Ephimeral Brain - Chaos

Door sharidann

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Primo libro della saga Ephimeral Brain. Anno 2013_ Racket City, una tra le città più pericolose degli ultimi... Meer

I. Racket City
II. Missione di recupero
II. Zombie?!
L'incubo iniziò
Città nel caos
Imprevisti pericolosi
Polizia vs Force
Incendio
Esperimenti
La bambina
La bambina pt 2
Polizia vs Force pt 2
Nelle fognature
Piano di fuga
Nemico o amico?
La Creatura
Il Capo della Force
Verso la stazione
Corrente elettrica
Recupero
Inseguimento
In partenza
Lottare per la libertà
Game Over?
L'incubo non era finito
Scontro finale
Una nuova minaccia
Evoluzione
La resa dei conti
Alexandra Vs Alexandra
Cupola
Un nuovo inizio
Epilogo

Progetto DEMO

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Door sharidann

Laboratori Force Industries, ore 22:45_

<Fantastico. Affascinante> la donna a capo della Force, le industrie del futuro dell'umanità secondo lei e i suoi uomini, descriveva il corpo mutato del progetto soprannominato DEMO. Demo come dimostrazione e la D di Dantheos.
Non vedeva l'ora di vederlo in azione.

Con la mano percorreva un muscolo violaceo del braccio, pieno di vene che pulsavano sotto ai suoi delicati polpastrelli.
Il respiro della creatura era come quello di un leone pronto ad azzannare la preda. Forte, ritmico e selvaggio.
La pupilla bianca schizzava da un punto all'altro del soffitto bianco. Si fermò poi sulla donna.

<Ora potrai uscire di quì, tranquillo> la donna gli fece un falso sorriso ed uscì sostituendosi con gli scienziati.

<Mettetegli il microcip. Lo voglio sul campo, ora!> secca, decisa, così come dovrebbe essere un capo dai piani folli.
Assistette all'inserimento del cip da dietro al vetro rinforzato.

Gli scienziati fecero una profonda lacerazione nella parte sul retro del collo, tagliando i vari tessuti e muscoli.
Il sangue scorgava dalla ferita e percorreva il collo, arrivando a macchiare il lettino sotto di lui.
Un piccolo ingegno quadrato venne messo all' interno dell'apertura sanguinante.
La ricucirono. I segni dello spago si vedevano benissimo che facevano contrasto con le carni rosse e violacee.

La creatura riaprì gli occhi. Nelle iridi comparse un rettangolo rosso, con la scritta "Force Industries".
Dei bip e poi il logo della Force riflesso nei suoi occhi.

<Il progetto DEMO è ufficialmente iniziato> il capo si staccò dal vetro, diretta verso un'altra stanza.
Là dentro la dottoressa Sheridan dormiva tranquilla, ancora umana.

"Per il momento."

Intanto la creatura veniva invasa di dati ricevuti da un computer.
Informazioni sulle persone da uccidere.
I file dei sopravvissuti insieme alle loro foto passavano all'interno dei suoi occhi.
Il file di Elizabeth Sherse era classificato come pericolo minore, ma da catturare.
Gli altri sopravvissuti era dei pericoli standard, da eliminare se si presentava l'occasione.
Solo uno attirò la sua attenzione, ormai soggiogata da una macchina.

Scarlett Certaim.
Pericolo alto. Eliminare.

Queste parole gli ronzavano in testa e solo un ringhio uscì dalla sua bocca.

<Scarlett Certaim.>
Nessuno aveva mai sentito una voce del genere, mutata come il corpo.
Si sapeva solo che era meglio non avere a che fare con il progetto DEMO.

Centrale di polizia a ovest di Racket City, ore 22:37_

<Pronti?> il capitano Marcus cercò l'approvazione degli altri sopravvissuti. Tutti annuirono o gli scambiarono uno sguardo d'intesa. Erano pronti per fuggire da quell'inferno.

Marcus, appoggiato alla porta girevole, diede un'ultima occhiata attraverso il vetro.
Già aveva sul mirino uno zombie.
Guardò Bill che annuì e la fuga ebbe inizio.
Tolsero il piede di porco per sbloccare le porte e uscirono dalla centrale, decisi più che mai a scappare da quell'incubo reale.

Correvano veloci, sparando ai non- morti.Questi finivano a terra colpiti da una pallottola ancora prima di fiutare l'odore di carne umana viva e di sangue fresco,non mutato.
Erano diretti a nord-est, dove forse una metropolitana funzionante li attendeva.
Il loro lascia passare.
La loro unica speranza.

<Ce ne sono di più!> urlò Chuck sparando ad uno zombie. Lo colpì ad una spalla e questo lo fece solo arrestare un attimo.
Chuck sparò di nuovo ma nessuna pallottola uscì, nessun suono.

"Merda!"

Lo zombie lo afferrò per le spalle, la bocca spalancata vicina al collo.
L'alito fetido che invadeva le narici del ragazzo provocandogli delle smorfie di disgusto.
Un altro zombie stava arrivando a dividere il pasto quando al primo esplose la testa. Una pallottola trapassò il cervello e quel poco di carne che rimase attaccata alla testa, perforò il cranio e colpì la tempia dell'altro non- morto.
Entrambi caddero a terra, il primo morto con la faccia irriconoscibile e il secondo stordito, ma ancora vivo.
Un altro colpo stavolta lo uccise. La schiena cadde su una pozza di sangue coagulato e di cervello, il corpo disteso sull' asfalto in una posizione scomposta.

<Tieni> Jacob lanciò a Chuck un caricatore che sostituì subito quello vuoto.

<Grazie> lo affiancò riconoscente, mentre schiena contro schiena, sparavano agli zombie attorno a loro.
I proiettili di Jacob erano perfetti, c'entravano il punto mirato e non sprecava colpi a differenza del civile dietro di lui.

<Quando usciremo da quì, ti farò seguire un corso sulle armi.>

<Buona idea. E io che mi davo arie perché sono un mostro nei videogiochi spara-tutto> fece roteare la pistola sul dito indice, quasi facendola cadere.
Jacob lo guardò male e lui ricambiò con uno di scuse.

<Ehi voi due! Andiamo!>
Jacob e Chuck raggiunsero Scarlett insieme al resto della squadra.
Prima Jacob diede un calcio alla testa di uno zombie che cercava di rialzarsi.
Aveva già la testa penzolante, squartata in parte.
La testa volò via, staccandosi completamente dal resto del corpo, come un pallone di calcio.

<Creiamo un varco!>

Un' onda di zombie gli sbarrarono la strada. I proiettilo piovevano su di loro che caddero a terra con il corpo pieno di buchi e ferite nuove.

Scarlett smise di sparare e avanzò, coperta dagli agenti che finivano gli zombie ancora vivi sulla strada.
I suoi movimenti sembravano passi di danza, giravolte, salti e calci con avvitamento.

<Sembra quasi la vedova nera> disse esaltato Chuck rimasto a fissarla mentre lei compiva un salto sopra allo zombie atterrato prima da un suo calcio.
Atterrò dietro di lui e gli decapitò la testa con un colpo netto di coltello.
Mentre il corpo del non- morto si accasciava lentamente, quasi a rallentatore, davanti a lei, una lama tagliò l'aria arrivando sulla traiettoria della ragazza.
Lei sentì il rumore e senza guardare si abbassò.
Si girò e vide un mostro.
Assomigliava alla ragazza soggiogata da quella creatura strisciante al carcere.
Era la versione maschile.
Gli stessi artigli lunghi e affilati, il corpo ricoperto di tanti tessuti muscolari rossi e violacei. Iridi quasi bianche ma con una strana luce rossa all'interno.

"Che cos'è?"

<Scarlett Certaim> la bestia si avventò su di lei che schivò gli artigli con una ruota laterale, seguita da altre acrobazie.

<Ho sempre attirato i ragazzi pericolosi> in ginocchio, prese dal borsellino di dietro un altro coltello, li stava per finire.

<Io gli faccio perdere tempo! Voi andate alla stazione! Ci incontriamo lì> non poteva mettere in rischio i suoi compagni, sopratutto Jeysen semi-cosciente e la bambina.

<Se mi vuoi dovrai faticare> corse in direzione opposta, saltando prima sul cofano di un altro e poi sulla testa di uno zombie. Saltò sopra ad un altro di loro atterrandolo e conficcandogli il coltello mentre era ancora per aria.

Il mostro dietro di lei la seguiva sfoderando i suoi artigli. Essi laceravano le carni degli zombie che finivano sulla sua strada.
I suoi compagni, ormai rassegnati e in disaccordo, proseguirono diretti al loro punto d'incontro.

Scarlett cercava di seminarlo, sapeva che le pallottole e i coltelli non lo scalfivano affatto.
Camminava sopra le macchine lasciate con gli sportelli aperti e con le chiavi ancora inserite.
Quasi scivolò quando mise un piede sul bordo di un bagagliaio.
Si girò per controllare dov'era il mostro.

"Perfetto."

Era impegnato a graffiare le macchine. Incredibile come artigli simili a delle ossa umane riuscissero a distruggere tutto.
Si accovacciò e toccò il liquido per cui stava cadendo.
I polpastrelli bagnati si avvicinarono al naso e un sorriso si dipinse sulle labbra rosee della ragazza.

"Benzina."

Il mostro era dietro di lei, lei schivò il colpo con un salto con avvitamento degno di una ginnasta.
Gli artigli rimasero conficcati nel tettuccio della vettura e questo diede il tempo a Scarlett di sparare sulla benzina.

L'esplosione colpì in pieno la creatura mutata. Le fiamme nacquero sul suo corpo. I tessuti si bruciavano annerendosi. Dei ringhi erano le uniche cose che uscirono dalla sua bocca.

Di nuovo in posizione eretta, si accorse di essersi ferita.

Intanto il progetto DEMO rimaneva immobile con il corpo in combustione.

Scarlett ghignò <ci si vede!> lo salutò con un gesto della mano vicino al capo.

Riprese a correre a fatica, nel fianco sinistro si era aperta una profonda lacerazione che iniziò perdere una gran quantità di sangue.

Boccheggiando appena, si fece forza e si allontanò il prima possibile dal nemico, sicura che delle fiamme non erano sufficienti per ucciderlo.

Spazio autrice:
Chi sarà?
È già stato nominato nella storia chissà se qualcuno riuscirà ad indovinare.
Il prossimo capitolo cercherò di farlo più basato sui dialoghi che sugli scontri, tanto per far riposare un po' Scarlett.
Ciao :)

Cast (procedendo da sinistra a destra, dalla prima all'ultima fila)
Prima fila:
● Scarlett Certaim.
●Lo zio Bill.
●Agente Jeysen Care.
Dalla seconda fila abbiamo:
●Charlie "Chuck" Drake, l'aspetto è simile ad Alex Weiss di Tomb Raider.
●Il capitano Marcus De Contesa.
●Richard "Dick" Care.
Terza fila:
●Elizabeth "Beth" Sherse.
●Katharina "Kat" Sarkorff.
●La dottoressa Yvonne "Ivy" Sheridan.
Ultima fila:
●Il poliziotto Jacob "J.J" Jarriel.
●Declan Easton.
●E il capitano della squadra Delta, Clark Davies.

Alcuni nomi e cognomi li ho inventati.

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