"Ci conviene alzarci, adesso suona la terza ora, potremmo essere investiti dalla mandria." Ci avvertì Zayn.
Praticamente per tutta la seconda ora eravamo stati in corridoio a girarci i pollici.
Devo ricordarmi di mettere la sveglia più presto la mattina.
"Andiamo in classe, allora" disse Liam.
Ci avviammo verso la nostra classe.
"Rumore stridulo e assordante: attenzione: mandria di studenti in arrivo, se non volete finire spiaccicati a terra, vedete di muovervi." Avvertì io, provocando così la loro ilarità.
Di tutti, tranne che di Kate, che invece mi stava guardando con sufficienza.
Oh ma un po' di senso dell'umorismo no, eh?
Alzai gli occhi al cielo.
"Vedo che hai migliorato il tuo senso dell'umorismo! Questa era decente, anche se non potrai mai arrivare ai miei livelli."
"Grazie Louis, non sai quanto mi fai felice!" risposi ridacchiando, girandomi, visto che Louis si trovava dietro di me.
Lui, per tutta risposta, inarcò un sopracciglio e poi scosse la testa.
"Possiamo entrare in classe?! Sai, non vorrei riprendermi un ritardo PER COLPA TUA!" disse Kate finendo col gridare contro di me.
"Okay, scusa." Le risposi sorpassandola ed entrando in classe.
"MIKEYYY!" dissi, beh urlai, salutando Micheal e saltandogli addosso, quando entrai in classe.
Sì, Micheal il ragazzo di Jade.
"Emily, mi... stai... soffocando!" disse "Mikey" a fatica.
"Scusa, mi tolgo." Dissi ridendo e staccandomi da lui.
Lui rise e fece un sospiro di sollievo.
"Ehi! Non sono così pesante!" dissi in mia difesa tirandogli un pugno delicato sul braccio.
"Si che lo sei." Mi disse passandomi di fianco Jake.
"Ah grazie! Che bei migliori amici che mi ritrovo!" dissi lamentandomi di quei due esseri.
Ma io non so...
"Buongiorno ragazzi." Ci salutò entrando il prof di ginnastica.
"Buongiorno." Saluto generale della classe, meno qualcuno che stava... aspetta ma cosa stava facendo??
Okay... lasciamo stare.
"Se avete tutto possiamo andare." Disse il prof, prima di uscire dalla classe, seguito a ruota da noi.
Eravamo appena usciti dagli spogliatoi e il prof aveva già iniziato a massacrarci, iniziando col farci fare 6 minuti di corsa.
"Ti prego uccidimi, come vuoi, ma fallo! Fa in modo che non deva subire più questa tortura!" dissi rivolta a Niall, il quale stava correndo di fianco a me.
"Ti facevo più sportiva se devo dire la verità. Comunque, dai, ancor-"
"Signorina Brooke, ce la fa o le serve l'ambulanza subito?" disse il prof interrompendo Niall.
No, dico, ti credi simpatico??
Tutti, e dico proprio tutti, si voltarono a fissarmi.
Fantastico.
Non ci si può sentire più imbarazzati di così.
"Okay, basta, sennò dovremmo fare a meno della signorina Brooke. Andate a fare stretching e addominali." Disse il prof.
"Ora lo uccido." Dissi sottovoce a Niall che era ancora di fianco a me.
"Stai calma, fa finta che non sia successo niente. Inspira, espira. Insp-"
"Niall, Dio, non sto partorendo!!" dissi interrompendolo.
Lui scoppiò in una rumorosa risata.
"Cominciate a giocare a pallavolo, io devo andare via un attimo" ci avvertì il prof andandosene.
"Ehi Emily!" mi voltai.
"Che c'è Harry?" gli chiesi.
"Per caso... hai il ciclo?" mi chiese, leggermente in imbarazzo.
Spalancai gli occhi.
"COSA?!"
"Ecco. Diciamo che hai una macchiolina marrone sui pantaloncini." Mi avvisò lui.
"Oh cazzo." Dissi io allarmata.
"Vai a chiamarmi Jake. ORA!" dissi in preda di una crisi di panico.
"JAKEE. VIENI QUI." Disse gridando Harry.
"Ma fare qualche passetto per andare a chiamarlo no, eh?" dissi rivolta a Harry.
Intanto mi era appoggiata al muro in modo che nessuno potesse vedere quella cosa che c'era sul mio lato B.
"Dimmi." Disse Jake, rivolto ad Harry.
"Tu, devi venire negli spogliatoi, adesso, insieme a me!" gli dissi a bassa voce in modo che nessun'altro potesse sentire.
Tranne Harry e Niall, che ormai sapevano.
"Sei sicura di stare bene Emily? Insomma cosa ci vorresti fare con me, in uno spogliatoio??"
Oddio, non può essere così scemo.
"Oddio, avevi pensato che volessi fare...??" gli chiesi non terminando la frase, ma bensì diventando tutta rossa.
Niall e Harry, ovviamente scoppiarono a ridere.
"Jake, ha il ciclo e si è sporcata per farla breve." Lo informò Harry, che stava ancora cercando di placare le risate.
Potevi essere anche un po' meno diretto, Harry.
"Ah. Ehm... okay. Che... che devo fare?" chiese il mio migliore amico, impacciatamente.
Io mi sbattei una mano sulla fronte.
"Devi solo coprirmi mentre vado nello spogliatoio, tutto chiaro?" mi ritrovai a spiegargli, come se quello che doveva fare era una missione segreta.
Agente 007 in azione: coprire la ragazza con il ciclo e trasportarla nello spogliatoio.
"Oh okay. Allora tu vai avanti e io ti seguo." Disse lui, prendendo in mano la situazione.
Così feci come mi fu stato ordinato e mi sentì due mani poggiarsi sui miei fianchi.
Sobbalzai leggermente a quel contatto.
"Mi hai fatto prendere un infarto!" dissi rivolta a Jake.
"Eh scusa, ma non sapevo in che altro modo coprirti il culo!" rispose lui, molto finemente.
Così, in questo modo, tipo coppietta felice che butta i fiori addosso a tutti, ci dirigemmo verso lo spogliatoio femminile, attraversando mezza palestra.
"Okay, ora puoi andare. Grazie, ti devo un casino di favori." Gli dissi riconoscente.
Lui mi fece un cenno con la mano e ritornò indietro da dove era venuto.
Dopo essermi cambiata, ritornai in palestra, dove iniziammo a giocare a pallavolo.
Non ero un asso in pallavolo, ma diciamo che me la cavavo.
Il primo a battere è Niall, che è nella squadra avversaria.
Faccio da muro, essendo davanti, ma la palla viene alzata da Ashley, anche lei davanti.
Va avanti così per un po', finché ad un certo punto la palla colpisce Kate, la quale cade a terra.
Il prof appena rientrato, si avvicina a noi per vedere cosa è successo.
"Fatemi vedere." Disse il prof, facendosi spazio tra gli studenti accerchiati attorno a Kate.
"Parker, Edwards andate a bagnare una pezza d'acqua!" gli ordinò il professore.
Loro andarono subito.
"Smith, che le è successo?" le chiese il prof.
"È stata lei! Mi ha colpito in faccia con la palla, lo ha fatto apposta, perché io gioco meglio di lei!" disse lei indicandomi e accusandomi.
Io feci per protestare ma lui mi interruppe prima che potessi aprire bocca.
"Signorina Brooke! Da lei non me lo sarei mai aspettato!! Fili subito in presidenza!" mi ordinò lui.
Ah ecco, quindi io che non avevo fatto niente, mi sarei dovuta subire una ramanzina inutile del preside e avrei pure dovuto fare un lavoro extra?
No, ma di bene in meglio.
Così, non potendo controbattere, me ne andai, diretta alla presidenza.
"Signorina Brooke, mi hanno riferito ciò che ha fatto e non me lo sarei mai aspettato da lei!" dissi ripetendo le parole esatte che mi aveva detto il preside poco prima, rivolta a tutti i miei amici, compresi Zayn, Harry, Niall e Louis.
Liam aveva voluto accompagnare Kate in infermeria, come mi era stato detto da Niall.
Avevo lo sguardo dei presenti puntato addosso.
Così intuendo che volevano che continuassi, lo feci.
"... Adesso, per punizione, quando il bar chiuderà, lei dovrà pulire tutto l'ambiente per due settimane. Se non lo farà, prenderemo provvedimenti più duri con lei." Continuai, ripetendo sempre le sue parole.
"Questo è tutto." Conclusi.
"Quindi tu lavoreresti fino a mezzanotte." Dedusse Abbie.
"Yee..." dissi sarcasticamente.
"Vedete di non aspettarmi quando dovete andare a lezione, sennò continuate a prendervi ritardi." Continuai.
"Consigli per rimanere sveglia fino a mezzanotte sta sera?" chiesi.
Loro scossero le proprie teste.
"No, eh?" chiesi ancora.
"Bevi tanti caffè??" propose Louis.
"Odio il caffè, scusa."
"Allora... no." Concluse Jake.
Sbattei la testa contro il duro materiale del tavolo della mensa.
"Scusate, ma io ora devo andare a lavorare al bar." dissi anche se era un po' troppo presto per andare, ma lo dissi perché notai Kate e Liam dirigersi al nostro tavolo e in quel momento non avevo nessuna voglia di litigare.
"Tu Louis, vieni dopo?" gli chiesi mentre mi alzavo.
"No, io mi sono licenziato ancora prima di iniziare." Disse provocando l'ilarità di tutti gli altri tranne che la mia.
"Oh okay. Allora ciao, ci vediamo domani mattina." Dissi mentre Liam e Kate ci avevano raggiunto.
"Come mai domani mattina? Non torni in stanza sta sera?" mi chiese Liam sedendosi al tavolo.
"Chiedi alla tua ragazza il motivo." Lo liquidai andandomene da quel tavolo.
Anche se alla fine non era colpa sua ma della sua ragazza.
Liam's pov.
"Che le ho fatto?" chiesi ai presenti.
"Tu niente, amico." Mi rispose Harry.
"Beh, non si direbbe da come mi ha salutato." Controbattei.
"Ma cosa ti interessa nemmeno la conosci!" intervenne Kate.
"Ma siamo in camera insieme e lo sai che non piace litigare." Le risposi.
"Cosa è successo quando siamo andati in infer-"
Delle risate sguaiate mi interruppero.
Ci girammo tutti dalla parte da cui provenivano quelle risate, per vedere che stava succedendo.