Dangerous Love

By clarinejay

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Caroline Night è una ragazza che deve lavorare per sistemare i danni del padre ormai scomparso da anni. Per... More

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Sequel
Healing Love
💜Nuova storia💜

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By clarinejay


Sono passati tre giorni dall'incidente e oggi dovrò tornare in quell'inferno di scuola. Solo il pensiero mi dà il volta stomaco, non voglio ritornare lì e vedere tutte quelle facce che mi guarderanno e parleranno di me.

Mia madre è venuta per tutti i tre giorni a visitarmi e mi ha portato di tutto e di più, ovviamente però non le ho detto il vero motivo dell'attacco di panico... non voglio farla preoccupare più del necessario. Lei ha sempre avuto una paura inspiegabile di quello che mi potrebbero fare i Piers... è come se conoscesse qualche cosa che mi nasconde. Le ho raccontato che sono caduta mentre giocavo in palestra e per fortuna ci ha creduto, anche se dovevo stare molto attenta a Jen perchè non sa mentire. Ogni volta che cerca di mentire inizia a singhiozzare senza motivo, sempre.

A proposito di Jen... Ho notato il suo strano comportamento e così le ho chiesto se è successo qualcosa.

"No- singhiozza- cosa te lo fa pensare?"

"Jen stai singhiozzando"le faccio notare scrutandola attentamente.

"Non- singhiozza ancora- sto singhiozzando"dice prima di uscire dalla stanza velocemente e lasciarmi da sola.

Tutte le volte che cerco di aprire l'argomento lei inizia a sorvolare o cambiare discorso. Il mio intuito sente che c'è qualcosa, anche perchè è sempre venuta a farmi visita insieme ad Edward e di solito lei non si è mai staccata da Erik, il quale sembra avere una sorta di rancore verso Edward.

Per non parlare di Violet e Antony! Quei due sembrano mangiarsi con lo sguardo. Inoltre ogni volta che Antony parla con qualche infermiera, Violet sembra diventare Hulk. L'ultima volta ho dovuto trattenere Violet con la forza altrimenti avrebbe ammazzato qualcuno. E' come se ci fosse una sorta di sfida tra Antony e Violet... cercano tutte e due di ingelosire l'altro.

"Che bello riaverti accanto come prima"dice Jen mentre ci avviamo verso il cancello della scuola.

Le sorrido sincera e dico "Se non la smettono di fissarmi potrei uccidere qualcuno"

Ho lo sguardo di tutti addosso e questo non fa altro che aumentare l'ansia che provo.

"In questi giorni parlano tutti di te, te l'ho già detto all'ospedale sei diventata tipo una vip"

"Si lo so ma non capisco il perchè?"

"Questo non lo so neanch'io"risponde arricciandosi i capelli tra le dita.

Prendo i miei libri dall'armadietto con tutti gli sguardi e i mormorii attorno, dopodichè mi dirigo in classe assieme a Jen.

Appena entro ho lo sguardo di tutti puntato addosso e ognuno smette di fare quello che stava facendo.

"Che avete da guardare?"dice Erik apparendo accanto a me. "Non siete mai stati all'ospedale o cosa?"

Appena Erik finisce di parlare abbassano tutti lo sguardo, smettendo così di fissarmi.

"Grazie"dico appena mi siedo al mio solito posto.

"Non c'è di che"risponde sorridendo.

"Scusa..?"chiede un ragazzo che non ho mai visto prima seguito da tutti gli altri studenti della classe.

"Si?"rispondo incitandolo a continuare.

"Parlo a nome di tutti, abbiamo saputo cos'è successo e volevamo dirti che hai la nostra ammirazione più totale"dice convinto ricevendo da parte degli altri un cenno di approvazione.

"Ammirazione per cosa?"chiedo non capendo.

"Per aver rischiato la sua vita per qualcuno, nessuno si era mai comportato così.. sopratutto se si tratta di difendere qualcuno della classe A"spiega.

"Questi sono per te"dice una ragazza appoggiando dei dolcetti sul mio banco.

"Grazie"rispondo sorridendo a tutti."Non mi sarei mai aspettata un trattamento così buono da parte vostra"

"Sei diventata famosa"mormora Erik rubando un cioccolatino dal mio banco e salutandomi per andare nella sua classe.

La lezione incomincia e io cerco di prendere più appunti possibili. Persino i professori si comportano in modo strano, sono più gentili ecco. Inoltre ogni volta che alzo la mano per intervenire e dire il mio parere, tutti applaudono neanche fossi una dea.

"Miss popolarità mi passi il pane?"scherza Violet mentre siamo seduti in mensa.

"Dovevate vedere in classe, le hanno portato pure del cioccolato"dice Jen.

"Non esagerate, sono stati gentili"mi difendo mentre passo il pane a Violet.

"Ci stanno guardando tutti, non riesco a mangiare con mille sguardi addosso"sbuffa Erik infastidito.

"E' colpa di Caroline"mi accusa Antony mentre fa l'occhiolino a qualche ragazza, la quale viene subito incenerita dallo sguardo di Violet.

"Non è colpa mia! Abbiamo tre persone della classe A seduti con noi, due dei quali sono Piers e l'altra è la figlia del più ricco impresario della città"commento. "Io sono solo una serva"

"Una serva popolare"precisa Edward.

"Come può una serva essere popolare? Non dire sciocchezze Edward"dico.

"Beh qualche anno fa era successo"riflette Violet zittendosi subito.

"A chi?"chiede Jen mentre mi ruba un pezzo di carne dal piatto.

"A nessuno"risponde Antony veloce.

"Aspetta.. fammi indovinare, questo nessuno è quel nessuno per cui Caroline è finita all'ospedale, giusto?"osserva Erik.

Melanie. Ecco chi.

"Già, dev'essere così"commento cercando di non pensarci ulteriormente.

"A proposito... Caroline, hai saputo qualcosa di Damon?"chiede Violet lentamente come se avesse paura di ferirmi in qualche modo.

"No e non mi interessa"rispondo duramente.

"Non si è fatto vivo a casa per tutto il tempo in cui tu eri all'ospedale e a scuola oggi non l'ho visto"dice Edward.

Continuo a mangiare tranquilla come se l'argomento non mi toccasse, anche se so più di qualunque altro che invece vorrei sapere anch'io dov'è finito, come mai non è venuto a cercarmi, a chiedermi scusa... non si è fatto più vedere.

"Io so solo che è ritornato con quelli"dice Antony.

Mando giù l'ultimo boccone di cibo prima di prendere la mia borsa. Devo uscire da qui, non voglio sentire parlare di Damon. Anche se sono passati circa quattro giorni da quell'incidente, non ho mai voluto parlare di lui. Il solo nome mi infastidisce.

"Non può fare sul serio, Damon ha chiuso con quella roba"dice Edward infastidito.

"Quale roba?"chiede Jen.

"Io sono piena, vado un attimo in giardino a prendere un po' d'aria"mi alzo dal tavolo stanca di sentire parlare di lui ed esco dalla mensa velocemente.

Damon di qua, Damon di là... possibile che dopo tutto quello che mi ha fatto non riesca ancora ad odiarlo?! Fosse stato qualcun altro a quest'ora l'avrei denunciato alla polizia e preso a pugni fino alla fine dei suoi giorni, ma con lui non riesco. E mi odio per questo, mi odio follemente.

Vedo una panchina libera e mi ci siedo appoggiando il capo all'indietro e chiudendo gli occhi. Il sole del giorno mi tocca la pelle e il vento mi sposta i capelli, a volte vorrei tanto essere così sempre. In pace e totale armonia con l'ambiente.

"Ma chi si rivede"

Al suono di quella inconfondibile voce il mio cuore perde un battito, non può essere vero.

"Cosa ci fai qui?"chiedo spaventata alzandomi di scatto.

"Ci studio"risponde come se fosse la cosa più normale del mondo.

"Non può essere vero"dico allontanandomi un po' di qualche passo anche perchè si sta avvicinando troppo.

"Sai assomigli molto a Violet, fisicamente, ma mi interessi di più perchè hai qualcosa che ti differenzia da lei"riflette Stefan.

"Non mi interessa, stai lontano da noi"sputo acida.

"Quale noi? Sei diventata amica di Violet... qualcosa mi dice che la storia si sta ripetendo"dice divertito.

Mi guardo attorno per cercare una possibile via di fuga o qualcuno a cui chiedere aiuto, ma il giardino è praticamente deserto.

"Se non stai attenta finirai come lei"continua.

"Ma di cosa stai parlando?"

"Non lo sai? Nessuno ti ha raccontato la cotta enorme che Damon ha avuto per una serva tempo fa??"chiede incredulo.

"No e non voglio saperlo, perciò addio"dico prima di sorpassarlo ma mi blocca il braccio.

"Non mi toccare"dico scandendo bene ogni parola.

"Se un giorno vorrai sapere cosa è successo, io sono disponibile a raccontartelo ricorda"dice con sguardo serio prima di lasciarmi il braccio e superarmi.

Pov's Damon

"Non capisco come fai a non sentirti un po' in colpa per quello che hai fatto"

"Violet piantala"

"Dico sul serio! Sei stato orribile. Pensavo ti fossi calmato"continua.

"Cosa te lo ha fatto pensare?"chiedo stanco delle sue accuse.

"Beh, mi hai aiutato-"

"L'ho fatto perchè odio Stefan" dico.

"Okay, può darsi ma so che in fondo sei buono anche tu, molto infondo"

La guardo inarcando un sopracciglio.

"Moltoo molto infondo"aggiunge.

"Okay va bene, la tua bontà è nel fondo della Terra ma ti prego- fa gli occhi dolci- chiedi scusa a Caroline, glielo devi"

"Non le devo un bel niente, non le ho detto io di curiosare nel mio passato"

"Ma ti senti quando parli?! Sei un bipolare del cazzo"sbotta.

"Uhhh mi hai davvero offeso"dico teatralmente."Ora chiuditi la bocca voglio sentire"

"Da quando tu ascolti le lezioni di biologia?"

"Da adesso"dico guardandola duramente.

"Agli ordini"sbuffa guardando la professoressa.

Lascio un sospiro di sollievo per essere riuscito a zittirla per qualche secondo! E' tutta la settimana che lei e Antony mi tormentano, continuano a parlare solo di Caroline per farmi sentire in colpa ma non sanno che di nascosto ogni notte entravo in ospedale nella sua stanza e la osservavo mentre dormiva, nessuno lo sa. Non so il perchè ma vederla dormire come una bambina mi tranquillizzava, mi faceva provare una strana sensazione osservarla mentre si rigirava tra le coperte.

Edward invece mi evita come se fosse schifato della mia presenza, e posso anche capirlo ma non riesco ad ammetterlo ad alta voce. Non riesco ad affrontare le mie emozioni, non riesco ad affrontare lei.

"Vi prego di trattare bene la classe B, arriveranno tra qualche secondo e dopo incominceremo a lavorare"dice la professoressa.

Neanche due secondi dopo la classe B entra nel nostro laboratorio, tutti con la loro divisa rossa mentre noi della classe A abbiamo tutti quella blu. Sembriamo due squadre rivali o qualcosa del genere.

Tutte le ragazze della classe B mi fissano ammaliate e allo stesso tempo intimorite ma il mio sguardo cade su quella ragazza dai capelli biondi e non posso fare a meno che osservarla anche contro la mia volontà. E' lì che si guarda intorno mentre si morde il labbro inferiore com'è solita fare quando è nervosa o sta pensando a qualcosa. E' come se lei avesse la capacità di distinguersi dalla massa senza fare nulla... Ha i capelli raccolti in una coda ed è anche dimagrita dall'ultima volta che l'ho vista.

Ecco che sei tremendi sensi di colpa invadono il mio corpo come mille scosse, mi sento uno schifo in questo momento ed è bastato solo vederla.

"Caroline!"dice felice Violet appena la vede.

Caroline volta il suo sguardo verso Violet e le fa un sorriso dolce, che fa sì che il mio cuore inspiegabilmente inizi a battere più forte ... ma il suo sorriso si spegne appena sposta lo sguardo verso di me, notandomi. Inizialmente rimane immobile a fissarmi e io pure, dopo di che fa finta di niente e smette di guardarmi.

"Oggi lavorerete con quelli della classe B per un progetto che stiamo facendo io e la professoressa della classe B, per questo chiedo agli alunni della classe B di sedersi nei posti che vi abbiamo lasciato liberi"dice il professore.

Tutti gli studenti della classe B obbediscono e iniziano a sedersi ai loro posti.

"E poi non dirmi che non provi niente per lei"commenta Violet."La stai mangiando con lo sguardo, si vede lontano un miglio"

"Perchè non stai zitta per un secondo"dico sbuffando. "Sei stancante in questi giorni"

"Prima di incominciare però, vorrei presentarvi una nuova aggiunta. Anche se ha avuto un passato un po' pericoloso, se si può dire così, vi prego di non isolarlo e accoglierlo gentilmente."continua il professore.

Appena il nuovo ragazzo entra il volto di Violet sbianca improvvisamente e le sue mano incominciano a tremare. Alzo lo sguardo verso questo ragazzo e una forte rabbia mi percuote.

" Presentati ai tuoi nuovi compagni"

"Sono Stefan, piacere di conoscervi."dice sorridendo verso la mia direzione e soffermandosi su Violet.

Le prendo la mano cercando di rassicurarla e sussurrando parole che possono rassicurarla, si tranquillizza un po'.

"Bene, conosci già qualcuno? Oggi faremo un lavoro a coppie, quindi se hai delle preferenze su con chi stare, saremo lieti di soddisfarle"

"Si, c'è qualcuno con cui vorrei davvero stare in coppia"

Violet mi prende la mano e me la stringe forte impaurita.

"Tranquilla, non permetterò che ti sfiori, fidati di me"le sussurro.

"E chi è?"chiede il professore.

"Caroline"sorride guardandomi attentamente "E' da tanto che non la vedo, mi sei mancata"

La mia voglia di fare a pezzi Stefan ora è alle stelle. Non capisco a che gioco sta giocando e come fa a conoscere Caroline, a parte per il giorno alla festa ma non mi sembra di avergli deto il suo nome. E poi perchè cazzo vuole stare in coppia con lei?

"Ottima scelta, non sapevo conoscesse la signorina Night, lei è davvero brava in biologia, su la raggiunga... signorina Jennifer lei venga qui davanti con il signorino Erik"dice il professore.

"Non capisco"mormora confusa Violet guardando Stefan mentre si side accanto a Caroline che non fa altro che cercare di allontanarsi il più possibile con la sedia da lui.

"Deve avere qualcosa in mente"rifletto cercando di capire cosa può volere da Caroline.

Non permetterò che le faccia qualcosa, non posso sopportarlo.

"Damon mi stai facendo male"dice Violet indicandomi la sua mano.

Senza che me ne fossi accorto stavo stritolando la mano di Violet.

"Scusa"dico lasciandole la mano libera e voltandomi ad osservare Stefan.

Cosa ci fa qui e cosa vuole questa volta?














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