Bad Angel.

By lau_louis

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Una ragazza è costretta a cambiare paese. Si trasferirà a Londra dove dovrà stare nel suo nuovo college, o... More

Bad angel.
Chantal.
Annuncio.
Festa.
Bella la primavera, vero?
Fuga si o fuga no?
Ritorno al college.
Liam.
Uno strano modo.
Odiavo quando riusciva a convincermi.
Pub.
Sicura e protetta in mezzo alle sue braccia.
Litigata.
Coccole.
Farfalle.
Parigi: arrivo.
Parigi: sentimenti.
Parigi: piccolo litigio.
Un ritorno movimentato.
Momenti imbarazzanti.
Ricambio di favore.
Sofferenza di un amico.
Cucciolo mio.
Chantal.....Niall.
Mi hai costretto a farlo.
Stupido orgoglio.
Ultimo giorno.
Ti tirerò fuori da questo posto.
Permesso.
Sorpresa.
La sua bellezza.
Andava bene così.
Chanty combina un casino.
Un ritorno.
Saluti.
WhatsApp
Messaggi.
Pace.
Il ritorno.
Liam permaloso.
Malattia.
Forza e coraggio.
A cena con Luke.
Harry viene dimesso.
Harry: di lui ho bisogno.
Una cena diversa.
Starbucks.
Verità.
I momenti brutti di Harry.
Ragazza misteriosa.
Discoteca.
Mi ha salvata lui.
Incontro con Gemma.
Tutta colpa mia.
Cugino.
Noi.
A passeggio.
Avviso :)
Cosa saremo?
Villa.
Cielo stellato.
Addio.
Dimentichiamoci.
Evento.
Appuntamento.
Ristorante.
Di nuovo insieme.
I segreti di Chantal.
Tatuaggio.
Novità corsi.
Boccetta.
Partenza.
HO FATTO IL TRAILER DI BAD ANGEL.
Unicorno.
Amnesia.
Sorpresa inaspettata.
Epilogo.
HO PUBBLICATO IL SEQUEL!

Disastro.

26.2K 767 195
By lau_louis

[CAPITOLO SESSANTUNO]

~Disastro.~

Aprii lentamente gli occhi osservando il posto in cui mi stavo trovando.

-buongiorno principessa. Sussurrò Harry.

Solo all'ora mi resi conto di trovarmi nella stanza di Harry e che lui era a due centimetri dal mio viso.

-buongiorno amore. Sorrisi stirandomi per poi salire su di lui.

-uhm, non ti è bastato ieri, vero? Chiese sfiorandomi il collo con le labbra.

Scossi la testa poggiandola sopra il suo petto.

-se la mattina il mio alito fosse profumato ti bacerei. Rivelò soffiando sul mio collo.

-e se a me non mi interessasse del tuo alito? Chiesi sensuale mordendoli il collo.

-mmh, trasgressiva stamani, eh?

Risi succhiando la parte sensibile del collo.

-sei una vampira. La mia preferita. Sussurrò invertendo le posizioni e mettendosi sopra di me.

-ti amo, piccola. Sussurrò baciandomi la punta del naso.

Chiusi gli occhi mentre sentii le sue labbra vicino al petto. Lasciò umidi baci nello spazio tra i i seni, facendomi il solletico con i ricci.

-devo andare a farmi le analisi altrimenti ti scoperei adesso.

-sempre fine amore mio, eh?

-so che ti piace quando parlo così, Isabel.

Sorrisi lasciandogli un lieve bacio a fior di labbra poi mi divincolai da sotto la sua presa e scesi da letto.

-vado a farmi una doccia, poi andiamo.

Lo vidi annuire con aria maliziosa. Entrai in bagno, aprii l'acqua calda della doccia, mi spogliai ed entrai dentro.
Poco dopo sentii la porta del bagno sbattere ed, un Harry completamente nudo, scostò la tendina della doccia.

-Harry! Esclami tirandola.

-ehi, piccola volevo soltanto farti compagnia.

-togliti!

-dai Isabel, fammi entrare o altrimenti non ce la farò a farmi una doccia, tra mezz'ora devo essere in ambulatorio!

Alzai gli occhi al soffitto aprendo la tendina e girandomi di spalle rispetto a lui.
La sua pelle sfregava contro la mia schiena mentre si lavava.

-amore, non ti devi vergognare di me. Sai cosa abbiamo fatto ieri, vero? Sussurrò mentre sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle.

-era in un'altra circostanza, Harry.

-vieni qua. Afferrò i miei fianchi e mi fece girare attirandomi a se.

Mi poggiò contro le piastrelle celestine della doccia e cominciò a baciarmi appassionatamente mentre io afferrai il tubetto di bagnoschiuma, lo versai sulla mia mano destra e la strusciai dal collo fino ad arrivare alla sua parte intima. L'afferrai tra la mano e cominciai a strusciare giù e su.
Appoggiò le mani sulle piastrelle cominciando a sospirare pesantemente.

-sei...cazzo...sei magnifica, Isabel. Ansimò mentre la mia mano prese a scivolare sempre più veloce sul suo membro.

-cazzo. Imprecò mentre degli spruzzi bianchi finirono sul mio addome.

Il suo petto si alzava e abbassava mentre raccolsi con un dito la protuberanza dalla mia pelle. Portai il dito sulle sue labbra incoraggiandolo ad aprire la bocca.

-come sei? Chiesi mentre sentii la lingua raccogliere il liquido dal mio dito.

-mai buono quanto te. Risi mentre mi sciacquai sotto il getto d'acqua.

Poco dopo uscii dalla doccia avvolgendomi nell'asciugamano bianco poggiato sul water; uscì anche Harry.

-sono entrato in doccia che eri tutta timida e sei finita per farmi una sega, coerente la ragazza.

-se volevi fermarmi potevi chiedere. Risposi semplicemente asciugandomi i capelli.

-ma quando mai lo voglio. Sorrise lasciandomi un bacio al volo sul collo.

Dopo essermi asciugata i capelli andai verso l'armadio di Harry ed estrassi un paio di slip, che non gli avevo mai visto addosso, una maglietta e dei jeans neri.

-pronta amore? Chiese legandosi il ciuffo in una cipolla.

Annuii mentre lo vidi mettersi gli occhiali da sole.

-prendiamo la moto di Zayn.

-vai piano però. Mi raccomandai sentendolo sbuffare.

La moto di Zayn era da corsa e tutta nera, rispecchiava molto la sua personalità.
Mi passò il casco bianco mentre vidi che stavolta lo aveva anche lui uno.
Saltai in sella e allacciai le braccia al suo busto. Partì dirigendosi verso l'ospedale.
Non andò veloce durante la strada, dette solo un'accelerata per non prendere il semaforo rosso.
Rispetto a prima lo vidi più agitato, anch'io lo ero, tra poco avremmo saputo l'esito della sua malattia.
Ci togliemmo il casco ed entrammo dentro al grande ospedale, raggiungendo il reparto malattie infettive.
Ci mettemmo a sedere nella sala d'attesa fino a quando l'infermiera non ci chiamò, entrammo nella piccola stanzina; Harry si tolse gli occhiali passandoli a me.

-allora, Harry Styles sei tu, giusto? Chiese la donna indicando Harry.

-si. Rispose secco.

-stenditi sul lettino, giovanotto.

Harry si stese sul lettino mentre io mi misi dall'altra parte tenendogli la mano.
La donna gli allacciò un elastico sulla parte superiore del braccio, poi prese un ago molto piccolo e sottile inserendolo in una siringa collegata ad un tubicino, che a sua volta era collegato a delle provette.
Batté due dita sulla parte centrale del braccio per trovare la vena ed una volta individuata infilò l'ago. Harry strizzò gli occhi ed io automaticamente strinsi di più la sua mano.
Riempite cinque provette la donna staccò il tubo e tolse l'ago.

-vado in laboratorio ad analizzare, attendete dieci minuti e torno.

Guardammo la donna uscire poi mi voltai verso Harry.

-come ti senti? Chiesi portandogli dei ciuffi dietro l'orecchio sinistro.

-debole. Rispose piano.

-vado a prenderti un tè alla macchinetta. Dissi e lui annuì.

Tirai fuori degli spiccioli inserendoli nella macchinetta, poco dopo presi il tè pronto e lo portai ad Harry.

-grazie. Disse afferrando il bicchierino di plastica e bevendo.

Poco dopo la donna tornò nella stanza con una busta gialla ed una bianca in mano.

-allora, venite pure a sedere qui. Disse indicando le due poltrone davanti alla sua scrivania.

Ci mettemmo a sedere mentre tenevo sempre stretta la mano di Harry.

-ragazzi, purtroppo non ci sono buone notizie. Lo sguardo della donna era dispiaciuto.

Vidi Harry già perso dopo tali parole mentre io mi sentii sprofondare un vuoto dentro.

-la malattia non è diminuita, anzi sta aumentando progressivamente dell'un percento. Capisco che non è un tasso molto alto, ma se moltiplicate l'un percento con il tempo in cui sta aumentando capirete che la cosa si fa seria.

I miei occhi cominciarono a pizzicare e tirai su di naso prima di cominciare a piangere davanti a loro due.

-e cosa dovrà fare? Chiesi con voce traballante.

-innanzitutto ho prescritto delle trasfusioni che serviranno per assicurarsi che il sangue non sia stato colpito, quindi cominceremo con questo lavaggio. Poi ho prescritto delle medicine più forti di quelle che il ragazzo sta assumendo ed in più questo antibiotico che servirà per uccidere i batteri di maggiori dimensioni.

Annuii mentre una lacrima scese dal mio occhio destro, la raccolsi subito afferrando i fogli che la dottoressa mi porse.

-c'è una possibilità che guarisca? Chiese Harry sciogliendo le nostre mani.

-bhè, è una malattia seria questa, però ci sono state persone che l'hanno combattuta, altre che invece non ce l'hanno fatta. Disse sincera l'infermiera.

Raccolsi le lacrime che adesso erano scese più forte ed uscii da quella maledetta stanza di corsa.
Harry ce l'avrebbe fatta, lui era forte, ce l'avrebbe fatta.
Sentii la porta chiudersi dietro di me e dei passi avanzare.
Il tragitto tra l'ospedale e il college fu silenzioso fino a quando non arrivammo in stanza sua ed io caddi in un pianto isterico.

-dovrei essere io a piangere, ce l'ho io la malattia non tu. Disse secco strattonandomi per una spalla.

Alzai gli occhi gonfi e rossi verso di lui e notai che mi stava guardando in maniera torva.

-tu sei parte di me Harry. Sussurrai con le labbra che tremavano.

-ma tu sei sana, tu puoi condurre la vita che vuoi, tu, tu...dio Isabel perché stai ancora con me? Vai a cercarti una vita normale, sono un disastro, un disastro in tutto. Lasciami in pace! Gridò.

Dagli occhi cascarono altre lacrime dopo quelle parole.
Portai le mani sulle sue guance sorridendo con le gocce che mi cadevano dagli occhi.

-il mio disastro sei tu Harry, perché non lo capisci? Voglio te, sei mio, sei il mio splendido disastro.

-lasciami in pace, vattene, ti rovinerò la vita, vattene. Disse posando le mani suoi miei polsi e buttandomi giù i palmi furiosamente dalle sue guance.

Tirai su di naso e mi avviai verso la porta di corsa, prima di rimettermi a piangere davanti a lui come una cretina.

Nel momento in cui le mie dita si posarono sulla maniglia, sentii la sua mano avvolgersi intorno al polso.
Mi attirò a se facendo sbattere i nostri petti, avvolse il viso tra le sue mani e mi baciò appassionatamente mentre mi sollevò da terra e mi portò sul letto.
Non avevo la forza di dire niente, poteva fare di me quello che voleva perché era mio, era il mio splendido disastro.
Ci spogliammo frettolosamente e vogliosi l'uno dell'altra, si prolungò verso il comodino prendendo il preservativo e srotolandolo sulla sua lunghezza. Senza ma e senza se mi penetrò tenendosi con le mani alla spalliera del letto.
Spinse forte e con decisione fino a quando, dopo l'ennesima spinta, si versò nell'involucro.
Raggiunsi anch'io il mio limite conficcando le unghie nella pelle della sua schiena.
Rimanemmo così, incollati l'uno all'altra, in silenzio e riflettendo su quella che sarebbe stata la nostra vita.

Eccomi :)
Allora che ne dite di questo capitolo?
Mi fate sapere in tante cosa ne pensate?
Grazie!
Twitter: @BadAngelFF
Ciao ciao :)

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