Pov's Damon
Penso di non averla mai vista più spensierata e felice di così.
È come se ora si fosse scrollata tutti i problemi e preoccupazioni di dosso. È più leggera e lo si nota dal suo sorriso.
"Tu quale prendi?"chiede sorridendo.
"Penso quello al pistacchio"rispondo facendo finta che per tutto il tempo non l'abbia fissata intensamente.
"Bleah" fa una smorfia in segno di disgusto.
"Cosa c'è?"
"Il pistacchio è troppo... comune"dice guardando attentamente tutti i coni.
"Esiste un gelato 'non comune' ?"chiedo seguendo il suo folle ragionamento.
Caroline mi ignora e fissa attentamente tutti i possibili gusti per poi dire "Voglio quello!"
Allungo lo sguardo per vedere che gusto sia.
"Alla pizza? Il gelato alla pizza?!"chiedo sconvolto.
"Che problema c'è?"
"Come...tu... il gelato.."
"Sono sicura che se respiri tranquillamente riuscirai a parlare senza sembrare un ufo"dice ottenendo un sorriso di divertito da barte della barista.
"Sei tu qua l'ufo che prende il gelato alla pizza"ribatto.
"Hai qualcosa contro il gelato?"
"No"dico ovvio. "Ma cos-"
"Allora hai qualcosa contro la pizza?"
"Non ho niente contro la pizza!"dico al limite.
"Allora che problema c'è?
Ahh ho capito"sorride cattivamente.
Quel suo sorriso mi spaventa terribilmente. Come mai sembra che stia per fare una delle sue solite scemenze?
"Sei geloso, sei geloso na-na"inizia canticchiando e muovendo il bacino a ritmo.
"Ma cosa stai sparando"dico cercando di farla smettere.
Tutta la gente la sta osservando, anzi ci sta osservando.
"Sei geloso della mia fantastica scelta na-na"continua a ballarmi intorno muovendo i fianchi e le mani a ritmo della sua inquietante canzoncina.
"Sei inquietante in questo momento, e mi stai facendo fare una brutta figura"cerco di coprirmi il volto dalle persone che stanno osservando.
"Damon è geloso na-na"
"Oh mio dio"mormoro cercando di liberarmi dalla sua presenza per poter andare via il più veloce possibile e pagare il conto.
Appena porgo i soldi alla barista, che ha osservato la scena per tutto il tempo, mi sorride divertita e dice "È davvero divertente la sua ragazza"
"Oh ma non siamo fidanzati"la correggo.
La barista con sguardo stupito dice "Ah"
Mi porge i due coni e prima che me ne possa andare dice "È un peccato, stareste davvero bene insieme"
La ringrazio e quando mi volto vedo Caroline fuori dal bar seduta su una panchina non molto distante dalla riva.
Ha i capelli che le svolazzano in testa in modo disordinato per via del vento, la maglietta e i pantaloncini, che le ho comprato in una bancarella non molto distante da qua, aderiscono perfettamente al suo minuto e piccolo corpo.
Caroline si gira nella mia direzione sorridendo appena mi vede.
Le porgo il suo amato cono alla pizza e mi siedo accanto a lei.
"Mmm"dice facendo versi di apprezzamento.
"È la cosa più..." si tocca il mento cercando un possibile vocabolo per terminare la sua frase.
"Disgustosa del mondo?
Si, concordo"dico ottenendo un'occhiataccia da parte sua.
"Stavo per dire più ecclatante del mondo"
"Oh certo, come posso darti torto"rispondo ironico mentre gusto il mio gelato.
"Parla quello che ha preso il gelato al pistacchio"dice pronunciando l'ultima parola come se fosse un reato.
"Che ha di male il pistacchio??"
"È troppo comune!"ricomincia un'altra volta.
"Un gelato dev'essere particolare o cosa?"
"Esatto, dev'essere qualcosa di diverso dai soliti gelati altrimenti non è un gelato degno"dice convintissima della sua assurda teoria.
"Quando te le inventi le cose?"
"È una cosa risaputa!"si difende mentre mangia il suo gelato come fosse la cosa più buona del mondo.
"È risaputo che un gelato per essere tale dev'essere degno??"
"Esatto!
Allora ce l'hai un cervello Damon Piers"dice con la bocca piena di gelato.
La osservo mentre parla difendendo il suo bizzarro gusto che al momento sembra la cosa più importante del mondo per lei.
Mentre parla si sparge per sbaglio un po' di gelato sulla guancia diventando buffissima.
Avvicino la mano per pulirle la guancia con un fazzoletto ma si volta nella mia direzione prima che possa fare qualcosa.
"Ti ho visto.
Volevi rubarmi il gelato"dice tutta convinta accusandomi.
"Guarda che volev-"
"Non avrai mai il mio gelato"si alza improvvisamente indicandomi.
"Ho già il mio, non ho bisogno di rubare il tuo gelato alla pizza"rispondo indicando il mio fantastico cono al pistacchio.
"Già ma il mio è alla pizza"dice come se con questo avesse appena spiegato il teorema di Pitagora.
"E allora?"chiedo.
"Allora...- fa un sorrisetto accattivante e si alza in piedi -Damon sei geloso na-na, del mio gelato alla pizza na-na"
Oh dio ci risiamo.
"Il pistacchio fa schifo na-na, ma Damon non lo ammette na-na "
"Il pistacchio è buonissimo"lo difendo "E mi stai facendo fare un'altra brutta figura"le indico un gruppo di persone sedute qualche metro più avanti.
"Non lo avrai na-na, il mio gelato alla pizza non lo avrai na-na"continua ignorandomi completamente.
Devo trovare un modo per farla stare zitta, questa sua canzoncina è inquietante e la gente che passa ci prende per pazzi.
Mi avvicino a lei alzandomi, e cercando di zittirla, le metto una mano sulla bocca.
Caroline cerca di toglierla ma non riesce allora mi guarda con uno strano sguardo che non mi piace prima di mordermi la mano.
"Ahiia!"stacco con forza la mano dolorante. "Sei completamente pazza, ora ti denuncio"la indico massaggiandomi la mano.
"È stata legittima difesa!"
"Semmai sono io quello a doversi difendere da te"
Mi guarda minacciosamente.
"Mi hai messo le mani addosso, ho tutti i testimoni"aggiunge finendo il suo cono.
"Era per salvare il mio udito dalla tua 'canzone' "
"E io devo salvare la mia persona da pervertiti come te che cercando di rubarmi il gelato mi mettono le mani addosso"
"Sei seria? Avevi anzi hai ancora del gelato sulla guancia miss intelligenza"
Caroline si porta un mano sulla guancia e appena si accorge che avevo ragione, mi guarda e dice "Beh perché non me l'hai detto prima!"
Sta scherzando.
Ditemi che sta scherzando.
Rido istericamente indicandola e probabilmente da fuori sembreró fuori di testa, ma ora come ora la mia sanità mentale è andata a farsi benedire da qualche parte.
"Poi dici a me... mi stai facendo fare una brutta figura, smettila di ridere come una donna mestruata"
La guardo sconvolto mentre rido ancora piu forte.
"Perdonatelo ha appena scoperto di essere padre.
Hey caro stai bene? Vuoi un po' d'acqua"dice fingendo non appena passano due signori accanto a noi che mi guardano compiaciuti.
"Eh i ragazzi d'oggi"continua Caroline recitando alla perfezione.
La mia rabbia sale alle stelle e lentamente mi avvicino a lei.
"Hai preso un fottuto cono alla pizza, hai incominciato a fare una danza cantando un canzone imbarazzante e terrificante attirando l'attenzione di tutti i presenti, mi hai morso la mano mentre cercavo di aiutarti accusandomi ingiustamente... e mi stai dicendo che ti sto facendo fare un brutta figura?"dico con troppa falsa calma.
"Amore non puoi obbligarmi ad abortire, non è la soluzione giusta"continua alzando la voce di modo che i signori seduti qualche passo più in là sentano.
Respiro profondamente prima di avvicinarmi ulteriormente a lei, fino ad arrivarle davanti, e guardandola nascondere un sorriso divertito per tutta la situazione dico "Ti conviene scappare"
"Oh mi stai minacciando, stai minacciando una donna incinta?"dice portandosi una mano alla bocca.
"No sto per fare questo"la prendo in braccio caricandola sulla schiena come un sacco di patate e inizio a correre verso il mare.
"Damon lasciamii! Il mio gelato è caduto!"urla scalciando.
"Ti avevo avvertito"dico continuando a correre verso l'acqua.
"Pagherai per questo crimine"dice prima che la butti letteralmente in acqua bagnandola completamente.
Caroline boccheggia cercando di rialzarsi.
Passano due secondi che sembrano lunghissimi dove mi viene da ridere per via della sua espressione stupita e avvilita.
"Come hai osato"dice marcando ogni singola parola.
"L'ho fatto perché non smettevi di dire e fare cazzate"mi difendo cercando di nascondere il mio sorriso involontario.
"Ah si?"chiede pericolosamente.
"Qualsiasi cosa tu stia per fare, respira, fai paura"la avverto mentre indietreggio spaventato dalla sua strana espressione.
"No, non dovresti avere paura di me"dice mentre si avvicina con un sorriso sadico in volto.
Cerco di uscire dall'acqua prima che mi faccia qualcosa ma all'improvviso qualcosa mi prende il braccio catapultandomi in acqua e bagnandomi tutto.
"Questo è per il gelato!"dice mentre mi continua a schizzare dell'acqua addosso.
Cerco di difendermi buttandogliela a mia volta e in questo modo finiamo solo con una grande lotta d'acqua.
La rincorro appena vedo che sta per uscire dall'acqua e quando finalmente riesco a prenderla Caroline inciampa e cade sulla sabbia portandomi con sé.
Cado addosso a lei intrappolandola con il mio corpo. Caroline subito cerca di rialzarsi e scappare ma riesco a bloccarle le mani e le gambe, avendo così la sua faccia a due centimetri dalla mia.
"Hai vinto"sorride incantandomi.
I miei occhi si incastrano nei suoi. Quella sfumatura marrone cioccolato che sotto il sole sembra quasi arancione mi dà i brividi. È impressionante come io sia attratto da tutto ciò che riguarda lei.
Ogni sua mossa, ogni sua azione o gesto per me è così imprevedibile, incontrollabile.
A volte non riesco mai a capire a cosa pensa o cosa senta, altre invece sembra un libro aperto a tutti.
Non puoi mai sapere se lei stia soffrendo o meno, perché in qualunque caso tenderà ad oscurare il suo dolore fino a renderlo impercettibile anche a sé stessa.
Ed è lì che ti frega.
Caroline può trasformarsi in due secondi da persona premurosa a distaccata, da dolce ad acida, da gentile e disponibile a menefreghista totale.
Ha due lati che tendono ad uscire a seconda delle situazioni.
Se deve difendere e proteggere chi ama, mette un muro alle sue emozioni e può mettere a rischio tutta sé stessa.
Proprio come oggi.
"È bello vederti così.. spensierata"dico stupendo me stesso per questa 'confessione'
Qualche volta intravedevo la Caroline scherzosa e buffa ma tendeva subito a scomparire per lasciare luogo a una razionale che possa affrontare difficili situazioni.
"Vorrei essere così sempre"dice assumendo un'aria malinconia.
"Fallo"dico velocemente senza rendermene conto.
"Davvero? Di solito le persone tendono a preferire la parte normale di me"
"Beh diciamo che qualche volta avrei bisogno di una pazza sclerata che mi accusa di essere diventato padre all'improvviso o che canta canzoni imbarazzanti"
"Le mie canzoni sono fantastiche"dice sorridendo.
"Avrò gli incubi per giorni"concludo spostandomi da sopra di lei e sdraiandomi accanto.
"Damon avrà gli incubi na-na, gli incubi na-na"comincia spaventandomi.
"Oddio no ti prego"dico scoppiando a ridere e lei con me.
"Però mi devi un gelato"dice dopo qualche minuto di silenzio.
"Accordato"sorrido.
"E anche dei vestiti asciutti"
Di quello ne abbiamo bisogno entrambi, penso.
"Accordato anche questo"mi volto verso di lei notando che ha gli occhi leggermente chiusi e le mani sulla pancia.
"Nient'altro?"
"Vorrei che tutta la mia vita sia piena di giornate così. Sono finalmente stata felice"
Sorrido a questa sua frase e quando si volta nella mia direzione dice le due parole che ho sentito da tanti, ma che dette da lei hanno un peso molto più diverso.
"Grazie per questo"arrossisce guardandomi dritto negli occhi.
In quel momento il mio cuore dev'essere impazzito perché per la prima volta dopo tanto tempo l'ho sentito battere più forte che mai.
Mi sono sentito vivo.
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Heyyy
Come state? Va tutto bene?
Ci ho impiegato più del solito perché il capitolo non mi convinceva all'inizio, l'ho modificato molte volte e ora finalmente mi piace! Quindi sorry per il ritardo, ma finché non mi convince un capitolo non riesco a pubblicarlo!
Altra cosa importante!!
È da tanto che seguo questa ragazza callmekiraa su vari social, l'ho sempre sostenuta e anmirata! Qualche giorno fa ha scritto la sua prima storia e come persona che la segue e le vuole bene, vorrei tanto andaste a darle un'occhiata! La trovae sul suo profilo!
Ps: aggiorno tra due giorni!
Vi voglio bene, grazie per tutti i commenti. Vi leggo sempre.
Un bacione.