𝐓𝐑𝐎𝐔𝐁𝐋𝐄𝐌𝐀𝐊𝐄𝐑 ⋆ Ca...

By dumbutlovely

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"É difficile resistere ad un cattivo ragazzo che in realtà è un brav'uomo." More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50

Capitolo 41

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By dumbutlovely

Mi sveglio a causa della suoneria del mio cellulare. Mi metto seduta e mi allungo sul comodino dalla parte del letto di Cameron. É Julia.

-Pronto?- rispondo a bassa voce, dato che Cameron sta ancora dormendo...forse.
Mi alzo e prendo una vestaglia dall'armadio.

-Hey Audrey, sono Julia- mi infilo la vestaglia ed esco dalla stanza, chiudendo la porta dietro di me.

-Hey Julia! Come va?- le chiedo, scendendo le scale per andare in cucina.

-Tutto bene, grazie a te. Ovviamente Sammy si é arrabbiato parecchio, era furioso. Poi non so che fine abbia fatto-

-Magari é partito per venire a cercarmi- ridacchio. Sarebbe capace di tutto.

-O magari é partito e basta-

-Si spera. E quindi ti senti con Nash?- prendo il latte dal frigorifero e controllo se é scaduto o é ancora buono.

-Si...é davvero simpatico e carino. Ma non capisco, perché te e Cameron ve ne siete andati?-

-Non te l'ha detto Nash?-

-No, non mi ha detto niente- verso il latte in una tazza e prendo un pacco di cereali dallo scaffale.

-Ecco, io e lui abbiamo litigato perché Cameron non gli piace, in un certo senso...e quindi me ne sono venuta qui a San Francisco con lui-

-Aspetta...quindi sei partita solo perché hai litigato con Nash?-

-No, anche perché qui ho un lavoro che credo continuerò fino a quando non ritornerò al college e poi per passare un po' di tempo con Cameron, dato che lui voleva e non ho potuto dirgli di no- spiego, prendendo poi una cucchiaiata di cereali.

-Ma quindi voi due ci eravate già andati a San Francisco prima-

-Si, é una storia lunga che poi ti racconterò- si mette a ridere.

-Va bene...allora...beh, niente. Quindi ci si vede tra un mese?-

-Si credo...ma te ci vieni al college? Al McKenna?-

-Non so, devo continuare gli studi in un college di Los Angeles-

-Sarà difficile stare 9 mesi senza Nash...- e dopo questo, ci mettiamo a parlare un po' del più e del meno e soprattutto delle nostre vite sentimentali. Mi sembra ovvio.
Attacco dopo esserci salutate e finisco la colazione.

-Buongiorno dolcezza- Cameron viene verso di me e mi da un bacio sul collo, abbracciandomi da dietro.

-Giorno-

-Come hai dormito?-

-Non ho dormito...- ridacchio e si mette a ridere. In realtà si, il tempo di dormire ce l'ho avuto. Che cosa brutta da pensare, almeno per me. Non sono il tipo che fa queste cose e soprattutto non sono il tipo a cui piacciono questo genere di cose. Ma beh, se ne hai la possibilità...non credo dispiaccia a nessuno.
Cameron si siede al tavolo e inizia a guardarmi.

-A che ti serve quella vestaglia?-

-Cameron...- poso il bicchiere nel lavandino e esco dalla cucina, seguita da lui.

-Non devi fare colazione te?- gli chiedo, girandomi improvvisamente verso di lui e facendolo bloccare di scatto prima che mi venga addosso.

-Preferisco guardare te, di gran lunga- sorride, facendo sorridere anche me.

-Dai Cameron, devo andare a lavoro- corro di sopra ed entro in camera per prendere dei jeans e una t-shirt bianca.
Entro in bagno e mi lavo velocemente per poi vestirmi, truccarmi e mettermi le scarpe.

-E mi lasci qui da solo?- si lamenta Cameron mentre prendo la borsa e il telefono.

-Prova anche te a cercarti un lavoro- faccio spallucce, dandogli un bacio sulla guancia e uscendo di casa successivamente.
Inizio a correre, dato che sono già le 10 e dovevo essere lì alle 9.30.
Arrivo ed entro, correndo a prendere il mio grembiule e senza nemmeno salutare Hayes, che mi sta guardando sorridendo.

-Che fine avevi fatto?- mi domanda, una volta che sono riuscita ad allacciarmi il grembiule.

-Ero tornata in Fremont per Sasha, ha fatto un incidente-

-Oddio. Nash non mi ha detto niente! Come sta adesso?-

-Meglio. E il capo si é incazzato?-

-No, più che altro si é chiesto che fine avevi fatto, come tutti noi. Se magari vai a spiegarglielo...- annuisco e mi dirigo verso l'ufficio del capo.
Busso ed entro, vedendo l'uomo impegnato a scrivere qualcosa.

-Oh, avanti signorina Rods- mi avvicino e resto in piedi davanti alla sua scrivania, in attesa che smetta di fare per un secondo quello che sta facendo.

-Mi dica-

-Volevo scusarmi se non sono stata presente per due o tre giorni, non mi ricordo...-

-Tre giorni- sorride con aria beffarda. Antipatico.

-Si, tre giorni...é che ho avuto problemi con un'amica e sono dovuta partire per tornare a casa mia in Fremont e starle accanto-

-Oh, non si preoccupi signorina Rods. Adesso come sta la sua amica?-

-Bene-

-Perfetto. Mi raccomando però, la prossima volta si ricordi di avvisarmi-

-Senza alcun dubbio. Mi perdoni ancora-

-Non importa, tranquilla. Buon lavoro- sorride ed esco. É andata meglio di quanto pensassi.
Mi avvicino al banco e inizio a prendere i vassoi di cibo per distribuirli ai tavoli.
Mi avvicino al primo tavolo e non appena il signore alza la testa, faccio ribaltare il vassoio. Samuel?

-Audrey! Tutto bene?- Hayes si avvicina, mettendomi le mani sulle spalle e scrollandomi leggermente. Era la mia immaginazione. Dio, che disastro.

-Uhm...si, si tutto bene. Mi dispiace tanto signore, gliene porto subito un altro- menomale che non gli é andato a finire addosso, sennò ero davvero fottuta.

-Audrey? Che ti prende?- mi chiede Hayes, notando che continuo a fissare l'uomo che ho preso per Samuel.

-Niente, solo che quel signore mi sembrava una persona...tranquillo, nulla di ché- prendo il nuovo vassoio e lo porto verso il tavolo. Spero di non distrarmi in alcun modo e di non avere più delle visioni di questo genere. Ma perché poi?

***

Finisco di pulire i tavoli, per poi posare il panno e togliermi il grembiule.

-Ci vediamo domani ragazzi!- saluto i miei nuovi amici (nonché colleghi) per poi uscire.
Ovviamente fuori fa freddo e io non ho nulla da mettermi addosso.

-Vuoi un passaggio a casa?- una voce mi fa sobbalzare e mi giro per trovare Hayes che cammina accanto a me.

-Hai una macchina?-

-Uso quella dei miei zii. Tanto la patente ce l'ho- sorride, facendo spallucce.

-Ah...e sei sicuro di sapere guidare bene?- ridacchio, facendolo ridere.

-Te lo giuro!- ci mettiamo a ridere e mi porta verso la macchina dei suoi zii, aprendo prima lo sportello del viaggiatore e poi entrando al suo posto.

-E da quanto non senti Nash?- gli domando mentre mette in moto.

-Da due o tre settimane- cavolo.

-E come mai?-

-Non abbiamo voglia di chiamarci l'un l'altro- ridacchia e scuoto la testa.

-Che bravi fratellini- dico scompigliandogli i capelli.
Durante il breve viaggio parliamo un po' dell'incidente di Sasha e rimane praticamente scioccato. Secondo lui, Linn sarebbe anche in grado di pensarle queste cose, ma mai in grado di farle...come pensavo anche io, d'altronde.
Arriviamo davanti a casa mia e lo abbraccio, prima di scendere e bussare al campanello.

-Finalmente, che fine avevi fatto?- chiede Cameron, aprendo la porta.

-Dovevo finire di pulire i tavoli e il bancone- rispondo superandolo e andandomi a sedere sul divano. Sono stanca morta, non mi sono fermata un attimo e mi rimbomba anche la testa.

-Stai bene?-

-No, sono stanca. Lasciami dormire- mi lamento, stendendomi poi per bene sul divano.

-Ti porto sopra se vuoi- faccio spallucce e lo sento avvicinarsi, per poi sollevarmi e prendermi in braccio stile sposa.
Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi. Però, é comodo.
Sento appoggiarmi sul letto e poi togliermi le scarpe.

-Dormi vestita?- annuisco, per poi sentire soltanto il lenzuolo coprirmi.

-Buonanotte angioletto- ogni giorno un nomignolo diverso.

Cameron's Pov

É la ragazza più bella che abbia mai visto in vita mia. Ma non bella solo esteriormente, con quel sorriso che ti illumina la giornata e quegli occhi che guarderesti per ore senza mai stancarti, bella anche interiormente, di carattere. Può sembrare a volte che abbia un carattere un po' forte o magari anche troppo gentile e innocente, ma io lo adoro. Adoro tutto di lei. É semplice e non avrei mai immaginato di meglio per me. Sono stato fortunato ad averla incontrata, ad averla convinta a venire a vivere con me a San Francisco e a farla innamorare di me. Perché io la amo e lei ama me. Ci amiamo, ma nessuno dei due riesce a farsi avanti. C'è qualcosa che ci trattiene, ma cosa?
Rimane comunque il fatto che mi ha totalmente cambiato la vita in meglio e non potrei mai ringraziarla abbastanza per questo.

-Ti amo Audrey-



/\/\/\/\/\/\/\

~I capitoli dolciosi...~
Okay, buon pomeriggio!
Spero che stiate tutti bene :)
Volevo dirvi che al capitolo 50 finirà il primo libro (esatto, c'è un sequel *yee*) e volevo ringraziare tutti per tutto quanto :')
Passate un buon fine settimana e non dimenticate di votare e commentare questo capitolo se vi é piaciuto.
Alla prossima ♡

-Gré

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