Hate the way she loves him [S...

By instvlesheart

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SEQUEL della mia prima storia: She Is Our Always. "Avere un posto dove andare - è una casa. Avere qualcuno da... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Votate per la storia!
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17

Capitolo 3

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By instvlesheart

Elizabeth's POV

"C'è nessuno?" chiedo entrando a casa dopo due ore passate a parlare in un bar con Alice.

"Mamma" dice Harry sbucando dalla cucina con Dylan in braccio. Il bambino appena mi vede comincia a fare festa e in automatico sul mio viso spunta un sorriso di gioia.

Harry sorride e mi porge Dylan tra le braccia.

"Ciao piccolo" sussurro lasciandogli dei baci sulla testolina che profuma di borotalco.

Lui risponde come al solito con dei versi e sorride mettendosi la manina in bocca, poi si appoggia su di me appoggiandosi sulla mia spalla.

"Che hai fatto oggi?" chiedo ad Harry sorridendo.

"Ho finito qualche canzone e poi sono passato in studio" risponde incrociando le braccia ricambiando il sorriso.

Tempo fa gli avevo chiesto di riprovare a cantare anche da solista perché sarebbe stato un peccato se uno come lui avesse smesso di cantare per sempre, solo che Harry aveva giurato di smettere di cantare a causa della delusione subita per la rottura dei One Direction.

"E' quello che penso io?" chiedo quasi euforica.

"Ho solo valutato delle situazioni, Lizzy" ridacchia.

"Però ci sono possibilità?" chiedo mordendomi il labbro per trattenere la troppa felicità.

"Mmm forse" risponde per poi fischiettare e alzare lo sguardo sul tetto.

Questo vuol dire che tornerà a cantare! Oddio sono felicissima, potrei urlare in questo momento infatti poso Dylan nel girello che era a due passi da noi e mi scaravento sopra Harry abbracciandolo.

"Harry! Oddio! Sono felicissima!" esclamo, lui ridacchia e mi accarezza i capelli.

Sciolgo l'abbraccio per poi baciarlo con molta passione.

E' da tempo che non passiamo un po' di tempo da soli e con questo intendo anche fare l'amore. Non abbiamo avuto mai il tempo, poi abbiamo dei figli a casa e c'è sempre il timore che possano sentire o vedere qualcosa. La sera siamo sempre stanchi perché Dylan si sveglia molto presto la mattina per mangiare e poi non riusciamo più a riaddormentarci.

Come volevasi dimostrare, il desiderio prende il sopravvento e lui mi prende in braccio, io attorciglio le gambe attorno il suo bacino e mi spinge contro il muro.

Per quanto vorrei fare l'amore con lui, non possiamo.

"Harry..." mormoro, lui continua a baciarmi il collo ed io cerco di controllarmi anche se è molto e ripeto molto difficile.

"Harry il bambino..." sussurro, lui si ferma e mi lascia andare le gambe. Annuisce ed io gli prendo il viso tra le mani poggiando la mia fronte sulla sua.

"Lo so" mormoro, "ti amo" continuo.

"Anch'io ti amo, da morire" risponde facendomi sorridere.

Gli accarezzo i capelli per qualche secondo e poi ci stacchiamo definitivamente.

"Alyson dorme ancora?" chiedo.

"Si penso proprio di si" risponde sistemandosi i capelli.

Annuisco e poi mi metto un attimo a pensare. Domani è il 5 di settembre, ovvero il nostro anniversario! Ci siamo sposati il 5 settembre di sedici anni fa. Wow il tempo passa con una velocità che quasi non ti accorgi.

Devo pensare a fargli una sorpresa sempre che lui lo ricorda, io me lo stavo quasi dimenticando per tutto ciò che mi frulla nella testa. Ma questa cosa non può passare inosservata, è stato un giorno veramente speciale nella mia vita.

"A cosa pensi?" chiede Harry interrompendo i miei pensieri.

Io sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare nervoso, "ti ricordi che giorno è domani?"

"Certo, come potrei dimenticarlo?" chiede avvicinandosi di nuovo a me.

"Penso che dovremmo pensare un po' a noi" dico mettendo le mie braccia attorno al suo collo.

"Che intenzioni hai?" chiede con un sorrisetto curioso.

"E se noi due passassimo una notte fuori come i ragazzini di una volta?" ridacchio guardandolo negli occhi.

"Vuoi dire in mezzo la strada?" dice facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Ma sei proprio scemo tu!" esclamo dandogli un pugnetto nel petto.

"Sto scherzando" ride

Io scosto la testa sorridendo, "intendevo in albergo, noi due da soli per una notte" sussurro avvicinandomi al suo orecchio per poi mordergli il lobo.

Il suo respiro comincia a diventare irregolare, "dico che sarebbe fantastico" mormora.

"Ally sarebbe felice di tenere d'occhio i suoi fratelli per una notte" dico per poi cominciare a lasciargli dei bacetti sul collo.

"Lizzy vuoi che perda il controllo proprio adesso? Perché sto cercando di resistere con tutte le mie forze e così non mi aiuti" dice facendomi ridacchiare. Io mi allontano da lui con lo sguardo sensuale e decido di salire in camera di Alyson per parlarle.

"Vado a chiamare l'albergo!" esclama provocandomi un sorriso vittorioso sul viso.

**

Jamie's POV

Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che il figlio di Louis sia qui e che venga nella mia stessa scuola. Questo vuol dire che anche il padre si sarà trasferito a Los Angeles...santo cielo, mio padre non la prenderà affatto bene.

E' l'ora di pranzo ed io, Charlotte ed Adam ci dirigiamo in mensa sedendoci nello stesso posto di sempre. Eric sembra aver fatto già amicizia con la squadra di calcio della scuola e tutte le ochette che gli vanno dietro come April e company.

"Charlotte, siamo completamente spacciate" dico tutto in una volta.

"Perché devi essere sempre così negativa?" sbuffa incrociando le braccia.

Negativa? Sono soltanto realista!

"Jamie, i vostri genitori hanno litigato solamente con Louis non con il figlio" si intromette Adam.

"Si ma conosco mio padre e non gli andrà bene che frequento suo figlio" dico cominciando a mangiare la mia insalata.

"Ma non si sta trattando di frequentare, qua si tratta di scuola. La prof ha detto che dobbiamo aiutarlo solo con i compiti niente di più" dice Charlotte con aria da sapientona.

Non la pensava così in classe. Prima si stava facendo prendere dal panico anche lei.

"Charlotte smettila per cortesia, devo ricordarti cosa pensavi prima in classe?"

"Beh, ho cambiato idea perché ci ho riflettuto abbastanza" afferma cominciando anche lei a mangiare.

"E poi è carino..." continua facendo alzare gli occhi al cielo Adam. Io alzo un sopracciglio e comprendo perché ha cambiato idea così di punto in bianco.

"Ora capisco tutto" mormoro scostando la testa.

Dopo qualche minuto passato in silenzio arrivano Scott e Tyler e con un sorriso a trentadue denti si siedono nel nostro tavolo.

"Ciao ragazzi" li saluto sorridendo

"Ciao Jamie" rispondono all'unisono

"Questi sono i tuoi fratelli? Wow sono identici" afferma Adam guardandoli sorridente per poi porgergli la mano.

"Piacere sono Adam"

"Lui è Scott ed io sono Tyler"

"Si può sapere perché siete venuti qua?" chiede Charlotte infastidita.

"Volevamo mangiare insieme a voi, perché non possiamo?" risponde Scott.

"Perché no, siete più piccoli di noi e non mi va di farmi umiliare" afferma Charlotte.

Come al solito esagera sempre.

"Avanti Charlotte, sono tuoi fratelli" si intrufola Adam ricevendo il suo sguardo omicida.

Ridacchio e poi sposto lo sguardo verso il tavolo dove è seduto Eric, April è già seduta sulle sue gambe e sembra proprio che stia per baciarlo ma lui si sposta subito e incontra il mio sguardo.

Ci guardiamo per dei secondi che sembrano ore fino a quando April si accorge di ciò e si gira verso la direzione dello sguardo di Eric. Immediatamente abbasso gli occhi e torno a conversare con gli altri.





n.b. ecco il nuovo capitolo! Scusate per il solito ritardo ma non ho avuto molto tempo per scrivere. Sono al quinto anno e mi verrà complicato aggiornare presto.

Spero questo capitolo vi piaccia, commentate in tante! Ci tengo!

Vi voglio bene,

- Barbara


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