Ashton's pov
"Ash? Hai un secondo?" sentii la voce squillante di Sienna alle mie spalle, così mi volta.
"Sienna" le sorrisi cordialmente "Dimmi pure."
"Austin mi ha detto che stasera dovrei uscire con Luke, ma sai...tua sorella credo mi odi, e ho un po' di ansia a dirlo a Luke."
Ci risiamo. Perchè devo andare di mezzo io a quei tre?
"Mia non ti mangia, credimi." accennai una risata, ma Sienna non si scompose.
"Per favooore." la ragazzina fece una faccia da cucciolo bastonato, e io mi ritrovai a ridere.
In quel momento, la figura esile di Nia comparve dietro a Sienna.
Cazzo.
Il suo sguardo vagó da me alla ragazza che avevo davanti, allora mi affrettai a dire "E va bene, glielo diró."
"Grazie, grazie, grazie!" Sienna mi stampó un bacio sulla guancia e si avviò verso la porta "Oh, ciao Rena."
"Sono Nia." ringhió la rossa, mentre Sienna le passó accanto.
"Ma bene, non sapevo che fossi in compagnia." Nia mi guardó.
"È venuta a chiedermi un favore, niente di più."
"Beh, non mi interesserebbe comunque" mentì lei- io sapevo che mentiva- "È arrivata la nuova batteria, mi chiedevo se ti andasse di vederla."
"Mi va." le sorrisi, seguendola.
Mia's pov
"Sei pronta?" mi sorrise Luke, una volta che mi presentai nella hall dell'albergo.
"Direi di si." gli sorrisi anch'io.
Stavamo per uscire per andare al cinema, quando Sienna, gridó il nome del mio ragazzo a squarciagola, manco fossero lontani chilometri.
Luke si voltó confuso quanto me "Si?"
"Non ti ha avvisato Ashton? Austin ha prenotato per noi al giapponese, sai, dobbiamo farci vedere." cinguettó, la troia.
"E ti pareva." mormorai, incazzata nera.
Giuro di non essere mai stata così incazzata.
Fulminai sia Luke che Sienna con lo sguardo e mi avviai verso l'ascensore.
"Uhm, non stasera" disse sbrigativo Luke, poi mi corse dietro "Mia."
"Vai pure." dissi, guardandolo altezzosa.
"Non fare così" sbuffó, poi prese la mia mano "Andiamo?"
"Se vuoi, puoi andarci. Tanto ormai che c'è di peggio?" Mi liberai dalla sua presa "Ricordati che se questa cazzata va avanti ancora per molto, io mollo." detto questo, cominciai a salire le scale, diretta nella stanza dell'unico che poteva dirmi qualcosa di incoraggiante.
Calum.