Titolo: Trilogia di Elements
Autore: Winter S. Black
Beta: astorminmyteacup (per ora mi basta lei che è fantastica) sono troppo testarda per gestirne un'altra.
Genere: Urban Fantasy
Tipologia: Romanzo
Stato: terzo e ultimo libro in corso e primi due da revisionare.
Rating: Giallo
Avvertimenti: i primi due libri sono da revisionare e quindi è possibile che molte cose vengano cambiate. I capitoli diventeranno più lunghi e... Profondi.
Trama:
Sophie Hunter è una ragazza qualunque... Tutti i Fantasy iniziano con una ragazza "normale" che viene catapultata in un modo anormale. Incontra fighi da paura con poteri sovrannaturali e fa scoperte assurde... Stessa cosa che succede a Sophie, il cui mondo viene stravolto. Tutto ciò in cui ha sempre creduto non è affatto reale. Chi credeva di conoscere non è realmente chi pensa che sia. In un mondo pieno di Organizzazioni segrete, Ribelli assetati di potere, persone chiamate Imperium capaci di dominare uno dei quattro elementi della natura, verità nascoste, ladri di bici, scienza avanzata e fidanzati comparsi dal nulla, Sophie dovrà lottare per cercare la verità.
Copyright Winter S. Black © tutti i diritti riservati.
Banale, banale, banale, già visto, prevedibile, noioso, copiato, troppo simile a... Ecco, io sono una scrittrice che vuole evitare tutto ciò. Sono una scrittrice che vuole essere originale utilizzando gli elementi più comuni e usati. La mia storia è incentrata sui quattro elementi, ma è diversa da altri Fantasy. La mia storia parla di storie d'amore, ma è diversa dalle altre. La mia storia parla da sé. Almeno spero. Mi piace stravolgere. Mi piace essere originale. Mi piace creare collegamenti, mi piace avere piani. Mi piace creare equilibrio, ma allo stesso tempo sembrare squilibrata. Mi piace essere tutto, ma allo stesso tempo essere niente. Mi piace creare vita, un flusso in continuo movimento. Mi piace essere strana; mi piace essere diversa, ma mi piace anche essere come tutti voi.
Ogni volta che scrivo, lascio un pezzo di me nei personaggi, sperando che ci siano lettori che riescano a coglierli.
Oltre che scrivere, mi piace anche disegnare, per questo i miei capitoli sono tappezzati dei miei disegni. In entrambi gli hobby cerco di dare il meglio di me, di essere precisa e rigida, di creare l'impossibile, di esporre ciò che ho in mente.
La mia storia è nata quando... Vi sto annoiando, vero? Che vi importa di come sono io e di come è nata la storia? L'importante è che sia nata. Avete già letto queste cose con gli altri scrittori, perché dovrei dirvi qualcosa che potete capire leggendo le mie storie? Non vi annoierò con l'ennesima presentazione ed estratto.
Per farmi conoscere meglio, scriverò qualcosa per alcuni generi presenti su Wattpad. Perché così potrete vedere come vedo io il mondo e capire se sono sincera o meno; perché è attraverso le mie storie che potrete conoscermi, dato che le mie parole non basterebbero a descrivere chi sono veramente.
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Fantasy
Era circondato. Diverse creature oscure avanzavano piano piano facendo scricchiolare le foglie cadute. Non sapeva più che cosa fare era ormai sull'orlo del pianto, disperato e spaventato. Così spaventato che la spada, nella sua mano tremante, cominciava a cedere. Un raggio di luce lunare rischiarò la notte, filtrando attraverso le nuvole. Illuminò quelle creature, mostrandole in tutto il loro orrore. La bava colava dai loro musi lupeschi, le foglie bagnate rimanevano impigliate nei loro lunghi artigli e gli occhi rossi lo fissavano sanguinari. Gli passò tutta la vita davanti, ormai aveva perso le speranze. Non avrebbe nemmeno combattuto per la propria vita, tanto sarebbe stato inutile. Quella spada. Quella spada per cui aveva sacrificato tanto. Quella spada che si diceva fosse magica. Quell'inutile pezzo di ferraglia gli sarebbe costata la propria vita. Quello che sembrava il capo branco ringhiò. Sarebbe stato l'ultimo suono che avrebbe sentito. Chiuse gli occhi, aspettando che le creature affondassero i canini nella sua carne, ma improvvisamente una luce iniziò a propagarsi dalle sue mani. La spada. La spada stava emanando una luce intensa e si stava surriscaldando nelle sue mani.
Non ti permetterò di arrenderti.
Sussurrò una voce dolce e femminile nella sua mente. «Chi sei?!» esclamò ancora più spaventato.
Colei che ti sta salvando la vita.
Replicò la stessa voce.
La spada nella sua mano gli strattonò le braccia e, un momento dopo, lo stava trascinando verso una delle creature. La lama schivò gli artigli e si conficcò nel ventre della prima vittima. La creatura brillò e si polverizzò. Spaventato cercò di lasciare la presa sull' elsa, ma quella rimase attaccata, bruciando ancora di più. Venne strattonato di nuovo e il suo corpo volò verso le altre creature che avevano iniziato a saltargli addosso. Enormi figure gli si scagliarono contro. Spaventato, chiuse gli occhi e si lasciò condurre dalla lama magica. Sentì solamente l'acciaio stridere contro gli artigli e il disgustoso suono dell'acciaio affondare nella loro carne.
Poi tutto si fermò. L'elsa cominciò a raffreddarsi. Socchiuse un occhio e vide, anzi, non vide niente. Le creature erano scomparse e la spada aveva smesso di brillare. In preda alla paura la lasciò andare. E questa volta si staccò dalle sue mani, cadendo sul terreno ancora bagnato.
Ahia!
La stessa voce di prima.
«Tu... Tu... Tu sei la spada?» chiese titubante.
Ho un nome, sai?
Il ragazzo rimase in silenzio. Troppo scosso per poter replicare.
Mi chiamo Alba.
Continuò quella, ancora a terra.
Il ragazzo, ancora troppo confuso e scioccato camminò attorno a quella, fissandola dall'alto in basso. Poi si fermò. La raccolse e disse «Io sono Martin».
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Horror
Era ormai tardi ed era stufa di mettere a posto la casa. Aveva acquistato quell'appartamento a poco prezzo, un prezzo così basso che si sentiva in colpa addirittura per averlo preso.
La donna si diresse verso il bagno per lavarsi il volto sudato. Allungò una mano verso il bordo della vasca e iniziò a girare la manopola dell'acqua calda. Non ne uscì un goccio d'acqua. Ci riprovò, ma senza ottenere risultati differenti. Sbuffò, pensando che le tubature fossero rotte, e si rassegnò a non potersi godere la sua vasca prima di prepararsi per la notte, si alzò. Mentre usciva dal bagno, però, sentì il rubinetto scorrere. Si voltò stupita. L'acqua scorreva limpida. Si avvicinò al rubinetto e girò la manopola per chiuderlo. Si voltò nuovamente per andare a prendere l'accappatoio, ma l'acqua prese di nuovo a scorrere. La donna sbuffò e si voltò di nuovo. Stavolta, però, scorreva un liquido rosso. Ruggine. Pensò lei. Tornò a chiuderlo, ma nonostante continuasse a girare, non riuscì a chiuderlo. Agitata corse in salotto alla ricerca della cornetta del telefono e provò a chiamare aiuto. Ma la linea era interrotta. Esasperata, ritornò in bagno, ma questa volta scorse qualcosa di scuro dentro la vasca. Il suo cuore iniziò a battere forte e un basso ronzio le inondò le orecchie. Un' ansia innaturale le assalì, mentre l'acqua continuava a scorrere.
Si allontanò dalla soglia dalla porta e si appiattì contro il muro. Sbirciò dentro il bagno e vide quella cosa muoversi. Appoggiò la testa contro la parete e chiuse gli occhi, convincendosi di essere troppo stanca e di essersi immaginata tutto. Con gli arti tremanti, lo stomaco sottosopra e la pelle d'oca, si sporse di nuovo, ma la bambina con il volto ricoperto da lunghi capelli neri e bagnati le si parò all'improvviso a pochi centimetri dal viso. Il suo incarnato bianco e malsano, gli occhi completamente neri. La donna cacciò un urlo, il battito del suo cuore ormai forsennato. Tentò di fuggire, ma le sue gambe si fecero improvvisamente pesanti, impedendole di muoversi. «Giochi con me?» sussurrò una voce sottile ma terrificante, le parole che le rimbombavano nella testa. La donna era disperata, cercò di scappare di nuovo ma qualcosa di freddo e bagnato le serrò il collo. Due braccia fredde le circondarono la vita, bagnandole gli indumenti. «Giochi con me?». Intanto calde lacrime le scorrevano lungo la guancia, gelando all'istante quando quelle fredde mani si insinuarono sotto le vesti accarezzandole la carne.
(Lo so, non sono un granché con l'horror, non ci ho mai provato 😅)
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Mistero/Thriller
L'uomo girò la chiave nella serratura. «Amore! Sono tornato» esclamò buttando la cartelletta di lato e togliendosi le scarpe. Iniziò a percorrere il corridoio dell' appartamento diretto in cucina, dove sospettava fosse la moglie. Con sua grande sorpresa, la donna non c'era. Inarcò un sopracciglio e si diresse verso la camera da letto, ma nemmeno lì vi era traccia di lei. Girò tutta la casa per cercarla, ma senza successo. Si convinse che fosse uscita e decise di tornare in cucina per poterla chiamare dal telefono fisso. Lungo il corridoio vide che il pavimento era macchiato da un liquido rosso. Prima non c'era, ne era sicuro. Corse verso la soglia della porta della cucina. Lí c'era sua moglie, distesa scompostamente a terra con un coltello piantato nel cuore.
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Storie d'amore
La guardava da lontano. La guardava da lontano perché aveva paura di avvicinarsi a lei. Paura di essere respinto. Se avesse rivelato ad alta voce le cose che avrebbe voluto farle, persino una prostituta sarebbe arrossita. Avrebbe voluto afferrare quel viso delicato e avvicinarlo al proprio. Poggiare le proprie labbra su quella bocca, per poi infilarci la lingua e gustarne il sapore. Avrebbe voluto accarezzarle la schiena o anche solo la chioma ondulata. Avrebbe tanto voluto stringerla tra le braccia e annegare tra quei lunghi capelli profumati. Avrebbe voluto passeggiare in giro con lei, mano nella mano. Avrebbe voluto poterla fissare in quei meravigliosi e limpidi occhi, senza che qualcuno lo insultasse. Avrebbe voluto avere il coraggio di parlarle. Si sarebbe accontentato anche solo di un semplice contatto. Ma invece se ne stava lì, seduto su quella panchina del parco a fissarla, mentre rideva e scherzava con suo fratello. A vedere il braccio di lui stretto attorno alla sua vita. A vederli avvinghiati mentre si baciavano, sorridendosi dolcemente.
Strinse gli occhi e soffocò quel ringhio nel petto. Si alzò dalla panchina e si diresse verso casa.
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Forse vi ho annoiato ancora di più. Forse ho catturato il vostro interesse. Forse siete semplicemente passati oltre... Mah.
In ogni caso, ecco il disegno della mia protagonista, Sophie Hunter, realizzato da me.
Qualche informazione sui miei personaggi... Direttamente dalle loro labbra.
Sophie
Che dire? Sono una semplice ragazza che vive a San Francisco con i suoi genitori. Ho una splendida sorellina di otto anni che i miei hanno adottato quando avevo tredici anni e... Non so che dire. Amo leggere. Amo troppo leggere. Oh! Un tempo facevo molto sport individuale, come scherma, judo e roba così. Che altro devo dire?
Joanne
Avete mai visto la montagna del successo? Se vi capita di passarci, alzate lo sguardo, mettetevi gli occhiali da sole e mi vedrete lassù. Sul vertice. Dovete sapere che vivo di adrenalina e odio le persone mollaccione. Sono una tipa decisa e testarda. Seguo l'istinto e gli impulsi, come si addice ad una vera Imperium dell'aria e, modestia a parte, sono tra le migliori nel mio elemento.
Aiden
Non ho molto da dire. Sono a capo di una delle squadre della Base 5 e miro a fare carriera. Ambisco a migliorare me stesso in modo corretto e leale. Deve essere meritato tutto ciò che ottengo. Ho varie passioni, come la fotografia, ma sono capace di accantonare tutto quando l'obiettivo che mi viene assegnato lo richiede. Insomma: prima il dovere, poi il piacere. Ho bisogno di tenere tutto sotto controllo e con una buona dose di forza di volontà e auto imposizione, riesco sempre nel mio intento. È questo equilibrio che mi consente di controllare il mio elemento. L'acqua.
Seth
Non sono affari che vi riguardano.
Skyler
Non crollare mai. È questo il mio motto. Qualsiasi cosa succeda bisogna essere forti e non cedere alla disperazione. Non bisogna mai arrendersi. I forti vincono sempre. E, anche se capita di perdere, bisogna essere capaci di rialzati più forti e determinati di prima. Sono un' Imperium della terra e cerco di impegnarmi il più possibile per difendere con tutta me stessa i miei amici.
James
Ehi, piacere di conoscervi, e sono sicuro che lo stesso vale per voi. D'altronde, è me che conoscerete. I vantaggi e gli svantaggi nell'incontrarm? Di vantaggi ce ne sono tanti. Puoi ammirarmi, puoi ascoltare costantemente frasi intelligenti e profonde, puoi divertirti, puoi sbavarmi dietro, puoi innamorarti... E tante altre cose. Svantaggi? Vedila così, se non ti manca nulla vuol dire che mi stai simpatico. Non sono un ladro, prendo solo momentaneamente in prestito macchine, case, bagni, biciclette, persone... E sarebbe comunque un grande onore per voi. Spegnete pure le luci, perché io sono fuoco e sono qui per illuminare e riscaldare il vostro mondo.
Godetevi lo spettacolo ragazzi.
Spero vi siano piaciute le loro presentazioni! ;)