KANGSHINMU 강신무

By AkaneYuki7

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Potrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragaz... More

PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102
Capitolo 103
Capitolo 104
Capitolo 105
Capitolo 106
Capitolo 107

Capitolo 53

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By AkaneYuki7

< Hyung voglio il gelato quello con fragola e cioccolato > esclamò felice Jinhong, mentre guardava con occhi luccicanti i tantissimi gusti di gelati diversi.

< Ecco prendi > disse Taehyung, consegnando il gelato al suo piccolo e tenero dongsaeng.

< Quanto è buono > iniziò a leccarlo allegro il moro.

Ovviamente era tutta una recita, il gelato gli stava facendo venire il voltastomaco, ma un ragazzo piccolo e carino come lui, mica poteva odiare il gelato, no?

"Mi ripulirò la bocca con il suo sangue a breve" pensò il vampiro, sorridendo malevolo.

Taehyung si voltò nella sua direzione e il sorriso sinistro del moro si trasformò subito in uno dolce e tenero.

< Non so come tu faccia a mangiare il gelato con questo freddo > mormorò il biondo.

< Ma lo hai preso anche tu Hyung > ribatté, ridendo il moro.

< Solo per tenerti compagnia ovvio > esclamò Taehyung, mentre felice leccava il suo cono nocciola e cioccolato.

Dopo aver preso il gelato, si sedettero su una panchina del parco e chiacchierarono del più e del meno.

< Hyung in realtà non mi sento molto confortevole, intorno a tante persone > disse in imbarazzo il moro, mentre si guardava intorno, posando lo sguardo su tutte gli adulti e i bambini che occupavano quel posto.

"Deve essere a causa della brutta esperienza che ha vissuto, poverino" pensò Taehyung, guardandolo con compassione.

< Vuoi andare in un posto più isolato? > chiese Taehyung ingenuamente.

< Sarebbe perfetto Hyung > sorrise timidamente il moro.








< In questa zona di parco non ci viene mai nessuno, infatti qui la vegetazione è più fitta e siamo quasi al limitare del bosco, vedi il piccolo fiume? E' quello il confine che divide la città dalla foresta > spiegò paziente il biondo, mentre tranquillo finiva il suo cono.

< Oh no, ti è caduto il gelato > esclamò dispiaciuto Taehyung, guardando il ragazzo accanto a sé.

< Mi dispiace Hyung me lo avevi pure comprato tu, domani te lo ripago, promesso > disse Jinhong triste, per averlo fatto accidentalmente cadere.

< Ma no tranquillo figurati, sono il tuo Hyung dopo tutto > mormorò orgoglioso il biondo.

< A proposito Hyung, è da tutto il pomeriggio che te lo volevo chiedere... >

< Cosa? > chiese Taehyung, mentre si puliva le mani con un fazzoletto.

< Mi sa che ti ha morso un insetto... >

< Eh? > chiese ancora confuso.

< Hai una macchia rossa sul collo > esclamò il moro, avvicinandosi pericolosamente al volto del biondo.

< Ah davvero? Eh già deve essere stato un insetto, sì, proprio un insetto fastidioso > mormorò ridendo imbarazzato il biondo.

"Che carino è così puro e ingenuo" pensò sorridendo Taehyung.

"Ok, mi sono stufato con questa recita, finalmente siamo in un posto isolato. Qui nessuno ci verrà a disturbare e né Eomma né Hongseob mi fermeranno, questa volta" pensò malefico Jinhong.

< Hyung per caso l'insetto che ti ha morso si chiama Jeon Jungkook? >

Il biondo spalancò gli occhi sconvolto e pensò di aver sentito male.

< Come scusa? >

< Hai sentito benissimo, non fare il finto tonto Taetae > cantilenò felice il moro.

< C-come lo sai? > chiese sorpreso il biondo.

< Oh io so molte cose, più di quanto tu possa immaginare > mormorò Jinhong, mentre lentamente passò la lingua sulle sue labbra.

< Cosa sei in realtà? > chiese spaventato Taehyung, facendo piccoli passi indietro.

< Credo che tu lo possa immaginare benissimo da solo >

I sospetti del biondo si realizzarono, quando vide gli occhi di Jinhong diventare improvvisamente scarlatti.

Senza neanche pensarci, iniziò a scappare, non poteva essere vero, quel ragazzo carino, dolce, delicato, che non avrebbe fatto del male a una mosca era in realtà un vampiro.

Come aveva fatto a non accorgersene prima?

Che stupido che era stato.

Correndo, provò a regolarizzare il respiro, i polmoni gli bruciavano terribilmente, i muscoli delle gambe gli dolevano e mentalmente si maledì per essere così dannatamente pigro, da non aver mai voluto fare un minimo di attività fisica, se non quella costretta dal suo insegnante di ginnastica.

Continuò a guardarsi i piedi, sapeva la sua capacità innata di cadere e sorpreso si rese conto di non essere stato ancora catturato.

"Strano eppure Jungkook mi avrebbe preso in un attimo" pensò spaventato Taehyung.

Da lontano sentì una risata infantile riecheggiare nel parco.

Non sapeva dove andare, il parco sembrava essere diventato improvvisamente immenso, dove erano le persone quando servivano?

Dov'era un agente di polizia?

Ma sarebbe servito davvero una semplice persona contro un mostro?

Da lontano vide finalmente il centro abitato e felice pensò di essere riuscito a scappare, ma una mano improvvisamente gli carpì il polso e lo tirò all'indietro.

< Com'è stato divertente, vederti correre da una parte all'altra come un piccolo topolino in gabbia, solo che dopo un po' mi hai annoiato > mormorò felice il moro, mentre teneva stretto il braccio dell'umano.

< Jinhong lasciami andare ti prego >

< Ma se ho messo su tutta questa sceneggiata solo per te, hyung! Non pensi che meriti un premio per le mie grandi doti d'attore? >

< Io non capisco, la prima volta che ci siamo incontrati... Quei ragazzi? Tu avresti potuto sconfiggerli da solo! >

< Si, è vero, ma due ragazzi sconosciuti mi avevano assicurato che una persona davvero interessante sarebbe venuta in mio soccorso, così ho semplicemente aspettato > rispose il moro, sorridendo.

Il sorriso che prima Taehyung avrebbe reputato dolce e innocente, adesso aveva assunto tutto un altro significato. Sembrava una di quelle bambole di porcellana dei film dell'orrore, che poi all'improvviso si rivelavano avere vita propria e uccidevano tutti i loro padroni.

< Chi sono queste due persone? >

< Non lo so, non le conosco... Ma adesso basta parlare di loro, io ho seteeee >

All'improvviso saltò in braccio a Taehyung e il biondo non prevedendolo, cadde all'indietro sull'erba del parco.

Il vampiro ora sedeva sulle gambe dell'umano come un piccolo bambino bisognoso di coccole.

Ad occhi esterni quella scena sarebbe potuta sembrare dolce e tenera, ma in realtà Jinhong aveva incatenato l'umano al suolo, senza lasciargli alcuna via di fuga.

< Adesso stai buono Hyung, ti prometto che non sentirai niente > mormorò il vampiro a pochi passi da Taehyung.

< Jinhong lasciami, come pensi possa crederti? > sbottò il biondo, cercando di liberarsi da quella presa.

Gli occhi di Jinhong si spalancarono dalla sorpresa e un piccolo ghigno spunto su quei tratti tanto delicati.

< Ma guarda un po' e così la compulsione non funziona con te? Oh ma che peccato. Questo renderà solo le cose più eccitanti, per me ovviamente > esclamò il moro e poi rapido porto le braccia intorno al collo di Taehyung e lo tirò verso di sé.

Senza farselo ripetere una seconda volta, i suoi tratti si trasformarono e i suoi canini si allungarono come non mai e rapido penetrò quella carne ambrata che da tempo aveva sognato di assaggiare.

Il sangue subito gli inondò la bocca e un piccolo gemito di apprezzamento non poté che fuoriuscire dalle sue labbra.

< Hyung sei così buono, non riesco a trattenermi > esclamò il moro, staccandosi per un attimo da Taehyung, ma poi ritornando a lacerare la sua pelle ormai imbrattata di sangue.

Se Taehyung pensava che il primo morso fosse stato doloroso, niente lo avrebbe potuto compare al secondo.

Ora finalmente capiva la differenza tra un morso di un vampiro e il semplice succhiotto che gli aveva lasciato Jungkook.

Le sue fantasie su quello che avrebbe potuto provare in una situazione del genere, non erano minimamente paragonabili al dolore e alla disperazione, che stava provando in quell'esatto momento.

Tutto sembrava come amplificato, la carne lacerata, il suo sangue che veniva risucchiato senza alcuna cura, il senso di assopimento che lentamente stava assalendo ogni suo arto.

Il tempo sembrava come essersi fermato, quanti minuti erano passati? Ore, giorni o forse erano stati solo secondi?

"Vi prego che qualcuno, qualcuno mi venga a salvare" pensò disperato il biondo.

Solo una persona gli veniva in mente in quel momento, ma a causa del suo orgoglio, non voleva di certo abbassarsi a pregare un idiota del genere.

Non voleva pronunciare quel nome, non voleva di certo dipendere da quella persona, assolutamente no.

Eppure stava cosi male, era così debole, sapeva che se quel vampiro avesse continuato a nutrirsi di lui di certo sarebbe morto.

Non voleva morire.

Non ancora.

Con le ultime forze rimaste, pronunciò lieve il suo nome.

< Jungko... >

Neanche il tempo di dirlo per intero, che sentì il corpo di Jinhong essere scaraventato via da lui e lanciato chissà dove.

Con gli occhi semichiusi cercò di mettere a fuoco la situazione intorno a lui.

Una figura molto alta si trovava a pochi passi da lui e gli dava la schiena. Tutta la sua attenzione era rivolta a Jinhong, che ora giaceva inerme contro un albero incrinato.

Il colpo doveva essere stato davvero forte, ma il moro si rialzò come se niente fosse e velocemente si leccò le labbra sporche degli ultimi rimasugli del sangue di Taehyung.

< Uh che dolore, perché lo hai fatto? Volevo solo dare un piccolo assaggio, non te l'avrei mica prosciugato tutto > ribatté Jinhong offeso per essere stato interrotto.

< Taehyung quando ti dico che devi tornare a casa, io mi aspetto che tu faccia esattamente come ti dico, quindi ora spiegami cosa ci facevi con questo idiota qui davanti > sbottò furioso Jungkook, voltandosi completamente nella direzione dell'umano.

< Se ti avessi detto che sarei uscito con un amico, tu avresti subito pensato al tuo stupido segreto e non mi avresti lasciato andare > sbottò a fatica il biondo, mentre con una mano cercava di bloccare il flusso di sangue, che ancora sgorgava dalla sua ferita.

< E avrei avuto tutte le ragioni, guarda come sei ridotto >

< Cosa ne potevo sapere che era un vampiro? > sbottò infastidito Taehyung, cercando di alzarsi, ma le sue gambe cedettero improvvisamente e ritornò nella posizione seduta.

< Idiota non ti muovere, aspetta che uccida questo cretino e poi mi occuperò di te. Jin per favore pensaci te alla ferita >

Taehyung improvvisamente si ritrovò la figura di Jin-hyung davanti che delicatamente gli portò alla bocca il suo polso.

< Bevi Tae il mio sangue guarirà completamente la tua ferita e sarai come nuovo > esclamò il vampiro dai capelli castani, guardarlo con occhi gentili, mentre con una mano si copriva il naso, pur di non sentire quel dolce e invitante odore.

Il biondo lo guardò con sguardo schifato, ma poi decise di fidarsi di lui e lentamente avvicinò la sua bocca alla pelle del vampiro e bevve il suo sangue.

La ferita smise subito di sanguinare, il dolore era come cessato e anche le forze che pensava fossero scomparse, magicamente tornarono e si sentì più in forma di quanto non lo fosse mai stato.

< Ehi cretino a chi? Guarda che se mi tratti male lo dico a Eomma > esclamò infastidito Jinhong, più per il fatto di essere ignorato, che per l'insulto.

Jungkook annoiato riportò l'attenzione sul vampiro e in un battito di ciglia si avventò su di lui.

Con una mano gli strinse il collo e lo sbatté ancora contro l'albero con una forza sovrumana.

< Non sai in che casino ti sei messo Jeon Jungkook, quando lo saprà la mia Eomma > pronunciò a fatica Jinhong.

< Beh adesso, la Eomma che tu decanti tanto, non c'è. Quindi, perché non facciamo in modo di far saltare velocemente questa adorabile testolina che ti ritrovi, prima che arrivi? >

Gli occhi di Jungkook erano così profondi, così scuri, la pupilla aveva inghiottito tutto il bianco che c'era intorno all'iride, le vene sul viso erano sempre più prominenti e i lunghi canini brillavano alla luce del sole.

Era uno spettacolo così attraente, ma allo stesso tempo così spaventoso, agghiacciante, che qualsiasi persona, che avrebbe scambiato uno sguardo con lui, sarebbe sicuramente morta di paura.

L'unica cosa che però Jinhong fece, fu far uscire dalle sue labbra un piccolo risolino.

< Uh quanto sei fottuto >

Jungkook non capì subito le sue parole, ma poi sentì la voce di Taehyung e tutto si svolse come a rallentatore.

< Jungkook attento >

La sua voce però arrivò troppo tardi.

Prima che potesse fare qualsiasi cosa, si sentì trafitto da un paletto di legno, dietro alla schiena.

Non sapeva chi lo aveva colpito, ma del paletto era sicuro, visto che faceva dannatamente male.

Lentamente si accasciò a terra, le sue forze scemarono velocemente via, così come erano apparse.

< Questo, per aver osato sfiorare il mio Jinhong, rifiuto umano > sentì una voce profonda provenire da sopra di lui.

Lentamente alzò il capo, ma un calcio poderoso gli colpì la mascella, facendolo gemere dal dolore.

< Pensi davvero di rialzarti con un paletto conficcato alla schiena? Lo sai, manca tanto così ed esso perforerà il tuo cuore e di te non rimarrà altro che un guscio vecchio e vuoto > disse Hongesob, ridendo come un pazzo.

Con la coda dell'occhio vide Jin pronto a scattare nella sua direzione.

< E tu, altro vampiro, non provare ad avvicinarti. Lo sai che sarei più veloce io ad uccidere lui, che tu ad arrivare a salvarlo >

Jungkook sentì un basso ringhio provenire dalla direzione dell'umano, Jin si stava incazzando e la situazione poteva solo peggiorare ulteriormente.

Voltò lentamente la testa e vide lumano a fianco a Jin sconvolto.

Il viso era rigato da lacrime e gli occhi erano ricoperti da un velo di preoccupazione.

"E' in pena per me?" si chiese il moro, cercando di tirarsi di nuovo in piedi.

Non poteva permettersi di fare la figura del debole di fronte a lui.

Con fatica si rialzò, ma un altro calcio lo rispedì al suolo.

"Se solo non avessi questo dannato paletto" pensò il moro incazzato.

< Oh mio eroe mi hai salvato la vita, sapevo che saresti arrivato in mio soccorso >

Jungkook sentì la voce fastidiosa del vampiro che aveva attaccato Taehyung, perforargli i timpani e infastidito alzò lo sguardo e vide come il piccolo vampiro abbracciava il nuovo venuto.

< Non dire cazzate, ti ho sentito chiamare continuamente il nome di Kisu, non hai pensato minimamente, che io potessi salvarti >

< Non è vero Hongseob, io credevo così tanto in te, che non serviva neanche chiamarti, sapevo semplicemente che saresti arrivato > esclamò felice Jinhong.

La situazione per lui si stava rivelando così maledettamente esilarante, finalmente era al centro dell'attenzione.

Solo questo importava.

< Ah dici sul serio? > chiese Hongseob, abbassando lo sguardo imbarazzato, completamente rapito dalle parole dell'altro.

< Perdente > mormorò Jungkook, mentre cercava di raggiungere il paletto.

< Qui l'unico perdente sei tu, che non sei neanche in grado di proteggere ciò che ti è più caro > esclamò infuriato Hongseob, mentre prendeva a calci il vampiro sotto di sé.

< Ah si? Eppure in questo momento il mio umano è ora senza un graffio e sotto la protezione di una persona di cui mi fido molto e il tuo vampiro invece? Che c'è? Troppo impegnato a picchiarmi che non ti sei nemmeno reso conto di quello che accade intorno a te? > mormorò a fatica Jungkook, mentre tossiva sangue , dolorante per le botte subite, ma mantenendo un sorrisetto di sfida, che Hongseob avrebbe davvero voluto cancellare da quel viso.






Spazio "autrice":

Ciao a tutte,

Come vedete sto continuando ad aggiornare regolarmente anche senza computer, solo per voi ahahah

Non odiatemi ma ho dovuto tagliare il capitolo in due parti se no sarebbero venuti decisamente troppo lunghi.

Grazie mille per leggere e votare la mia piccola storia non mi stufarò mai di ripetervelo 😄😘

A presto~~

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