The Barman ➼ Larry Fanfiction

By larryshugs_

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"Chi ti credi di essere?" mi alzai dalla sedia e poggiai le mani sul tavolo "Fai l'amicone con Zayn e poi cer... More

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27- The end

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By larryshugs_

"Ancora non capisco perchè debba sopportarti per più di cinque minuti"

Harry alzò gli occhi al cielo "Perchè dobbiamo trovare il regalo di compleanno di Zayn"

"E illuminami ancora una volta del motivo per cui devo cercarlo insieme a te?"

"Perchè noi due siamo gli amici più stretti che lui abbia, da quello che ne so." Fece spallucce e si guardò intorno per cercare un qualche oggetto che potesse attirare la sua attenzione "Oh, aspetta. Non c'era anche un altro ragazzo? Naill giusto?"

"Si chiama Niall." Lo corressi con un sospiro "Quel traditore ha dovuto abbandonarmi qui con te perché aveva un appuntamento con una ragazza e non è affatto carino disdire tutto solo per cercare un futile regalo." Arricciai il naso "E per la cronaca, io sono un suo amico," sottolineai con ovvietà "Tu sei solo il barista che gli fa dei sconti sulle birre del suo stupido locale"

"Ehi, il mio locale non è stupido!" Si accigliò lui lanciandomi un'occhiataccia "E comunque è stato lui ad invitarmi, dicendomi esplicitamente 'considerati uno dei nostri, non puoi assolutamente mancare!'"

"Era ubriaco, non sapeva quello che diceva" sbuffai scuotendo la testa.

"Come fai a sapere che era ubriaco?" chiese divertito.

"Perché quando è da te è sempre ubriaco." Gli lanciai un'occhiataccia "Oh a proposito, grazie per questo" conclusi ironico.

"Non è colpa mia!" si difese lui "È lui che sente questo inutile bisogno di farlo"

"Non è un bisogno"

"E che cos'è allora?" chiese scettico lui.

Sospirai, stupito di quanto poco conoscesse Zayn "Lo aiuta a non pensare. A estraniarsi dal mondo e a non pensare a nulla"

"Di cosa dovrebbe preoccuparsi? Non mi sembra il tipo che si fa molti problemi"

"Invece lo è." Scossi la testa. Poi lo guardai con sfida "Questo lo sapresti se fossi un suo vero amico"

Lui non sembrò offendersi, anzi si limitò a roteare gli occhi con divertimento.

"Lui mi considera tale ed io non me ne lamento." Fece spallucce "E poi, in vino veritas no?" mi sorrise lui.

Lo guardai brevemente per poi distogliere lo sguardo su delle vernici poste sopra un grosso scaffale, osservandole distrattamente.

"Perchè non gli dai semplicemente qualche buono per degli alcolici? In fondo non sei costretto a fargli nulla"

"È una buona compagnia." Fece spallucce, analizzando delle matite e dei pennelli che sembravano tutti uguali tra di loro e con dei prezzi orrendamente alti "E per quanto possa sembrare strano mi sono già affezionato a lui e ai suoi insensati discorsi da ubriaco"

"Lui non porta a letto i suoi amici. Li scarica dopo una nottata di sesso sfrenato e poi non li cerca più, mettendosi subito alla ricerca altri ragazzi con cui divertirsi." Affermai pensieroso per poi voltarmi e fronteggiare il suo sguardo confuso "Cos'hai tu di speciale?"

"Ancora con questa storia?" Scosse la testa, stufo della solita accusa "Non sono stato a letto con lui e non ho neanche intenzione di andarci"

"Perchè? Zayn è piuttosto attraente, rispecchia i canoni di tutti. Non credo tu sia così esigente" chiesi con indifferenza.

"Perchè è un mio amico!" Ribattè Harry esausto "Smettila di ritornare sempre allo stesso discorso, non andrò a letto con Zayn." Scosse la testa, probabilmente stufo di quella storia "E poi ho altri gusti in fatto di ragazzi." Mormorò, lanciandomi un'occhiata di sfuggita "Preferisco di gran lunga quelli riservati, un pò scontrosi e che si ubriacano dopo una rottura"

Arrossì violentemente e cercai di concentrarmi su qualcosa che non fosse lui o i suoi occhi o le sue labbra o il suo corpo praticamente appiccicato al mio per quanto fosse vicino.

Si era praticamente dichiarato o stavo solo fraintendendo tutto? Era possibile fraintendere una cosa del genere, poi?

"Era solo curiosità" feci spallucce fingendo indifferenza, osservando dei quadri di anonimi pittori e una grande tela bianca. Forse potevo regalargli quella. Sembrava avere le dimensioni simili alle tele che solitamente utilizzava Zayn.

"E tu?" spezzò il silenzio il riccio.

"Io cosa?" risposi sinceramente confuso, squadrando la tela di fronte a me con interesse.

Speravo non mi chiedesse il mio ideale di ragazzo perché non avrei saputo cosa rispondere. Nella mia testa mi si era formata involontariamente l'immagine di un riccio alto quanto una giraffa e con gli occhi verdi ma questo non aveva nulla a che vedere con Harry. Ero solo stanco. Di lui, delle sua avance, di Zayn che non faceva altro che spingermi tra le braccia di uno sconosciuto e di quella stupida situazione.

"Sei mai stato con Zayn?"

Nella mia testa tirai un lungo sospiro di sollievo.

"Intendi se ci sono andato a letto?" Inarcai un sopracciglio nella sua direzione e lo trovai intento ad osservarmi curioso. Lui annuì ed io scrollai le spalle "Certo che no, è una delle tante regole da non violare"

"Quali regole?" Inclinò la testa di lato e si voltò completamente nella mia direzione, non badando neanche alla tela che stavo osservando da più di tre minuti.

"Le regole dei coinquilini, sai." Borbottai in risposta "Quelle per cui si deve dividere il mensile, si deve fare la spesa almeno una volta a settimana, per cui ognuno deve pulire la propria stanza." Elencai, sentendomi leggermente a disagio sotto il suo sguardo così ingiustificatamente interessato e attento "Quello di non fare sesso è in cima a queste. E poi dai, Zayn? Per me è come un fratello, sarebbe come fare un incesto" ridacchiai, divertito che potesse solo pensare una cosa del genere.

Con la coda dell'occhio lo vidi sorridermi con tanto di fossette e per un momento fui tentato di voltarmi verso quegli occhi che sembravano brillare e attirarmi nella loro rete, simili a delle sirene che chiamavano a sè i marinai, e non potei non resistere oltre ed osservare il viso del ragazzo che mi stava accanto e che non distoglieva lo sguardo dal mio nemmeno per un secondo.

Era quel tipo di sguardo che ti faceva sentire piccolo e indifeso, forse anche un pò imbarazzato. Anche i suoi occhi sembravano sorridermi e non potei non confessare a me stesso quanto fosse attraente in quel momento.

"Credo che questa andrà benissimo" sussurrai a mezza voce riferendomi alla tela, tenendo però gli occhi incollati su quelli di Harry.

Lui continuò a sorridermi in quel modo caldo e timido che tanto lo rappresentava "Già, lo penso anch'io"

Mi schiarì la gola sentendo improvvisamente troppo caldo e, con un leggero e indiscreto movimento, mi voltai verso altri scaffali pieni di pittura e vernici varie, evitando così i suoi occhi che dicevano più del dovuto. Sentivo ancora il suo sguardo su di me ma cercai di non badarci più di tanto.

Mi concentrai piuttosto su qualcos'altro da poter aggiungere al regalo, guardandomi intorno insoddisfatto.

C'erano un sacco di pennelli di grandezze e misure differenti sul bancone e proprio lì vicino una tavolozza di legno, con accanto una piccola tela piena di luminosi e vivaci colori, probabilmente utilizzata per mostrare ai clienti le varie tonalità di colori.

Sollevai lo sguardo e adocchiai subito su uno scaffale piuttosto alto dei colori ad olio che avevo visto più volte dentro la stanza di Zayn e che ormai erano quasi del tutto finiti.

Ovviamente la sfortuna doveva proprio avercela con me e mi chiesi mentalmente perchè diavolo dovevano mettere dei colori ad olio negli scaffali più alti.

Evitai di sbuffare indispettito e incominciai ad allungarmi verso il pacchetto.

Sicuramente Harry mi avrebbe preso in giro tutto il giorno per la mia altezza diversamente alta, ma non era colpa mia. Era lui quello troppo alto.

Picchiettai con le punta delle dita la confezione dei colori ma così facendo non feci altro che allontanarla da me e dalla mia mano.

Sentì una leggera risata accanto a me e con la coda dell'occhio vidi Harry scuotere la testa. Poi mi si avvicinò con calcolata lentezza, quasi assaporando il mio inutile e disastroso tentativo di raggiungere ed afferrare i colori, e allungò una mano verso l'alto scaffale, superando la mia mano e afferrando il pacchetto.

Odiai quei colori ad olio più di quanto odiassi Harry girarsi e sorridermi vittorioso.

Prima o poi glieli avrei fatti ingoiare, uno per uno. Era solo questione di tempo.

"Per niente basso dicevi?"

Gonfiai le guance come un bambino e incrociai le braccia al petto.

"Meglio di essere un grattacielo dotato di gambe e di avere in testa dei strani ricci che sembrano avere vita propria"

"Hai appena insultato i miei fantastici e morbidissimi capelli?" Alzò entrambe le sopracciglia.

"Dovresti farmeli toccare. Sai, solo per vedere se è vero"

Questo è quello che avrei voluto dire, ma preferì evitare di dimostrare apertamente il mio piacere al solo pensiero.

"Puoi giurarci" lo sfidai, riprendendo il mio solito coraggio.

Harry non si era ancora allontanato, aveva in mano i colori ad olio e il suo viso era pericolosamente vicino al mio. Io potevo o non potevo avere le guance arrossate per la vicinanza del riccio e senza pensarci due volte allontanai un pò il viso dal suo, tirandomi indietro. Lui sembrò ancora più divertito dal mio voler prendere le distanze e, senza allontanarsi o avvicinarsi ancora di più, si voltò completamente nella mia direzione. Continuò a guardarmi dritto negli occhi senza esitazione poi voltò lo sguardo leggermente verso il basso.

Io non distolsi gli occhi dalla sua espressione divertita, attirato dal modo in cui i suoi lineamenti facciali si rilassavano e le sue labbra si piegavano in un sorriso.

La sua mano si mosse ma io ero troppo occupato a fronteggiare il suo sguardo per notarlo.

Poi alzò nuovamente lo sguardo ed io quasi sobbalzai per l'improvviso movimento, scontrandomi con i suoi bellissimi occhi verdi.

Lo vidi allungare la mano verso di me e poi con un gesto rapido strofinare un dito sulla mia guancia, ridacchiando subito dopo. Nell'esatto momento in cui aver sentì un tocco freddo sulla mia pelle indietreggiai confuso.

Guardai la sua mano e vidi il suo indice colorato di giallo. Aggrottai le sopracciglia e spostai lo sguardo sulla tavolozza accanto a me, ricollegando il tutto. Mi passai velocemente una mano sulla guancia per poi osservarmela attentamente e notandola leggermente colorata di giallo.

Strinsi gli occhi a due fessure e guardai in tralice Harry che si limitò semplicemente ad osservare la mia reazione con un ingenuo sorriso.

"L'hai voluto tu" affermò in risposta alla mia occhiataccia.

"Dimmi che non l'hai fatto davvero"

"Credo che tu abbia qualcosa..." mi si avvicinò nuovamente con finta perplessità "Sì, proprio qui" premette il dito sulla mia guancia, ridendo per la mia espressione estremamente scocciata.

"Colpo davvero basso," borbottai tra i denti "Distrarmi per poi dipingermi il viso? Mossa sbagliata, Signor Qualunquesiailtuocognome"

"Io non ti ho affatto distratto." Alzò un sopracciglio con sfida "Hai fatto tutto tu. Eri troppo occupato ad esaminare ogni singola parte del mio viso per poterci fare caso" mormorò con divertimento, con il dito ancora pressato sulla mia pelle.

Arrossì violentemente colpito in pieno. Non stava affatto mentendo, lo avevo davvero osservato attentamente senza il minimo pudore.

"Non è vero," ribattei debolmente "Stavo solo-- solo..."

"Stavi solo cosa?"

Gli lanciai un'altra occhiataccia "Non mi lascio prendere in giro da uno sconosciuto"

"Ma tu mi conosci" rispose lui con la fronte corrucciata.

"Niente affatto, sono ancora dell'idea che potresti essere un assassino ricercato in undici paesi nel mondo. Potresti essere chiunque, perfino un ladro di tele e di colori ad olio." Alzai un sopracciglio "Ecco il motivo per cui non mi dici il tuo cognome"

Harry mi sorrise divertito e premette tutta la mano sulla mia guancia, trasformando il tocco del dito in una vera e propria carezza. Trattenni il fiato e spalancai un po' gli occhi in difficoltà.

Il suo sguardo si posò per un breve momento sulle mie labbra fini ed io istintivamente mi passai la lingua tra di esse. Vidi Harry soffermarsi più del dovuto su quel movimento per poi alzare gli occhi sui miei.

Che stava facendo?

Io cosa stavo facendo?

Si chinò su di me, deviando all'ultimo momento la direzione verso il mio orecchio. Si prese un breve momento per respirare sui miei capelli e, quasi toccandomi la guancia con la sua, dolcemente mi sussurrò all'orecchio.

"È Styles. Il mio cognome è Styles" il suo respiro si abbatteva sulla parte più sensibile della mia pelle "E tu invece sei la persona più bassa che io abbia mai visto"




_______________

Che ne pensate di Harry? Secondo voi Louis ha capito quanto realmente lui sia sincero e ostinato ad aiutarlo?

Dai, che vi regalo tante caramelle! Natale si avvicina e siamo tutti più buoni, vero? Gnaw.

Se volete seguirmi, sentitevi liberi di farlo, seguo tutti. Se volete chiedermi qualcosa o semplicemente fare quattro chiacchiere, non dovete neanche chiedere, vi risponderò alla velocità della luce ;)

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