Persuaded. {Zayn Malik} [IN REVISIONE, COMING SOON.]

~ Capitolo 4 ~

"Cazzo, più forte!È tutto qui quello che sai fare Payne?!"dissi continuando a cavalcare il grosso e possente pitone di Liam; non è che lo stesse facendo male, però non mi soddisfaceva abbastanza, avevo bisogno di più violenza e meschinità.

Dovevo riversare in lui tutta la rabbia e lo scazzo provocatomi da Malik e dal mio fottuto fratello.

"Così piccola puttana?" disse aumentando il ritmo, il che mi fece gemere e ansimare più forte mentre affondavo le unghie nel petto del ragazzo sotto di me per il troppo piacere.

"Cazzo, si troione, vai così" lo incitai muovendomi sopra di lui per aumentare le spinte che dopo poco mi portarono ad uno orgasmo.

Dopo essere venuta, il capitano della squadra di football uscì da me e io scesi da sopra la sua figura.

"Ti è piaciuto?" chiese.

"Discreto" valutai la prestazione di pochi minuti prima.

"Per quale fottuto motivo avevi bisogno del mio cazzo?"

"E perché tu della mia vagina?"replicai.

"Perché sto cercando di portarmi a letto una fottuta ragazza che però mi rifiuta sempre, perché?"

"Magari perché è una santarellina, no?Chi è?"

"Jade Black"

"Ho detto santarellina? È una mia cara amica e non è per niente santarellina fidati" schiamazzai.

"E allora perché non riesco a fottermela?"

"Non saprei, di solito va con tutti anche lei" risposi alle sue domande. Adesso che ci riflettevo su Jade si comportava un po' come me con Zayn; insomma, il solo pensiero di portarmi a letto quello stronzo mi faceva rabbrividire ma allo stesso tempo eccitare.

Cosa cazzo stavo dicendo? Eccitare? Quello non farebbe neanche eccitare un passero morto o comunque una secchiona in calore.Ok, magari la secchiona in calore si, ma a me no.

Chissà cosa stava facendo adesso Malik?

Prima ci era rimasto di merda, però gli stava bene, io non volevo stare vicino a lui a tavola, gli aveva fatto intendere male quel cazzone di mio fratello e lui si era preso gioco di me.

Il mio telefono segnalò l'arrivo di un messaggio, così uscii fuori dalle lenzuola per recuperare gli slip dal pavimento e dirigermi verso la mia borsa.

Sbloccai lo schermo e lessi il messaggio.

Scopare non ti servirà a niente, torna a casa, dove sei?
-Fratellone

Senti da che pulpito viene la predica, io scopo quando, dove e con chi voglio.Sono da Payne adesso arrivo.
-Ari

Poggiai il telefono sulla scrivania e nell'attesa mi rivestii.

Dopo aver chiuso anche gli ultimi bottoni della camicetta bianca ed essermi infilata il giacchettino andai davanti allo specchio per sitemarmi i capelli.

Mi riguardai più volte attentamente guardando quanto cazzo fosse figa la mia figura riflessa; mi mandai un bacio e mi feci l'occhiolino.

Cazzo, stavo diventando come Malik.

Malik? Ma perché cazzo lo stavo pensando porco cazzo in calore?!

Afferrai la maniglia e aprii la porta dopo aver lanciato uno sguardo a Payne che si era addormentato. Doveva essere molto stanco dal momento che l'avevo sfinito tra manette e fruste e altri giochi erotici, ma dettagli.

Mentre scesi per le scale lessi la risposta del coglione del mio adorato e fottutissimo fratello.

Perché non ti scopi Malik allora?
-Fratellone

Perché non volevo scopare Malik?Beh, non lo sapevo, ma il pensiero di scoparlmelo era... strano?

Non mi sono fatta mai problemi a portare a letto un ragazzo, dal più secchione al più figo, ma con Zayn era diverso, non lo so.

Mi divertivo a stuzzicarlo durante le ore di arte; a proposito di arte, dovevo fare quel fottuto compito e non sapevo ancora quale e quando fosse la consegna.

Riposi ad Harry e poi messaggiai Malik.

Perché Malik ha un piccolo pene e non ha una vita sessuale, è troppo moscio secondo me, in tutti i sensi.Comunque sono ancora incazzata con te stronzo!
-Ari

Puttanone qual è la consegna del fottutissimo compito di arte?
-Styles.

Misi il telefono in tasca con la mano sinistra mentre con la destra presi il pacchetto di sigarette seguito dall'accendino.

Portai una di quelle alla bocca e poi la accesi buttando fuori quel fumo grigio mentre i miei anfibi neri calciarono il sassolino.

Ero talmente presa a fissarlo che non mi accorsi della figura davanti a me e ci andai contro scivolando.

Lui mi prese e io strinsi le mie mani nel suo giubbotto di pelle nero per tenermi e per non fare una figura di merda come era mio solito fare.

"Grazie" alzai il capo e il mio sorriso si spense immediatamente.

"Cosa cazzo ci fai qui Malik?" mi staccai da lui.

"Senti me ne stavo andando a casa e tu mi sei venuta addosso, non te la prendere con me cazzo" mi seccò superandomi dopo avermi dato una spallata.

"Perché cazzo non rispondi ai messaggi? " sbraitai cambiando discorso mentre mi voltai verso di lui.

"Perché io non rispondo ai messaggi di una puttana! Chiaro?"

Mi avvicinai a lui e gli mollai uno schiaffo in faccia "Puttana lo dici a tua sorella"

Lui portò la mano sulla parte arrossata "Lo sei e lo sai anche tu" ribadì.

Un altro schiaffo.

"Cazzo hai finito di prendermi a schiaffi porca merda?"

"Ma che cazzo hai di sbagliato Malik, eh?!"

"Non ho niente cazzo, voglio solo andarmene a casa ok?" si stufò.

"Prima dimmi che fottuto compito c'è di arte e quando è da consegnare cazzo!"

"È da consegnare tra due giorni e devi fare il mio ritratto poi la prossima settimana ci invertiamo i compiti ok fottuto cazzo?"

" Va bene stronzo"

"Bastava un grazie"

"Vaffanculo coglione, perché sei così acido? Non sarà perché mi sono scopata Payne al posto tuo?"chiesi.

"Puoi scopare chi cazzo vuoi troia" gli tirai un altro schiaffo.

"VAFFANCULO" mi girai di schiena per cambiare strada e stessa cosa fece lui.

Iniziai a camminare a grandi falcate imprecando sul fatto che sia di nuovo incazzata e che abbia bisogno di rifare sesso selvaggio.

Ad un certo punto mi fermai e mi voltai trovando Malik fulminarmi con lo sguardo, stessa cosa feci io e poi lui corse da me prendendomi per il sedere  e sbattendomi contro il muretto di cemento.

Allacciai le braccia attorno al suo collo e le gambe alla sua vita, mente lui iniziò a succhiare e mordere avidamente il mio collo facendomi sussultare.

Molló la presa dal mio sedere e iniziò a giocare con i bottoni della mia camicia, ma io lo fermai con il fiatone.

"Malik, non qui, ci possono vedere.Andiamo da qualche altra parte"