KANGSHINMU 강신무

By AkaneYuki7

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Potrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragaz... More

PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102
Capitolo 103
Capitolo 104
Capitolo 105
Capitolo 106
Capitolo 107

Capitolo 55

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By AkaneYuki7


Infondo era così dannatamente stanco.

Dall'altra parte Jungkook, non riusciva a fermarsi.

Era questo il motivo per cui non aveva mai voluto assaggiare il sangue di quell'umano.

Quell'odore e dio, quel sapore erano così buoni, così inebrianti, così afrodisiaci, che il vampiro aveva perso completamente la ragione.

Gli occhi erano diventati completamente scarlatti, il viso contratto in un espressione brutale e le narici dilatate, pur di sentire ancora quel profumo celestiale.

Ne voleva ancora, ancora e ancora.

Da lontano sentì le voci dei suoi fratelli intimargli di smetterla, che se non si fosse staccato subito, avrebbe completamente prosciugato l'umano.

Peccato che a lui questo, non interessasse minimamente.

Jungkook lo voleva, lo voleva, voleva tutto di lui.

"E' mio, è mio, è tutto solo e unicamente mio"

Questi erano i pensieri che lo governavano in quel momento, la parte razionale gli intimò più volte di smetterla, ma la sua fame aveva raggiunto il punto di non ritorno.

"Sun-hi, Taehyung, Sun-hi, Taehyung"

I volti si intrecciarono tra di loro, i corpi si confusero e la nebbia si diramò sempre di più nella mente di Jungkook, lasciandolo incapace di reagire in alcun modo.

Il buio lo stava richiamando, l'oscurità lo rivoleva nel suo esercito di mostri senza sentimenti e l'assassino dentro di lui richiedeva la sua vita.

Quanto avrebbe voluto abbandonarsi completamente all'oblio, gli mancava così poco per perdersi definitivamente in esso.

Era così vicino, così vicino.

Poi una voce.

Bassa, roca ma soave gli invase la mente, lasciandolo incapace di reagire in alcun modo.

< Kookie >

Quel nome!

Sentì il suo cuore saltare un battito e poi riprendere a correre furiosamente nella sua cassa toracica, come se non fosse mai morto e fosse tornato a quel periodo in cui era ancora un ingenuo e stupido umano.

Finalmente la mente di Jungkook cominciò a riprendere il controllo su tutti i suoi sensi e rapido si staccò da Taehyung, che come un sacco di patate gli cadde addosso svenuto.

< Stupido deficiente idiota, quanto sangue pensavi di bere ancora da lui! Lo sai che era stato appena morso da un altro vampiro e che il mio sangue non è minimamente comparabile al vostro, cosa stracazzo ti è venuto in mente di prosciugare.... > la voce di Jin venne interrotta da quella di Jungkook, che disperata chiedeva aiuto all'unica persona, che sapeva lo avrebbe potuto aiutare.

< Yoongi >

< Non ci pensare neanche, io non lo do il mio sangue a quell'essere >

< Ti prego >

Il vampiro rimase per un attimo sconvolto, non aveva mai visto il moro così prima d'ora.

Jungkook non pregava nessuno, mai.

< No, fino a che non mi dici, perché questo umano è così importante per te. Ti sei fatto quasi ammazzare per lui > gli rispose Yoongi, fermo nella sua decisione.

< Ti giuro che quando torneremo a casa ti racconterò tutto, ma ti prego adesso salvalo >

Yoongi sembrò pensarci a fondo, poi un'idea gli balenò nella mente.

< Mi lascerai tutte le ragazze carine che incontreremo? >

< Yoongi ti sembra il momento? > esclamò Jin, tirando uno scappellotto sulla sua testa.

< Tutte le ragazze che vuoi, se vuoi anche i ragazzi, però stai attento che quelli ti potrebbero scambiare ancora... >

Yoongi gli rivolse uno sguardo furioso.

< Ok, mi dispiace è stato più forte di me >

Yoongi sbuffò rumorosamente, ma comunque si portò un polso al suo viso e lo morse senza alcuna esitazione. Poi lo avvicinò al volto di Taehyung, che inconsciamente iniziò a bere quello strano, ma buonissimo liquido scarlatto, mentre stringeva debolmente il polso di Yoongi nelle sue mani.

< Ora ne hai bevuto più che a sufficienza > sbottò Yoongi, ritirando il braccio infastidito.

< Ma non è che con tutti questi scambi di sangue, io possa beccarmi qualche strana malattia? > mormorò l'umano a fatica, mentre lentamente apriva gli occhi.

< Malato ci sarai tu di cervello, stupido umano > borbottò Yoongi, alzandosi e andandosene via come se niente fosse.

< Oh Taehyung sei vivo, come sono contento > esclamò Jin felice, pronto per abbracciarlo, ma un'occhiata di Jungkook lo fece fermare sul colpo.

< Come siamo possessivi > sbuffò il castano, alzando gli occhi al cielo e ridendo spensieratamente.

< Ssh torna a dormire Taetae > disse il moro, accarezzando delicatamente la testa di Taehyung, posata sulle sue gambe.

< Non mi chiamare così stupi... > le parole gli morirono in gola, il sonno lo rapì di nuovo e lo fece sprofondare nell'oscurità più totale.






Quando Taehyung riprese i sensi, si sentì posare delicatamente su un materasso e coprire con un lenzuolo.

Lentamente aprì un occhio e vide una figura pronta ad andarsene, a pochi passi da lui.

Con uno scatto inconscio allungò una mano e prese per una manica la persona in piedi.

< Potresti rimanere? > chiese mezzo addormentato, incapace pienamente di intendere e volere.

< Non mi sarei mai aspettato una proposta così allettante, venire proprio da te >

< Sei un idiota, sparisci pure, ho sbagliato persona, stavo ancora sognando e ti ho scambiato per qualcun altro >

Il biondo si voltò dando le spalle a quella figura, ormai non più così sconosciuta.

Come risposta sentì provenire una piccola risata, seguita da un'improvvisa sensazione di freddo, segno che le sue coperte erano state sollevate.

Il materasso era sceso leggermente e percepì la figura avvicinarsi velocemente a lui.

< Impossibile e vuoi sapere perché? Io sono sempre presente, anche nei tuoi sogni > mormorò Jungkook ad un orecchio del biondo, prendendolo per i fianchi, fino ad attirarlo verso suo corpo.

< Non azzardarti a fare niente di strano > esclamò irritato Taehyung, non scansandosi però da quel dolce contatto.

< Come siamo malfidenti, dormi pure tranquillo. Non mi ecciterebbe fare niente con una persona mezza moribonda >

< Sarà meglio per te > borbottò Taehyung, prima di cadere di nuovo in un sonno profondo, cullato dal respiro leggero che proveniva dalla persona dietro di lui.






Intanto Hongseob, Kisu con in braccio Jinhong avevano già superato i confini di Haneul e si trovavano nella foresta diretti a Busan.

< Sono stanco e ho fame > si lamentò Jinhong.

< Ma se non stai neanche camminando e poi hai appena mangiato > ribatté Kisu, guardando male il minore.

< Hongseob diglielo anche tu che hai fame > esclamò il moro, voltandosi in direzione di suo "fratello", ma lui lo ignorò.

A quel gesto Jinhong si infastidì e scese dalle braccia della sua Eomma, per mettersi di fronte a Hongseob.

< Perché mi stai ignorando? > chiese con una voce fintamente timida.

< Daiiiii rispondimi > disse, tirandogli un braccio.

Ancora non ottenne nessuna risposta.

< Dai dai dai rispondimi rispondimi rispondimi > continuò lui a punzecchiarlo.

< Lasciami in pace Jinhong > gli urlò in faccia Hongseob infastidito, ma subito se ne pentì, quando vide i suoi occhi diventare rossi e lucidi.

< Eomma, Hongseob mi odia > Jinhong si rifugiò nelle braccia del ragazzo con i capelli rosa e pianse come un bambino.

< Ottimo Hongseob, adesso mi spieghi come faccio a calmarlo in mezzo alla foresta? Dovevi per forza prendertela con lui? >

Hongseob sbuffò infastidito, ma dentro di sé non riuscì a non sentirsi in colpa per quelle lacrime, che il moro stava versando.

< Ssh Jinhong va tutto bene, Hongseob non ti odia, è solo arrabbiato con sé stesso, perché non è riuscito a proteggerti da solo, tutto qui > esclamò il rosa, accarezzando la schiena del vampiro.

Hongseob lo guardò sconvolto, detestava come Kisu avesse la capacità di leggergli dentro, sembrava sapesse tutto quello che gli passava per la testa in ogni momento.

Era anche vero però, che lui non era in grado di nascondere le proprie emozioni, ormai era come un libro aperto per il più grande.

< Dici sul serio? > chiese Jinhong, guardando la sua eomma.

< Certo, forza diglielo anche tu Hongseob >

Il ragazzo citato aprì la bocca per dire qualcosa, ma si interruppe quando vide un paletto di legno volare in direzione del suo piccolo vampiro, che ignaro stava saltellando tutto felice aspettando una risposta dal minore.

La scena si svolse troppo velocemente per essere descritta da occhio umano.

Hongseob spinse di lato Jinhong e con una mano cercò di prendere al volo il paletto, ma esso si mosse come se avesse vita propria, rapido scivolò via dalla sua presa e si abbatté come una furia nel suo petto, squarciandogli la carne e facendogli uscire fiotti di sangue da quella lacerazione.

Subito si accasciò, le forze gli fluirono velocemente dal suo corpo e il fiato gli si spezzò in gola.

I due vampiri guardarono sconvolti la scena che gli si presentava davanti agli occhi.

Il primo a riprendersi fu Jinhong, che subito si inginocchiò ed estrasse il paletto dal corpo del ragazzo.

< Ehi che stai facendo? Non è tempo per dormire mi devi dire che non mi odi > esclamò Jinhong in panico, iniziando a scuotere il ragazzo sotto di lui.

< Oddio amore ho sbagliato mira, ti prego perdonami > esclamò spaventato un ragazzo alto con un cappellino rosso a coprirgli gli occhi.

< Non ti preoccupare, abbiamo ottenuto comunque l'effetto desiderato > rispose il suo compagno più basso, sorridendo maligno.

Le due figure appena comparse, distavano solo qualche metro di distanza dai tre vampiri e li guardavano con piccoli ghigni ad incorniciare i loro volto.

Subito Kisu si parò davanti ai due ragazzi per terra, per cercare di proteggerli in qualche modo.

< Che cazzo avete fatto? > quasi urlò Kisu con occhi innietati di sangue.

< Oh non fare quella faccia, ti rovina quei tratti tanto carini. Questo era solo un avvertimento, non azzardatevi più a mettervi sulla nostra strada > disse il ragazzo basso, tirando su con un dito gli occhiali, che gli stavano scivolando dal naso.

< Dovresti sentirti onorato, il mio tesoro ti ha fatto un complimento > esclamò il più alto, un po' geloso.

Kisu era pronto a ucciderli senza pietà, ma come fantasmi sparirono velocemente e senza lasciare tracce del loro passaggio, solo una frase rimase ad aleggiare nell'aria, testimone delle loro reale presenza.

< Non provate più a toccare Kim Taehyung, lui mi serve vivo >

Kisu si voltò subito nella direzione di Hongseob e lo vide respirare irregolarmente, il viso più pallido del solito e gli occhi spenti.

Non ci fu bisogno di una seconda occhiata per capire che il paletto aveva colpito il cuore.

Non importava quanto veloce fosse stato Jinhong a toglierlo, quando il legno toccava il cuore di un vampiro era la fine.

Niente avrebbe potuto salvarlo dalla morte, che egoista stava per venire a prendere per la seconda volta la vita di quel giovane vampiro.

Jinhong era ancora in ginocchio e continuava a scuotere il vampiro sotto di lui, come se non si fosse reso conto del dolore che Hongseob stava provando.

La faccia di Jinhong era un manto piatto e privo di emozione.

< J-Jinhong ti p-prego fermati > mormorò dolorante Hongseob.

< No! Mi devi dire che non mi odi, così poi andremo tutti insieme a Busan, forza dillo >

< Credo che io non vi seguirò più a Busan >

< Perché no? Ci divertiremo moltissimo insieme io, te e Eomma, come sempre, forza alzati >

< Jinhong adesso smettila di fare il bambino > sibilò Kisu con un tono fermo e deciso.

Jinhong subito si zittì dalle parole taglienti di Kisu, lui non si era mai rivolto al minore in questo modo.

< J-Jinhong c'è una cosa che voglio dirti prima di andarmene > disse Hongseob a fatica.

Il vampiro moro lo guardò curioso, piegando la testa da una parte, pronto ad ascoltare.

< C'è una cosa che ho sempre voluto, che tu sapessi > mormorò a fatica Hongseob.

La sua pelle stava prendendo una sfumatura grigiastra e le vene stavano cominciando a comparire sul suo volto, come se la sua intera anima stesse venendo risucchiata velocemente da lui.

< Perché devi morire? Io non voglio che tu muoia > sbottò Jinhong testardo.

Questo strappò un sorriso ad Hongseob e gli diede la fiducia necessaria per continuare il suo discorso.

Prese le mani di Jinhong tra le proprie, per cercare un qualche calore.

Improvvisamente faceva così dannatamente freddo.

Una cosa paradossale visto che teoricamente era morto e il cambio di temperatura non lo avrebbe dovuto sentire.

< J-Jinhong sei stato la prima persona che ho visto quando ho aperto per la prima volta gli occhi nella mia vita da non morto. Sei il primo che mi ha fatto capire cosa vuol dire vivere veramente, sei il primo che mi ha fatto vedere la bellezza di questo sporco e crudele mondo, sei il primo che mi ha fatto sentire qualcosa, il primo che mi ha fatto battere di nuovo il cuore nonostante fosse morto, sei quello che mi ha reso quello che sono ora, sei il mio creatore, mio padre, mio fratello, mio amico, il mio amore, sei la mia intera famiglia, tu sei il mio tutto e quindi per tutte queste ragioni, non ho potuto evitare di innamorarmi perdutamente di te. Io ti amo Jinhong, ti ho sempre amato e sempre ti amerò, anche dopo che il mio ultimo respiro avrà lasciato le mie labbra >

Hongseob aveva tentato di non balbettare per tutto il discorso e con le ultime forze rimaste fece quella fatidica domanda, che aveva sempre avuto paura di porre, perché troppo spaventato dalla possibile risposta negativa, ma ormai non aveva più niente da perdere.

Voleva togliersi quel peso dal cuore prima di morire.

< Jinhong tu hai mai provato qualcosa per uno stupido e immaturo vampiro come me? >

Jinhong gli fece un sorriso sincero e questo fu sufficiente a Hongseob per chiudere gli occhi e lasciarsi cadere nelle fredde braccia della morte, finalmente in pace.

L'ultima cosa che sentì prima di morire fu la risposta semplice e sincera del moro.

< No >

Così chiara, tranquilla, limpida, nessun senso di colpa o pentimento si percepiva in quel monosillabo.

Hongseob spalancò gli occhi, ma ormai era troppo tardi, la voce che voleva far uscire dalla sua gola, gli rimase intrappolata, il suo cuore smise di battere e le palpebre si chiusero definitivamente per l'eternità.

< Dovevi essere per forza così crudele? > chiese Kisu, scuotendo la testa.

< Non volevo mentirgli anche in punto di morte > esclamò serio il ragazzo, mettendosi in piede.

< Potevi dargli almeno un'ultima illusione prima di morire, tanto lo hai sempre fatto >

< Avresti preferito che gli avessi detto che lo amavo e lo avrei baciato appassionatamente? >

Gli occhi di Kisu presero una sfumatura rossa.

< Ovviamente no >

< Lo sai che amo solo la mia Eomma, vero? > chiese Jinhong, saltando sulla schiena del maggiore.

Kisu non gli rispose e iniziò a camminare.

< Dove stiamo andando? >

< Ti va di tornare in Giappone? > chiese Kisu indifferente.

< Si, non vedo l'ora... > iniziò a pronunciare entusiasta, ma poi voltandosi di nuovo verso la figura stesa a terra, un piccolo senso di colpa gli crebbe nel cuore.

< Il suo corpo non dovremmo almeno seppelirlo? >

< Ho già parlato con delle persone, che se ne prenderanno cura >

< Sei sempre così efficiente Eomma, ti amo tanto >

< Ti amo tanto anch'io > rispose Kisu, girandosi e dedicando un piccolo bacio sulle labbra del ragazzo sopra di lui.

< Per sempre? >

< Per sempre >








Spazio "autrice":

Hiii,

Era da quando avevo ideato per la prima volta il personaggio di Hongseob, che volevo dargli questa morte patetica. Lui ha dedicata la sua intera esistenza a una persona che non lo ricambiava, nel profondo forse Hongseob lo sapeva, ma non ha mai voluto guardare in faccia la realtà, nascondendosi nelle sue false illusioni.

Adoro Jinhong, ma non so per quale ragione lo abbia fatto così stronzo ahahahah

Ammetto che avrei voluto approfondire di più questi tre personaggi, ma se lo avessi fatto non avrei più finito questa storia ed era già lunga e complicata di per sé ahahahah

Piccolo spoiler: se in questo capitolo non mi sono ancora fatta odiare sono sicura che nel prossimo riuscirò nell'intento.

A presto~~

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