Bad Angel.

Da lau_louis

2.8M 68K 15.3K

Una ragazza è costretta a cambiare paese. Si trasferirà a Londra dove dovrà stare nel suo nuovo college, o... Altro

Bad angel.
Chantal.
Annuncio.
Festa.
Bella la primavera, vero?
Fuga si o fuga no?
Ritorno al college.
Liam.
Uno strano modo.
Odiavo quando riusciva a convincermi.
Pub.
Sicura e protetta in mezzo alle sue braccia.
Litigata.
Coccole.
Farfalle.
Parigi: arrivo.
Parigi: sentimenti.
Parigi: piccolo litigio.
Un ritorno movimentato.
Momenti imbarazzanti.
Ricambio di favore.
Sofferenza di un amico.
Cucciolo mio.
Chantal.....Niall.
Mi hai costretto a farlo.
Stupido orgoglio.
Ultimo giorno.
Ti tirerò fuori da questo posto.
Permesso.
Sorpresa.
La sua bellezza.
Andava bene così.
Chanty combina un casino.
Un ritorno.
Saluti.
WhatsApp
Messaggi.
Pace.
Il ritorno.
Liam permaloso.
Malattia.
Forza e coraggio.
A cena con Luke.
Harry viene dimesso.
Harry: di lui ho bisogno.
Una cena diversa.
Starbucks.
I momenti brutti di Harry.
Ragazza misteriosa.
Discoteca.
Mi ha salvata lui.
Incontro con Gemma.
Tutta colpa mia.
Cugino.
Noi.
A passeggio.
Avviso :)
Cosa saremo?
Villa.
Cielo stellato.
Disastro.
Addio.
Dimentichiamoci.
Evento.
Appuntamento.
Ristorante.
Di nuovo insieme.
I segreti di Chantal.
Tatuaggio.
Novità corsi.
Boccetta.
Partenza.
HO FATTO IL TRAILER DI BAD ANGEL.
Unicorno.
Amnesia.
Sorpresa inaspettata.
Epilogo.
HO PUBBLICATO IL SEQUEL!

Verità.

31.4K 738 448
Da lau_louis

[CAPITOLO QUARANTOTTO]

~Verità.~

La mattina seguente mi svegliai sapendo già di dover affrontare una pessima giornata.

È successo tutto così velocemente che neanche ci credevo.

'Troppo velocemente' disse il mio subconscio.

Ok si, forse era successo troppo velocemente, ma io ero dell'idea che la vita bisognava godersela e avevo soltanto sedici anni, non pretendevo una relazione seria.

Anche se quella con Harry lo era ed in più io stavo bene con lui, ok basta.

Smisi di pensare e indossai degli shorts a vita alta con una maglietta gialla corta sopra.

Indossai le solite Converse bianche e andai in cucina a salutare mia madre.

-mamma io vado al college. Dissi tossendo.

-tutto bene? Chiese.

-si si.

Solo un po' di agitazione. Aggiungerei.

Uscii di casa e mi avviai verso l'istituto.

'Vuoi davvero rovinare tutto con Harry?' Chiese il mio subconscio intromettendo si ancora una volta.

Alzai gli occhi al cielo picchiettandomi la fronte.

Mentre camminavo il telefono mi vibrò in tasca, lo tirai fuori e notai che era un messaggio da Luke.

'Dove sei?' Chiedeva il messaggio.

Feci un'espressione triste sul volto essendo abituata a tutte le cose dolci che Harry mi diceva di mattina.

Dovevo smetterla di fare questi commenti, smetterla.

'Sto andando al college per parlare con Harry.'

Non rispose così misi il telefono in tasca e continuai a camminare.

Poco dopo arrivai davanti all'edificio, suonai ed entrai.

Percorsi quelle scale che tanto conoscevo bene e quando arrivai davanti alla sua stanza un blocco si impossessò di me.

Presi un lungo respiro e bussai esitante.

-piccola. Disse subito il ragazzo riccio appena aprì la porta.

-devo parlarti.

Si accigliò facendomi entrare.

La testa cominciava già a girarmi.

HARRY'S POV.

-devo preoccuparmi? Chiesi.

-giurami soltanto che non farai cose pazze, giurami che manterrai la calma.

Era preoccupata, non l'avevo mai vista così preoccupata.

Annuii mentre lei prese l'ennesimo respiro.

-ho baciato un altro ragazzo, voglio stare con lui, non con te.

Quelle parole furono un colpo troppo duro per il mio cuore.

Le stavo rielaborando nel cervello per cercare di capire se tutto questo stava succedendo realmente.

Stava succedendo.

Le mie mani si chiusero in due pugni, ero carico di rabbia, tristezza, solitudine e malinconia.

-di qualcosa. Sussurrò.

-cosa devo dire?! Urlai sbattendo il pugno contro la parete.

Sussultò.

-sei una puttana! Io ho dato me stesso per te! Io sono cambiato per te! Pensavo che potessimo avere un futuro io e te, ma mi sbagliavo! Urlai ancora più forte.

-ti odio Isabel! Sei la mia rovina! Pensavo che fossi diversa dalle altre ma adesso ho capito che sei la solita ragazzina ciuccia cazzi. Ti odio, sei una lurida puttana! Urlai.

-avevi promesso che non mi avresti mai lasciato, avevi promesso troppo per me ed io ci ho creduto come uno stupido ai tuoi giochi.

Avanzavo sempre di più verso Isabel, mentre lei indietreggiava, fino a quando la sua schiena non venne a contatto con il muro.

-sei una puttana. Sussurrai afferrandole il viso con una mano.

I suoi occhi si riempirono di lacrime che presto bagnarono il suo viso.

La stavo trattando male, lo so, ma è quello che si meritava.

-chi è lui? Chiesi cercando di stare più tranquillo possibile.

Non disse nulla ma si limitò ad abbassare la testa.

-chi è lui?! Urlai e lei sussultò ancora una volta.

Non disse niente.

Mi allontanai da lei portandomi una mano tra i capelli.

Presi la prima cosa che trovai davanti ai miei occhi e la gettai contro il muro urlando.

-Isabel dimmi chi cazzo è?! Gridai tornando verso di lei.

-Luke. Sussurrò.

Credevo di non aver sentito bene.

-chi?!

-Luke.

Avevo sentito bene.

Mi portai una mano tra i capelli ancora una volta mentre corsi verso la porta della mia stanza.

-Harry dove stai andando? Urlò.

-Fottiti Isabel.

Uscii di camera correndo verso le scale opposte.

Cominciai a dare calci contro la porta di quello che una volta era mio amico.

-apri questa cazzo di porta! Urlai mentre Isabel stava cercando di fermarmi.

Poco dopo Luke aprì.

Lo afferrai per il colletto della sua cazzo di camicia e lo sbattei contro il muro.

-come ti sei permesso?! Urlai sbattendolo contro l'intonaco.

-come ti sei permesso?! Gridai ancora una volta tirandogli un pugno in quel cazzo di viso che si ritrovava.

La macchia violacea si fece già vedere.

-Harry fermo! Urlò Isabel.

-zitta tu!

-lei vuole me. Disse Luke.

Voleva proprio essere ammazzato.

-come ti sei permesso di toccare una cosa che era mia?! Eh, come ti sei permesso?! Lei era tutto per me! Era la mia vita, il mio respiro! Tu mi hai portato via tutto questo, mi hai ucciso! E non meriti di meglio! Urlai sbattendolo in terra e salendo sopra di lui.

Guardai Isabel piangere inginocchiata a terra.

Mi fece pena ma in quel momento non me ne fotteva un cazzo.

Tirai una serie di pugni a Luke.

Ero pieno di rabbia, la dovevo scaricare in qualche modo.

-puoi ammazzarmi ma lei non ti ama più, arrenditi Harry! Urlò Luke con il naso insanguinato.

-smettila! Stai zitto! Cazzo, zitto!

-basta! Vi prego smettetela! La vocina di Isabel risuonò nelle mie orecchie.

Ma non mi bastava, doveva soffrire Luke per come stavo soffrendo io.

Era tutto per me, mi è stato portato via il mio tutto.

-l'hai toccata?! Urlai mentre mi passò per la mente quella cosa.

Non disse nulla.

-cazzo rispondimi! L'hai toccata!? Urlai.

Non rispondeva perché mi voleva irritare e cazzo se lo stava facendo.

Mentre ero pronto a tirargli l'ennesimo pugno Isabel si intromise.

-no! Non mi ha toccata, l'ho solo baciato.

Afferrai Luke per la camicia, lo alzai con tutta la forza che avevo e lo ributtai a terra.

-ho chiuso Isabel, te lo puoi anche scopare adesso.

Aprii la porta e la sbattei dietro di me.

Portai entrambe le mani tra i miei capelli.

Raggiunsi la mia camera.

Quando notai che la mia t-shirt bianca era sporca del sangue di lui, la rabbia si impossessò di nuovo in me e con un urlo me la strappai di dosso rovinandola.

Mi buttai a terra piangendo, piangendo per averla persa.

Non si meritava le mie lacrime ma queste uscivano senza che me ne stessi accorgendo.

La odiavo, ma l'amavo, l'amavo troppo, era questa la causa di tutto.

Tirai i miei capelli fino a farmi male.

Solo soffrendo di più sarei riuscito ad andare avanti.

Mi alzai da terra afferrando una maglia nuova.

La indossai ed uscii dalla stanza.

Guardai le scale opposte, probabilmente stavano già scopando, togliendomi dalla mente il pensiero di essere io il primo a farle provare una cosa simile.

Uscii dal college incamminandomi verso le vie di Londra.

Non avevo una meta, tanto a nessuno importava di me, neanche alla persona più cara che avevo; quando però i miei occhi videro l'insegna 'London Liquor' mi fermai ed entrai.

Arrivai davanti al bancone ed afferrai tre bottiglie di vodka, mi avviai verso la cassa per pagare.

-mi faccia vedere la carta d'identità. Pretese il cassiere.

-non ce l'ho con me, ma sono un cazzo di maggiorenne, non si vede?! Alzai la voce.

-mi dispiace ma non posso venderle le bottiglie senza la carta d'identità.

-cazzo, allora non capisce proprio un cazzo! Sono maggiorenne!

-me lo conferma?

-si, cazzo, si!

Finalmente mi dette le tre bottiglie e le pagai.

Eccomi :)

Allora cosa ne dite di questo capitolo?

Mi fate sapere in tante cosa ne pensate?

Grazie!

P.s. Molte di voi staranno sclerando per la rottura di Harry e Isabel....ora vi dico una cosa, se la storia è su di loro è ovvio che.....ok non vi dico più niente. Solo che non dovete preoccuparvi.

Ciao ciao :)

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