Believe ||Cameron Dallas|| -w...

By _aleee__

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COMPLETATA "Sei la persona più incoerente e bipolare che io conosca. Perché fai così?" Hailey ha sempre pensa... More

Prologo
capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 7
Capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
Capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21
capitolo 22
CHALLENGE
capitolo 23
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
capitolo 27
capitolo 29
capitolo 30
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33 (+trailer)
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38
Capitolo 39
capitolo 40
capitolo 41
capitolo 42
Capitolo 43
capitolo 44
capitolo 45
capitolo 46
capitolo 47
Sequel
IMPORTANTE!

capitolo 28

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By _aleee__

Supermarket flowers-Ed Sheeran

Grigio. Questo era il color del cielo quando questa mattina, dopo aver aperto le finestre ho guardato verso l'alto. Grigio il colore dei vestiti che ho indossato. Grigio il colore delle strade e delle macchine. Colore della tristezza per me, in questo giorno di dicembre. Senza parlare con nessuno sono uscita rapidamente di casa per dirigermi a scuola, ho anche lasciato il telefono in camera.

Oggi è il 16 dicembre, ovvero due anni dalla morte di mio papà. Due anni è un lungo periodo, ma sembra successo tutto ieri, la ferita non si è ancora cicatrizzata del tutto e sono sicura che oggi sarà un giorno davvero terribile e non solo per me. Non appena varco la porta della mia classe vedo Cait venirmi incontro ed abbracciarmi, non c'è bisogno di nessuna parola lei sa ogni cosa, lei ha vissuto ogni momento insieme a me. Trattengo a stento le lacrime e le faccio un cenno per farle capire che è tutto a posto, anche se non è proprio così. Mi siedo al mio banco, aspettando che queste infernali ore di lezioni finiscano.

I miei pensieri continuano a tormentarmi. Se fosse ancora con me, con noi, le cose sarebbero diverse, sarebbe molto più facile. Mi manca da morire, ma sono sicura che nel posto dove è ora sta molto meglio di come stava qui, in quel letto dell'ospedale, pieno di tubi e sofferenze. Sono sicura che mi veda tutti i giorni, che sia accanto a me, che sia felice per quello che sono e che siamo diventati, per quanto siamo stati forti anche senza di lui, sono sicura che, anche se per me in questo momento tutto è grigio, lui sta sorridendo, cercando di dirmi che andrà tutto bene, che lui è qui con me.

Guardo il cielo fuori dalla finestra e cerco di trattenere le lacrime. Sento la mano di Cait stringere la mia e le faccio un sorriso di gratitudine. Finalmente la campanella suona segno che è ora di andare in mensa. Faccio un respiro profondo, dovrò affrontare tutte quelle persone, spero di essere forte abbastanza. Cait mi prende per mano. <<Te la senti tesoro?>> La guardo e dopo un momento annuisco, posso farcela, posso far finta che sia un giorno come tutti gli altri. Entro in mensa e mi dirigo velocemente al nostro solito tavolo, dove ci sono Candice, Nash, Lydia, Dylan e Cameron. è terribile sentirsi soli in mezzo ad una marea di persone. Faccio un cenno con la mano per salutare e poi mi siedo senza dire nulla, non provo neanche a prendere da mangiare sono sicura di non riuscire a mandare giù nulla, ho lo stomaco completamente chiuso.

Vedo Dylan alzarsi e venrimi accanto, poggia un braccio sulle mie spalle e fa appoggiare la mia testa sulle sue. Nascondo la faccia nell'incavo del suo collo. Anche lui sa ogni cosa, era anche presente quando il cardiografo, la macchina che segna i battiti del cuore, ha smesso di segnarli. Non dice nulla, ma il suo abbraccio vale molto di più di ogni stupida e inutile parola detta a caso. Sono così fortunata ad avere degli amici così nella mia vita. Rimango un altro momento in questa posizione poi mi alzo accennando un sorriso a Dylan, che pero' non si sposta, questo non fa che aumentare la mia gratitudine nei suoi confronti. Visto che non c'è nessuna traccia del mio appettito mi alzo per dirigermi nuovamente in classe e affrontare l'ultima ora di lezione.  Sento qualcuno afferrare il mio polso e girandomi incontro lo sguardo di Cameron. Hailey non cedere, non buttare giù il muro, rimani forte.

<<Hailey, che hai?>> Mi guarda preoccupato e si passo una mano tra i capelli. <<Va tutto bene>> Dico cercando di accennare un sorriso, che sembra più una smorfia. Mi giro per continuare il mio percorso, ma fa una breve corsetta e si posiziona davanti a me, bloccandomi il passaggio. <<Non va bene un cazzo, invece. Puoi fingere con gli altri, ma con me non funziona. Ho visto i tuoi occhi, non sono accesi come al solito, sono spenti e carichi di dolore. Puoi parlare con me, anche se non sembra, sono un ottimo ascoltatore>> Come una palla da demolizione, Cameron ha buttato giù il mio muro e io lo odio per questo. Le lacrime rigano il mio viso e non appena se ne accorge mi tira tra le sue braccie, facendomi dei lenti massaggi sulla schiena per farmi calmare. Dopo un breve sfogo, mi riprendo e asciugo gli occhi e il mascara ormai colato sulle mie guancie con un fazzoletto. <<Sembro un panda vero?>> Chiedo cercando di sorridere. Mi guarda in modo tenero e mi sussurra <<Sei un po' buffa>> Poi torna serio, sono sicura che stia aspettando una sorta di spiegazione per il mio comportamento. <<Vieni>> Lo prendo per mano e lo porto nel laboratorio di chimica, al pomeriggio non ci sono corsi quindi potremo parlare tranquillamente. Una volta dentro mi siedo su uno sgabello e lo guardo.

<<Vedi, esattamente due anni fa, mio papà è morto. Io e Dylan eravamo in ospedale, vicino al suo letto e gli stavamo raccontando le cose successe quel giorno a scuola. Ha chiuso un momento gli occhi perchè si sentiva molto stanco e succedeva davvero spesso. Il problema è che la macchina che segna i battiti del cuore non ne ha più segnati e lui non ha più riaperto gli occhi. Sono entrati immediatamente i medici e hanno spinto fuori me e Dylan, tutto quello che è successo dopo, è un ricordo sfocato>> Inevitabilmente altre lacrime mi rigano le guance, ma riesco a bloccarle prima di avere un'altra crisi. Non dice niente, solamente mi guarda con dolore, poi si alza e mi abbraccia nuovamente. Sprofondo la testa nel suo petto e il suo profumo invade le mie narici, dopo tutto non è una sensazione così brutta questa.<<Quando senti di avere paura, quando ognuno pensa a se stesso, quando chi ami non c'è più, guarda avanti e accelera. Anche se è difficile andare avanti piccola Hailey, tu sei forte e ce la puoi fare, tuo papà sarà sempre dentro al tuo cuore, nonostante tutto.>>

<<Dove pensi di andare signorina?>>  Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. Mi giro incontrando gli occhi di Cait e Dylan. <<A casa, a mangiare la nutella, sotto le coperte, al buio, guardando serie tv, oppure un film deprimente come "the last song">>  Mi guarda male e si avvicina a me. <<Veniamo con te e no, non accettiamo un no come risposta>> Al momento la sto odiando, l'unica cosa che vorrei fare è rimanere da sola, ma so che lo fa per il mio bene e so che la ringrazierò. Annuisco senza aggiungere altro e insieme ci avviamo verso casa mia, nella macchina di Cait, almeno non devo andare a piedi.

Appena entro in casa l'unico rumore che sento proviene dalla cucina, mi avvicino curiosa seguita dai miei amici e, non appena metto piede nella stanza, noto mia mamma indaffarata a preparare non so quali cose, ma dall'odore sembrano ottime. <<Hailey, ragazzi, come state? Volete qualcosa da mangiare? Ho fatto il tiramisù, era il dolce preferito di Peter. Forza sedetevi>> Posso chiaramente vedere la tristezza negli occhi di mia mamma, sta cercando di tenersi occupata perchè potrebbe crollare, anche se è forte è comunque un essere umano. Ci sediamo senza fare storie e mentre i miei amici mangiano tutto quello che mia mamma mette nei loro piatti, io a stento riesco ad assaggiarne un pezzettino, il mio stomaco si è chiuso di nuovo. Faccio cenno a Cait di andare di sopra e lei si alza capendo e porta con se Dylan. Mi avvicino a mia mamma e la abbraccio, senza dire nulla. <<Se hai bisogno di qualsiasi cosa io sono qua mamma>> Annuisce e si asciuga qualche lacrime che le era precedentemnete colata sul viso. <<Sono così fortunata ad avere voi>> Mi dice baciandomi in fronte.

Raggiungo i miei amici, già comodamente sdraiati sul mio letto. <<Che cosa guardiamo?>> Mi chiede Dylan, non mi avrebbe mai permesso di scegliere il film quindi lo guardo stupito e mi fa un occhiolino notando la mia espressione. <<Vorrei vedere l'ultimo episodio dell'ultima stagione di the vampire diaries>> Dylan, che non lo ha mai visto rimane indifferente, mentre Cait si alza e con fare teatrale si ributta sul letto sbuffando. <<è deprimente e tu piangi sempre>> La guardo malissimo e le faccio la linguaccia. <<Scelgo io il film>> Okay già ho paura, mi sdraio sul letto vicino a Dylan e abbraccio il cuscino. Cait si alza per prendere il computer e inizia a cercare, ma dalla posizione in cui sono mi è impossibile leggere quello che scrive. <<Sembri quasi tenera così, ma tu non puoi essere tenera>> Mi dice Dylan trattenendo un sorriso. Lo guardo malissimo e gli tiro un pugno sulla spalla, la sua reazione è quella di buttarsi per terra urlando dal dolore. <<Sei un cretino>> <<Lo so che mi ami>> Prima che io possa replicare Cait ci interrompre.

<<Ho deciso, forza in silenzio>> Lo splendido film scelto da Cait altro non è che "La bella e la bestia" Io e Dylan sbuffiamo contemporaneamente, ma ci lancia un'occhiata gelida per impedirci ogni sorta di commento. Insomma, ho praticamente dormito per circa due ore e una volta finito il film Dylan si è alzato e ha preso gli album di fotografie di quando ero piccola. Lo guardo dubbiosa, non so se sia il caso. <<Hailey, il dolore esige di essere vissuto>> Alzo un sopracciglio, trattenendo una risata. <<Smettila di citare colpa delle stelle>> Alza le mani in segno di resa e si siede accanto a me, aprendo il primo album.

Inizio flashback

<<Ma non ci riesco!>> Urlo arrabbiata verso mio papà. Mi ha regalato una chitarra per il mio compleanno e non riesco a suonarla. <<Hailey, nessuno di noi nasce sapendo già fare ogni cosa, ci vuole impegno, costanza e determinazione e sono sicuro che tu ce la farai>> Lo guardo dubbiosa. <<Ma Shawn è bravissimo>> Mio papà si avvicina a me e mi prende in braccio. <<Tu hai solo nove anni, Shawn è più grande e la suona da più tempo, ma anche tu diventerai brava come lui un giorno principessa>>

Metto le mani intorno al suo collo e lo abbraccio stretto. <<Ti voglio bene papà>> <<Anche io principessa, tanto tanto>> Lo guardo sorridendo, poi mi alzo dalle gambe di papà e corro a prendere la chitarra. <<Ora mi insegni a fare il la?>>

Fine Flashback

Dylan ha ragione, non posso stare così per tutta la vita. Bisogna guardare avanti e anche se mi manca più di ogni altra cosa al mondo sarà sempre nel mio cuore e nei miei ricordi. Guardo i miei amici sorridendo e mi butto tra le loro braccia. <<Vi amo con tutto il mio cuore, siete i migliori>> Ricambiano il mio abbraccio e poi ridendo Dylan mi dice <<Scusa, ma sono fidanzato>> Alzo gli occhi al cielo e Cait sbuffa divertita.

Spazio Autrice

Ne approffito per augurarvi buone vacanze, anche se natale è già passato, ma vabbè. Questo era un capitolo un po' di passaggio, ma dal prossimo le cose torneranno movimentate e ho grandi idee.

Vorrei ringraziare con tutto il mio cuore le persone che stanno leggendo la mia storia, vi sono infinitamente grata e vi amo.



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