Taehyung sbatté le palpebre un po' frastornato.
Il sogno lo aveva scosso nel profondo, anche se non sapeva più, se era giusto definirlo come tale.
Si guardò intorno e si rese conto di essere nella sua stanza, anzi nella stanza che i vampiri gli avevano dato e dalla finestra si vedeva come la luna, mezza coperta dalle nuvole, faceva capolinea in quel cielo color petrolio.
Notò sul comodino di fianco a lui, il suo cellulare e lo accese, per vedere l'orario.
La luce gli ferì gli occhi e dovette chiuderli all'istante, se non voleva rimanere accecato.
Le tre e mezza di notte.
"Fantastico" pensò ora del tutto sveglio.
Voleva delle risposte, Sun-hi gli aveva detto di finire il racconto, ma come poteva entrare di nuovo nella camera di Jungkook?
Doveva solo aspettare l'occasione giusta.
Riaccese il cellulare e andò sulla pagina di ricerca, digitando parole come Kumiho o Mudang, ma internet non aveva intenzione di funzionare.
"Cazzo ho finito i giga" pensò tra sé, ricordandosi solo in quel momento che fino ad ora aveva usato il suo internet, perché non aveva chiesto il WiFi in quella casa.
"Ma dei vampiri possiedono il WiFi?" si chiese tra sé e sé insicuro.
Sta di fatto che ora avrebbe dovuto usare il vecchio metodo per scoprire qualcosa.
"Domani, anzi oggi, andrò nella biblioteca della scuola" pensò tutto entusiasta prima di rimettersi sotto le coperte.
"Forse sarà la prima volta che sarò felice di entrarci"
Stava per rimettersi a dormire, ma un altro pensiero lo colpì in pieno.
L'ultima cosa che si ricordava prima di essersi addormentato, era che si trovava in macchina con Jungkook, ma allora come aveva fatto a ritrovarsi nel suo letto?
"Non mi avrà portato in braccio lui?" pensò, mentre le sue guance assunsero un leggero color rosato.
"Molto bene, almeno si è dimostrato utile una volta tanto" pensò soddisfatto, prima di addormentarsi.
Taehyung si alzò stranamente in orario e sempre puntuale si lavò e vestì senza che nessuno, sempre stranamente, gli desse fastidio.
Scese le scale e si diresse verso la cucina, come ogni mattina trovò il tavolo imbandito con la colazione e felice iniziò a mangiarla con gusto. Di fianco trovò invece un sacchettino con un biglietto attaccato.
Taehyung spero che questo pranzo ti possa piacere
- Jin
"Forse Jin-hyung mi sta viziando un po' troppo" pensò lui, mentre si abbuffava.
Finita la colazione si andò a lavare i denti e poi uscì di casa sempre più allibito.
Non aveva visto né Jin, né Yoongi e né Jungkook. La cosa gli metteva una strana inquietudine.
Arrivato al cancello di scuola in anticipo, visto che non aveva avuto contrattempi, si diresse dentro l'edificio, verso gli armadietti per cambiarsi le scarpe.
< Buongiorno Taehyung >
Il biondo, sentendosi chiamare, alzò la testa, mentre era piegato a raccogliere le sue scarpe e vide una piccola figura con corti capelli neri, salutarlo allegramente.
< Buongiorno anche a te Jinhong, come stai? >
< Benissimo,anche se non vedevo l'ora di rivederti >
< Dovevi chiedermi qualcosa? > chiese il biondo curioso, mentre chiudeva l'armadietto.
< Sì, volevo sapere se ti piacerebbe pranzare con me, così possiamo conoscere meglio > esclamò Jinhong tutto eccitato.
"In realtà dovevo andare in biblioteca" pensò Taehyung, ma vedendo il volto allegro del ragazzino, non se la sentiva proprio di rifiutare.
< Certo non ci sono problemi >
< Evvivaa >
Lentamente si diresse verso la sua classe con Jinhong ancora al suo fianco.
Con la coda dell'occhio vide un ragazzo, dai corti capelli corvini e occhi scurissimi, che non distoglieva lo sguardo da lui e Jinhong.
Per qualche strana ragione quel ragazzo gli mise i brividi e Taehyung accelerò il passo, per togliersi dal mirino di quella persona.
"Ce l'ha per caso con me o sono diventato paranoico?" si chiese Taehyung spaventato.
Jinhong si offrì di accompagnarlo fino alla sua classe e Taehyung non poté non pensare a quanto quel ragazzino fosse tenero e gentile.
< Adesso devo andare, come mi hai detto tu è sbagliato saltare delle lezioni, ci vediamo, a dopo >
< A dopo Jinhong >
Taehyung stava per entrare in classe tutto felice, quando vide lo stesso ragazzo corvino di prima, passare di fianco alla sua classe e lanciargli uno sguardo minaccioso, poi proseguire il corridoio e seguire quasi come un ombra Jinhong, che inconsapevole saltellava felicemente da una parte all'altra.
"Allora non era solo una mia impressione! Spero non faccia parte del gruppo di quei ragazzi che volevano picchiare Jinhong. Quale persona con un briciolo di cuore vorrebbe picchiare quell'essere innocente?" si chiese Taehyung, prima di entrare in classe.
In realtà tanto innocente non lo era, visto che appena il biondo entrò in classe, Jinhong si fermò di colpo e si girò annoiato verso la figura che lo stava pedinando a distanza.
Ovviamente lo aveva sempre saputo, ma avendo vicino Taehyung non aveva potuto dire una parola.
< Cosa c'è ora Hongseob? > chiese scocciato Jinhong.
< Quell'umano non mi piace. É sempre circondato da vampiri, dovresti stargli lontano >
< Non ci penso neanche, hai sentito che buon profumo emana? Non vedo l'ora di assaggiarlo >
< Per favore Jinhong stai attento, non ho voglia di avere tre vampiri centenari alle calcagna >
< Ohh che tenero, ti stai preoccupando per me? > chiese Jinhong, avvicinandosi al corvino e scompigliandogli dolcemente i capelli.
< Ma figurati, sarebbe solo una seccatura, ecco tutto > dissi il corvino, lasciandosi però accarezzare da Jinhong.
< Sei proprio uno tsundere Hongseob >
Il corvino lo guardò confuso.
< Daiii tre anni in Giappone e non hai ancora imparato niente? Vuol dire che ti comporti da duro, ma in realtà sei un tenerone >
< Non dire cavolate, se mai lo sarai tu > esclamò Hongseob imbarazzato.
< Oh no no, io sono uno yandere. Carino e coccoloso fuori, ma dentro? Chi lo sa >
Gli occhi scuri di Jinhong brillarono improvvisamente, prendendo una sfumatura scarlatta.
Hongseob non seppe come controbattere, lo sapeva benissimo come quel piccolo e tenero ragazzino poteva diventare, se non otteneva quello che voleva.
Non che gliel'avesse mai impedito comunque.
Hongseob amava troppo Jinhong per dirgli di no ed era anche l'unico motivo per cui l'umano, che aveva osato avvicinarsi al suo Jinhong, era ancora vivo e vegeto.
Appena però Jinhong si sarebbe stufato di lui, Hongseob non avrebbe più avuto motivo di tenerlo in vita.
Taehyung era inquieto.
La mattinata era quasi finita, ma Jungkook non si era fatto vedere e così anche Jin.
Oggi aveva lezione di inglese, ma al suo posto era venuto un sostituto che gli aveva detto di studiare per l'ora successiva.
"Ma dove saranno finiti quei due?" si chiese sospettoso.
L'ora di pranzo arrivò molto velocemente e subito vide Jimin venire nella sua direzione, con il pranzo al sacco in mano.
< Oggi che l'amante non c'è, il maritino torna fedele dalla sua mogliettina > sentì una voce provenire dalla sua destra e vide la sua compagna di banco, che mangiava tranquillamente il suo pranzo.
< Come scusa? > la fulminò Taehyung.
< Ho detto per caso qualcosa? > chiese lei con sguardo innocente.
Il biondo la ignorò e si diresse dal suo amico.
< Tae ti va di mangiare... >
< Mi dispiace, ma ho promesso di cenare con il mio nuovo amico > lo fermò subito il biondo.
< Mi stai tradendo con qualcun altro? > chiese scherzoso l'arancio.
< Quanto sei stupido, a dopo >
< Va bene, allora io andrò da Hoseok, così non sarai l'unico a tradire >
< Si si, fai come vuoi > disse Taehyung, mentre usciva dalla classe.
"Sono riuscito a comportarmi normalmente, lo sapevo che bastava solo qualche giorno e tutto sarebbe tornato come sempre"
Mentre faceva le sue riflessioni, vide Jinhong, fuori dalla sua classe che beveva da una cannuccia in un bicchiere di carta scuro.
< E il tuo pranzo? > chiese Taehyung curioso.
< L'ho mangiato durante le lezioni ero davvero affamato. Sto bevendo succo di mirtillo, vuoi assaggiare? > chiese il moro, offrendo il bicchiere a Taehyung.
< No grazie, non amo il succo di mirtilli > disse il biondo sincero.
< Non sai cosa ti perdi > esclamò con enfasi il moro.
< Allora dove andiamo a mangiare? > chiese il biondo, cercando di cambiare discorso, lo sguardo che gli aveva lanciato Jinhong era diverso da quello che aveva di solito.
< Perché non andiamo sul tetto della scuola? >
< Non ci è permesso andarci, sediamoci sulle panchine della cortile >
< Davvero? Sei uno che segue molto le regole Kim Taehyung? >
< Beh si, non ho molta voglia di finire nei guai >
< Ma nei guai ci finiamo solo se veniamo beccati >
< Sono il tuo Hyung, non voglio portarti sulla strada sbagliata >
< Come desideri Hyung > disse il ragazzino, sorridendo amabilmente e seguendo in silenzio il suo "Hyung".
Spazio autrice:
Ciao a tutte come state?
Finalmente sono ritornati i vampiri misteriosi, per un po' faranno loro da protagonisti.
Spero che non vi annoieranno troppo.
Comunque
Grazie mille ormai lo sapete quanto io vi adoro.
A prestooo~~