Bad Angel.

By lau_louis

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Una ragazza è costretta a cambiare paese. Si trasferirà a Londra dove dovrà stare nel suo nuovo college, o... More

Bad angel.
Chantal.
Annuncio.
Festa.
Bella la primavera, vero?
Fuga si o fuga no?
Ritorno al college.
Liam.
Uno strano modo.
Odiavo quando riusciva a convincermi.
Pub.
Sicura e protetta in mezzo alle sue braccia.
Litigata.
Coccole.
Farfalle.
Parigi: arrivo.
Parigi: sentimenti.
Parigi: piccolo litigio.
Un ritorno movimentato.
Momenti imbarazzanti.
Ricambio di favore.
Sofferenza di un amico.
Cucciolo mio.
Chantal.....Niall.
Mi hai costretto a farlo.
Stupido orgoglio.
Ultimo giorno.
Ti tirerò fuori da questo posto.
Permesso.
Sorpresa.
La sua bellezza.
Andava bene così.
Chanty combina un casino.
Un ritorno.
Saluti.
WhatsApp
Messaggi.
Pace.
Liam permaloso.
Malattia.
Forza e coraggio.
A cena con Luke.
Harry viene dimesso.
Harry: di lui ho bisogno.
Una cena diversa.
Starbucks.
Verità.
I momenti brutti di Harry.
Ragazza misteriosa.
Discoteca.
Mi ha salvata lui.
Incontro con Gemma.
Tutta colpa mia.
Cugino.
Noi.
A passeggio.
Avviso :)
Cosa saremo?
Villa.
Cielo stellato.
Disastro.
Addio.
Dimentichiamoci.
Evento.
Appuntamento.
Ristorante.
Di nuovo insieme.
I segreti di Chantal.
Tatuaggio.
Novità corsi.
Boccetta.
Partenza.
HO FATTO IL TRAILER DI BAD ANGEL.
Unicorno.
Amnesia.
Sorpresa inaspettata.
Epilogo.
HO PUBBLICATO IL SEQUEL!

Il ritorno.

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By lau_louis

[CAPITOLO TRENTANOVE]

~Il ritorno.~

-Isabel hai caricato la tua valigia nel taxi? Domandò mia madre dal giardino.

-si mamma! Urlai.

Stavamo caricando tutte le valige. Tra pochi minuti saremo partite.
Detti un'ultima occhiata per vedere se avevo dimenticato qualcosa poi presi il mio telefono ed uscii.

-andiamo tesoro. Mi incoraggiò mia madre mettendomi una mano sulla spalla.

Le sorrisi per poi entrare dentro alla macchina bianca.

Mia madre dette le apposite indicazioni al tassista e partimmo, pronta ad affrontare un viaggio di ben sette ore

Dopo sette ore.

Appena notai il cartello con la scritta 'London' mandai subito un messaggio ad Harry, dicendogli che ero quasi arrivata.
Mia madre si era addormentata ed era dolcissima.

-mamma sveglia siamo a Londra. Sussurrai scuotendole piano il braccio.

Mugolò qualcosa per poi aprire piano piano gli occhi.

-signora qual'è l'esatta via dove devo portarvi? Chiese l'uomo sulla cinquantina a mia madre.

-Mille Road, 27. Rispose mia madre.

L'autista annuì svoltando in una viuzza.

-andiamo prima a casa a scaricare le valige, poi ti accompagno al college.

Annuii felice.

La macchina si fermò davanti ad un palazzo costruito in mattoni arancioni, era alto, ci dovevano essere molti appartamenti.

-avete bisogno di una mano con le valige? Ci chiese il tassista.

-non si preoccupi, non sono molte. Rispose gentilmente mia madre.

L'uomo aspettò che scaricassimo tutte le nostre cose dalla macchina e, dopo aver ottenuto la sua paga, se ne andò.

-allora io porto queste due, tu quelle. Disse mia madre riferendosi alle valige.

-va bene, ma le chiavi? Chiesi prendendo le due borse.

-tranquilla, ho tutto io.

Le sorrisi pensando a quanti sacrifici aveva fatto per avermi riportato lì.

Aprì il grande portone e ci imbattemmo nelle scale.
Dovevamo salire fino al terzo piano.
Una volta arrivate al nostro ingresso, mia madre estrasse le chiavi ed infilò l'apposita nella serratura.
Nel momento in cui posai le valige a terra, il telefono squillò.
Lo presi osservando il nome sullo schermo: Harry.
Trascinai il dito sulla cornetta verde e risposi.

-piccola ma dove sei? Chiese dall'altro capo.

-Harry sono appena arrivata a casa, tempo di mettere un po' apposto e poi vengo da te.

-ok cucciola, non vedo l'ora di vederti.

-anch'io tesoro, tantissimo. Adesso vado ci vediamo dopo.

-a dopo tesoro.

Attaccai vedendo mia madre sorridere.

Ricambiai il suo sorriso poi detti un'occhiata veloce all'appartamento.
Non era il top però bastava per due persone, era decisamente anche troppo per noi.
Depositai la mia roba nella cameretta poi detti un'occhiata veloce al telefono.
Erano le sedici in punto.
Riposai il telefono in tasca e andai da mia madre la quale stava sistemando i suoi vestiti nell'armadio.

-mamma, quando andiamo? Le chiesi tamburellando i due indici.

Mia madre mi guardò scuotendo la testa e sorridendo.

-andiamo, non stai più nella pelle.

Risi alle sue parole.

Appoggiò i vestiti, che aveva tra le mani, sul letto e si avviò, con me, verso la porta.
Uscimmo e percorremmo le scale arrivando alla porta principale.
Quando sortimmo il sole accecò i nostri occhi.
Era caldissimo.
Il college non era lontano così ci avviammo a piedi.

-da quanto esattamente vi consocerete tu ed Harry? Mi chiese mia madre camminando.

-da circa sei, sette mesi; o forse anche di più. Le risposi facendo il calcolo mentalmente.

-ti trovi bene con lui? Chiese ancora.

-si, è un ragazzo stupendo, dolce e anche sensibile. Abbiamo avuto dei momenti difficili da superare ma ce l'abbiamo sempre fatta. Risposi fiera di noi due.

Mia madre sorrise, c'era qualcosa in lei che voleva chiedermi ma non ce la faceva, speravo solo che non si trattasse di una cosa intima.

-mamma c'è qualcosa che non va? Chiesi allora io.

Rimase un attimo in silenzio per poi parlare.

-no, cioè, io, volevo sapere se tu sei ancora, insomma con lui tu, sei ancora vergine?
Chiese dopo un giro di parole.

Le mie guance si surriscaldarono, mi sentivo un fuoco dopo la sua domanda.

-s,si ovvio, si si. Risposi balbettando.

Tirò un sospiro di sollievo sorridendomi.

-quindi, tu e lui non avete fatto niente? Neanche i,insomma le prime cose che si fanno?

-mamma! La rimproverai portandomi le mani sul viso ormai rosso.

-appunto sono tua madre! Lo voglio sapere.

Sospirai.

-cioè, s,si io e lui, abbiamo fatto, insomma le prime cose. Balbettai ancora una volta.

Vidi sbiancare mia madre, mi preoccupai che a momenti sarebbe svenuta.
Prima che potesse dire qualcos'altro la scritta 'Dartmouth College' interruppe il nostro discorso.
Ringraziai il cielo che eravamo arrivati.
Quando fummo più vicine al grande cancello, la sagoma di un ragazzo vestito di nero attirò la mia attenzione.

-Harry! Urlai da fuori in preda all'emozione.

Il ragazzo, o meglio il mio ragazzo, si girò di scatto.

-Isabel! Gridò a sua volta salutandomi sventolando il braccio.

Sorrisi emozionata mentre lo vidi andare in portineria, dentro al college, e dire ai custodi di aprire il cancello.
Entrai subito correndo verso di lui mentre correva verso di me.
Allargammo le nostre braccia e ci schiantammo in un abbraccio.

-cucciolo. Mugolai tra i suoi capelli.

-amore mio. Sussurrò a sua volta appoggiando la fronte sul mio collo.

-dio mi sei mancato tantissimo, amore stringimi forte ti prego.

Strinse più forte le braccia intorno ai miei fianchi, ma dopo un po' sentii sul mio collo delle gocce bagnate.
Mi staccai dal suo abbraccio notando che stavano scendendo delle lacrime dai suoi meravigliosi smeraldi.

-stai piangendo. Sussurrai asciugandogli le lacrime con i pollici.

-non sai quanto ho rischiato di perderti per sempre. Tutto per colpa mia. È un miracolo adesso se siamo insieme, non sai da quanto volevo un abbraccio così.

Lo riabbracciai più forte di prima cercando di non mettermi a piangere anch'io dopo tali parole.

-ti amo. Sussurrò.

-ti amo.

Avvicinò le labbra alle mie fino a farle combaciare.

Cademmo in bacio pieno di passione, un bacio voluto, un bacio dimenticato, un bacio perso, un bacio desiderato.

Mia madre tossì per cercare di farci smettere, ovviamente.

Ci staccammo sorridenti mentre Harry le si avvicinò.

-piacere. Disse lui porgendole la mano.

-piacere. Rispose stringendogliela sorridente.

Harry tornò accanto a me abbracciandomi nuovamente.

-Isabel! Uno stridulo di ragazza mi perforò i timpani.

-Chantal! Gridai correndo verso di lei.

Le saltai addosso attorcigliando le gambe al suo magro bacino.

-tesoruccio! Mi sei mancata da morire! Esclamò stringendo il mio sedere per temermi.

-anche tu! Tantissimo! Esclamai a mia volta rimanendole aggrappata.

Mi lasciò svariati baci sulla guancia per poi farmi scendere.

-immagino che vorrai stare un po' con Harry. Mi sussurrò ad un orecchio.

Risi annuendo.

Tornai, con Chantal, da Harry e mia madre.

-semti mamma, io vorrei stare un po' qua. Tanto la strada la so, torno più tardi.

-va bene Isabel, ci vediamo dopo. Mi lasciò un bacio sulla guancia salutando gli altri per poi andarsene.

Io, Chanty ed Harry ci guardammo e scoppiammo a ridere come degli ubriachi, ma non si trattava di una sbronza bensì della felicità, che ognuno liberava con la risata.

-vieni da me? Chiese Harry con voce roca.

-Chantal ti dispiace se prima sto un po' con lui? Le chiesi, d'altronde era la mia migliore amica.

-tesoro, è il tuo ragazzo, vai da lui. Ci sarà tutto il tempo per stare con me. Mi sorrise accarezzandomi una guancia.

Le sorrisi.

Entrammo nel college e per prima cosa andai a salutare Paul, il custode; poi salutai Chanty.

Presi per mano Harry e ci avviammo verso la sua camera.
Dio ero così felice di sentire nuovamente il contatto con la sua pelle liscia e ruvida allo stesso tempo.

Mi era mancato molto anche il college, mi erano mancate le piccole stanze, mi era mancata la moquette dei corridoi, mi era mancato praticamente tutto.

Quando entrammo, chiuse silenziosamente la porta e mi appoggiò con la schiena sopra ad essa.

-finalmente soli, amore. Sussurrò sottolineando la parola 'amore'.

Sorrisi baciandolo.

Eccomi :)
Allora che ne dite?
Mi fate sapere in tante cosa ne pensate?
Grazie!
Ciao ciao :)

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