Capitolo 5 - Fuga

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Joshua è incredulo quanto Daren, mentre il volto di Isaac si tinge di un'aria furiosa.

«Non sapevo che l'amico qui fosse il figlio di un Ribelle.» Si fa avanti Daren rivolgendosi a Johsua. «E noi che avevamo paura di spaventarlo. Mi sa che quelli che devono avere paura siamo proprio noi.»

Ha ragione, sono considerato il figlio di un Ribelle, e il trattamento a me riservato non sarà uno dei migliori.

Tempo fa un uomo si è ribellato al Governo, e le conseguenze sono state estreme. L'uomo è stato spedito fuori dall'orbita per atto di tradimento, ma il trattamento che ha subito il figlio è stato ancora peggiore.

Per un lungo periodo, chiunque lo incontrasse lo guardava con occhi indiscreti, e il ragazzo fu costretto addirittura ad abbandonare la scuola poiché i suoi compagni lo prendevano in giro.

E dopo un paio di mesi nessuno la più rivisto diventando così una leggenda per i marziani.

Devo riuscire a non crogiolarmi troppo su questi pensieri, poiché solo i tre ragazzi davanti a me sono a conoscenza del mio segreto, e oltretutto anche loro operano in maniera segreta e illegale stando alla legge che vige su Marte.

«Da quanto tempo sai che sulla Terra è in atto un conflitto?» Chiede Isaac sollevando le mani dal bancone e mettendosi in posizione eretta e a braccia conserte.

«Da poche ore.» Gli rispondo in tono scialbo.

Isaac sbatte un pugno contro il suo stesso palmo e si volta di spalle. «Sapevo che fosse in atto un conflitto sulla Terra. Ma non aveva prove concreto sino ad oggi. Il file dov'è?»

«Cancellato.» Rispondo con un filo di voce.

«Cosa?» Joshua avanza e le rotelle della sedia a contatto con il consunto pavimento producono uno rumore fastidioso.

«Ragazzi sono anch'io sotto shock. Da poco sono venuto a conoscenza che mio padre non è la persona che pensavo fosse. Era una comunicazione di massima urgenza, e il protocollo del file prevedeva l'eliminazione dopo l'apertura.» Gli confesso guardandoli ad uno ad uno.

«Cristo!» Esclama Daren. «Allora siamo in guai seri. Non sappiamo neanche fra quanto tempo verrà quest'esercito su Marte?» Abbasso il capo e scuoto la testa. Sono sconvolto quanto loro.

«Ti ha riferito qualche altra informazione tua nonna?» Domanda Isaac.

«No!» Mento, ma non mi fido abbastanza per dirgli di Argus, il pianeta che la nonna ha indicato alla mia famiglia per la fuga. Se dovrò morire su Marte, almeno salverò mia mamma e mio fratello.

«E io che volevo fare irruzione e rompere il culo a quei maledetti membri dell'Èlite.» Afferma Daren sbuffando, e al tempo stesso inizia a stuzzicare Joshua.

«Smettila.» Ordina il ragazzo orientale.

«Che c'è? È un mio sogno infranto.» Dice girando il volto dall'altro lato.

Mi sollevo dal bancone e avanzo verso Isaac, e nello stesso attimo guardo Daren e Joshua.

«E se dicessi tutto all'Èlite?» Propongo cogitabondo. Dalla loro espressione sbigottite capisco che ho appena toccato un tasto dolente: Joshua trasalisce dalla sedia, mentre il ragazzo di colore alza una mano e l'abbassa velocemente.

«Dico ma sei impazzito?» Chiede il ragazzo orientale riposizionandosi in maniera composta sulla sedia.

«È una pessima idea!» Constata Isaac dalla retrovie.

«Cosa possiamo fare allora?» Ho un disperato bisogno di trovare un'idea che possa aiutare tutti i cittadini di Marte.

«E se l'Èlite sapesse già tutto? Cioè ragazzi è abbastanza strano che quei tipi là, non sappiano qualcosa.» Afferma Joshua girandosi verso il pc e trasmettendo quante più informazioni possibili sull'ologramma.

MARXAN: LA PRIMA GENERAZIONE [PRESTO CARTACEO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora