Dangerous Love

By clarinejay

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Caroline Night è una ragazza che deve lavorare per sistemare i danni del padre ormai scomparso da anni. Per... More

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Sequel
Healing Love
💜Nuova storia💜

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By clarinejay

Pov's Violet

Passo i fazzoletti a Jen che non smette di piangere da quando sono entrata in questa casa.

Edward per tutto il tempo cerca di rassicurarla e confortarla.

"Dov'è ora?"chiedo a Antony.

"Nella sua stanza"risponde sedendosi accanto a me.

Edward accarezza la schiena a Jen mentre la sento singhiozzare piano piano.

Perché Damon doveva fare questo?

Sapevo stava ancora cercando Melanie ma non avrei mai immaginato che Caroline fosse parte del suo piano.

Ancora ora sinceramente non ci credo.

Ho visto come la guardava, come le parlava e come la trattava.
Come si innervosiva non appena si parlava di lei, per esempio quella volta in cui qualcuno della classe A aveva commentato le sue 'forme' e lui lo aveva spinto e fatto accidentalmente cadere.

La guardava da lontano pensando di passare inosservato: tutto di lui era attratto dalla esile figura di Caroline.

"Non possiamo fare proprio nulla"dico riflettendo.

La situazione è piuttosto critica: appena Antony mi ha chiamata, sono piombata qui il più in fretta possibile.

Ma perché Caroline non mi ha chiamata? L'avrei ospitata io e l'avrei aiutata, perché Luke?

"Vado da Damon"dico alzandomi per andare nella sua stanza.

Antony annuisce mentre si lascia andare sulla poltrona stanco.

È la prima volta che lo vedo ridotto così, quasi spaventato e impaurito.

Lascio velocemente il salotto mentre salgo le scale che sembrano infinite.
Finalmente arrivo davanti alla stanza di Damon, apro la porta e lo trovo disteso sul suo letto con gli occhi chiusi.

"L'hai combinata grossa"dico avanzando verso di lui.

Damon non si muove e né reagisce alle mie parole, così mi siedo accanto a lui.

"Hai intenzione di rimanere così mentre Luke prende Caroline da sotto il tuo naso? Veramente? Questo non è da te"dico sdraiandomi accanto a lui.

Non risponde.

"Va bene, fai come vuoi. Sappi solo che un'altra come lei non la trovi"lo avverto.

"Perché sei dalla mia parte?"chiede con la sua voce roca e calda interrompendo il mio monologo.

"Oh allora mi stavi ascoltando"dico guardandolo vittoriosa.

Damon fa una piccola smorfia rimanendo con gli occhi chiusi.

"Allora? Non mi rinneghi come fanno tutti?"chiede rimanendo nella sua posizione.

"Hai fatto una grande cazzata, sei un coglione e vorrei prenderti a calci in culo"affermo sinceramente.

"Ma rimani l'unico che mi è stato accanto quando volevo veramente morire, l'unico che mi ha difesa. Perciò muovi il culo.
Non è da te arrendersi così Damon Piers"

Damon apre gli occhi piano piano e gira lo sguardo verso di me.

"L'ho persa vero?"chiede.

In questo esatto momento vedo Damon, il vero Damon. Senza corazze né maschere. Quello umano, quello di cui Caroline si è innamorata.

"L'hai ferita e tanto"rispondo sincera.

"Non è come sembra"dice con un filo di voce.

"Racconta, forza"dico sistemandomi vicino a lui.

"È una storia lunga"mi avvisa.

"Già e io ho tanto tempo"rispondo facendolo sospirare.

Non mi scollo da qui finché non scopro il perché e il come delle sue azioni.

"Risale alla prima volta che ho visto Caroline e non è stato qui a casa come pensa lei. L'ho tenuta d'occhio parecchio per capire che stile di vita e che persona era"

"E perché l'avresti fatto?"chiedo.

"Perché seguendo le tracce di Melanie, ho trovato l'identità dell'uomo che l'ha messa in salvo facendola scappare. Ho fatto delle ricerche su di lui ed ha una moglie malata e una sola figlia, Natalia Envair"

"E allora?"chiedo non capendo dove stia andando a parare.

"Allora ho cercato chi fosse questa Natalia ma ogni ricerca mi dava che era da tempo scomparsa dopo un grave incidente automobilistico.
Cercando più a fondo ho trovato dei dossier privati su quel caso e ho notato che è stato chiuso velocemente, troppo velocemente.
Le indagini furono chiuse a metà, come a voler nascondere qualcosa"

Damon si siede meglio sul letto mentre io ascolto accuratamente ogni sua parola.

"Ciò che quelle indagini stavano nascondendo era che Natalia Envair era viva e anche gli uomini di Rick sembravano saperlo perché la stavano pedinando da tempo"

"Gli uomini di Rick, Rick il padrone di Melanie? Quello che la maltrattava?"chiedo ricordando quel nome.

"Esatto, i suoi uomini avevano localizzato Natalia prima di me. La pedinavano per vedere se magari il padre si sarebbe messo in contatto con lei in qualche modo"spiega.

"Ma cosa c'entra questo con Caroline?"chiedo.

"Un giorno decisi di andare sotto copertura per vedere meglio questa Natalia. Scoprì che aveva 4 lavori part-time e che aveva abbandonato la scuola per far fronte alle spese mediche della madre.
Così pensai che avrei dovuto solo avvicinare questa ragazza per far in modo di capire dove fosse il padre.
Insomma un padre non abbandona definitivamente la sua famiglia, ci dev'essere per forza qualche traccia su dove sia lui. In questo modo avrei potuto capire dov'era Melanie"

Tutto questo discorso è piuttosto complicato e non capisco veramente cosa c'entri con Caroline tutto ciò.

"Quando sono andato sul posto di lavoro di Natalia, scoprì ciò che non sapevo. Era un bar pieno di uomini ubriachi e pervertiti che ci provavano ogni due secondi. E lei manteneva sempre la sua grazia e il suo fascino con i clienti senza impazzire o picchiare qualche vecchio pervertito.
La seguì anche quando uscì da lì e fu in quel momento che mi parlò per la prima volta"

Damon sorride al ricordo che gli torna in mente.

"Se mi segui ancora ti cavo gli occhi e ci gioco a pingpong, questa fu la sua prima frase rivolta a me. Mi guardava con sguardo annoiato, come abituata ad avere persone alle calcagne e non era spaventata per nulla. Al che io cercai di coprire il mio volto per non farmi riconoscere e proprio in quel momento una sua collega uscì dal bar e la richiamò. Le disse che le sarebbe mancata e che non vedeva l'ora di rivederla qualche volta.
Natalia rispose che la famosa casa Piers forse concedeva le vacanze"

"Stava venendo a casa Piers? Come serva?"chiedo cominciando a collegare il tutto.

Damon annuisce.
"Quando sentì quella frase me ne andai in fretta cercando di non farmi notare. In effetti era il mese dei 'nuovi acquisti' di mamma. Allora pensai che il destino era dalla mia parte, ora sarebbe stato più semplice starle accanto e scoprire dov'era il padre"

"Aspetta ma quindi questo vuol dire che Natalia è a casa Piers? E Caroline cosa c'entra?"

"Quando arrivò a casa Piers, mamma la presentò come faceva sempre con le nuove ragazze. Ma il nome che mamma utilizzò non fu Natalia Envair ma Caroline Night"

Il mio cuore smise per un secondo di battere.

"COSA?"esclamai incredula.

Natalia Envair è Caroline Night?
Perciò il papà di Caroline è l'uomo che ha messo in salvo Melanie?

"Da lì capii che probabilmente il padre le ha cambiato il nome e l'identità per il suo bene.
Chiesi a J di fare delle ricerche e Anna lo aiutò visto che anche lei sapeva del piano. Anna con Melanie aveva un forte legame di amicizia e come sai erano come sorelle, inseparabili. Lei più di qualunque altro la rivuole indietro. Quando erano a casa Piers come serve erano migliori amiche"

Ancora sotto shock cerco di capire tutte le informazioni che Damon mi ha riferito.

Anna e J sapevano di tutto quindi.
Sapevano che Caroline era solo una pedina. Sapevano la vera identità di Caroline.

"J lo considerava un bel piano, fattibile.. io avrei solo dovuto far avvicinare Caroline tanto da capire dov'era il padre e bona, il piano era fatto. Anna invece non voleva, continuava a dire di trovare un altro modo ma ormai mi ero messo in testa di attuare quel piano"spiega.

Conoscendo Damon avrà voluto fare di testa sua indipendentemente da tutto e tutti.

"E le cose sono finite così.."sospiro.

"Non era previsto che lei avesse un certo effetto su di me, non era previsto che mi piacesse il suo sorriso o il modo in cui arrossiva di colpo. Non era previsto il fatto che ogni giorno volevo starle sempre più vicino. Non era prevista lei, così buona e dolce.. non era prevista Caroline" ammette sorridendo amareggiato.

"Devi dirle queste cose Damon"sottolineo.

È vero ha mentito, l'ha usata e non è stato sincero con lei. Ma Caroline deve sapere questo lato della storia, deve sapere come Damon sia cambiato con lei e come abbia cambiato idea nel tempo. Deve ascoltare anche la sua parte della storia, non dico il perdono ma almeno alleggerire il peso che Damon cerca di nascondere.

"Vorrei farlo ma ho riflettuto parecchio... Ho pensato che forse è meglio così. Da quando mi ha conosciuto non ha fatto altro che soffrire. Sinceramente Luke può proteggerla meglio di me"

"Cosa? No! Ma cosa stai dicendo?"dico colpendolo per farlo rinvenire.

"Devi rimediare ai tuoi errori. Non puoi lasciarla così"ripeto cominciando ad agitarmi.

"Caroline è già andata via Violet- dice serio- e tra l'altro non ho mai avuto modo di dirle che mi piace e non in un modo normale ma in modo strano come nessun'altra. Non ho mai avuto modo di trattarla come avrei voluto."

Damon si alza dal letto stiracchiandosi le gambe.
"Ormai quel che è fatto è fatto"sospira.

"E quindi??
Queste cose belle e dolci non gliele dici a lei?"chiedo arrivando davanti a lui.

Gli occhi azzurri di Damon mi fissano per qualche secondo, sembra pensarci su ma poi scuote la testa negativamente deludendo le mie aspettative.

"Cioè... Finish? Is the end???"urlo peggio di una fangirl impazzita.

"Lo sai che fai paura?"osserva.

"Damon Piers- dico avanzando verso di lui- o muovi il culo davanti a me, superi la barriera corallina di Luke e vai da Caroline"lo avverto mentre mi guarda attendendo l'altra parte della frase.

"O..?"chiede curioso.

"O nulla, lo fai e basta"affermo cercando di sembrare convincente.

Damon sorride cercando di non darlo a vedere e la cosa mi rasserena parecchio.

Aveva degli occhi così bui mentre mi raccontava tutto, occhi tristi e desolati. Sembrava aver dato già tutto per perso.

"Grazie Violet, ora puoi anche andare"dice tornando a sdraiarsi sul suo letto.

Lo prendo per il braccio cercando di farlo alzare ma appena vengo a contatto con la sua pelle quasi mi viene un colpo.

"Cazzo Damon ma tu scotti"urlo.

"Shh, non urlare ho mal di testa, esci e chiudi la porta"mi ammonisce chiudendo gli occhi.

Metto una mano sulla sua fronte e sta letteralmente bruciando. Ecco perché mentre parlava sembrava molto stanco ma un attimo: la cosa è strana.

Damon non si ammala mai.

Non prende mai né febbre né raffreddori, è sempre stato molto sano e forte da questo punto di vista.

"Ma cosa ti succede? Tu non hai mai avuto la febbre"osservo cercando di svegliarlo.

"C'è una prima volta per tutto no?"dice ironico girandosi dall'altra parte dandomi la schiena.

"Già e chi ha la febbre per tua informazione non dorme tutto il giorno ma prende le medicine e cerca di non coprirsi troppo"dico cercando di togliere il lenzuolo con cui si sta coprendo.

Damon mi osserva stranito appena gli dico di togliersi anche la maglietta.

"Stai cercando di denudarmi in modo sofisticato e formale?"chiede.

"Per l'amor del cielo, no! Non rientri nei miei gusti caro"dico scostandomi visto che sono praticamente addosso al suo corpo.

Antony entra esattamente in quell'istante.

"Lui è nei tuoi gusti?"chiede Damon indicandolo.

Antony prima guarda me, poi Damon e poi di nuovo me.

"Non è come sembra"dico il più veloce possibile mentre Antony non stacca gli occhi da me.

"E come sembra?"chiede incrociando le braccia al petto.

Mi alzo dal letto mentre noto Damon ridere di nascosto.

"Damon ha la f-febbre, è caldo tanto caldo"cerco di spiegare mentre Antony si avvicina a me puntando i suoi occhi verdi su di me.

Non riesco a muovermi né a fare nulla. I suoi occhi passano su tutto il mio corpo, dalla testa ai piedi e si soffermano sui miei occhi.

Intanto sto dicendo cose senza alcun senso logico.

"Non fa caldo qui?"dico mentre sento il mio corpo andare a fuoco.

Antony si acciglia e posa la sua mano sulla mia fronte facendomi venire un colpo.

La sua mano è talmente grande che potrebbe coprire tutto il mio volto.

"Non sei calda"afferma per poi avvicinarsi tutto d'un colpo al mio orecchio.

"Ma sei tutta rossa Vi"sussurra scatenando in me mille brividi.

Vi? Mi ha chiamata Vi?

Morta. Deceduta.

Addio ragazzi, è stato bello.
Hasta luego. Ho finito di vivere.

Antony si stacca da me compiaciuto e raggiunge Damon per controllargli la febbre. Damon non smette di guardarmi con quella sua faccia da sberle e sorride manco fosse successo chissà cosa.

Probabilmente il fatto che sia rimasta in piedi come una deficiente conta qualcosa.

"Allora io vado, Damon non coprirti troppo"

Antony mi guarda male.

"Scherzo copriti, devi coprirti ovvio hai la febbre e allora vado eh. Ciao"

Esco come un razzo non capendo neanche io cosa abbia detto.

Stupida stupida stupida.

Scendo le scale di corsa e arrivo in salotto dove trovo Edward e Jen che si sono addormentati abbracciati e la cosa mi strappa un sorriso.

Sono così teneri insieme.
L'unica cosa giusta in mezzo a un casino sbagliato.

Probabilmente se ci fosse Caroline qui urlerebbe di gioia con me.

Già, Caroline o meglio Natalia. Non so neanche come chiamarla.

L'unica cosa di cui sono certa è che non lascerò che Signorino perfezione aka Luke la prenda così. Non ha ancora visto di che cosa sono capace e non è l'unico che può aiutare Caroline.

È vero il loro amore è iniziato in modo sbagliato ma non per questo deve finire così.

Damon ha cominciato ad amare e ad affezionarsi a lei indipendentemente dal suo assurdo piano.

Lui non è un mostro. Ha sbagliato è vero, ma non è un mostro.

Era accecato da un vecchio amore e solo ora sembra aver finalmente aperto gli occhi su ciò.

Il loro è un amore che ha ferito entrambi: ora Damon è con la febbre e senza energie, cosa mai successa contando che di solito si sfoga un po' e poi gli passa, e Caroline da quel che so sta altrettanto male.

Questo amore ha bruciato entrambi.

A dangerous love






















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Manca poco alla fine!

Fatemi sapere cosa ne pensate commentando, leggo tutto e appena riesco rispondo.

Baci, baci!

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