KANGSHINMU 강신무

Autorstwa AkaneYuki7

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Potrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragaz... Więcej

PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102
Capitolo 103
Capitolo 104
Capitolo 105
Capitolo 106
Capitolo 107

Capitolo 36

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Autorstwa AkaneYuki7


Il biondo guardò il suo cellulare.

23.55

Ovviamente non riusciva a dormire, come poteva farlo, quando pensava che la vita del suo migliore, nonché unico amico, era in pericolo?

Si rigirò nel letto ancora una volta.

23.57

Taehyung spalancò gli occhi, succederà, non succederà?

E lui riuscirà ad impedirlo?

Diventeranno lo spuntino di mezzanotte di Yoongi?

Jungkook cosa farà invece? Ha detto che sarà presente, quindi significa che vorrà nutrirsi anche lui di loro?

"Non aveva detto che non voleva essere influenzato dalla mia stupidità?" si chiese Taehyung spaventato.

23.58

Mancavano due minuti.

Di fianco a lui, vide Jimin dormire pacificamente, mentre il suo petto andava su e giù, respirando regolarmente.

Non era vero che russava, ma era divertente vedere la sua faccia arrabbiata.

23.59

"Sta dormendo così bene, non è possibile che possa svegliarsi, così all'improvviso" pensò Taehyung, riappoggiando la testa contro il cuscino e chiudendo finalmente gli occhi tranquillo.

00.00

Taehyung non sentì più il peso che aveva sulla schiena e il materasso lo percepì alzarsi leggermente.

Cercò di ignorare la situazione e dormire, ma non ci vollero che pochi secondi per rendersi conto di quello che significava.

Velocemente spalancò gli occhi e scese dal letto.

Jimin era quasi arrivato alla porta, ma Taehyung riuscì a bloccarlo in tempo.

< Dove stai andando Jimin? >

L'arancio si voltò lentamente verso di lui, sorridendo lievemente.

< Scusami per averti svegliato, stavo andando in bagno, torna pure a dormire >

Taehyung aveva avuto ragione su Jungkook.

Era il solito Jimin di sempre.

< Puoi andarci anche domani mattina torna nel letto > esclamò Taehyung, avvicinandosi all'arancio.

< No, mi dispiace, ma devo davvero andare >

< Non è vero e lo sappiamo entrambi, adesso torna a dormire >

< Credo di essere abbastanza grande da saper controllare la mia vescica > esclamò sarcastico Jimin.

< Jimin dai torna a letto, vieni > disse Taehyung, prendendolo per il polso e tirandolo verso il letto.

Jimin si svincolò da quella presa.

< No Tae, tu non capisci, ho bisogno di andare, io devo andare > disse serio l'arancio.

< Smettila di dire cavolate tu non devi andare da nessuna parte, stai qui con me > ribatté il biondo, cercando di prendergli di nuovo il braccio e tirarlo, ma Jimin gli diede un forte spintone, che fece quasi cadere all'indietro Taehyung.

Il biondo rimase sconvolto.

Lui e Jimin non si erano mai picchiati, certo avevano litigato qualche volta, ma non avevano mai alzato un dito l'uno su l'altro.

< Jimin ti prego, fallo per me >

< Tae, ogni più piccola parte di me sta gridando di uscire da questa porta, non posso fare altrimenti >

< Invece si che puoi, non lo vedi? Sei ancora qua. Non lasciare che quel vampiro abbia la meglio su di te, tu sei più forte di così >

< Mi dispiace Tae, non sono cosi forte come credi > disse Jimin prima di spalancare la porta.

Taehyung però fu più veloce, tirò per una manica Jimin e con l'altra mano chiuse la porta, posizionandosi davanti ad essa.

< Tu non andrai da nessuna parte > disse il biondo determinato.

< Taehyung se non ti sposti subito, ti farai del male davvero >

< Picchiano fai quello che vuoi, ma io non mi sposterò mai da questa porta >

< Ti prego Tae, non voglio farti del male >

Jimin aveva gli occhi lucidi.

"Lo sapevo che dentro di lui c'è ancora il mio migliore amico, devo solo cercare di farlo tornare in sé tutto qui" pensò Taehyung sicuro.

< No >

Il primo colpo fece male, Taehyung lo dovette ammettere, il piccoletto avevo un pugno micidiale.

< Tranquillo Jiminie non mi hai fatto niente > esclamò a fatica, tenendosi lo stomaco dolorante.

Il biondo lesse i mille sensi di colpa che si affacciarono negli occhi dell'arancio e non poté che provare pietà per Jimin.

Era la persona più dolce e generosa del mondo, non meritava di finire nel mirino di quel vampiro, lui doveva rimanere ignaro dell'oscurità che popolava il mondo, dei mostri che si potevano celare sotto forma di bellissimi angeli caduti.

< T-ti prego Tae... >

Jimin cercò di spostare il biondo dalla porta, ma lui si ancorò all'amico, impedendogli di procedere oltre.

Un altro pugno gli arrivò al fianco.

< Va bene così Jimin pensa a picchiarmi, almeno così non andrai da lui > esclamò disperato, mentre stringeva l'arancio tra le sue braccia.

< Tae finirò per ammazzarti, se non ti sposti. Io devo andare da lui, mi sta chiamando >

< Non lo farai > ripeté con più calma Taehyung.

< Si invece >

Un altro pugno gli arrivò dritto sullo zigomo.

< Potresti almeno non colpire la faccia?> cercò di sdrammatizzare Taehyung, mentre respirava a fatica sul collo dell'amico.

< Scusami, non volevo Tae >

Il biondo sentì qualcosa bagnargli le guance e si accorse che erano lacrime.

< Jimin, se piangi tu, piango anch'io, lo sai che sono sempre stato debole alle tue lacrime > disse Taehyung, tirando su con il naso.

"Come faccio a spezzare questo... Incantesimo?" si chiese il biondo disperato.

Doveva trovare un modo, doveva, per il bene di Jimin e il suo.

"Che cosa ironica, sembra uno di quei racconti che la zietta leggeva sempre a me e a Jimin prima di addormentarci... Come quella del bellissimo principe trasformato in ranocchio e solo la principessa lo poteva salvare... Aspetta perché cazzo devo fare io la parte della principessa?" si chiese scocciato Taehyung.

Un altro pugno lo colpì allo stomaco ed esso lo fece ridestare dai suoi pensieri.

Taehyung tossi violentemente, qualche di goccia di sangue andò a macchiare la maglietta candida di Jimin, ma si rifiutò di staccarsi.

< Tae ti prego, ti sto facendo del male, non me lo perdonerò mai > quasi urlò Jimin in lacrime.

< Ssh va tutto bene, nessuno te ne farà mai una colpa, stai andando benissimo, resisti > rispose Taehyung, accarezzandogli dolcemente la testa.

"Adesso non mi ricordo, tutte quelle storie con i malefici come finivano? Come facevano il protagonista a spezzarle?" si chiese Taehyung.

"Oh cazzo" in quel momento se ne ricordò, eccome se lo ricordò.

"Non posso farlo, non posso farlo. È il mio migliore amico, non lo guarderò mai più allo stesso modo se lo faccio e in più non è sicuro che funzioni, devo trovare un'altra soluzione, devo..."

In quel momento gli ritornarono in mente le parole di Jungkook.

'Questa volta non ci sarò io ad aiutarti'

Lo aveva abbandonato, ma perché faceva così male? Cosa si era aspettato? Che Jungkook arrivasse ogni volta che aveva bisogno di aiuto?

Taehyung si è sempre lamentato che il moro gli stava continuamente appiccicato e ora che non c'era, gli mancava? Lo vorrebbe al suo fianco?

"Sono davvero patetico" pensò Taehyung, mentre prese tra le mani il viso di Jimin e lo guardò attentamente negli occhi, rossi e lucidi.

< Tae non piangere lo so che fa male, perdonami > disse Jimin, continuando a lacrimare.

"È ora che inizi a contare sulle mie forze, non posso aspettarmi che lui mi venga a salvare ogni volta, infondo cosa sono io per lui? Niente, appunto" pensò il biondo, mentre il suo cuore affondava sempre di più con questa nuova consapevolezza.

< Jimin ti ho già detto che nessuno ti incolperà mai per questo. Ricordati che ti voglio bene, sei la persona che mi è sempre stata vicina nei momenti difficili, l'unica che mi abbia mai voluto bene, dopo mia madre, e quindi in conclusione, anche se questo gesto potrebbe rovinare irrimediabilmente la nostra amicizia, cerca di perdonarmi e capire che l'ho fatto solo per te >

< Non capisco Tae... >

Le parole gli morirono in gola, quando sentì due soffici labbra posarsi delicatamente sulle sue.

Jimin spalancò gli occhi, le lacrime continuarono a cadere incontrollate, il pugno che stava per tirare al suo amico rimase fermo a mezz'aria, poi lentamente abbassò il braccio e chiuse gli occhi, godendosi quel lieve e dolce contatto.

Dopo poco Taehyung si staccò e subito abbassò la testa, sconvolto lui stesso da quello che aveva fatto.

"Cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo" solo questo la sua testa registrava in quel momento.

Di una cosa però era certo, non avrebbe più guardato Jimin negli occhi, questo era poco, ma sicuro.

Per un po' nessun suono turbò quella quiete che si era creata, ma poi la voce di Jimin risuonò nella camera.

< Tae perché siamo appiccicati in mezzo alla mia stanza nel pieno della notte? >

Taehyung alzò di scatto la testa e guardò Jimin, che aveva una faccia perplessa.

< E perché sto piangendo? E oddio ma anche tu stai piangendo, che cosa è successo? > continuò Jimin confuso.

< Non ti ricordi niente? > chiese sconvolto Taehyung.

< No, l'ultima cosa che ricordo è che ci siamo addormentati insieme nel mio letto e poi eccoci qui >

Taehyung si asciugò a fatica le lacrime dai suoi occhi e poi cercò di sorridere allegramente, anche se quello che gli uscì fu più una smorfia malcelata.

< Vedi perché ti dico sempre che non devi vedere film dell'orrore? Poi finisce che ti impressioni troppo e io sono quello che ti deve consolare nel pieno della notte, ma tu guarda non ti ricordi neanche di esserti svegliato terrorizzato, dicendo di aver fatto un incubo >

< Che strano, non mi ricordo niente... Comunque questo non spiega, perché tu stessi piangendo >

< Io? Ti sembra che potrei piangere? Non sono mica un bambino come te, mi è solo entrato qualcosa nell'occhio > cercò di inventare sul momento il biondo.

< Ehi, io non sono un bambino, ti ricordo che sono più... > si irritò Jimin, mettendo un piccolo broncio.

< Si si più grande di età, ma con l'altezza di un moscerino. Adesso torniamo a dormire > lo zittì Taehyung.

< Se continui a prendermi in giro ti faccio dormire sul pavimento > lo minacciò l'arancio offeso.

< Sono per caso un cane? > chiese sarcastico Taehyung.

< Forse vorrai dire la mia cagna > mormorò Jimin con un piccolo sorriso.

Taehyung lo guardò con gli occhi spalancati.

< Io esco di qui, non voglio stare nella stessa camera di un pervertito >

< Noo Tae stavo scherzando, torna qua, quanto sei permaloso > esclamò Jimin, ridendo allegramente.

< Sei fortunato che hai un letto comodo > affermò il biondo, prima di buttarsi a peso morto sul letto.

Non lo avrebbe mai ammesso, ma le zone in cui lo aveva colpito Jimin, facevano davvero male ed era stanco, terribilmente stanco, non sarebbe riuscito a tenere gli occhi aperti ancora per molto.

< Almeno spostati, io non ci sto > disse Jimin, mentre spingeva l'amico a un lato del letto.

< Sei così basso, che pensavo che quel piccolo spazio potesse bastarti > mormorò Taehyung con la faccia, affondata nel cuscino.

Sentì un pugno colpirgli affettuosamente la spalla.

"Devo ricordarmi di non far arrabbiare mai Jimin, ha una forza in quelle sue piccole manine" pensò Taehyung, mentre si stava per addormentare.

< Tae > sentì mormorare dall'altro lato del letto.

< Si? > chiese mezzo addormentato.

< Secondo te sto iniziando a soffrire di Alzheimer? In questi giorni mi sto dimenticando troppe cose >

< Non dire cavolate sei solo tu troppo stupido per ricordarle >

< Ehi, perché mi devi sempre offendere? >

< O magari non meritano di essere ricordate > sussurrò Taehyung, quasi nel mondo dei sogni.

< Cosa intendi dire? > chiese Jimin confuso.

< Niente, lascia stare e adesso dormi. Buonanotte > e con quelle parole Taehyung mise fine alla conversazione.




Spazio "autrice":

Immagino la vostra reazione dopo aver letto il capitolo


Perché il bacio del vero amore sconfigge qualsiasi incantesimoooo

No ok, sto scherzando c'è una spiegazione logica per quello che è successo, non basta un semplice bacio a spezzare la compulsione ahahahah

Ovviamente però dovrete aspettare per scoprirlo.

Spero che non mi ammazzerete, ma non era così inaspettato, no? Ahahah

Ho scritto questo, dopo aver visto la lettera che Taehyung aveva dedicato a Jimin e quindi cercate di capirmi, mi erano saliti i vmin feels 😳

Lo so che questa storia è solo piena di misteri e domande irrisolte, ma vi prometto che alla fine tutto sarà spiegato, tutto ha un senso.

Dal prologo che so come questa storia dovrà finire, il problema ora rimane solo come farla procedere in quella direzione eheheheh

Spero che mi seguirete fino alla fine,

a presto ~

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