Per tutta la durata del pranzo Jinhong parlò senza interruzioni.
Taehyung molto spesso faceva fatica a seguire i suoi discorsi, non perché lo stesse annoiando o cos'altro, ma perché si sentiva continuamente osservato.
Si guardò intorno e vide a qualche metro di distanza da loro, lo stesso ragazzo di quella mattina dai corti capelli corvini, che li guardava minaccioso.
A Taehyung vennero i brividi e velocemente distolse lo sguardo da quella persona.
< Taehyung c'è qualcosa che non va? > chiese Jinhong con uno sguardo preoccupato.
"Questo ragazzo è troppo carino e ingenuo, mi ricorda tanto Jimin. Ho paura che quel ragazzo strano si stia approfittando di lui in qualche modo" pensò Taehyung, guardando fisso il moro.
< Senti Jinhong, io sono il tuo Hyung, va bene? >
< Sì, certo lo so >
< Ecco, quindi sentiti libero di dirmi i tuoi problemi, se c'è per caso qualcuno che ti bullizza o ti tratta male, vieni subito a riferirmelo, siamo intesi? >
< Oh non devi preoccuparti così tanto per uno come me >
< Invece si, non voglio che ti ritrovi di nuovo in quella brutta situazione, purtroppo non ci sarò sempre io ad aiutarti >
< Grazie mille Hyung sei davvero gentile > esclamò Jinhong, abbracciandolo stretto.
Taehyung rimase sorpreso da quel gesto improvviso, non si conoscevano neanche da tre giorni e già era così affettuoso, però gli sembrava brutto spingerlo via in malo modo, così aspettò che il ragazzino si staccasse.
Dall'altra parte però Jinhong aveva compiuto quel gesto, solo per annusare meglio, il buonissimo odore che proveniva da quell'umano.
Senza farsi notare affondò più la testa nel suo collo, gli occhi si tinsero di scarlatto e i tratti del viso cominciarono a trasformarsi.
L'avrebbe morso lì davanti a tutti e si sarebbe nutrito subito di lui, se una voce non lo avesse fatto bloccare sul posto.
< La pausa pranzo è quasi finita è ora di andare Jinhong > una voce bassa e minacciosa fece tornare Jinhong alla realtà e subito i suoi tratti tornarono ad essere quelli dolci e delicati di sempre.
Velocemente si staccò da Taehyung e sorridendo, guardò la persona che aveva parlato.
< Hongseob grazie per avermelo ricordato >
Per degli sconosciuti il sorriso di Jinhong sarebbe potuto sembrare dolce e genuino, ma Hongseob lo conosceva troppo bene.
Sapeva che in realtà Jinhong era incazzato, per essere stato interrotto sul più bello.
Taehyung invece si spaventò un poco, vedendo quello strano ragazzo avvicinarsi a loro, ma subito cercò di controllarsi. Non poteva avere dei pregiudizi su una persona solo dalla sua prima impressione.
< Ehi Jinhong, per caso lo conosci? >
< Certo, lui è il mio fratellino Kim Hongseob > esclamò felice.
< Non starlo a sentire, io sono Shim Hongseob e non sono suo fratello, viviamo solo insieme ecco tutto > con una mano andò a carpire il fianco di Jinhong e lo strinse maggiormente a sé.
Il ragazzo moro alzò gli occhi al cielo, sapeva quanto Hongseob sapeva essere possessivo e irritante a volte, mentre Taehyung guardò quella scena abbastanza confuso.
< Ah quindi tu sei solo un amico, meno male. Avevo paura che eri uno di quei bulli che l'altra volta lo stavano picchiando > esclamò Taehyung sollevato.
< C'erano degli inutili umani che hanno avuto l'audacia di picchiare il mio Jinhong? > chiese furioso il corvino.
Jinhong sentì che la presa sul suo fianco si faceva sempre più stretta e avvertì chiaramente il pericolo che il suo umano stava correndo.
< Hongseob te ne ho già parlato l'altra volta, ricordi? Non è successo niente, Taehyung qui presente mi ha salvato >
< Ah quella storia > subito la presa sul suo fianco si allentò e i tratti di Hongseob tornarono ad essere quelli seri e indifferenti di sempre.
Taehyung era sempre più confuso, non capiva la relazione che intercorreva tra quei due, ma velocemente scacciò quel pensiero.
Per quanto fosse curioso di saperlo, non erano davvero affari suoi.
< Credo che sia veramente ora che torni nella mia classe, come ha detto Kim - vide l'occhiata che Hongseob gli lanciò e subito si corresse - volevo dire Shim, la pausa pranzo è quasi finita >
< Oh non essere così formale, lo puoi chiamare benissimo Hongseob > esclamò sorridendo Jinhong.
< No, va bene Shim > ribatté serio Hongseob.
< Non essere il solito scontroso >
< Non ti preoccupare Jinhong, infondo ci siamo appena conosciuti è normale chiamarsi per cognome > cercò di mitigare Taehyung.
< No, non lo è, non mi piace il tuo comportamento Hongseob > esclamò all'improvviso Jinhong, staccandosi dalla presa del corvino.
Il vampiro sentì improvvisamente la mancanza del corpo di Jinhong vicino al proprio e senza farsi vedere strinse a pugno la mano, che prima teneva il suo amore.
< Va bene Kim, mi puoi chiamare Hongseob >
Il volto corrucciato di Jinhong si schiarì immediatamente.
< Così mi piaci > disse il moro, alzandosi sulle punte e andando a scombussolare i capelli di Hongseob, che non fece niente per impedirlo.
Taehyung era sempre più sconvolto. Hongseob faceva paura sotto ogni punto di vista, eppure il piccolo e tenero Jinhong riusciva a tenerlo al guinzaglio alla perfezione.
Taehyung si sentiva davvero di troppo ora.
< Adesso devo veramente andare, a presto >
< Aspetta Taehyung > lo richiamò il moro, staccandosi da Hongseob e avvicinandosi al biondo.
Hongseob grugnì per l'improvviso distacco, ma l'unico che poté sentire ciò, era Jinhong, che lo ignorò deliberatamente.
< Cosa c'è? > chiese il biondo.
< Prendi il mio numero di telefono, così magari possiamo uscire insieme qualche volta > esclamò felice il moro.
Taehyung voltò la testa per un attimo in direzione di Hongseob e vide saette di fuoco uscire dai suoi occhi, ovviamente tutte rivolte a lui.
< Non credo sarebbe il caso e poi... >
Jinhong lo interruppe.
< Non ti va di uscire con me? > la voce gli uscì spezzata e gli occhi si fecero più lucidi del solito.
Taehyung non voleva di certo farlo piangere, voltò di nuovo la testa verso Hongseob e vide che il suo sguardo si era fatto più tagliente e minaccioso.
Sembrava volesse dire: 'Fagli versare una sola lacrima e sei morto'.
Taehyung mandò giù a vuoto saliva.
< N-no, non era assolutamente quello che intendevo, certo che possiamo uscire quando vuoi tu, ecco questo invece è il mio numero >
Velocemente tirò fuori il suo cellulare e compose il numero di Jinhong, salvandolo in rubrica.
Il moro fece lo stesso, le lacrime che prima stavano minacciando di sgorgare dai suoi occhi, sembravano completamente sparite e al suo posto era comparso sul suo viso un sorriso che avrebbe potuto sciogliere il più duro e gelido dei cuori.
< Ora devo proprio andare, sono felice di aver fatto la tua conoscenza Sh-Hongseob, a presto invece Jinhong >
Taehyung si allontanò velocemente da quei due, la prima impressione che aveva avuto su quel Hongseob non era lontana dalla realtà, era davvero una persona spaventosa.
"Spero di non averci più niente a che fare" pensò prima di sparire all'interno dell'edificio scolastico.
Il sorriso sul volto di Jinhong velocemente scomparve e al suo posto spuntò un piccolo broncio, che Hongseob avrebbe trovato adorabile, se non avesse saputo che il moro era arrabbiato con lui.
< Perché mi hai interrotto sul più bello? > chiese infuriato Jinhong.
< Perché c'erano tantissimi studenti intorno a te, che sicuramente avrebbero potuto vederti. Non era il momento giusto per nutrirti di lui >
< Ma c'eri tu che avresti pensato al resto > ribatté Jinhong ancora con il broncio.
< Sì, finché erano una decina di umani li avrei potuti manipolare benissimo, ma siamo nell'ora di pranzo, qui c'è mezza scuola, come pensi avrei potuto fare? >
< Eomma ci sarebbe riuscita benissimo > per dispetto Jinhong iniziò a decantare tutte le doti di Kisu.
Sapeva come Hongseob era sensibile, quando si parlava di lui.
< Non è vero >
< Oh invece si >
< Anche Kisu ti avrebbe impedito di morderlo davanti a tutti e lo sai benissimo. Anzi se sapesse cosa hai tentato di fare oggi si arrabbierebbe moltissimo con te >
Per la prima volta da quando avevano iniziato il discorso, gli occhi di Jinhong si riempirono di paura.
< Eomma si arrabbierà con me? >
< Oh si, sta a vedere >
< No, ti prego non dirgli niente, farò il bravo promesso. Jinhong si comporterà bene >
< Bene, era questo che volevo sentirti dire >
Honseob odiava il fatto che Kisu avesse tutto quell'ascendente su Jinhong, anche quando non era presente, ma purtroppo era l'unico modo per far ragionare il moro.
< Però io voglio ancora il suo sangue > si lamentò Jinhong.
< Presto lo avrai non preoccuparti >
< Ma io lo voglio ora >
< Se fai il bravo, finita la scuola ti porto fuori da Haneul e andiamo a bere del sangue vero, va bene? >
< Ma Eomma non sarà contenta di sapere che siamo andati via senza avvertirla >
< Non ho detto che dovrà saperlo >
< Non voglio mentire a Eomma >
Hongseob si stava stancando della situazione.
< Allora lo vuoi il sangue o no? >
< Certo che lo voglio >
< Allora adesso andiamo a lezione >
Hongseob era felice del suo operato, finalmente era riuscito a distogliere Jinhong da quell'umano e le cose si erano rivelate ancora più proficue per lui, visto che passerà un intero pomeriggio con il suo Jinhong.
"Sono un genio" pensò il corvino, mentre si dirigeva verso l'entrata dell'edificio scolastico.
< Hongseob > si sentì improvvisamente chiamare.
< Cosa c'è Jinhong? >
< Portami sulle spalle >
"Ma perché era così infantile a volte?" si chiese lui, ma questa volta non gliel'avrebbe data vinta.
< No >
< Daiii >
< No > non doveva cedere, Jinhong era abbastanza viziato di suo.
< Va bene, allora lo chiederò a quel gruppo di ragazzi e chi lo farà riceverà in cambio un bacio > borbottò tra sé e sé il moro, dirigendosi velocemente in direzione del gruppo.
Non passarono neanche pochi secondi che si sentì tirare su dalla vita.
Subito Jinhong allacciò le sue gambe intorno ai fianchi del corvino e le sue braccia intorno al suo collo.
< Come mai hai cambiato idea? > rise infantilmente Jinhong.
< Per nessun motivo in particolare > ribatté Hongseob.
< Okayyyy, al galoppo cavallino andiamo dove ci porterà il futuro > urlò euforico il moro.
< Ti pregò potresti tacere, ci stanno guardando tutti >
< Era da una vita che non ti vedevo così in imbarazzo > rise Jinhong.
< Se non taci all'istante ti faccio cadere >
< Tanto lo so che non mi lasceresti mai cadere >
Hongeseob avrebbe voluto ribattere e fargli vedere che ne era capacissimo, ma infondo, anche lui sapeva che non avrebbe mai abbandonato quel piccolo mostriciattolo, per nessuna ragione al mondo.
Se fosse stato necessario sarebbe pure morto per lui.
E questo Jinhong lo sapeva benissimo.
Quando finalmente arrivarono in prossimità della classe del moro, Jinhong si staccò di colpo da Hongseob e con un piccolo balzo scese dalle sue spalle, pronto per entrare nella sua classe, ma sentì una mano prenderlo per il polso.
< Non ti sei dimenticato qualcosa? > chiese Hongseob, guardando da un'altra parte in imbarazzo.
Jinhong rise di nuovo, pou tirò una manica della divisa di Hongseob per farlo abbassare e velocemente scontrò le sue labbra sulla guancia del corvino.
Il bacio durò una frazione di secondo e rapido Jinhong si staccò da lui.
Vedendo la faccia sconvolta di Hongseob, Jinhong non poté fare altro che ridere ancora.
< Non avevo specificato dove avrei dato il bacio >
E così dicendo entrò in classe, lasciando un Hongseob rosso e infuriato.
"Quanto lo odio quel microbo" pensò lui, ma senza quasi accorgersene, andò a sfiorare la guancia che era stato toccata da quelle soffici e lisce labbra e la rabbia sparì velocemente così come era comparsa.
"Ma chi voglio prendere in giro sono totalmente e irrimediabilmente cotto di lui" pensò sconfitto.
Spazio "autrice":
Sto pubblicando ciò mentre cammino verso l'Università ahahah
Sì, mi annoiavo e non avevo altro da fare yeee
Ragazze non so voi ma io adoro particolarmente il personaggio di Jinhong, forse è anche per questo che lo sto facendo durare così tanto, nel prossimo si tornerà alla storia, premesso ahahah
Come al solito spero che il capitolo vi sia piaciuto.
A presto~~