41 •summer edition•

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Due giorni dopo

"Seriamente tra pochi minuti rivedrò il mio peggior incubo del liceo?" Luke si portó le mani sulle guance.
Lo spinsi con un colpo di fianchi, facendolo barcollare "Dovresti essere al settimo cielo!"
"Ah si? Cos'ha fatto Lola in tutti questi anni per me, oltre ad insultarmi?"
Scrollai le spalle "Forse niente, ma infondo tutti sappiamo che la adori."
Lui alzó gli occhi al cielo, e io mi voltai verso l'ingresso principale per le auto dell'hotel, in attesa del taxi da cui sarebbe scesa Lola.
Ero così presa dall'arrivo della mia amica che non mi accorsi di Michael, comparso alle mie spalle.
Era sempre il solito pallido, che non stava al sole nemmeno se lo pagavano, con l'aggiunta di occhi gonfi e perlopiù rossi di pianto.
Mi ero ripromessa di comportarmi bene con lui, anche se ció che aveva fatto era inammissibile.
"Buongiorno." Gli sorrisi.
Lui ricambió, poi fece un profondo sospiro "Ho paura di Lola."
Luke si sporse in avanti "Oh si, amico. Fai bene ad averne."
"Luke!" Lo ripresi quando Michael si passò una mano tra i capelli.
"Meglio essere preparati. Lola è famosa per le sue sfollate epiche." Continuó il biondo, spostando lo sguardo verso la macchina che si avvicinava.
"Oh-oh." Cantilenó, mentre Michael ci pregava di non dire nulla.
La mia migliore amica scese dall'auto, con i lunghi capelli neri legati in uno chignon disordinato, gli occhiali da sole scuri sul naso e un abitino lilla stretto sui fianchi che ricadeva morbido sulle gambe.
Appena mise piede giu dal taxi cominciai a prendere velocità e a correrle incontro.
Ci unimmo in un abbraccio e quasi la feci cadere a terra.
"Mia!" Gridó esaltata, stringendomi a se.
"Lola!" Feci io, cominciando a ridere.
"Quant'è figo questo posto? Ho visto il palco dalla strada, e Dio, quante belle ragazze ci sono?" sorrise da orecchio a orecchio, ringraziando l'autista per le valigie e pagandolo per il trasporto.
"Si, vero? È un paradiso. E non hai ancora visto l'interno dell'albergo!" la informai contenta "Vieni, facciamo lasciare le valigie nella hall così facciamo un giro giù al festival."
"Certo." conocordó, e così entrambe con una valigia alla mano, tornammo da Luke e Michael.
"Oh Dio, ragazzi! È bello rivedervi." Sorrise, facendo l'occhiolino a Luke e la linguaccia a Michael.
"Anche per noi, Lol." Luke le sorrise ampiamente, e Michael fece una risatina.
"E allora? Che razza di uomini siete, eh? Le mie valigie non salgono da sole, e non ho certo intenzione di lasciarle ad uno sconosciuto." Lola fece un gesto con la mano "Quindi su, rassodatevi le chiappe e portate le valigie nella mia stanza."
"Spero tu stia scherzando." Si lamentò Luke, lanciandole un'occhiataccia.
"Ti sembra la faccia di una che scherza?" la ragazza si indicó il viso con l'indice "Zitto, non rispondere. La risposta è no, non scherzo."
Sorrise malignamente, e chissà come, Michael e Luke, tra sbuffi e lamentele, si avviarono all'interno con le valigie.

-

"Bene, questa è la zona riservata agli ospiti e ai cantanti, mentre là dietro le barricate ci sono le altre persone." La informai, mentre facevamo il giro della spiaggia.
"Ma questo festival come funziona? Ho cercato su internet, ma non da niente di soddisfacente." chiese, guardandosi intorno.
"Praticamente ogni artista- nominato ed invitato a partecipare- si esibisce ogni giorno con una canzone, 1) per movimentare la spiaggia e intrattenere la gente e 2) alla fine, l'artista che riceverà più voti vincerà una specie di premio. C'è un numero a cui inviare le preferenze della serata, e l'artista che ne riceve di meno deve abbandonare il palco. È un po' complesso, ma a me non importa. Ascolto e basta." Conclusi con un sorriso, mentre attraversavamo la veranda dell'hotel "Qui c'è la hall è tutto il resto, poi sul tetto c'è la piscina e lì in alto la terrazza dove si mangia."
"Ah peró! Vi trattano bene vedo!" Commentó Lola, entusiasta, guardandosi attorno "Ora mi accompagni in camera?"
"Certo, andiamo a chiedere la chiave."

-

"E quindi le ho detto 'senti, se ti piacciono le ragazze si presume che io lo sia, quindi, o ti decidi a baciarmi o puoi andartene'." raccontó Lola, mentre eravamo seduti intorno al tavolo per la cena.
"E lei che ha fatto?" domandó ridacchiando Nia, tra una forchettata di paella e l'altra.
"All'inizio sembrava scioccata, ma poi ce l'ha fatta e si è decisa."
"Non riesci proprio a restare single, eh?" le lanciai un'occhiata, e lei sospirò.
"A quanto pare nessuno di voi riesce ad esserlo."rispose lei con una risata.
Spostai insintivamente lo sguardo su Michael, che abbassó gli occhi.
"Ma parlatemi di voi! La mia vita alla ricerca della ragazza giusta è sempre quella. Luke, Mia? Dopo tutta la menata che vi siete fatti, ce l'avete fatta?" la mora si appoggiò allo schienale della sedia con le braccia conserte.
"Pare di si." Luke le fece una smorfia, e lei non tardó a ricambiare.
"Invece Ash? Nia è proprio il tuo tipo." commentó spostando lo sguardo su mio fratello e la rossa in parte.
Ash accennó un sorriso stanco, e mi ripromisi di farci due chiacchiere dopo cena.
"Cally, tu? Niente ancora?"
"Sono uscito per un po' con Hazel Johnson della nostra scuola. Ora teoricamente saremmo una coppia, ma non ne sono sicuro finché non verrà qui." Spiegó cautamente Calum, ridendo poi.
"È un tesoro quella ragazza. Facevamo le cheerleader insieme, ricordi?" Lola fece una pausa, poi con un ghigno malefico guardó Michael, che se ne stava ancora a testa bassa "E tu, Michael? Come mai Galadriel non è qui?"
Cominciamo bene.

beside you✿ l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora