Dangerous Love

Da clarinejay

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Caroline Night è una ragazza che deve lavorare per sistemare i danni del padre ormai scomparso da anni. Per... Altro

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Sequel
Healing Love
💜Nuova storia💜

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Da clarinejay

Pov's Luke

"Shh andrà tutto bene Naty, non far rumore"

"M-ma io ho paura Luke.. non voglio-"

Naty comincia a piangere a dirotto mentre con una mano cerco di tranquillizzarla passandogliela sui capelli.

"Ti fidi di me vero?"chiedo cercando di rassicurarla.

"S-si"risponde tra mille singhiozzi.

"Allora chiuditi dentro e non uscire per nessuna ragione. Non uscire"la ammonisco.

"Ma lui ti farà del male e non voglio, ti prego scappiamo insieme"cerca di convincermi mentre trema dalla paura.

"DOVE SIETE BAMBINI.. VI CONVIENE VENIRE FUORI CIÒ CHE AVETE FATTO NON VE LO PERDONERÓ FACILMENTE"

Solo al sentire questa voce lo sguardo di Naty cambia e diventa completamente terrorizzata. Trema fortissimo e riprende a piangere più forte di prima.

Non posso lasciare che le faccino di nuovo qualcosa.
Non lo permetteró.

"Stai tranquilla. Non ti succederà nulla, ora io esco e tu non avere paura" appena provo ad uscire dall'armadio in cui ci siamo chiusi, lei si aggrappa alla mia maglietta.

"Vengo con te"dice balbettante.
"Devo anche cercare Dam"

Vorrei tanto dirle che lui non c'è più. Che siamo diversi e che siamo noi quelli in pericolo, non lui. Lui è rinchiuso in una bolla, noi ora siamo soli.

"Lo cercherò io per te.
Tu stai qui dentro e non uscire"stacco la sua mano dalla mia maglietta e la chiudo dentro l'armadio ignorando le sue continue lamentele.

"Non mi lasciare da sola"sussurra prima che io apra la porta della stanza.

"Ti prego"dice con un filo di voce tremante prima che lui entri direttamente dalla porta con un sorriso spaventoso in volto.

"Ne ho trovato uno!"urla.

Si avvicina a me e sollevandomi il capo con la sua mano, mi guarda.

"Dimmi, dov'è la tua amichetta? Naty?"

"Non lo so"rispondo pregando affinché Naty stia zitta e sperando che lui non si metta a cercare nell'armadio.

"Si che lo sai"insiste aumentando la presa fino a farmi male.

Prende la sua  asta di ferro e accarezzandola mi guarda minacciosamente.

"No invece" continuo cercando di sembrare sicuro.

"Lo sai che i bambini non sanno mentire?"

"Infatti non sto mentendo signore"

"Dammi la mano"dice cambiando tono.

Porgo la mano cercando di prepararmi mentalmente al dolore.

Il signore alza l'asta di ferro in aria pronto per sferrare il colpo, e in due secondi sento un forte bruciore sulla mia pelle.

Senza volerlo mi scappa un urlo di dolore.

"Fa male, vero?"

"No signore"mento mantenendo lo sguardo basso.

Mi prende per il collo impedendomi di respirare normalmente.

"Piantala di fare l'eroe da due soldi, se mi dici dov'è ti ricompenseró"sussurra con l'alito che sa ancora di birra e alcool.

A stento riesco a respirare e piano piano sento l'aria mancarmi e la vista offuscarsi.

"Signore così lo ucciderà"dice una delle guardie alla porta.

A queste parole il signore si ferma e si volta nella direzione della guardia che ha parlato.

"Dovrei uccidere voi allora?
Di chi è la colpa?? Sapete in che guai mi avete messo?!"urla buttandomi a terra.

Finalmente riesco a respirare e affannosamente cerco di calmarmi il più possibile.
Lancio uno sguardo veloce all'armadio e noto che Naty non si è mossa, la sua ombra è ancora lì.

Tiro un sospiro di sollievo ma neanche due secondi dopo sento due mani afferrarmi saldamente.

"Ora vedremo se parlerai ancora"

Mi prende e mi toglie la maglietta voltandomi di schiena.
Le mie mani bruciano ancora per la frustata di prima ma il dolore in confronto alla paura che provo non è nulla.

"Se ti muovi o urli, uccido tua sorella. Ci siamo capiti?"dice facendomi battere il cuore ancora più veloce di prima.

"C-cosa vuole fare?"chiedo con un po' di paura.

Non mi risponde per qualche istante e poi sento solo un dolore lancinante alla schiena.

Un colpo.

Una fitta dolorosa percorre tutto il mio corpo.

Due colpi.

Sento tanto bruciore, come se la schiena mi stesse andando a fuoco.

Tre colpi.

Le gambe cominciano a cedere e la sensazione di svenire non abbandona il mio corpo.

Quattro colpi.

Anche la vista mi sta lentamente abbandonando. Non so se riuscirò a resistere ancora.

Cinque colpi.

Il dolore è sempre più forte ed è come se la schiena mi stesse andando completamente a fuoco.

Non sento più niente e l'ultima cosa che vedo è quell'armadio da cui riesco a intravedere due occhi pieni di lacrime e preoccupazione, quelli di Naty, quei bellissimi occhi marroni.

E il buio totale.

"Signorino Luke, signorino Luke"

Mi alzo di scatto con la fronte sudata e il battito del mio cuore accelerato.

"Dove sono?"chiedo stordito.

"È nella sua stanza signorino, ha avuto ancora quell'incubo vero?"chiede Laura passandomi un bicchiere d'acqua e la mia medicina.

Lo prendo e bevo, mandando giù il sapore amaro del medicinale.

"Si.."rispondo.

Ogni notte è lo stesso incubo.
Io e Naty che ci nascondiamo nell'armadio, io che la chiudo dentro ed esco, quel signore spaventoso con l'asta di ferro in mano e i cinque colpi.

La sensazione è sempre la stessa.

Paura, spavento, ansia e dolore.
Ogni notte subisco questa tortura e ogni notte grido nel sonno per il dolore.

Finirà mai tutto questo?

"Abbiamo una buona notizia, la Morin School ha accettato la sua iscrizione"esulta Laura cercando di cambiare argomento.

Lei è probabilmente la persona che più si avvicina ad una madre per me. Da quando l'ho conosciuta mi è sempre rimasta accanto e mi ha sempre trattato come un figlio.

"Ma non capisco perché vuole essere messo nella sezione B? Quella è riservata ai-"

"Servi? Lo so ma è lì che devo andare"

"Ma lei non è un servo"ribadisce preparandomi i vestiti da mettere.

"No, ma sarà divertente fare finta di esserlo, no?"scherzo alzandomi dal letto per andare in bagno.

"C'è qualcosa che lei e il Signore mi state nascondendo vero?"dice seguendomi.

"Assolutamente no"sorrido dandole un bacio sulla fronte.

"Lo sa  che con me queste cose non funzionano?
La conosco meglio di sé stesso e so che mi state nascondendo qualcosa!"

"Quando sei diventata così bella? Hai cambiato acconciatura? Ti dona" dico facendola arrossire.

"Si l'hai notato? Ho fatto un taglio nuovo e li ho scuriti un po"si tocca i capelli sorridendo felice.

"Allora io entro a farmi una doccia"sorrido prendendole i vestiti di mano.

Lei annuisce e dopo essersi resa conto del fatto che l'ho distratta apposta inizia a urlare e a minacciarmi.

La solita Laura.

È così ogni mattina, e mi diverte prenderla in giro. Soprattutto quando noto che arrossisce per un complimento.
È divertente, penso sia il mio passatempo preferito.

Pov's Laura

Mi faranno diventare matta.

Non mi dicono mai i loro piani eppure sono con loro da quando tutto è iniziato, davvero non li capisco.

"Buongiorno"dice Dan sbadigliando e entrando in cucina.

"Eccone un altro, cosa sta succedendo? Perché Luke entrerà nella Morin School come un servo?"chiedo apparecchiando la tavola.

"Chiedilo a lui"dice sedendosi a tavola e cominciando ad abbuffarsi.

"Non me lo vuole dire"mi lamento.

Sicuramente Dan saprà tutto visto che è diventato l'ombra del signorino Luke.

"Allora?"insisto.

"Hai tagliato i capelli?"chiede sorridendo.

"Si e li ho anche-"mi blocco.
"Hey!!"realizzo che mi sta ingannando come ha già fatto il signorino Luke e come risposta si  mette a ridere.

"Le donano vero Dan?"chiede Luke entrando in cucina con i capelli ancora un po' bagnati.

È sempre il solito, non si asciuga mai i capelli completamente e finisce per ammalarsi comunque.

"Voi due mi farete diventare matta, forza mangiate e andate in azienda. Oggi dovrete firmare l'accordo con i Piers"

Prendo un asciugamano dal cassetto e mentre mangiano parlando di ciò che dovranno fare in giornata mi avvicino e asciugo teneramente i capelli a Luke.

Appena finisco mi sorride ringraziandomi e scaldandomi il cuore.

È incredibile quanto dolore sta affrontando e affronta tutt'ora ogni giorno.

Dopo tutto quello che ha passato.

È assurdo come si sia rialzato dopo aver passato un simile evento. Chi ha un passato come il suo di solito non va avanti per la paura. Ma lui sembra aver fatto della sua paura l'arma per sopravvivere.

Ricordo ancora il suo stato iniziale. Piccolo indifeso e spaventato. Non sembrava neanche umano.
Aveva tutta la schiena sanguinante per via delle frustate che riceveva quotidianamente da quel mostro. La prima cosa che disse quando aprì la bocca fu "Naty". Quella bambina che descrive sempre, quella dagli occhi marroni presente in ogni suo incubo,  quella nascosta nell'armadio, quella per cui Luke ha rischiato la vita.

Nessuno bambino sarebbe stato in grado di superare tutto quello e quando gli fu chiesto il modo in cui è riuscito a sopravvivere la sua risposta ci lasciò tutti senza parole.

"Grazie agli occhi marroni di Naty, lei mi ha spinto a sopravvivere"

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