Dangerous Love

By clarinejay

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Caroline Night è una ragazza che deve lavorare per sistemare i danni del padre ormai scomparso da anni. Per... More

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Sequel
Healing Love
💜Nuova storia💜

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By clarinejay

Pov's Caroline

"Non era nelle mie condizioni Luke!"esclamo con i nervi a fior di pelle.

"Lo so Caroline. Ma anche lui fa parte della verità che ti verrà detta, deve saperla tanto quanto te...mi dispiace ma deve esserci anche Damon sta sera"mi spiega.

Scuoto la testa negativamente.

Io e Damon nella stessa stanza a sentire una verità che ci coinvolge entrambi?

Non voglio vederlo. Non voglio sentire la sua voce. Non voglio avere niente a che fare con lui.

"So che non vuoi averci a che fare.. ma ti prometto che sarà solo per oggi. Il prezzo della verità"mi dice prima di uscire dalla mia stanza.

Sorrido amareggiata.

Oggi è il tanto atteso giorno e ciliegina sulla torta: ci sarà Damon Piers.

Questa famosa persona a quanto pare deve dire qualcosa che interessa sia me che Damon.

Mi porto le mani alla testa mentre cerco di pensare lucidamente.

"Okay Caroline, devi solo ignorare la sua presenza tempo di sapere la verità poi basta"mi dico cercando di calmare l'ansia che sento prendermi lo stomaco.

Sento bussare alla porta.

"Posso entrare?"chiede Dan aprendo la porta.

Annuisco.

"Come stai?"chiede sedendosi nel letto accanto a me.

"Uno schifo.
Dan ci sarà Damon sta sera, ti rendi conto?"chiedo con la voce esasperata.

In questi giorni sono riuscita a chiudere il mio dolore in un cassetto in fondo al mio cuore.

Sono riuscita a non pensare a Damon così tanto come durante i primi giorni, sono riuscita a ritornare a dormire e a mangiare senza che le lacrime mi impedissero ciò.

Solo al pensiero di doverlo rivedere, tutto il dolore e i ricordi che con grande fatica ho seppellito infondo al mio cuore, sembrano sul punto di riemergere velocemente.

Come può farmi questo effetto?

"Hey, prendi un respiro.
Sei Caroline la ragazza forzuta che ogni mattina mi sveglia con l'acqua calda"dice cercando di calmarmi.

Probabilmente sarò diventata pallida in volto.

Sorrido al pensiero del fatto che in effetti ogni giorno è una lotta per riuscire a svegliare Dan.

In effetti gli ho versato un bicchiere d'acqua calda quasi bollente in faccia mentre dormiva. Mi ha portato all'estremo: avevo tentato in tutti i modi di svegliarlo ma nulla, non ne voleva sapere di aprire gli occhi.

Laura e Luke si sono dati per vinti dopo anni di tentativi.

Dopo che gli ho buttato l'acqua calda in faccia si è svegliato di scatto urlando "Dio ti prego, l'inferno no!"

Non sapevo se ridere per la sua espressione da ragazzo che prega Dio credendo di essere stato mandato all'inferno o per il fatto che appena si accorge di me la sua faccia so tinge di rosso imbarazzato per la frase detta.

Da quel giorno io e Luke lo prendiamo in giro con la solita frase "Dio ti prego, l'inferno no!"

"Andrà bene Caroline, scoprirai tutto finalmente e potrai mettere fine a tutti i tuoi dubbi"mi dice.

"Lo so, ma l'idea di rivederlo non mi piace... mi spaventa cosa potrei provare o cosa succederà"ammetto.

"Non succederà nulla.

Sta sera saremo tutti in salotto compreso Damon e la persona che ti deve parlare. Ti dirà la verità su tutto e risponderà alle tue domande.
Poi appena finito Damon uscirà da questa casa. Credimi che nemmeno io tollero la sua presenza, ma pensa che nemmeno in mezz'ora finirà"

Ha ragione. Devo stare calma, basta ignorare la sua presenza e non guardarlo affatto. Ce la posso fare.

"Sarò seduto accanto a te. Non sei sola"aggiunge vedendomi ancora indecisa.

"Va bene"rispondo prendendo tutto il coraggio di questo mondo.

-

La sera arrivò presto: tra una cosa e l'altra riuscì a distrarmi e a non pensare a ciò che mi aspettava.

Ma appena sentì il campanello suonare il mio cuore smise di battere.

"Andiamo? Sono arrivati tutti"mi dice Luke dopo qualche istante.

"C'è anche lui?"chiedo.

"Damon? Si, è già di sotto... ma stai tranquilla non ti si avvicinerà.
Dan e io ti faremo da scudo invincibile"scherza sorridendo.

Un sospiro di ansia esce dalle mie labbra. Le mani che sudano, il cuore a mille e la testa piena di pensieri.

Non so se avere più paura per il fatto che ora saprò tutto, saprò chi sono veramente o per il fatto che Damon Piers starà nella mia stessa stanza.

Luke mi fa strada mentre camminiamo verso il salotto.

Respira Caroline. Respira.

Cerco di sembrare il più tranquilla possibile ma le mie mani cominciano a tremare da sole tradendo le mie intenzioni.

Luke lo nota e mi prende le mani nelle sue.

"Respira, fai dei profondi respiri"mi sussurra dolcemente.

Piano piano riesco a calmarmi.

Stranamente provo una sorta di empatia verso Luke: mi fido di lui.
È come se il mio cuore sa qualcosa su di lui che io non so. Perfino il mio corpo si trova a suo agio con lui.

"Andiamo"dice prendendomi per mano.

Entriamo in salotto e le chiacchiere che prima c'erano sembrano fermarsi non appena varchiamo la soglia.

Il mio cuore inizia a battere più forte del normale alla vista di chi che ho davanti.

I miei piedi si fermano da soli, non riuscendo ad andare avanti.

Damon è seduto sul divano con aria disinvolta. Sembra completamente a suo agio concentrato in altro.
Nessuno sguardo, ha il volto rivolto sul suo telefono. Sembra non essersi nemmeno accorto della mia presenza.

Ma ciò che mi aveva colpito non era tanto lui in sé, ma la ragazza che trovai seduta accanto a Damon.

"Melanie"sussurrai.

Com'è possibile?

È di sicuro lei. Il fisico slanciato, le labbra carnose e gli occhi azzurri semplicemente d'incanto.
I capelli che scendono ondulati lungo la schiena mettono in risalto la perfetta armonia del suo volto privo di imperfezioni.

Perché diamine Melanie è qui?
E poi com'è possibile?

Luke mi trascina verso il divano dove si trova Dan. Appena nota la mia espressione confusa, mi regala un dolce sorriso e mima con le labbra "29 minuti".

"Natalia"

Tutti si voltano verso la voce che ha parlato.

Ero talmente intenta a realizzare il fatto che Melanie in carne ed ossa era di fronte a me, che non mi ero minimamente accorta del fatto che un uomo dai miei stessi lineamenti stava entrando in salotto.

Mi guarda con gli occhi lucidi.

Nessuno dice una parola.

L'unico rumore che sento è quello del mio cuore che batte all'impazzata.

"John"dico trattenendo un conato di vomito.

Questo è di sicuro un incubo.

Melanie la ragazza scomparsa e John anche noto come mio padre biologico appaiono nel salotto come nulla fosse.

"Cosa vuol dire?"chiedo a Luke alzandomi dal mio posto con i nervi a fior di pelle.

Voglio uscire da qui. Mi sento soffocare.

"È lui quello che ti deve dire tutto"risponde indicando John che nel frattempo si è seduto accanto a Melanie.

"Ah si? E lei cosa c'entra?"chiedo indicando Melanie.

Sento la testa scoppiare e il cuore in gola.

"Tra poco capirai, stai tranquilla" Luke cerca di tranquillizzarmi facendomi risiedere accanto a lui.

Per la prima volta Damon alza lo sguardo verso di me.

Per un solo secondo che a me sembra durare una vita, mi fissa senza far trapelare nessuna emozione.
I suoi occhi incastrati nei miei e tutti i miei pensieri svaniscono.

Un insieme di sentimenti dominano il mio cuore: rabbia per quello che mi ha fatto, per quello che ha detto, delusione per i suoi gesti e una profonda amarezza.

Tutto questo è ancora più ampliato perché la causa del suo assurdo piano è seduta accanto a lui.

Appena Melanie nota il nostro sguardo, prende la mano a Damon stringendola a sé.

Sorrido vedendo come cerchi di 'prendere' qualcosa che è già suo.

"Come stai?"azzarda John non sapendo come iniziare il discorso.

Okay.
Non l'ha chiesto per davvero.

Calma Caroline, stai calma.

"Da dio! Non te l'hanno detto?
Vado all'università più prestigiosa del mondo, ho due macchine, una villa, una mamma sana e soddisfatta della sua vita e sta sera io e le mie amiche usciamo a fare after"batto le mani fingendomi eccitata.

"Caroline..."mormora Luke.

"Cosa? Ah già, giusto... quello era un sogno. Ma la verità non è così bella la vuoi sentire comunque 'papà'?"chiedo con voce fredda mettendo più forza nell'ultima parola.

John annuisce con lo sguardo triste.

Povero, tra poco gli passo i fazzoletti.

"Mmh.. allora da dove iniziare?
Da quando te ne sei andato, mamma si è ammalata e ha lasciato il lavoro perché non riusciva ad andare avanti. Allora avevo circa 15 anni e ogni giorno mancava sempre meno cibo da mangiare e come se non bastasse la mamma sembrava impazzita senza medicinali. Andai in farmacia ma i soldi che avevo non bastavano per la sua medicina. Così incominciai a lavorare in un bar dopo scuola, ma non riuscì a gestire tutti e due le cose. Le verifiche e gli esami, non ce la potevo fare...dovetti abbandonare gli studi. Vendendo i libri riuscii a comprare qualcosa da mangiare e alcune spese per la casa.
Poi cominciai ad avere due lavori part-time, poi tre.. fino ad arrivare a quattro. Facevano schifo veramente"

Luke tiene lo sguardo basso assieme a Dan, Melanie ha gli occhi che indicano tutto il suo dispiacere e Damon... Damon ha gli occhi lucidi.

"In uno ci andavano i drogati, nell'altro dei depravati mentali e il peggiore era quello dove c'erano vecchi pervertiti. Dei bei posti insomma, no?"

Dan mi accarezza la schiena cercando di calmarmi.

"Poi arrivò la svolta della mia vita: l'accordo con i Piers"

Guardo John a cui sfugge una lacrima sulla guancia che asciuga immediatamente e Damon che chiude gli occhi e fa respiri profondi. Sa che questa parte della storia è perfino peggio di quella prima.

"Sono diventata una serva: lavare, pulire, stirare, cucinare. L'unica cosa bella è che ti lasciavano frequentare la scuola.
Nella casa Piers incontrai Damon Piers, colui che mi usò come navigatore satellitare per trovare Melanie nota anche come Dora l'esploratrice"

John e Melanie cambiano espressione guardando Damon.
Probabilmente non capiscono di cosa sto parlando.

"Non ho ben capito, ma a quanto pare si è avvicinato appositamente a me con l'intento di farmi innamorare. Giorno dopo giorno mi sentivo importante grazie a lui, mi sentivo viva. Cominciai ad apprezzarlo, a provare affetto per lui.. fino ad amarlo. Il modo in cui parlava, in cui mi guardava... mi facevano andare fuori di testa"

La mia voce comincia a tremare al ricordo di tutto ciò che ho provato con Damon.

Sento gli occhi bruciare ma non voglio piangere mentre parlo di lui e soprattutto davanti a lui.

"Possibile che Damon Piers fosse veramente innamorato di me? Tutti i suoi gesti sembravano così veri e sinceri.
Un giorno però scoprii che mi stava usando per rintracciare la signorina qui presente"indico Melanie con lo sguardo.

Melanie si morde il labbro con un espressione dispiaciuta e guarda Damon afflitta.

"Sinceramente non ho neanche capito il perché io serva come gps per trovare Melanie"dico ingoiando un groppo di saliva.

"È vero?"chiede John a Damon.

Damon sta per rispondere quando viene preceduto da me.

"Perché? Cosa vorresti fare?
Il papà forse?"rido ironicamente.

"Mi dispiace per tutto quello che ti è successo ma tuo padre ha cercato solo di aiutare più gente possibile"lo giustifica Melanie con la sua perfetta presenza.

"Tra quella gente dove cazzo ha messo sua moglie?"chiedo alzando la voce.

La mia mano comincia a tremare.

"Non potevo farmi vedere, della cattiva gente mi teneva d'occhio. Se fossi apparso accanto a voi, vi avrebbero fatto del male"dice John asciugandosi le lacrime agli occhi.

"Sei tu che ci hai fatto del me, santo cielo! Ci hai uccise! Hai fatto diventare mamma malata, lo sai?
Mi hai tolto la possibilità di essere una normale ragazza"

Pov's Damon

Rabbia. Amarezza. Dolore.

Tutte queste emozioni sembrano scoppiare nel corpo di Caroline, a momenti non la riconosco più.

Il suo sguardo, la sua postura e le sue parole la fanno sembrare ai miei occhi un'altra persona.

Quella Caroline che la prima volta entrò nel salotto Piers insicura e impaurita, che abbassò lo sguardo timidamente appena incrociò il mio.. ora è spavalda, piena di rancore e parole taglienti.

Sembra provare disprezzo per tutti e non fidarsi di nessuno.

Del resto come biasimarla? Dopo tutto quello che le ho fatto: l'ho rovinata.

Ho aggiunto del dolore a quello già presente nel suo cuore e per questo mi sento un mostro.

Non riesco a sostenere questo suo sguardo pieno di odio nei miei confronti. Non riesco a guardarla senza provare una profonda fitta di dolore sapendo che è tutta colpa mia.

Che stupido. L'unica cosa che posso fare è guardarla mentre si allontana da me.

Luke le accarezza la schiena cercando di tranquillizzarla mentre Dan le stringe la mano.

"Possiamo parlare di ciò per cui mi avete portato qui?"chiedo sentendomi soffocare.

John annuisce asciugandosi le lacrime che le parole taglienti di Caroline hanno fatto uscire.

"Comincerò dall'inizio.
Probabilmente nessuno di voi ricorderà... ma siete tutti quanti legati dal passato"comincia schiarendosi la voce.

Caroline incrocia le braccia al petto osservandolo senza alcuna emozione.

"Caroline, Melanie, Luke e Damon voi vi conoscevate già tutti da piccoli"

"Ma che cazzate spari adesso! Hai finito di fare Batman e ora vuoi diventare il mago Merlino?"chiede Caroline interrompendolo.

Luke le sussurra qualcosa all'orecchio che la fa calmare mentre annuisce scocciata.

"Quello che voglio dire è che quando eravate piccoli, le vostre famiglie facevano parte di un'associazione che lottava contro una parte importante e corrotta del governo. Io, mia moglie, il padre di Luke, il padre di Damon e la madre di Melanie"

Melanie si sistema meglio sul divano non appena sente nominare sua madre.

Mio padre contro il governo?

Ma se a stenti si alza dalla sua sedia per spegnere le luci!

"Al tempo eravate molto piccoli, avevate circa sui 5-6 anni.. tranne te Caroline.. tu eri la più piccola: avevi appena compiuto 4 anni.
Ricordo che ogni volta che io e i vostri genitori dovevamo incontrarci, affittavamo una casa in montagna con un giardino dove passavate l'intera giornata. Piano piano siete diventati un gruppo, vi aiutavate a vicenda, giocavate insieme... per voi era diventata un'abitudine vedervi ogni settimana"

"E perché nessuno ricorda nulla?"chiede Melanie leggendomi nel pensiero.















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