Teenage Dreams \\ Liam Payne

بواسطة lightvmischief

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"Ti serve qualcosa?" mi chiese insospettito. "Sai, per caso, cosa è successo ieri sera a Emily, al pub?" chie... المزيد

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Capitolo 6

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بواسطة lightvmischief

Liam's pov.

Il litigio con Kate si era risolto fortunatamente.

Odiavo litigare con lei.

Avevamo litigato per come l'avevo trattata ieri in mensa.

Ma alla fine si era risolto tutto.

Stavo andando in palestra per fare un po' di ginnastica, visto che non la facevo da un po'.

Ormai le lezioni erano finite, quindi potevo andarci tranquillamente.

Appena vi entrai, sentii della musica provenire da un'altra stanza.

Incuriosito, andai verso la musica.

Proveniva da una stanza con la porta semiaperta, e da quella fessura si intravedevano degli specchi, così pensai fosse un'aula di danza.

Non essendoci nessuno, entrai.

Ma mi sbagliavo.

Sul pavimento c'era distesa a terra Emily, con di fianco una bottiglia di birra.

Corsi subito verso di lei.

Insomma, capitemi, non è normale vedere una ragazza che dorme sul pavimento di un'aula di danza con la musica sparata a mille.

Nel frattempo mi arrivò un messaggio.

- Amico, hai visto per caso Emily da qualche parte? La stiamo cercando, ma non riusciamo a trovarla. Siamo preoccupati. Se sai qualcosa dimmelo subito. Zayn xx –

- Sì, l'ho appena trovata nell'aula di danza, stesa a terra che dorme. Liam –

- Per fortuna, grazie amico. Ti raggiungiamo. Zayn –

Chissà che le era successo.

Mi avvicinai a lei e provai a svegliarla.

"Ehi Emily."

Niente.

"Emily..."

Questa volta si stropicciò gli occhi e li aprì.

"L-Liam?" chiese confusa lei.

Mi faceva tenerezza.

"Sì, sono io. Ma che fine avevi fatto? ti stavano cercando tutti." Le dissi sorridendole dolcemente.

Si stiracchiò e si mise seduta.

"Io... io non lo so." Disse confusa guardandosi intorno

"Scusa." Aggiunse poi.

"Niente, l'importante è che tu stia bene." le risposi.

"Ma che ore sono?" chiese guardandomi.

Sembrava avesse pianto, aveva gli occhi abbastanza gonfi e rossi.

E se lo aveva fatto, doveva averlo fatto per tutta la notte, essendo ancora addormentata fino a poco prima.

Ma decisi di non chiederglielo.

"Sono le 4." Le risposi guardando l'ora sul cellulare.

"Allora posso dormire ancora?" mi chiese facendo il labbruccio.

Sorrisi a quella scena.

"Vuoi dormire qua?" le chiesi ridendo appena.

"Sì, ho sonno."

"Ti va se ti accompagno in camera?" le chiesi il più dolcemente possibile.

"No."

"Quanto hai bevuto?" le chiesi con un tono leggermente più duro.

"Non sono ubriaca. Ho solo bevuto qualche sorso di birra e ora ho sonno." Precisò lei.

"Come... come è andata ieri al bar?" le chiesi cercando di instaurare una conversazione e cambiare discorso.

"Bene." Disse lei girandosi dalla parte opposta alla mia.

"Sicura?"

"Emily! Dio, ci avevi fatto preoccupare!" disse entrando Jade.

"Sto bene." rispose lei alzandosi in piedi.

"Emily, hai bevuto?!" le chiese arrabbiato Jake, avvicinandosi a lei, notando la bottiglia di birra.

Intanto, mi alzai pure io.

"No. Ho bevuto solo qualche sorso." Le rispose con un tono piatto.

"Che ti succede Emily? Sei... diversa, quasi... spenta." Le disse lui, calmandosi.

"Sono solo stanca, voglio solo dormire." Rispose con un'espressione sfinita sul volto.

"Okay, scusa."

"Non ho le chiavi della camera." Appurò lei.

"Ti accompagno io se vuoi." Le proposi.

"Oh, ehm okay, grazie." Disse imbarazzata mentre le sue guance assumevano una colorazione rossastra.

"Scusate se vi ho fatto preoccupare prima, non volevo."

"L'importante è che adesso ti abbiamo trovata e sappiamo che stai bene" le rispose Harry.

Lei sorrise debolmente.

"Allora noi andiamo." Dissi rivolto ai presenti.

"Ci vediamo in giro, ciao." Salutai.

Loro ricambiarono e uscirono insieme a me ed Emily, per poi prendere strade diverse.

"Grazie." Mi ringraziò Emily quando fummo arrivati al suo letto.

"Va tutto bene con Kate?" mi chiese sedendosi sul letto.

"Sì, ogni tanto c'è qualche incomprensione ma abbiamo risolto." Le risposi.

"Andrai insieme a lei al ballo, questo sabato?" mi chiese sorridendo.

"Sì, penso. Non gliel'ho ancora chiesto..." dissi andandomi a sedere sul letto insieme a lei.

Lei abbozzò una risata.

"P-perché stavi dormendo nell'aula di danza?" le chiesi, sapendo di essere un po' troppo invadente.

"Se non vuoi rispondere, non fa niente, lo so di essere invadente, visto che non ci conosciamo nemmeno da due settimane." Precisai.

"Scusa, non prenderla male, ma adesso non ho proprio voglia di parlarne. Scusa." Disse scusandosi e abbassando lo sguardo sentendosi in colpa.

"Ehi va tutto bene." le dissi alzandole il mento con due dita in modo da guardarla negli occhi.

"Io. I-io vado un attimo in bagno. T-torno subito." Disse fuggendo al mio tocco scappando in bagno.

Una cosa che non mi scappò, prima che dicesse di andare in bagno, furono i suoi occhi.

Erano lucidi, come se stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro.

Probabilmente averle chiesto della sera precedente non era stata una bella mossa.

Il rumore di alcuni singhiozzi fermò il flusso dei miei pensieri.

Scesi dal letto ed andai alla porta del bagno.

"Emily, tutto okay?"

Ma sei idiota o cosa? Sta piangendo e le chiedi se sta bene.

Scossi la testa velocemente accorgendomi di stare parlando da solo e aprii piano la porta del bagno.

Era seduta per terra, con la schiena appoggiata al muro e la testa appoggiata alle sue ginocchia tirate al petto, che piangeva.

Mi precipitai da lei e la abbracciai di scatto.

Lei sussultò in un primo momento, non aspettandoselo, ma dopo appoggiò la sua testa sulla mia spalla, continuando a piangere disperatamente.

Non sapendo cosa dire mi limitai ad accarezzarle i capelli e la schiena scossa dai continui singhiozzi.

***

Eravamo ancora in bagno, ma ora Emily non era più davanti a me, ma tra lo spazio delle mie gambe, con la sua schiena che combaciava contro al mio petto e la sua testa appoggiata sulla mia spalla sinistra.

"Va un po' meglio?" le chiesi.

Lei annuì soltanto.

"Liam." Mi chiamò.

Abbassai un po' il viso per poterla vedere.

"Dimmi."

"Scusa. Lo so che continuo sempre a scusarmi e ti darà sicuramente fastidio, ma davvero scusa." Disse boccheggiando un po' alla fine, forse stava cercando altre parole da dirmi.

Rimasi in silenzio.

"... e grazie." Disse concludendo.

"Figurati. Ho fatto ciò che sentivo di fare." Le spiegai.

Lei abbassò di nuovo lo sguardo, probabilmente a causa del mio sguardo insistente sulla sua figura.

"Andiamo di là?" le chiesi, indicando con un cenno del capo la camera da letto che si intravedeva dalla porta semiaperta del bagno.

"Okay." Rispose, staccandosi dalla mia spalla ed alzandosi, tendendomi la sua piccola mano per aiutare ad alzarmi.

Gliela presi e mi alzai, senza fare nessuno sforzo su di lei.

Uscimmo dal bagno e ci risedemmo tutti e due esattamente dove eravamo prima della sua crisi di pianto.

"Allora, con chi andrai al ballo?" le chiesi, cercando di essere il più normale possibile, come a far sembrare che prima non fosse successo niente e che noi fossimo sempre stati lì a parlare.

"Con nessuno." Appurò.

"Anzi, ci andrò con il bancone del bar." Disse, facendomi ridere.

Era incredibile come questa ragazza riusciva a nascondere la sua debolezza.

"Devo lavorare quella sera." Continuò, scostandosi una ciocca di capelli che le ricadde sul viso.

"Mi dispiace."

L'unica cosa che mi uscii dalla bocca.

Sono di molte parole oggi.

"Ma non rinuncio a mettermi il vestito per niente al mondo. Tanto è comodo non è per niente elaborato." Disse sorridendo.

Sorriso che ricambiai, esattamente poco prima che la nostra conversazione fu interrotta dalla porta d'ingresso che si aprì e fece spuntare da dietro essa Kate.

"Io adesso vado da lei." La informai, alzandomi dal letto e dirigendomi verso la porta.

"Okay." Disse salutandomi con un cenno della mano.

Emily's pov.

Sono un'idiota, stupida, demente, cretina e stronza.

Perché cazzo sono così debole?

Perché dovevo proprio scoppiare a piangere davanti a lui?

Perché devo sempre mostrarmi debole nei momenti sbagliati?

Insomma tra oggi e ieri è stata una merda.

Guardai l'ora sul mio cellulare: le 5.27.

Oh cazzo.

James mi ucciderà, me lo sento.

***

"Scusa, scusa, scusa, scusa il ritardo, me ne ero dimenticata!" dissi, entrando di corsa nel bar.

"Non fa niente. Però adesso muoviti!" mi ordinò.

Misi il grembiule e legai i capelli in una crocchia poco ordinata, per fare veloce.

Presi subito le ordinazioni e mi diressi ai tavoli, andando anche a prendere altre ordinazioni.

"Oh Emily, ciao!"

Mi voltai velocemente sentendomi chiamare.

Facendo questo rischiai quasi di far cadere tutto ciò che contenevo sul vassoio.

"Emily, cavolo, cerca di fare un po' più di attenzione!" mi richiamò James.

"Certo, scusa. Ciao Josh, come vedi non ho molto tempo, devo cercare di muovermi altrimenti James commette un omicidio. Se vuoi parliamo sta sera alle 10. Lo so che starai già dormendo nel tuo letto al calduccio ma non ho temp-" venni interrotta da James che mi richiamò di nuovo, dicendomi che dovevo muovermi.

"Okay, vado, ma calmati!" gli dissi, girandomi dalla sua parte.

"Scusa, Josh. Ci vediamo in giro." Lo liquidai poco educatamente, correndo da un tavolo all'altro.

***

Stavo chiudendo il bar, poi sarei andata a dormire nella mia camera.

Josh non si era fatto vedere e lo capivo.

Evidentemente mi doveva solo salutare, visto che non ci eravamo ancora visti in giro.

Andai in corridoio e uscii dall'edificio per dirigermi ai dormitori.

Vi entrai e salii le scale per andare al secondo piano.

Arrivai alla mia camera ed estrassi le chiavi dalla mia tasca destra e le infilai nella serratura della porta.

Capii che c'era ancora qualcuno sveglio, si sentiva l'audio della televisione accesa.

Aprii la porta e la richiusi alle mie spalle.

"Ciao." Salutai generalmente tutti, visto che si era formato un raduno nella stanza.

C'erano Zayn, Liam e Kate, cosa normalissima, visto che siamo nella stessa stanza, e si erano aggiunti anche Niall, Louis e Harry.

Niall e Zayn si girarono salutandomi con un cenno della testa, Harry e Louis mi salutarono normalmente, Kate si girò guardandomi con disprezzo, come sempre.

Liam non si girò.

Lasciai stare questo particolare e andai nella mia camera per andare a mettermi il pigiama.

Fatto quello, ne uscii.

"Che state guardando?" chiesi sottovoce a Niall sedendomi di fianco a lui, infatti.

"Iron Man. Ormai so quel film a memoria, ma siamo sotto ordine di Liam, questa settimana toccava a lui scegliere il film." Disse Niall esasperato.

"Okay che anche io lo so a memoria, però è carino, dai." Gli risposi.

"Tanto adesso finisce, finalmente." Disse Louis enfatizzando sull'ultima parola.

Io risi silenziosamente.

La scritta Fine uscì sullo schermo e Liam spense subito.

"Io vado a letto. Ciao." Disse freddo.

Mi rivolse un'occhiata tutto il contrario che divertita.

Fredda, quasi di odio.

Ma insomma che vi ho fatto a tutti quanti?!

"Zayn, sta notte dormi con me." Appurò Kate.

No, aspetta... e io dove dormo?!

"Tu." Disse rivolgendomi un'occhiata gelida, anche lei.

"Dormi sul divano." Mi impose.

"Da quando le dai pure gli ordini di quello che deve fare?" chiese Harry a lei.

Lei le rivolse un'occhiataccia con tanto di sopracciglio alzato.

"Vedete di non fare casino quando ve ne andate." Disse lei, andandosene in camera.

Io alzai gli occhi al cielo.

Dio, quanto non la sopportavo.

"Ma che le ho fatto?" chiesi retoricamente rivolgendomi ai presenti.

"Non lo sappiamo." Rispose Zayn.

"Io vado di là che sto morendo di sonno. Ci vediamo domani." Ci salutò Zayn.

"Ciao." Lo salutammo noi.

"Allora andiamo anche noi. Ciao Em." Salutarono anche me e se ne andarono.

Apprezzai il fatto che non mi avessero chiesto della sera prima.

Mi ricordai che avrei dovuto dormire sul divano, quindi mi stesi cercando una posizione comoda.

Sempre se esisteva una posizione comoda sul quel mezzo centimetro di divano.

Alla fine, cercando sempre una posizione, caddi dal divano con un tonfo abbastanza forte.

Ops.

Spero vivamente di non aver svegliato nessuno, altrimenti domani ci saranno i miei funerali.

Sentii la porta di una camera aprirsi.

Oh no.

"Che cavolo ci fai per terra?" mi chiese Liam.

Ah okay, era lui.

"Non volevo svegliarti." Dissi subito.

"Non mi hai svegliato, ero ancora sveglio."

"Oh okay. Comunque sono caduta dal divano." Dissi ridendo.

Rise anche lui.

"Scusa." Disse ad un tratto.

Lo guardai confusa.

"Per prima." Continuò.

"Ah, no niente." Dissi come a perdonarlo, anche se in realtà non mi aveva fatto niente, non c'era neanche il bisogno di scusarsi, ma lo accettai comunque.

"... vieni a dormire nel mio letto, dai."

"No, no. Mi arrangio io qua, se ci vede la tua ragazza domani potrete far a meno di me." Dissi, rifiutando la sua offerta.

Lui cambiò espressione.

"Siamo solo amici, non può dirci niente. Dai, vieni, non voglio sentirti cadere ogni volta che ti giri, dal divano." Disse.

"... va bene." dissi titubante alzandomi e andando insieme a lui nella sua camera.

Ci sdraiammo sul letto.

"Ho litigato con lei." Disse Liam tutto d'un tratto.

Rimasi sorpresa.

Mi girai dalla sua parte aspettando che continuasse.

"Abbiamo litigato perché dice che sto troppo tempo insieme a te." Concluse.

"Mi dispiace." Dissi distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.

Quindi ero semplicemente io il suo problema.

Di Kate, intendo.

"Non è colpa tua." Mi disse lui.

"Sì che è colpa mia. Insomma Liam, il motivo del vostro litigio sono io. Non puoi dire che non è colpa mia." Lo corressi rialzando lo sguardo ai suoi occhi.

"Abbiamo litigato anche ieri. Sempre per questo motivo." Mi disse.

Sembrava lo facesse apposta per farmi stare peggio.

Anche se sapevo che non era il suo intento.

"Scusate." Riuscii soltanto a dire.

"Perché?" chiese.

"Lascia stare. Come stai?" gli chiesi.

Forse avevo un'idea...

Sospirò.

"Mai provato a scrivere canzoni?" gli chiesi, visto che non mi aveva risposto.

"Che c'entra?" chiese confuso.

"C'entra. Quando io non mi sento il massimo oppure anche felice o qualsiasi altra cosa, mi metto a scrivere canzoni, anche se è tipo l'una di notte. Aiuta a far uscire le tue emozioni e non tenerti tutto dentro." Spiegai.

"Con me funziona." Conclusi.

"Mi aiuti?" mi chiese.

Sorrisi.

"Certo. Vado a prendere carta e penna." Lo avvertii.

Tornai poco dopo con alcuni fogli in mano.

"Allora, hai già scritto qualche volta?" gli chiesi di nuovo.

"Sì, certo. Ma mai niente di importante, alla fine andava tutto a finire nel cestino."

"Allora... inizia tipo a buttare giù qualche frase. Anche a caso. Scrivi quello che ti passa per la testa, quello che senti." Dissi cercando di aiutarlo.

"Okay."

Vidi che stava cominciando a scrivere qualcosa.

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