𝐁𝐀𝐂𝐊 𝐓𝐎 𝐓𝐇𝐄 '𝟖𝟎𝐒...

LEVIH3ICH0U

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Dove una semplice stretta di mano del padre è sufficiente per catapultarla nel 1986. ⚠️⚠️⚠️ • linguaggio fort... Еще

𝐀𝐔𝐓𝐇𝐎𝐑'𝐒 𝐍𝐎𝐓𝐄.
𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐔𝐄.
𝐂𝐇. 𝐈
𝐂𝐇. 𝐈𝐈
𝐂𝐇. 𝐈𝐈𝐈
𝐂𝐇. 𝐈𝐕
𝐂𝐇. 𝐕
𝐂𝐇. 𝐕𝐈
𝐂𝐇. 𝐕𝐈𝐈
𝐂𝐇. 𝐕𝐈𝐈𝐈
𝐂𝐇. 𝐗
𝐂𝐇. 𝐗𝐈
𝐂𝐇. 𝐗𝐈𝐈
𝐂𝐇. 𝐗𝐈𝐈𝐈
𝐂𝐇. 𝐗𝐈𝐕
𝐂𝐇. 𝐗𝐕
𝐂𝐇. 𝐗𝐕𝐈
𝐂𝐇. 𝐗𝐕𝐈𝐈

𝐂𝐇. 𝐈𝐗

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LEVIH3ICH0U

"Giuro che se inciampo in uno di questi rami..." Cominciò a parlare Adele, tenendosi al bicipite del ragazzo con una mano. "...Sei morto, Munson." Concluse, guardandolo dal basso.

"Mi scusi principessa, ma le ricordo che la nostra prima chiacchierata è stata in un bosco alle 6:30 della mattina." Rispose Eddie accennando una risata, facendo roteare gli occhi alla bionda.

"Si! Ma non ero vestita così quindi se fossi caduta non mi sarebbe importato granché." Disse la ragazza mentre il moro si fermò davanti ad un'enorme roccia. "Siamo arrivati?" Domandò la più piccola, staccandosi dal suo braccio.

"Purtroppo si." Eddie si avvicinò alla roccia e si sedette per terra, appoggiandosi con la schiena alla parete. "E dico purtroppo perché non mi dispiaceva che ti stessi tenendo a me per tutto il tragitto." Ammise, facendo scuotere la testa ad Adele.

"Sei così sfacciato." Sussurrò la ragazza sedendosi difronte a lui.

Eddie ridacchiò mentre dalla busta di plastica estrasse una bottiglia di gin. "Faccio solo capire quando mi interessa una persona, Adele." Ammise il moro aprendo la bottiglia per poi passarla a lei. "Preferisci una persona che non ti fa capire quel che vuole o..."

Adele non gli diede tempo di finire la frase. "Preferisco sapere le intenzioni di una persona." Disse prima di prendere un sorso dalla bottiglia del ragazzo, strizzò gli occhi e ingoiò. "Non me lo ricordavo così pesante."

Il moro rise e si aprì una lattina di birra che cominciò a bere poco dopo. "Ho pensato che ad una come te non piacesse la birra, quindi ho optato per del buon gin rubato nel mobiletto di mio zio." Ammise, guardandola.

"Touché." Rispose la bionda, continuando a bere un po' di gin. "Ma la birra non mi dispiace." Prese la lattina dalla mano del ragazzo e la avvicinò alle proprie labbra, sorseggiandone un po'.

"Ehi, vai piano." Mormorò Eddie, accennando un sorriso. "Non vorrei che tu stessi male poi."

"Eddie - premuroso - Munson." Scherzò la ragazza prima di passare una mano tra i ricci del maggiore, scompigliandoli. "Sto attenta, lo giuro." Tolse la mano dai capelli del ragazzo e prese un ulteriore sorso di birra dalla lattina di Eddie prima di guardarlo negli occhi e incrociare le gambe. "Ora dimmi tutto quello che vuoi di te."

"Di me?" Chiese il moro, la ragazza annuì. "Non sono così interessante come pensi, ti avverto in partenza." Disse, provocando un lieve sorriso alla bionda. "Non conosco i miei genitori, non ricordo ne mia madre ne mio padre, sono sotto la custodia di mio zio da quando sono piccolo." Rivelò, facendo scomparire il sorriso dal volto della ragazza.

"Mi dispiace." Disse soltanto, posando una mano su quella di Eddie.

"Oh, è tutto okay." La rassicurò il ragazzo stringendo lievemente la mano della più piccola. "Non mi ha mai pesato questa cosa, vivo con mio zio da quando sono piccolo quindi è come se fosse lui mio padre." Ammise, carezzando il dorso della mano di Adele col pollice. "Vendo droga per riuscire a guadagnare qualcosa mentre vado ancora a scuola perché non ho passato l'anno per due anni consecutivi, mi piace la musica metal e la musica rock, Dungeons & Dragons, a quanto pare sono il pazzo della scuola per questi motivi e perché ho i capelli lun-"

Adele lo interruppe, accennando un sorriso. "Sembravi un pazzo anche a me." Scherzò, il riccio alzò lo sguardo con gli occhi simili a quelli di un cucciolo. "Sembravi, però. Penso tu sia una bella persona, sei gentile e sei educato, voglio dire-" La bionda alzò la mano del ragazzo inconsciamente e intrecciò le dita alle sue, continuando a guardarlo negli occhi. "Non si trovano da nessuna parte dei ragazzi che aprono le portiere delle macchine ad una ragazza." Spiegò, stringendo leggermente la presa sulla mano del ragazzo. "E comunque a me piacciono i tuoi capelli." Ammise, lasciò la presa dalla sua mano e si voltò di spalle per potersi sedere in mezzo alle gambe del riccio, appoggiò la testa al suo petto e avvicinò la bottiglia di gin alle labbra. La bionda ora non era in grado di vederlo in faccia, ma Eddie aveva un enorme sorriso stampato sulle labbra. Il riccio avvolse un braccio attorno al collo della ragazza stringendola delicatamente a se mentre con una mano giocò con i suoi capelli lisci.

"Spesso vado nel bosco a fumare per staccare un po' la spina, mi piace stare da solo qualche volta ma sono allo stesso tempo una persona che apprezza la compagnia." Continuò il ragazzo, guardando la ragazza appoggiata al suo petto. "La compagnia di persone giuste, però."

"Deduco io sia una di quelle." Biascicò la bionda, continuando a bere.

"Lo sei." Rispose il ragazzo, togliendo delicatamente la bottiglia di gin ormai vuota dalle mani della ragazza. "Questa la tengo io adesso."

"Ehi!" Esclamò Adele, allungando una mano verso quella di Eddie. "Guarda che sono ancora sobria."

"Mh?" Il riccio la guardò e carezzò la guancia candida della più piccola, passando più volte il pollice sul suo zigomo. "Ti concedo una birra, dato che ti sei finita la bottiglia da sola."

Adele sorrise e allungò goffamente la mano verso la busta posta accanto a loro da dove estrasse una lattina di birra, la aprì e ne sorseggiò un po', scuotendo la testa. "Puoi continuare a parlare."

"Oh? Credo di aver finito." Disse Eddie, giocando con una ciocca di capelli della più piccola. "Ah, dimenticavo. Ho una band come già sai, sono il chitarrista e il cantante."

"Come si chiama?" Domandò la ragazza, leccandosi le labbra. "Il gruppo." Precisò.

"Bara acida." Adele si voltò e accennò una risata, causando un sorriso al ragazzo. "Che c'è? È un bel nome."

"Sono sicura che non me lo dimenticherò mai." Ammise la bionda, continuando a ridacchiare. "Certo, è bello quanto strano."

"Mi si addice, no?" La stuzzicò Eddie, sorridendo. "Bello e strano."

"Bello e strano." Sussurrò nuovamente la ragazza, guardandolo dal basso. Posò lentamente la testa contro il bicipite del ragazzo mantenendo però lo sguardo incastonato nel suo. "Già, sei proprio bello." Continuò a parlare, facendo voltare Eddie.

"Ehi! Sono io che parlo così di solito, ora mi metti in imbarazzo." Borbottò il moro prima di ritrovarsi la mano calda della ragazza sulla sua guancia, intenta ad accarezzarla. "Okay, basta birra." Disse il ragazzo prendendo la birra dalle mani della bionda, la avvicinò alle proprie labbra e bevette quello che ne era rimasto prima di buttare la lattina accanto a loro.

"Dai, Eddie." Si lamentò la ragazza, stringendo tra le dita la guancia del più grande. "Io volevo finirla."

Eddie si allungò leggermente per poter prendere la bottiglietta d'acqua dalla busta, la aprì e la avvicinò alle labbra della più piccola, costringendola a bere. "Bevi un po' d'acqua, è meglio." La ragazza sorseggiò l'acqua dalla bottiglietta e guardò il ragazzo, intento ad osservarla. "Andiamo da me, non posso portarti a casa ridotta così." Disse il ragazzo chiudendo la bottiglietta, prese Adele da sotto le braccia e la sollevò leggermente per poterla prendere in braccio come se fosse una principessa, la ragazza corrugò la fronte e avvolse le braccia attorno al collo del moro prima di parlare.

"A casa tua?" Domandò confusa, inclinando la testa prima di appoggiarla nuovamente al petto caldo del più grande.

"Dustin mi uccide se ti porto a casa in questo sta-" Cercò di parlare, ma la ragazza rise. "Cosa ridi? È come se fossi sua sorella, ha quasi dato di matto quando ha saputo che ho provato a baciarti."

"Gliel'hai detto?!" Esclamò la ragazza, spalancando la bocca. "Cattivo." Borbottò, chiudendo per qualche istante gli occhi. "Sei comodo Munson, molto comodo."

Eddie accennò una risata prima di roteare lievemente gli occhi, divertito dalla situazione. Prese la busta con le birre e si diresse verso l'auto con la ragazza in braccio, sorridendo. "Non reggi nulla."

"Ehi!" Alzò la voce la ragazza, attirando l'attenzione del riccio. "Tu hai bevuto solo una birra, io una bottiglia intera di gin. Sei tu la fighetta."

"Oh, stai zitta Adele." Sussurrò Eddie accennando una risata, caricò la ragazza in macchina e le allacciò la cintura, si diresse verso il lato del guidatore e salì in auto, si allaccio la cintura prima di mettere in moto e partì verso casa sua senza andare troppo veloce. "Stai bene?"

"Alla grande." Biascicò la ragazza sorridendo, la sua testa inclinata all'indietro totalmente appoggiata al sedile della macchina. "Quindi dormo da te?" Continuò a parlare con gli occhi socchiusi e un sorriso sghembo sul volto.

"Non posso portarti a casa così, ti riporto a casa domattina."

"Non approfittarne." Scherzò la ragazza, Eddie sorrise e si voltò verso di lei per qualche istante, scuotendo la testa.

"Mai e poi mai farei una cosa del genere, non dirlo nemmeno per scherzo."

Passò qualche minuto e il moro parcheggiò davanti alla propria roulotte, scese dall'auto e corse dalla parte del passeggero per aprire la portiera alla bionda, le slacciò la cintura e la prese nuovamente in braccio, invitandola a tenersi ben salda a lui. Eddie non aveva cattive intenzioni, ed Adele lo percepì ad ogni sua singola parola.

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