MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE...

By lucaholdencaulfield1

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Precedentemente il racconto si intitolava "THE BEGINNING." Nel 2280 gli abitanti della Terra sbarcano su Mart... More

Capitolo 1 - 12 giugno 2310
Capitolo 2 - Capsula
Capitolo 4 - Hackers
Capitolo 5 - Fuga
Capitolo 6 - Tempesta
Capitolo 7 - Braccati
Capitolo 8 - Gli Osservatori
Capitolo 9 - Chiarimenti
Capitolo 10 - Genitore
Capitolo 11 - Speranza
Capitolo 12 - Inseguimento
Capitolo 13 - Missione Suicida
Capitolo 14 - S.O.S.
Capitolo 15 - Sentimenti
Capitolo 16 - Aiuto
Capitolo 17 - Tradimento
Capitolo 18 - Amici
Capitolo 19 - Passato
Capitolo 20 - Annuncio
Capitolo 21 - Clem Hale
Capitolo 22 - Ritrovamento
Capitolo 23 - Nemici-Alleati
Capitolo 24 - Partenza (Parte 1)
Capitolo 24 - Partenza (Parte 2)
Capitolo 25 - Benvenuti sulla Terra
Capitolo 26 - NASA
Capitolo 27 - Rabbia
Capitolo 28 - DNA
Capitolo 29 - Decisone
Capitolo 30 - Interrogatorio
Capitolo 31 - Attacco (Parte 1)
Capitolo 31 - Attacco (Parte 2)
Capitolo 31 - Attacco (Parte 3)
Capitolo 31 - Attacco (Parte 4)
Capitolo 32 - Riscossa
Capitolo 33 - Motivi (Parte 1)
Capitolo 33 - Motivi (Parte 2)
Capitolo 34 - Altruismo
Capitolo 35 - Contatto
Capitolo 36 - I Rifugiati (Parte 1)
Capitolo 36 - I Rifugiati (Parte 2)
Capitolo 37 - False speranze
Capitolo 38 - Proposta
Capitolo 39 - Ultimo Sguardo
Capitolo 40 - Entrata Trionfante
Capitolo 41 - Riconciliazione
Capitolo 42 - Svolta
Capitolo 43 - L'ultimo scontro
Ringraziamenti

Capitolo 3 - Messaggio

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By lucaholdencaulfield1



Aziono lo skate e ordino a Trixy di andare a tutta birra.

La velocità mi ha sempre eccitato, ma in questo momento ho con me una scheda nascosta nel mio casco, e per giunta non è di mia proprietà.

Se mi coglieranno in flagrante, probabilmente subirò la pena capitale qui su Marte, ovvero spediranno il mio copro fuori dall'orbita marziana.

Sul pianeta rosso, un reato viene valutato secondo gli indici di gravità: i Governanti si riuniscono quando il reato viene commesso e decidono la sentenza.

La pena più severa è il lancio fuori dal pianeta senza tuta spaziale.

Una volta ho assistito ad una vicenda che vedeva coinvolta l'Èlite. Un lavoratore, che secondo tutti i marziani svolgeva una vita priva di azioni, venne lanciato fuori dall'orbita.

In molti presupponevano che l'uomo fosse stato incastrato. Solo in un secondo momento trapelarono alcuni voci che affermavano che il reato dell'uomo era stato rubare dei Marx, la nostra moneta attualmente in circolazione.

Una cosa alquanto sospetta considerando che i Marx su Marte si vedono raramente.

Tutta l'economia marziana è sotto il  più totale controllo del Governo; i Governanti sanno ogni singolo cittadino quanto guadagna, ogni singola spesa che effettua.

Quasi sicuramente l'uomo non svolgeva una vita priva di azioni, e di certo aveva scoperto qualcosa di cui non doveva venire a conoscenza, e quando i segreti trapelano il Governo chiama l'Èlite, che è subito pronta ad intervenire con l'uso della forza.

Tutte le persone di Marte temono la pena capitale poiché è una morte lenta e dolorosa: le gambe e le braccia ti abbandonano gradualmente, poi man mano tutto il corpo si lascia andare e con esso il cervello, che non riceve più ossigeno. Ed io, proprio in questo momento, sto trasportando una scheda presa senza permesso.

Se fosse una trappola? Se l'Èlite ha messo la capsula lì di proposito per scoprire chi diserta le leggi di Marte? 

Sto diventando paranoico come Sam. Dove è finito il mio spirito coraggioso e la quella voglia di spingermi sempre oltre?

Le strade di Marxan sono desolate.

Avvisto il distretto in cui viviamo: il Medio.

Il Governo ha voluto dividere la popolazione per ceti sociali; noi apparteniamo alla classe media, poiché mamma ha lavorato nell'osservatorio e papà capitanava le spedizioni che portavano le navicelle marziane sulla Terra, ma dal momento che non si hanno più notizie di papà rischiamo di trasferirci nel Distretto Basso, cioè la popolazione che effettua i lavori più umili, dal cassiere al MARTIANFOOD al meccanico nella MarsCar.

Le abitazioni nel Distretto Basso non sono poi così diverse da quelle del Distretto in cui viviamo, l'unica differenza e che se ci dovessimo trasferire nel terzo distretto non ci sarebbe concesso l'uso di un robot personale e di particolari intelligenze artificiali.  

Infine c'è il Distretto Alto, di cui fa parte anche Sam, dove vivono tutti i membri dell'Èlite e i Governanti.

Le case in quel Distretto sono lussuosissime e ricche di privilegi. La dimora di Sam è enorme tanto da farci entrare un esercito.

Ogni stanza ha un robot personale adibito a sopperire tutti gli agi che i proprietari richiedono.

Dalle spiegazioni che ho potuto recepire dalla nonna l'umanità si è evoluta solo a livello tecnologico, compiendo mirabolanti scoperte, ma per quanto riguarda l'organizzazione sociale non si è evoluta per niente.

Gli strati sociale vengono divisi da un linea all'apparenza invisibile, ma invalicabile, infatti nessuno mai è salito di livello sociale, si peggiora ma non si migliora.

In questo modo i più potenti possono governare senza guardarsi le spalle.

Le abitazioni nel quartiere sono disposte a schiera, la nostra è l'abitazione numero 7.

Il numero non è casuale, ma è stato scelto da mio padre in base alle prime lettere dei nostri nomi, il mio e quello di Dylan; infatti la C è la terza lettera dell'alfabeto, mentre la D è la quarta, quattro più tre fa sette, ed ecco spiegato il motivo per cui mio padre ha scelto quell'abitazione.

Rammento che diceva sempre che l'unione fa la forza e che un giorno io e Dylan avremmo potuto cambiare questo pianeta. Lui credeva molto in noi, ma diffidava chi attualmente governa il pianeta rosso, affermando che i Governanti non hanno il ben che minimo rispetto dei cittadini. 

In qualunque posto si trovi adesso spero sia ancora vivo, me lo deve.

Ogni volta che partiva per una spedizione diceva sempre: "Tornerò presto, campione. Sei tu l'uomo di casa adesso", e si allontanava per la volta della Terra accennando il suo sorriso beffardo.

Ma ora basta crogiolarsi sulla sorta di mio padre, visto che al momento sono in guai seri. 

Forse è meglio non entrare per la porta principale, così circumnavigo la casa, che vista da fuori ha la forma di un grande formaggio smussato nei lati.

Il cielo nel contempo inizia a diventare rosso ed annuncia l'arrivo della notte che spesso viene con brezze particolarmente fredde.

Sussurro a Trixy, prima di estrarre la scheda, di spegnare lo skate e con esso scompare per magia anche il casco.

Entro dalla porta metallica nel retro di casa, e di soppiatto entro nella stanza che noi chiamiamo ripostiglio.

  «Ciao Carl.» È la voce squillante di Mr.Bender, ma io sobbalzo e indietreggio posando le spalle contro la parete ultrasensibile. La scheda precipita al suolo ruzzolando.

«Bender, ma ti sei nascosto?» Gli dico chiudendo gli occhi e respirando affannosamente.

Per un attimo ho temuto che l'Èlite mi avesse rintracciato e che avrei messo in pericolo la mia famiglia.

Con un gesto frettoloso raccolgo il prezioso oggetto che avevo perso pochi istanti fa.

«No, Carl. Ero di passaggio, stavo sistemando la stanza che voi chiamate ripostiglio» Risponde  roboticamente.

«Forse non è una buona idea entrare dal retro, la prossima volta entrerò dalla porta principale, evitando di rimanerci secco per lo spavento» Il respiro ritorna regolare e mi appresto ad andare nella stanza, cercando di camminare con le punte dei piedi, in modo tale da non destare il minimo sospetto.

Per fortuna Dylan non è in casa.  «Trixy accendi il sistema.»

«Subito signore.» Risponde lei.

L'intelligenza artificiale che possiedo è stata anch'essa progettata dalla nonna ed possiede parecchie peculiarità, ma la più importante resta l'invisibilità che Trixy aziona nel momento in cui mette in funzione in modo tale non essere rintracciata da alcun server.

Possiede un sistema di sicurezza difficilmente bypassabile, essa si mette in funzione solo dopo aver ascoltato la mia voce, scansionato la retina degli occhi e l'impronta digitale, in più se desta qualche sospetto pone alcune domande di cui solo io sono a conoscenza.

Se sciaguratamente qualcuno mi forzasse ad azionare Trixy lei non lo farebbe lo stesso, poiché è munita di fotocamere quasi invisibili ad occhio nudo.

Su Marte tutti i sistemi, i computer e le intelligenze vengono controllati dai Marsoid, dei robot in grado di controllare un flusso di dati inimmaginabile.

Inaspettatamente la nonna, un giorno come tanti mandò Trixy; mamma e papà sono tutt'ora all'oscuro di tutto il potenziale che Trixy possiede; entrambi credono che Trixy sia soltanto una comune intelligenza artificiale, e che non è diversa da tutte la singole intelligenze che possiedono i cittadini di Marte.

Appena papà me la consegnò, io corsi dritto nel mio letto ad esplorare le sue funzionalità. Fui sorpreso di vedere un video messaggio della nonna: "Caro. Lei è la tua nuova intelligenza artificiale ed è diversa da tutte le altre" rammento che fece un occhiolino, "gode di una capacità di immagazzinare dati che nessun'altra intelligenza possiede sul tuo pianeta, inoltre Trixy conosce alcune informazioni che le ho impiantato nel suo circuito, e che a tempo debito lei ti dirà."

La nonna è sempre stata una persona enigmatica, ma al tempo stesso una donna piena di risorse ed estremamente intelligente.

Allora avevo dieci anni e l'idea di possedere un segreto con mia nonna mi prese al tal punto che non proferì parola neanche con Sam.

Anno dopo anno, Trixy è stata progettata in modo tale che proporzionalmente all'aumentare della mia età, essa rivela maggiori funzionalità.

La piccola scrivania appoggiata alla grigia parete, si tramuta e diventa un sistema sulla quale appare il volto di Trixy.

Inserisco nella slot la scheda.

«Signore, questi dati sono TOP-SECRET, provengono dalla Terra. Emittente: Cara Johnson. Destinatario: Carl Lawrence.»

Io? La nonna? La nonna vuole comunicarmi qualcosa di TOP-SECRET?

La paura che scorre nelle vene; se mi provocassi una ferita in questo momento il mio sangue uscirebbe nero.

«Signore, una volta visionato il video messaggio, il file verrà cancellato per sempre. È una procedura di default assegnata all'estensione di questo file.»

Trixy non è di conforto, non fa altro che aumentare la tensione che aleggia nella stanza illuminata dai neon ad energia solare. 

Inizio a mangiucchiarmi le unghie, un'abitudine quando il mio corpo sprigiona tensione.

Ormai ho preso la scheda, e non resta che scoprire cosa nasconde.

«Trixy apri il file.» Ordino tremolante.

«Signore, è una comunicazione classificata dal bollino rosso secondo l'indice delle urgenze.»

«Procedi.» Il file si apre, e Trixy scompare lasciando posto al volto di mia nonna, una donna di età avanzata con occhi azzurri penetranti e un viso tondo. Indossa una tuta blu aderente e noto immediatamente che il logo intagliato sul petto combacia con quello effigiato sulla navicella, "NASA."

Appena dalla sua fuoriesce la prima parola, i capelli oro si muovono appoggiandosi delicatamente sulla fronte. 

«Ciao Carl, avrei voluto parlarti da vicino, ma le circostanze mi hanno costretta a registrare questo video messaggio. Come credo che ti abbia anticipato Trixy, questa è una comunicazione rossa, di estrema importanza. Tu sei l'unica persona di cui io mi possa fidare in questo universo abitato da creature ostili...»

Le prime parole della nonna presagiscono che il messaggio non sarà un invito ad una festa.

«Sulla Terra si è scaturita una catastrofe, è scoppiata una guerra fra nazioni, la stesse nazioni che nel lontano e pacifico 2280 mandarono la prima colonia su Marte. La Terra non è più il posto di cui io ti raccontavo. Tutto ha avuto inizio con l'ultima spedizione partita da Marte. La stessa spedizione che vedeva tuo padre al comando. Da tempo si tramava una rivoluzione che sarebbe partita dalla Terra sino ad arrivare su Marte. Molto tempo dopo sono venuta a conoscenza che tuo padre era a capo della rivolta. Ogni qual volta una navicella giungeva da Marte alla Terra, si aggiungevano uomini alla causa, stanchi anch'essi della vita che si svolgeva sulla Terra. Dopo vari anni, tuo padre ha radunato il suo esercito e il 31 dicembre 2307 ha inizio la guerra mondiale qui sulla terra.  Tuo padre ha scaturito il conflitto; all'inizio il suo obiettivo era liberare i due pianeti dalle forma di governo, ma poi il delirio dell'onnipotenza ha preso il sopravvento, ed ora il suo obiettivo si è tramutato nel regnare incontrastato i due pianeti. Alcune nazioni si sono alleate a lui, mentre altre gli hanno dichiarato guerra e la battaglia è tutt'ora in corso. Ma la Resistenza reggerà ancora poiché l'avanzata di tuo padre è diventata inarrestabile.  Siete in pericolo anche su Marte; tra non molto, quando finirà la battaglia e le redini del potere passeranno sotto le mani dei Ribelli, egli verranno con un esercito di navicelle e raderanno al suolo Marxan, e tutte le altre città confinanti. Mentre io ti aggiorno dei fatti accaduti durante questi lunghi e interminabili tre anni, Trixy sta già effettuando il download sulla sua memoria inviolabile. Lei vi informerà dell'occorrente necessario che vi occorre per fuggire da Marte ed approdare su Argus. Mio caro ti starai porgendo milioni di domande, ma ora non è il momento di trovare le risposte. Fa quello che ti dico. Negli ultimi anni ho mandato su Argus, un piccolo pianeta nel nostro sistema solare, dei robot capaci di costruire delle piccole abitazioni con tutto il necessario per sopravvivere. Sarà un shock per te, ma sei l'unica persona in grado di aiutare la tua famiglia.  Non so se avremo ancora l'opportunità di vederci e se questa sarà l'ultima volta in cui vedrai il mio viso, sappi che tu resterai sempre nel mio cuore e la mia anima vagherà nella galassia per proteggerti. Ti ricordi la frase che ti ripetevo sempre prima di chiudere le comunicazioni? Quando sentirai la mia mancanza ripetila e io sarò lì al tuo fianco. Ti voglio bene Carl.» Il mio viso comincia a bagnarsi.

Un mix di emozioni inizia a logorarmi lo stomaco: rabbia, stupore, tristezza e ancora rabbia.

Come ha potuto mio padre scaturire una guerra planetaria? Tutti gli abitanti di Marte sono in pericolo, come posso salvare solo la mia famiglia sapendo dell'imminente pericolo che incombe sul nostro pianeta?

Non riesco a trovare una soluzione, non ho idea di quando l'esercito di mio padre arriverà su Marte, ho solo tanta confusione nella mia testa e miliardi di domande.

«Signore, download completato!»

Come posso fare quello che la nonna ha ordinato e quindi lasciarmi alle spalle la morte di migliaia di persone?

Assorto nei miei pensieri avverto dei passi provenire dal breve corridoio che collega la stanza alla cucina. La mamma è sulla soglia dell'entrata e nota le lacrime che straripano dai miei occhi.

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