KANGSHINMU 강신무

By AkaneYuki7

382K 36.5K 23.9K

Potrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragaz... More

PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102
Capitolo 103
Capitolo 104
Capitolo 105
Capitolo 106
Capitolo 107

Capitolo 29

3.7K 347 263
By AkaneYuki7

Quanto sono carini in questa foto, quanto? QUANTO?
Bene finito il mio sclero personale vi lascio alla storia.
Buona lettura ~

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

"Bene, ora passiamo alla stanza dell'altro stronzo" pensò, mentre rapido chiudeva la porta alle sue spalle e apriva la camera a fianco.

Stavolta i colori predominanti erano quelli del blu, mille sfumature di blu erano presenti in quella stanza, ciano, azzurro, cobalto, blu scuro, sembrava di essere immersi nelle profondità abissali di un mare o nei cieli più limpidi, tutto dipendeva dalle zone della stanza in cui si guardava.

Non si aspettava di certo una stanza così da Jung fottuto kook, sì, gli piaceva il nomignolo che gli aveva affibbiato.

"Credo che lo soprannominerò spesso così in futuro, ovviamente non in sua presenza" pensò lui, mentre si guardava attorno.

La prima cosa che notò fu l'enorme letto a baldacchino spostato contro la parete di sinistra.

"Fanno così schifo i letti normali?" si chiese lui.

Poi notò la grande finestra con gli infissi bianchi, posta di fronte a lui, che dava su un piccolo balconcino abbastanza carino. Alla sua destra invece trovò una cassettiera, con di fianco un piccolo baule di mogano e accanto c'era una piccola scrivania di con un computer e una lampada da lettura posti sopra ad esso, vicino al letto invece era posta in un angolo una piccola libreria.

Decise di avvicinarsi ad essa, curioso di sapere che libri possedeva.

Lesse un po' di titolo e gli occhi quasi non gli uscirono dalle orbite.

"Orgoglio e pregiudizio", "Cime tempestose", "Ragione e sentimento" e quelli erano solo pochi dei titoli che riconosceva in lingua coreana, gli altri erano scritti in altre lingue, per lui del tutto sconosciute.

Taehyung non è mai stato un amante della lettura, ma quei titoli li conosceva pure lui e un piccolo ghigno gli spuntò sul viso.

"E così a Jungkookie piacciono i racconti romantici, lo sfotterò a vita per questo" pensò ridendo tra sé e sé.

Poi si ricordò che Jungkook non avrebbe mai dovuto sapere della sua intrusione in camera sua, quindi il sorriso che aveva precedentemente mostrato sparì dal viso, al suo posto spunto un piccolo broncio infastidito.

Spulciando un po' fra i titoli, trovò un libro senza nessun nome.

Curioso lo prese tra le mani e lo osservò attentamente.

Aveva una copertina di velluto rossa molto rovinata con intorno un piccolo cordoncino marrone che la richiudeva.

Come al solito la curiosità prese il sopravvento su di lui e lentamente aprì quel libro e si accorse di essere un quaderno.

Molte pagine erano rovinate e ingiallite, alcune stropicciate o addirittura staccate.

Ogni pagina era piena di scritte, alcune avevano delle macchie di inchiostro nero e altre erano sporcate con un liquido trasparente come dell'acqua o forse erano lacrime?

La prima pagina era completamente bianca, solo una scritta era incisa con l'inchiostro a centro pagina.

570 d.C.

Taehyung si chiese cosa volesse dire e pieno di curiosità voltò pagina e si immerse nella lettura.

Il bambino piangeva disperato.

A causa di una scommessa fatta con i suoi amici, si era avventurato da solo nel bosco, ma visto l'età e il suo pessimo senso dell'orientamento, si era perso ed ora non riusciva più a ritrovare la strada di casa.

Disperato si accucciò vicino ad un albero con le gambe strette contro il petto e la testa affondata nelle ginocchia.

Aveva troppa paura. Da lontano sentì dei rumori sinistri e si strinse ancora di più a sé, come se quella posizione avesse potuto nasconderlo da qualunque cosa.

Non avrebbe resistito neanche una notte da solo in quel posto.

"Oh, deve essere un racconto" pensò sorpreso Taehyung.

Dopo un tempo, che gli parve infinito, sentì un tocco leggero sulla sua testa. Di scattò la alzò spaventato, ma quello che vide lo fece sorprendere e sospirare di sollievo.

Era una bambina poco più grande di lui, che lo guardava con un grosso sorriso sul volto.

< Ti sei per caso perso piccolo? >

Il bimbo tirò su col naso, con la piccola manina si asciugò gli occhi per non far vedere che aveva pianto e con fare orgoglioso disse:< Non sono piccolo, ho già cinque anni >.

Come dimostrazione di ciò si alzò in piedi, mostrandogli il numero della sua età con la mano.

"Oh che carini, già gli shippo a questi due" pensò Taehyung tutto contento.

Questo fece intenerire ancora di più la bambina, che continuò:< Allora come vuoi che ti chiami? >

< Mi chiamo Jungkook >

"Aspetta Jungkook? Non dirmi che ha comprato questo libro solo perché il protagonista ha il suo stesso nome" pensò Taehyung , alzando gli occhi al cielo.

"Il solito egocentrico"

< Ottimo, vieni ti riporto al villaggio >

Dopo aver detto ciò, la misteriosa ragazza prese per mano Jungkook e si diresse verso il paesino.

< Come fai a sapere che vengo da quel villaggio? > chiese il bimbo sospettoso, dopo qualche minuto.

< Beh è l'unico posto da dove può arrivare un bambino piccolo e indifeso come te. A meno che... > lei si interruppe di colpo.

< A meno che cosa? > chiese il bambino curioso.

< A meno che tu non sia un demone trasformato in umano e mi voglia divorare il cuore > disse la ragazza con un sorriso sinistro sul volto.

A quelle parole Jungkook si spaventò tantissimo:< Non lo sono, non lo sono per niente >

< Beh ma magari potrei esserlo io, no? Infondo anch'io sono una ragazzina da sola in una foresta >

Il bambino spalancò ancora di più gli occhi e staccando la mano da quella di lei, incominciò a fare piccoli passi all'indietro.

La ragazza si mise a ridere spensieratamente:< Stavo solo scherzando, la tua espressione è troppo carina in questo momento > disse lei dando un lieve colpetto sulle guance di Jungkook.

Il bambino mise il broncio per essere stato preso in giro e per un po' non proferì parola.

Quando da lontano finalmente vide le prime case, il piccolo dimenticò presto di essere arrabbiato e abbracciò felice la figura al suo fianco.

< Grazie, grazie, grazie > esclamò sollevato di essere tornato a casa.

< Da qui te la ricordi la strada? > chiese lei sorridendo.

< Si certo, ma tu non vieni? > chiese il bambino curioso.

< Mi dispiace, ma anch'io devo tornare a casa, mio padre sarà preoccupatissimo >

< Allora va bene > disse Jungkook un po' triste, di dover abbandonare di già la sua nuova amica.

Lei si intenerì a quella espressione.

< Non ti preoccupare, ci rivedremo presto e poi giocheremo tutto il tempo insieme > affermò lei, accarezzandogli dolcemente la testa.

< Va bene, ciao >

La ragazza iniziò ad allontanarsi verso la foresta, quando Jungkook la fermò dicendo:< Come ti chiami? >

< Io sono Sun-hi >

Dopo quell'episodio la ragazza tornò molte volte a trovare il piccolo Jungkook, ma prima che fosse il crepuscolo, lei doveva tornare a casa, dicendo che non voleva far preoccupare il padre.

Così gli anni passarono...

Taehyung chiuse freneticamente quel libro.

C'era davvero qualcosa che non andava in tutta quella faccenda.

"Sun-hi ancora quel nome, prima nei miei sogni, poi in un racconto, è possibile che la trovi da tutte le parti?"

Sun-hi e Jungkook, Junkook e Sun-hi.... Nah, non stavano per niente bene insieme come nomi.

Velocemente sistemò il libro dove lo aveva trovato e poi la sua attenzione si spostò sul piccolo baule blu scuro.

Lentamente si avvicinò e sollevò il coperchio con mani tremanti, gli occhi si spalancarono dalla sorpresa quando lo aprì.

Il mobile straboccava di vestiti di tutte le epoche, posti ordinatamente l'uno sull'altro.

Taehyung non era certo un esperto di moda, ma sapeva che tutti quei vestiti valevano una fortuna.

Con cura cercò di spostare tutti i vestiti curioso di vedere com'erano fatti.

Ne trovò del ottocento, settecento, cinquecento, vestiti occidentali, ma anche orientali.

Kimono da uomo, smooking, vestiti da cosacco*, guardia inglese, marina militare americana, abiti da rivoluzione francese, da contadino, da nobile ereditierio seicentesco, da crociato, da mendicante, da indiano, arabo, aveva pure un vestito da hwarang** e uno da frate francescano, con il saio e cordiglio.

Taehyung non poté che scoppiare a ridere a quella vista.

Jungkook prete? Quel Jeon Jung fottuto kook, prete?

Questa sì, che era divertente.

Quando sollevò l'ultimo abito da monaco buddista, Taehyung si immaginò Jungkook pelato e un' altra risata forse più forte della precedente lo fece un attimo bloccare e trattenere la pancia, che aveva iniziato a procurargli dolori per le troppe risa.

Alla fine in fondo al baule, sotto tutti gli abiti, trovò una scatola di legno color pece.

"Questi fratelli sono proprio fissati con le scatole, sono più simili di quanto potessi aspettarmi" pensò tra sé e sé, mentre sollevava il coperchio.

Lì dentro trovò una pergamena molto vecchia, così antica che Taehyung si chiese se si sarebbe potuta disintegrata, appena l'avesse sfiorata.

Voleva lasciarla nella scatola, ma ormai era arrivato fino a lì...
Era davvero curioso di scoprire cosa contenesse quella misteriosa pergamena, che sembrava essere custodita con grande gelosia.

Appena la aprì però le mani gli tremarono in maniera incontrollata e velocemente mollarono la presa, facendo ricadere il ritratto sul pavimento.

"Quella è la ragazza del mio sogno, come può essere possibile che Jungkook abbia un suo ritratto e poi c'è il racconto... Davvero tutto ciò non ha senso, non ci capisco niente"

Troppo sconvolto per parlare rimise velocemente la pergamena nel suo contenitore e la ricoprì di vestiti, cercando di metterli nella posizione di prima e poi rapido uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.

*Cosacco = Soldati di cavalleria dell'esercito russo

**Hwarang = fu un gruppo di elité di giovani maschi, addestrati nella lotta e nelle arti fin da giovani per diventare poi generali, durante il regno di Silla ( 57 a.C. - 935 d.C.) in Corea.

Spazio "autrice":
Ciao a tutte come state?

Spero davvero che si stia capendo la mia storia lo so che è molto confusa...

Se avete qualche domanda o problema io sono qui a disposizione.

Voglio solo dirvi che gli avvenimenti raccontati nel "libro" avvengono cronologicamente prima di sogni di Tae, spero di avervi aiutato almeno un po'.

Ciao ~

Continue Reading

You'll Also Like

19.6K 1.2K 28
Where... Grace Martinez ha passato la sua intera vita sui campi da tennis. All'inizio non apprezzava molto questo sport, ma essendo una persona eccen...
144K 4.7K 37
❝Sei diversa, Mack, sei speciale. Il futuro dell'umanità dipende da te e dai tuoi amici.❞ [The Maze Runner: Il Labirinto] [LIBRO 1] © written by alie...
23.1K 1.2K 22
𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐑𝐨𝐬𝐞 è una sedicenne che,dalla sua scuola privata,si trasferisce nella scuola di suo fratello maggiore,Rhys,un ragazzo festaiolo e cas...
108K 5.1K 65
Chissà perché ci era stato insegnato che i simili erano soliti respingersi, che due menti e due caratteri fin troppo uguali non erano fatti per stare...