KANGSHINMU 강신무

By AkaneYuki7

382K 36.5K 23.9K

Potrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragaz... More

PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102
Capitolo 103
Capitolo 104
Capitolo 105
Capitolo 106
Capitolo 107

Capitolo 28

3.5K 337 215
By AkaneYuki7


Finite le lezioni, Taehyung uscì dalla classe insieme a Jimin.

Appena la campanella era suonata, Jungkook si era diretto verso la porta, senza degnare il biondo di un occhiata.

"Tanto meglio, sono ancora arrabbiato con lui" pensò Taehyung, mentre si cambiava le scarpe insieme a Jimin.

< Ehi Tae, mi stai ascoltando? >

< Eh? >

< Come al solito sei sempre nel tuo mondo... Ti stavo chiedendo se oggi potevo venire a casa tua, oggi è venerdì e domani non abbiamo scuola, possiamo fare quello che ci pare > esclamò tutto felice Jimin.

< Si mi piacereb... Ehm mi dispiace Jimin, oggi non puoi proprio venire > si corresse appena in tempo Taehyung.

< Ah, ma perché? Va beh non fa niente puoi venire tu a casa mia > il broncio che aveva, subito sparì, non appena pronunciò la seconda frase.

< Mi dispiace, ma oggi non posso proprio, vedi avevo promesso a mia madre di aiutarla a sistemare degli scatoloni su in soffitta > si inventò sul momento.

Per quanto gli desse fastidio il fatto di essere controllato costantemente, non sapeva come Jungkook o Yoongi avrebbero reagito, non trovandolo a casa e sicuramente, paranoici com'erano, avrebbero subito pensato al peggio.

Di certo Taehyung non voleva ritrovare uno squarcio sul collo di sua madre o su quello di Jimin.

Un brivido di puro terrore gli percorse la spina dorsale.

< Proprio di venerdì lo devi fare? Ma venerdì è il nostro venerdì > esclamò Jimin concitato.

< Non esagerare non è che lo facciamo tutte le settimane >

< Va beh, ma la maggior parte dei venerdì! Ogni volta non vedo l'ora che arrivi quel giorno >

< Mi dispiace, ma oggi non possiamo farlo >

< Dai dai DAIIIIII > Jimin prese il suo braccio e iniziò a scuoterlo come un indemoniato.

< Mi stai spezzando il braccio e va bene, facciamolo >

< Evvivaaa >

< Però domani, a casa tua >

"Almeno ho il tempo di avvisarli che starò via la notte, spero vada bene" pensò tra sé e sé.

< Va bene, per stavolta te lo concedo di rimandare >

< Non capisco perché tu voglia fare sempre la maratona di film dell'orrore fino all'alba. Quando poi, appena parte il DVD, ti copri la faccia e ti spaventi ogni due per te e poi non riesci ad addormentarti a meno che non ci sia qualcuno nella tua stanza > borbottò Taehyung, mentre uscivano dal cancello di scuola.

< Oh, ma perché così ho la scusa di poter rimanere attaccato a te tutto il tempo > esclamò Jimin, buttandosi sulla schiena di Taehyung.

< Quanto sei stupido, come pensi possa camminare così? Spostati > sbottò Taehyung, ormai abituato al comportamento infantile dell'amico.

< Taehyung perché stai andando da quella parte? Casa tua è di là > chiese Jimin confuso, indicando la strada opposta da quella presa dall'amico.

Il biondo non si era reso conto di essersi diretto inconsciamente verso la casa di Jungkook, Jimin lo aveva distratto.

< Ah si, hai ragione, che sbadato >

< Hai sempre la testa tra le nuvole Taetae, meno male che ci sono io con te > disse Jimin, ridendo felice.

< Sisi come vuoi tu > rispose Taehyung, alzando gli occhi al cielo.


Per colpa dell'arancio, Taehyung fece il doppio della strada.
Jimin si offrì pure di accompagnarlo fino a casa sua, visto che abitavano solo a qualche isolato di distanza l'uno dall'altro.

Quando finalmente arrivò alla casa dei vampiri, era stanco ed affamato.

Aprì la porta con cautela, ma non trovò nessuno al suo interno.

"Che strano di solito c'è sempre qualcuno davanti al televisione" pensò lui, entrando in salotto.

Si guardò un po' intorno, ma anche lì non vide nessuno.

"Vuoi dire che sono da solo in casa?" si chiese tutto felice.

Velocemente si diresse in cucina per saccheggiarla.

Aprì il frigo in cerca di cibi precotti, ma non trovò niente che potesse mangiare senza dover per forza usare i fornelli.

I suoi più grandi nemici.

Provò ad aprire degli sportelli, che si trovavano sotto la credenza e lì fu più fortunato. Trovò molti pacchi di patatine e altro cibo spazzatura.

"Beh, visto che loro non possono mangiarlo, di certo non li dispiacerà se ne prendo un po' io, no? " pensò tra sé, mentre prendeva tre pacchi di patatine e si dirigeva verso camera sua.

Quando passò davanti alle tre porte dei vampiri, però si fermò di colpo.

"Forse potrei... No Taehyung, hai sentito cosa ti ha detto Jungkook. Non vuoi di certo finire nei guai" pensò lui.

Entrò in camera sua, appoggiò il suo cibo sul letto e poi lanciò la cartella sul pavimento.

Doveva fare qualcos'altro o avrebbe continuato a pensarci.

Tirò fuori i quaderni di scuola e iniziò a fare i compiti di matematica, assegnatogli lo stesso giorno, mentre si rimpinzava di cibo, ma dopo neanche mezz'ora chiuse il quaderno di colpo e lo lanciò lontano dalla stanza.

< Non capirò mai niente di questa materia > disse lui, sbattendo la testa contro la scrivania laccata di nero, che si trovava posta davanti al letto, di fianco all'armadio rosso con le rifiniture dorate.

"In questo posto tutto ha rifiniture dorate, ci manca solo che le mettessero pure sul gabinetto" pensò Taehyung, mentre si alzava dalla scrivania e si dirigeva fuori dalla sua stanza annoiato.

Il vero motivo per cui non riusciva a concentrarsi, oltre perché era un incapace in quella materia, era perché moriva dalla curiosità.

Chissà cosa nascondono dei vampiri nelle loro camere?

"E se ci trovo un cadavere?" pensò Taehyung spaventato, ma allo stesso tempo maledetamente curioso.

"Dai, un'occhiata non farà male a nessuno, non si accorgeranno neanche della mia presenza".

Voleva incominciare da quella di Jin, ma forse non era carino curiosare nella sua camera, infondo lui si era sempre comportato bene con lui.

"Ok, inizio da quella di Yoongi e che si fotta quel vampiro" pensò tra sé, aprendo la porta.

Appena entrato, un particolare gli saltò subito all'occhio.

La stanza era stranamente così... semplice.

"Ovviamente secondo i canoni di quella casa" pensò Taehyung.

L'unica cosa che c'era, era un letto a baldacchino come il suo, con di fianco un comodino, sulla parete di fronte al letto c'era un armadio molto grande, seguito da uno specchio dalla forma ovale allungata, che si appoggiava al pavimento.

I colori predominanti, anzi gli unici che c'erano, erano il bianco e il nero.

"Scontati" pensò un po' deluso.

Si avvicinò al comodino e ci sbirciò dentro. Sapeva che non era molto gentile, ma diciamo che lo considerò un po' come la sua vendetta personale. Se non poteva colpirlo direttamente lo faceva alle spalle, cercando di carpirgli i suoi più reconditi segreti.

Il contenuto era piuttosto scarso anche quello.

Un orologio da polso, delle cuffie e un mp3, l'unica cosa che attirò la sua attenzione fu un libro molto rovinato e un po' ingiallito.

Lesse il titolo: "Le Fantôme de l'Opéra" *

Fece fatica a leggerlo, i caratteri erano dell'alfabeto occidentale e non capì di che lingua si trattasse, sfogliò un po' di pagine, ma la lingua strana rimaneva la stessa.

"Non pensavo che Yoongi sapesse leggere pure lingue straniere, forse francese? Questo libro sembra essere molto usato, chissà quante volte lo avrà letto" pensò lui sorpreso.

"E ora passiamo all'armadio"

Lo aprì, ma anche lì, non trovò niente di davvero interessante, solo una lunga fila di vestiti uno allineato all'altro.

"Noioso"

Provò a guardare sul fondo dell'armadio e dovette abbassarsi per raggiungerlo, a gattoni tastò il legno scuro, ma una mano scivolò su un tessuto e gli fece perdere l'equilibrio, sbattendo la faccia contro la superficie legnosa del fondo dell'armadio.

"Stupida calza di... Seta? Perché cazzo ha delle calze di seta in fondo all'armadio".

Nello stesso momento in cui era caduto, aveva sentito un colpo sordo provenire da dove aveva sbattuto, come se sotto la superficie dell'armadio ci fosse uno spazio vuoto.

"O finalmente qualcosa di interessante, mi sento come in quei film gialli dove il protagonista si trova in castello, tra botole segrete e nascondigli celati a occhio umano".

Con il cellulare illuminò la zona legnosa e vide un perfetto quadrato che sicuramente delimitava una piccola porticina.

Lentamente la aprì e dentro ci ritrovò una scatola, anch'essa di forma quadrata.

La tirò fuori, era di pelle marroncina molto antica e consumata.

"E' possibile che Yoongi ha solo cose vecchie e usate? Se sono così ricchi per comprarsi tutti quegli oggetti stravaganti presenti in ogni stanza, perché non comprarsi una scatola nuova o anche un dannato libro in lingua coreana?" si chiese lui confuso.

Ci mise un po' ad aprire la scatola, la chiusura era difettosa e sembrava come se non fosse stata aperta da molto tempo. Dopo averci litigato un po', finalmente riuscì ad allentarla. Dentro ci ritrovò diversi spartiti musicali, con melodie a lui note, come quelle di Bach, Mozart o Beethoven, ma anche altre che non aveva mai sentito nominare.

"Che le avesse scritte lui? Yoongi era un musicista?" si chiese tra sé e sé il biondo sempre più curioso di avere delle risposte.

Quando tirò fuori tutti i fogli trovò sul fondo della scatola, una maschera bianca.

Estrasse anche essa dal contenitore e la avvicinò al viso, esaminandola attentamente.

"Perché è a metà? Cosa se ne fa di una maschera che copre solo una parte del viso? La usa forse per Halloween?"

Riadagiò la maschera dove l'aveva trovata e la ricoprì di nuovo con gli spartiti musicali, poi chiuse tutto con il coperchio e la riappoggiò dove l'aveva trovato.

Perfetto, nessuno avrebbe pensato che lui fosse passato di lì.

Un improvviso suono lo fece ghiacciare sul posto e distogliere l'attenzione dal suo operato.

Che fossero arrivati?

Ma poi si diede dello stupido, rendendosi conto che era solo la suoneria del suo cellulare.

Lo accese e trovò che gli era arrivato un messaggio da: idiota succhiasangue bipolare.

- Jin insisteva che ti dovevo avvertire che stasera torneremo a casa molto tardi. Quindi cerca di non piangere troppo per la mia assenza e non mi aspettare alzata ops alzato, scusa il corretto.

"La prossima volta lo salvo come succhiacazzi, tanto non credo gli dispiaccia " pensò il biondo, mentre con rabbia spegneva il telefono e se lo rimetteva in tasca.

Non si sarebbe di certo abbassato a rispondere a quell'idiota.

"Bene, ora passiamo alla stanza dell'altro stronzo" pensò, mentre rapido chiudeva la porta alle sue spalle e apriva la camera a fianco.

*Le fantôme de l'Opera= per chi non lo sapesse vuol dire "Il fantasma dell'Opera"

Spazio "autrice":

Ciao a tutte,
Finalmente si inizia a scoprire un po' del loro passato, il prossimo sarà Jungkook yeee

Comunque sia per chi fosse interessato ecco la maschera che ha trovato Taehyung.

Lo so che la mia storia è molto confusa, ma come ho già detto tutto ha un senso ahahah
A presto ~~

Continue Reading

You'll Also Like

33.7K 2K 41
𝗗𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮: "𝐄 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞... 𝐓𝐮 𝐦𝐢 𝐜𝐚𝐝𝐢 𝐟𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚..." "𝐏𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚..." sussurra prima di bu...
269K 9.6K 72
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...
66.9K 3.5K 46
"E poi, c'hai quel taglietto sul ginocchio che ti sanguina sempre un po', come a ricordarti che in monopattino quando sei in ritardo non ci sai andar...
42.3K 1.9K 27
Sarah e angela sono due ragazze che seguono il proprio sogno nella casetta di amici. Una pensa di essere una vera e propria etero, mentre l'altra é l...