste tempere di merda.
Il lato positivo di queste prime tre ore era il fatto che avessi preso un bel dieci in arte; un miracolo praticamente, secondo me tra poco verrà giù una tempesta che devasterà tutta la città.
Mentre stavo pensando a come fare per ripulirmi da quello schifo, il telefono vibró nella mia tasca.
Aprii il messaggio.
-Sei in classe?
Lou XX.
-No
Ari XX.
-Tagliamo queste due ore di chimica?
Lou XX.
-Volentieri.Dove sei?
Ari XX.
-Sul retro della scuola
Lou XX.
Bloccai il telefono e lo riposi in tasca.Meno male che esisteva il mio migliore amico, benedico quel 24 dicembre per averlo fatto nascere e benedico sua madre.
Chi merda aveva voglia di fare due ore con quel vecchio scorbutico dalla faccia da culo che ce l'aveva costantemente con me?! Le sue ore erano una palla assurda, pensate che fra un po' spiegava pue durante il cambio d'ora e l'intervallo.
Ma io dico: già nessuno ti ascolta a parte quei due Quattrocchi in prima fila, pensi che durante l'intervallo il resto della classe ti ascolti di più?!
Bah, osservai la mia immagine riflessa nello specchio, cosa potevo usare per coprire il mio viso?
Mi venne in mente un'idea, spero solo nessuna mi scopra.
Inizio a correre alla ricerca dell'armadietto di mio fratello, la mia prima mossa era quella di rubargli gli occhiali da sole neri, almeno si iniziava a coprire il contorno occhi.
Una volta raggiunta la meta digitai il codice di Harry e l'armadietto si aprì facendo cadere un pacchetto di preservativi.
Risi al pensiero di cosa Harry potesse fare durante le ore di lezione e poi li riposi per poi cercare gli occhiali e mettermeli.
Mi diedi uno sguardo allo specchio che non sapevo Harry avesse ed ero veramente una gran figa, eccetto per i colori ovviamente.
Chiusi e poi mi preparai per la seconda mossa, aula professori.
Percorsi tutto il corridoio e poi svoltai a destra fermandomi quando raggiunsi la porta.
Lentamente guardai dentro e vidi solo il povero professore di storia addormentato con la bava alla bocca.
Ridacchiai e poi mi diressi verso l'attaccapanni dove rubai un foulard alla professoressa di inglese, era veramente brutto quando lo indossai, mi faceva prurito, quasi quasi me ne uscivo con l'arcobaleno dipinto in faccia piuttosto che usare quel coso.
Uscii dalla stanza ma poi subito rientrai, il professore con la bocca aperta non poteva rimanere senza niente dentro.
Allora mi guardai attorno e iniziai ad andare a prendere delle foglie di una pianta per poi infilargliele lentamente.
Dopodiché presi un pennarello nero e iniziai a scrivere sopra la fronte: SONO IL DIO DEL SESSO, SCOPAMI e poi presi dalla borsa di una tizia qualche trucco e gli dipinsi la faccia, poi feci una foto e me ne andai via soddisfatta.
Quella foto l'avrei utilizzata per ricettarlo, almeno così avevo una buona scusa per prendere un sei invece che il solito tre.
Comunque continuai a correre fino al retro della scuola, poi mi scontrai con qualcuno che appena mi vide scoppiò a ridere.
"Cosa ti è successo?! Un unicorno ti ha sputato in faccia?" ecco che il mio caro e amato Lou iniziò a prendermi per il culo.
Sbuffai "Si vede così tanto? È tutta colpa di quel fottuto stronzo di arte"
"Oh, come ti capisco" disse ancora con una voce compassionevole,.
"Puoi anche smetterla di prendermi per il culo" lo ammonii.
"Va beeeene mamma"
"Coglione"
"Stupida"
" Cazzone"
"Stronza"
"Troione"
"Ti voglio bene"
"Io ti sparerei un petardo in culo invece"
Ci guardammo e poi scoppiammo a ridere.
"Mi stai diventando come tuo fratello, scema uguale"
"Beh ma è una cosa plausibile dato che lui passa gran parte di tempo con un coglione come te"
"Ti amo lo sai?"
"Si anche io, ti vorrei scopare come se non ci fosse un domani" stetti al suo gioco.
Amavo scherzare così con Louis, adoravo la sua compagnia; era così spensierato e libero che ti rendeva felice anche quando eri triste e quando avevi bisogno lui mollava tutto e arrivava per soccorrerti, anche per la più piccola cazzata.
Era il mio migliore amico, il mio compagno di bevute, semplicemente il mio compagno di divertimenti e di cazzate.
Continuammo a ridere e a scherzare per tutte le due ore che avevamo deciso di tagliare, dopodiché la campanella che annunciò la fine delle lezioni suonò e me ne andai solo dopo averlo abbracciato e dopo essermi "travestita".
Mentre percorsi la strada che portava al parcheggio della scuola notai che molti mi guardavano con una faccia tipo "oddio ricoveratela" ma io risposi semplicemente o alzando il dito medio o fulminandoli con lo sguardo.
Se i miei occhi avessero potuto lanciare un qualcosa che corrodeva all'istante, avrei già sterminato mezzo mondo, odio la gente che non si fa i cazzi propri.
Raggiunsi l'auto di mio fratello e mi appoggiai sopra in attesa che finisse di limonarsi la puttana della scuola.
Mi ero concentrata talmente tanto sul mio fratellone che non mi accorsi che qualcuno era arrivato vicino a me e si era appoggiato alla mia auto, si, perché era anche mia.
La presenza vicino a me iniziò a ridere e appena mi girai feci un grosso e poderoso terzo dito contornato dalla parola VAFFANCULO a Malik.
"Che cazzo hai da ridere?" lo ammonii.
"Niente è che sei buffa e scusa se lo dico, ma sembri anche cogliona, potevi solo tenerti gli occhiali e lasciare che l'arcobaleno della tua faccia si vedesse..."
"Allora caro Malik del mio cuore e della mia vagina; UNO, io così sono altamente sexy anche con le robe dei professori addosso, DUE non sembrò per niente una cogliona.."lo guardai in faccia e lui mi fece un'espressione dipo "Mi stai prendendo per il culo?!"
"Ok, magari un pizzichino cogliona posso sembrare, ma sono affascinante lo stesso, lo so che vorresti essere dannatamente figo
come me, ma purtroppo sei di una bellezza mediocre" dissi con fare da saputella alzando le sopracciglia dopo aver chiuso gli occhi e fatto un sorriso.
"Io non sono mediocre, io sono sexy, fottutamente sexy" si leccò le labbra e si rispecchiò dal vetro della macchina mandandosi dei baci.
"Ok, tu non stai bene"
"Io sto benissimo" continuò facendo un occhiolino alla sua figura riflessa.
Sisisi, benissimo pensai tra me e me.
"Comunque..." proseguì guardandomi "quando tu sei andata in bagno, il prof di arte ha assegnato un compito.."
"E che cazzo me ne può fregare a me?" feci spallucce.
"Si da il caso che a me ne freghi perché il compito è da fare a coppie e io sono il tuo compagno" la mia bocca formò una "o"
"Io e te? A casa da soli? A fare un compito? Scordatelo Malik"
"Avrai bisogno di me e lo sai anche te perché fai letteralmente schifo a disegnare e dipingere"
"Io so cavarmela benissimo da sola, si dà il caso che io abbia preso un bel dieci stamane"
"Si da il caso che per prendere quel 10 tu abbia cambiato tre tele e ti sia dipinta la faccia" ribattè.
Minchia sto cazzo di Malik non molla, ma io non voglio fare il compito con lui, sono autosufficiente e posso cavarmela benissimo da sola.
"Io non ho e non avrò mai bisogno di te" affermai decisa.
"A si?" con un movimento rapido mi schiacciò tra il suo corpo e la macchina fredda e mise una mano appoggiata ai lati della mia testa mentre i suoi occhi miele puntarono i miei verdi.
Adesso che lo osservai bene, aveva dei bei occhi, delle belle labbra, un bel sorriso ed era tremendamente affascinante...ok, che cazzo dico?
"Si"deglutii.
"Scommettiamo che mi verrai ad implorare?"
"Non accadrà mai Malik"
"Allora accetti?"
"Si"
"Allora il primo che cede dovrà andare in giro per tutta la scuola in intimo e con delle banane in mano"
"Che cazzo di punizione è questa?" risi.
"Preferisci venire a letto con me?"
"No grazie, non ti preoccupare, un giro in intimo a distribuire banane non mi farà male"
"Tanto mi verrai ad implorare"
"Nah"
"Allora amore inizia a lavorare senza soggetto" sussurrò soffiando sulle mie labbra.
"Ehm ehm" il colpo di tosse di mio fratello ci fece staccare "Avete finito di limonare o possiamo andare a casa?"