KANGSHINMU 강신무

By AkaneYuki7

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Potrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragaz... More

PROLOGO
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
Capitolo 81
Capitolo 82
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Capitolo 97
Capitolo 98
Capitolo 99
Capitolo 100
Capitolo 101
Capitolo 102
Capitolo 103
Capitolo 104
Capitolo 105
Capitolo 106
Capitolo 107

Capitolo 26

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By AkaneYuki7

Taehyung si rigirò nel letto, il sogno ancora vivido nella sua testa, ma per l'ennesima volta cercò di scacciarlo via dai suo pensieri.

Non era ancora del tutto cosciente, ma una cosa era certa, non aveva la minima voglia di alzarsi e rivedere quei due.

Il cuscino in cui aveva affondato la faccia però, era stranamente duro e nonostante muovesse il viso, per sistemarsi meglio, non riusciva a stare comodo, così aprì un occhio pigramente e vide un tessuto nero a pochi centimetri dalla sua faccia.

"Nero? Ma io non avevo le lenzuola rosse?" si chiese, non connettendo ancora bene tutte le informazioni insieme.

Si portò le mani al volto e lentamente si stropicciò gli occhi, poi alzò il viso mezzo addormentato e si ritrovò la faccia di Jungkook a pochi passi dalla sua.

Gli occhi gli si spalancarono di colpo e con la poca grazia, che sapeva già di possedere, fece enormi passi indietro cercando di separarsi da quella persona il più possibile, ma dimenticandosi di un piccolo particolare.

Il letto non era infinito.

La sua mano non sentì più la superficie del materasso e cadde malamente a terra, sbattendo rumorosamente il suo didietro.

In tutto questo Jungkook si era goduto la scena stando comodamente sdraiato sul materasso.

< Che cazzo ci fai nel mio letto? > sbottò finalmente Taehyung, dopo essersi ripreso dalla botta.

< Buongiorno anche a te Taehyung, dormito bene? >

< Come pensi possa essere un buongiorno, se mi trovo davanti la tua brutta faccia già di mattina presto? >

< Sappiamo tutti e due che segretamente la adori e ne sei invidioso. Comunque parlando di brutte facce, dovresti vedere la tua appena svegliato, non è che sia proprio delle migliori, senza parlare del tuo alito, non è che profumi esattamente di fiori in questo momento >

"Devo ricordarmi perché non lo posso picchiare a sangue. Allora è un vampiro, è più forte di me, potrebbe schiacciarmi con un solo dito, potrebbe nutrirsi di me... Va bene, ha vinto lui" pensò sconfortato il biondo.

< Ripeto perché sei nella mia stanza > Taehyung cercò di calmarsi.

< Beh, mi stavo chiedendo perché non ti fossi ancora alzato, visto che sono le sette e mezza e ieri andavi tutto di fretta, così per non fare tardi a scuola, sono venuto a svegliarti, contento? >

Taehyung lo ignorò completamente e come un dannato si avventò sul cellulare, posto sul comodino di fianco al letto, per vedere l'orario e purtroppo Jungkook non mentiva.

Solo con il teletrasporto sarebbe potuto arrivare a scuola in tempo.

Velocemente aprì l'armadio e, ignorando ancora Jungkook, che lo guardava divertito, prese la sua divisa, gettata malamente sul fondo del mobile e si diresse come una furia in bagno, per lavarsi e cambiarsi.

Finito di vestirsi, scese le scale di tutta fretta, maledendosi per non aver messo la sveglia, ma poi si bloccò di colpo, ricordandosi di dover evitare una certa persona.

Scese gli ultimi gradini con una lentezza straziante, poi si attaccò alla parete, posta infondo alle scale, per nascondersi da eventuali individui sospetti, diciamo uno in particolare, e pose solo la testa nella stanza affacciata alla gradinata, per vedere se nel soggiorno c'era qualcuno.

< Cosa stai facendo? >

Taehyung per poco non fece uscire un urlo ben poco virile dalla sua bocca, velocemente si voltò e vide Jungkook a braccia incrociate, che non capiva cosa stesse combinando il biondo.

Stava per dire qualcos'altro, ma Taehyung si avventò su di lui e gli tappò la bocca con le mani, intimandogli di fare silenzio.

Poi si voltò a destra e a sinistra e, non vedendo nessuno, tirò un sospiro di sollievo e lentamente tolse le mani dalle labbra del moro.

Non fece neanche in tempo a constatare quanto al tatto, quelle labbra risultassero morbide e vellutate, che una voce lo fece riscuotere dai suoi pensieri.

< Se stai cercando di fare piano per non farti sentire da me, è tutta fatica sprecata. Tu e il tuo nuovo amichetto del cuore avete fatto un sacco di rumore. Siete fortunati che ero già sveglio, se no, ne avreste pagato le conseguenze, entrambi >.

Taehyung si ghiacciò sul posto, sentendo quella voce bassa e annoiata.

Ormai l'avrebbe riconosciuta dovunque, per quanto ne fosse terrorizzato.

L'ultima volta che lo aveva visto, aveva rifilato a Yoongi un pugno in piena faccia e non era minimamente pronto alle conseguenze che quel gesto avrebbe potuto comportare.

< Mi chiedo come mai tu stia tremando così tanto... Hai paura di qualcosa? > chiese Yoongi, mentre si avvicinava lentamente a Taehyung.

Il biondo guardò Jungkook in cerca di aiuto, ma lo vide armeggiare di nuovo con il suo cellulare.

"Giuro che glielo brucio prima o poi quel coso" pensò Taehyung infuriato.

< Perché non mi rispondi? >

< Yoongi senti per quello che è successo ieri... >

< Appunto perché non parliamo di quello che è successo ieri? Ovviamente non mi hai fatto niente, ma pensi possa lasciarti passare il fatto che hai osato sfiorare questa bellissima faccia? >

Da lontano si sentì una risata mal trattenuta e Yoongi si voltò subito verso la direzione del suono.

< C'è qualcosa di divertente Jungkook? >

< Oh no, assolutamente niente. Penso solo di aver sentito male, tutto qui >

Yoongi gli dedicò un occhiata furiosa, ma poi lo ignorò, rivolgendo a Taehyung la sua completa attenzione.

< Allora stavo dicendo, che comunque potrei perdonarti >

Gli occhi di Taehyung brillarono improvvisamente.

< Davvero? >

< Ma certo, non sono così cattivo > esclamò, mentre accarezzava gentilmente la guancia del biondo.

Taehyung sentì dei brividi di puro terrore percorrergli la spina dorsale, ogni fibra del suo corpo gli intimava di allontanarsi immediatamente da quel tocco delicato, ma aveva paura di quello che gli sarebbe potuto capitare, se solo avesse avuto l'ardire di farlo.

< Potrei perdonarti, se ti offrissi volontariamente come colazione > disse Yoongi con un sorriso angelico sul volto, mentre spostava la sua mano sul collo dell'umano.

Taehyung sbatté le palpebre più volte, ma poi mentalmente sbuffò.

Doveva immaginarselo.

Da dietro sentì Jungkook prenderlo per un braccio e avvicinarlo a sé.

< Mi dispiace Yoongi, ma io e Taehyung siamo in ritardo per la scuola e credo che lo sia anche tu. Quindi addio >

< Ecco che ritorna il principino geloso, dovresti imparare a condividere, come facevano ai vecchi tempi > sbuffò il vampiro annoiato.

< Non credo che sei nella posizione di poter dire qualcosa in merito, visto che tu ti stai tenendo un umano tutto per te... Perché non condividi? >

Taehyung provò pietà per quel ragazzo o ragazza, che era caduto malevolmente sotto il mirino del crudele vampiro.

< Non sono mai stato così generoso > ribatté Yoongi.

< Visto? Tu tieniti il tuo umano, io il mio >

"Mio?" pensò Taehyung, mentre un piccolo sorriso spuntò sul suo volto.

"Aspetta che cazzo sono felice? Mica sono un oggetto" si rimproverò subito, scacciando via quel pensiero dalla sua mente.

Velocemente si staccò dalla presa di Jungkook e si diresse verso la porta.

< Quante volte ve lo devo dire che gli umani non sono qualcosa che potete possedere? E io non ti darò proprio niente, né a te - disse indicando Yoongi - e né a te > continuò, indicando stavolta Jungkook.

Dopo di che uscì di casa e sbatté forte la porta alle sue spalle.

< E dire che lo stavo pure difendendo > borbottò il moro offeso.

< Finché non lo tocchi non sarà mai tuo e tu sai quanto io possa diventare egoista > disse Yoongi, ghignando.

< Perché lui? Potresti avere tutti quelli che vuoi... Perché proprio lui? > chiese esausto il moro, guardando Yoongi.

< Perché lo vuoi tu > rispose semplicemente l'altro.

< Io non lo voglio >

< Oh si che lo vuoi, lo hai voluto dalla prima volta che hai posato lo sguardo su di lui e io voglio capire il motivo del tuo improvviso attaccamento verso un semplice umano >

< Non so di cosa stai parlando >

Jungkook finse di non capire.

< Perfetto, lo scoprirò con i miei metodi > concluse Yoongi, sparendo dalla vista del moro.

Jungkook sbuffò pesantemente e poi uscì anche lui dalla casa, dirigendosi a velocità sicuramente non umana verso la scuola.









Come volevasi dimostrare, Taehyung arrivò a scuola in ritardo.

Velocemente si cambiò le scarpe e poi si diresse verso la sua classe, sperando che il professore non fosse ancora arrivato. Sfortunatamente trovò la porta chiusa e si maledì di nuovo per non aver impostato la sveglia.

Bussò alla porta e aspettò paziente che l'insegnante gli desse il permesso di entrare.

Appena mise un piede dentro l'aula si beccò subito un piccolo ammonimento da parte del docente, visto che comunque era raro che lui facesse ritardo.

Arrivare precisamente al suono della campanella e buttarsi a peso morto sulla sedia per la maratona appena fatta per arrivare in orario, era una cosa assolutamente da lui, ma mai in ritardo.

Mentre si dirigeva verso il suo banco, vide con la coda dell'occhio Jungkook seduto in fondo alla stanza, che diligentemente prendeva appunti e ci mancò poco che lo insultasse davanti a tutta la classe.

"Quanto vorrei anch'io la super velocità in questi momenti" pensò, dopo essersi seduto al suo posto.

Guardò alla sua destra e si accorse che la sua vicina era stranamente assente.

"Beh almeno non ci sarà nessuno a tormentarmi con stupidi discorsi senza senso"

La lezione di scienze passò lentamente, l'insegnante era davvero noioso e quando la campanella suonò, tutti i ragazzi non poterono che esultare mentalmente.

"Siamo solo alla prima ora" pensò Taehyung, mentre annoiato sistemava i libri e tirava fuori quelli per la lezione successiva.

< Ehi Kim >

Cinque teste si alzarono all'unisono nella classe, compresa quella del biondo.

Infondo Kim era davvero un cognome comune in Corea del sud.

Il ragazzo che aveva pronunciato la frase si schiarì la gola e disse:< Sto parlando con Kim Taehyung, qui fuori c'è qualcuno che ti cerca >

Il biondo si sorprese, oltre che con Jimin, non era mai stato così in confidenza con qualcun altro a scuola, tanto da scomodarsi a venire nella sua classe per parlargli.

Dopo aver ringraziato il suo compagno di classe, si diresse curioso verso la porta.

Vide un ragazzo un po' più basso di lui con folti capelli neri che si mordeva le labbra agitato.

Subito Taehyung lo riconobbe.

< Sei il ragazzino di quel vicolo! Non pensavo frequentassi anche tu le superiori. Come stai? Le tue ferite sono guarite? >

< Ehm non ancora, ma grazie a te mi sono procurato solo dei tagli superficiali e presto guariranno. Sono venuto qui appunto per ringraziarti come si deve, ieri sono corso via troppo spaventato per reagire e ti ho lasciato da solo con quei ragazzi, mi dispiace tantissimo > disse il ragazzo, inchinandosi numerose volte.

< Adesso smettila, mi metti in imbarazzo e poi non ti devi preoccupare, è normale avere paura, come vedi poi me la sono cavata benissimo da solo, quindi puoi stare tranquillo. Come ti chiami piuttosto? > chiese Taehyung educatamente.

< Ah già, non mi sono ancora presentato. Molto piacere sono Kim Jinhong, frequento la prima sezione > disse il ragazzo, inchinandosi educatamente.

"Che carino" fu l'unico pensiero che spuntò dalla testa di Taehyung.

< Io sono Kim Taehyung, ma credo che tu già lo sappia. Comunque adesso dovresti tornare nella tua classe, sicuramente le lezioni saranno già iniziate >

< Ho solo ginnastica, posso benissimo saltarla. Volevo tanto conoscerti >

< Non è un bene saltare le lezioni, sei comunque del primo anno, dai se corri fai ancora in tempo > disse Taehyung, cercando di fare la parte dello hyung affidabile.

< Va bene, la vado a fare. A una condizione però: diventiamo amici > esclamò allegro il ragazzo, allungando la mano.

< Non c'è bisogno di imporre queste stupide condizioni, è ovvio che possiamo diventare amici e adesso torna in classe Jinhong-ah > disse il biondo, prendendogli la mano e scompigliandogli i capelli.

< Puoi chiamarmi solo Jinhong, a presto Taehyung > esclamò il ragazzino, felice di aver trovato un nuovo amico.

"Chi gli ha dato il permesso di essere così informale?" pensò il biondo in un primo momento, ma poi vedendolo saltellare via tutto contento, non poté che sorridere per quanto fosse carino quel ragazzino e scuotere la testa.

Da lontano vide poi arrivare il suo professore di coreano e velocemente rientrò in classe.

Passando vicino al banco di Jimin, si sentì prendere per una manica.

< Ehi Tae, chi era quel ragazzo? > chiese curioso l'arancio.

Taehyung era ancora arrabbiato con lui, visto che il giorno prima si era volatilizzato senza dire nulla e oggi aveva pure fatto finta di niente.

Così si staccò un po' bruscamente dalla presa di Jimin.

< E' solo un amico >

< E da quando lo conosci? >

< Da adesso > rispose Taehyung, lasciando Jimin con una faccia ancora più confusa di prima.







Spazio "autrice":

Ciaoo a tutteee, ieri ho fatto finalmente il test dell'università, così me lo sono tolta dai piedi evviva, adesso devo solo aspettare i risultati.

Così oggi, non avendo niente da fare, ho postato un nuovo capitolo.
Vi avevo parlato dei nuovi personaggi che sarebbero apparsi no? Ecco il primo.

Kim Jinhong, nato il 2 gennaio 1998

Fa parte del gruppo 24k.

Nonostante sia più grande di me di un solo anno, lo repuito il mio bimbo, quindi dategli tanto amore ahahah


Queste qua sotto sono le uniche foto decenti che sono riuscita a fare, quando l'ho visto a Milano 😍

Troppe foto, scusate mi sono lasciata prendere un po' la mano ahahah
A prestooo ~~

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