a liar's truth - sakuatsu

Od protegolibri

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[INCOMPLETA] In cui a Sakusa Kiyoomi è stato insegnato a credere che le persone gay vanno all'inferno, ma poi... Více

2 ORE AL MATRIMONIO
11 ANNI PRIMA DEL MATRIMONIO
2 ORE AL MATRIMONIO
10 ANNI PRIMA DEL MATRIMONIO (parte 1)
10 ANNI PRIMA DEL MATRIMONIO (parte 2)
10 ANNI PRIMA DEL MATRIMONIO (parte 3)
1 ORA E 43 MINUTI AL MATRIMONIO
9 ANNI PRIMA DEL MATRIMONIO

8-4 ANNI PRIMA DEL MATRIMONIO

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Od protegolibri

L'università non era poi così interessante né cambiava così tanto la vita nell'opinione di Sakusa Kiyoomi. All'epoca gli dicevano sempre che il college sarebbe stato il luogo in cui tutto sarebbe cambiato per lui.

Non molte cose cambiarono.

Viveva da solo per la prima volta. Quindi, tecnicamente, aveva molta più libertà di fare quello che voleva, quando voleva.

Non andava alle feste, non si fece molti amici anche se aveva qualche conoscente e passava tutto il suo tempo a studiare o ad allenarsi. Tutto quello che doveva fare era prendere la sua cazzo di laurea e poi poteva diventare un pallavolista, come aveva sempre desiderato.

Il suo primo anno passò senza problemi.

Era impegnato, molto impegnato, il che era probabilmente il motivo per cui i suoi genitori non ce l'avevano con lui sul fatto che non uscisse con nessuno o non si facesse degli amici. Ma nonostante questo.

Erano passati pochi mesi dall'inizio del primo semestre del suo secondo anno ed era entrato in biblioteca e aveva incrociato gli occhi di un volto familiare.

"Oh." Dicono allo stesso tempo, indicandosi l'un l'altra, come quel meme di Spiderman.

"Asso della Itachiyama!"

"Direttore della Karasuno..."

Gli occhi di Sakusa si spostano sullo zaino della ragazza e sull'accesa spilla arcobaleno attaccata alla tasca anteriore, che cattura subito la sua attenzione.

Guarda verso di lei.

Lei inclina la testa.

"Vuoi sederti con me?" chiede Sakusa prima di potersi tirare indietro, indicando un tavolo libero.

"Sicuro!" sorride lei. "Tu sei... Sakusa-san, giusto? Io sono Yachi! Yachi Hitoka!"

Sakusa non avrebbe mai pensato che l'avrebbe detto, ma sua madre aveva ragione su una cosa. Quando è arrivato all'università, ha incontrato ragazze fantastiche.

Beh, una (1) ragazza. Solo quella.

Sakusa ricambia goffamente il suo sorriso mentre tirano fuori le sedie. "Come stanno i ragazzi di Karasuno?"

Dopodiché lei va per la tangente.

È strano, pensa Sakusa, mentre ascolta i suoi discorsi. Per qualche ragione, lo sente in un istante.

La sensazione che sia l'inizio di qualcosa di veramente importante.

È passato un anno e mezzo dall'inizio dell'amicizia quando Sakusa trova il coraggio di chiedere a Yachi della sua sessualità.

Lei gli dice che è lesbica come se gli stesse solo raccontando cosa ha mangiato a pranzo.

Non lo chiede a sua volta, come non l'aveva chiesto Atsumu, anni fa, e lui si chiede se la paura gli sia scritta in faccia.

Lei non lo chiede, ma lui lo dice lo stesso.

"Sono gay."

Yachi sorride e allunga la mano per stringergli la sua. Rimangono così per qualche secondo prima che lei sospiri, si giri verso di lui e gli chieda,

"Quindi, quel nuovo episodio di BNHA. Pensieri?"

Sakusa la ama molto, moltissimo in quel momento.

Poi si ricorda della notte scorsa, quando piangeva per Mirio che sorrideva ad Eri nonostante il fatto che stesse sanguinando dappertutto. "E preghiere."

Sakusa Kiyoomi crede fermamente che non sarebbe sopravvissuto al college senza l'esistenza di Komori Motoya e Yachi Hitoka.

Attraverso di loro, fa qualche amicizia, va a qualche festa, limona con alcuni ragazzi, ubriaco. (Non ricorda i loro nomi o i loro volti per quanto si sforzi, però.)

Vive. Si lascia vivere, solo un po'.

La notte prima della sua laurea, si siede nel suo divano con loro due, Komori cosciente solo a metà e Yachi che è su un'altra delle sue tangenti su come la sua prima cotta, Kiyoko (il manager della Karasuno prima di lei, a quanto pare), sia finita per essere etero.

Finisce il suo triste sfogo con un sospiro ubriaco e si gira a guardare Sakusa con gli occhi socchiusi e le guance rosee. "E tu, Sakusa-kun?"

"Hmm?" Sakusa mormora, chinando la testa di lato per guardarla, ignorando il modo in cui il suo cervello sembra trasformarsi in poltiglia nel suo cranio.

"Il tuo primo amore!" Yachi esclama, alzando le mani in aria, "Non mi hai mai parlato di lui!"

Komori quasi si sveglia con il suo stesso russare, ma si riaddormenta subito.

Sakusa ridacchia.

"Primo amore..." riflette, fissando il soffitto, "non credo di averne uno".

Yachi lo guarda a bocca aperta. "Che cosa?"

"Voglio dire", continua Sakusa, leccandosi le labbra, "Ho sempre... provato sentimenti per una sola persona."

Yachi gli si avvicin, premurosa come sempre. "Chi era? Un compagno di squadra?"

Sakusa sa quante ferite aprirebbe ciò, ma lo fa comunque. Perché è in una stanza, ubriaco, senza nessuno tranne Komori e Yachi.

Sa che è al sicuro.

"Miya Atsumu". Dice. «Non è un era, è un... è un ancora. È un... tutto il tempo

Yachi resta in silenzio. Komori smette di russare. Sakusa pensa che sia mezzo sveglio, mezzo in ascolto.

"Non so se lo definirei un primo amore. Diavolo, non so nemmeno se è una cotta. Ma significherà sempre qualcosa per me, penso." spiega Sakusa, facendo scorrere le dita sul freddo della lattina di birra. "Lui è stato il mio primo... tutto."

"Tutto?" sussurra Yachi.

"Tutto quello che conta, comunque." chiarisce Sakusa: "E poi, l'ho rovinato. Ho ferito lui. Ho ferito me stesso. E' stato... non bellissimo".

Yachi si gira verso il soffitto, la testa appoggiata allo schienale del divano, mimando la posizione di Sakusa, "Perché l'hai rovinato?"

"Perché sapevo che se non mi fossi tirato indietro, non sarei stato in grado di fermarmi". Un nodo inizia a formarsi nella gola di Sakusa. Lo spinge giù, forza la sua voce ad uscire: "E lasciare che io ami lui significa che i miei genitori smetteranno di amare me".

Si sforza di non emozionarsi. Tiene gli occhi puntati al soffitto.

Yachi appoggia la testa sulla sua spalla e Sakusa si permette di posarle la guancia sulla testa.

"Se smettono di amarti per questo", dice gentilmente Yachi, "non penso che ti abbiano amato veramente in primo luogo."

Sakusa chiude gli occhi, fa un respiro profondo. "Lo so. Questo mi spaventa ancora di più".

Komori cambia posizione e si appoggia all'altro lato di Sakusa. Sakusa lo spinge via all'istante e lui cade come un vegetale floscio contro il bracciolo.

"Ti voglio bene, Sakusa Kiyoomi." Mormora ubriaco: "Sempre e comunque, amico mio".

Yachi ridacchia. "Idem."

Sakusa si strofina gli occhi con il dorso della mano. "Disgustoso."

Yachi gli dà una pacca sul ginocchio per confortarlo.

"Sembra che lui significhi molto per te", dice, chiudendo gli occhi, "dovresti dirglielo".

Sakusa ridacchia tristemente. "Non so nemmeno se avrò mai la possibilità."

__

"Allora", dice il suo nuovo allenatore, dandogli una pacca sulla spalla e facendo cenno con un braccio ai ragazzi in piedi di fronte a lui, "Questa è la tua nuova squadra. Benvenuto negli MSBY Jackals, Sakusa Kiyoomi!"

"Hey Hey Hey!" Bokuto esulta, allungandosi per dargli un abbraccio, prima di correggersi ed indietreggiare. "Non ti vedo da un po', Sakusa-kun!"

"Sakusa-saaaaaan!" urla Hinata, alzando i pugni in aria, "Sono contento che ti unisci a noi! L'ho un po' sperato che ti unissi a noi dopo il college! Abbiamo scommesso, vedi-"

"Bokuto, Hinata, per favore," implora Meian, rivolgendo a Sakusa uno sguardo di scusa, tirandoli indietro per i colletti delle loro camicie, "Scusali, Sakusa-kun. Sono il capitano, Meian.»

Sakusa si inchina, facendo del suo meglio per non lasciare che il suo sguardo vaghi verso un certo biondo, immobile sul posto a fissarlo. Sakusa non vuole sapere che espressione abbia.

"Oliver e Adriah non sono qui in questo momento, quindi te li presenterò più tardi ma... beh, questo è Inunaki, il nostro libero",

Sakusa gli fa un cenno con la testa e Inunaki gli sorride, annuendo a sua volta. "Piacere di conoscerti."

"Altrettanto." Sakusa gestisce.

"E immagino che tu conosca già questi qua", dice Meian, indicando gli altri tre. "Dicono che hanno giocato tutti contro di te al liceo. Dicono che eri terrificante.»

Sakusa sorride a ciò. Genuinamente. "Lo prenderò come un complimento. Anche loro erano tutti dei mostri".

"Bé, lo sono." Meian annuisce. "Penso che ti troverai bene."

"Penso lo stesso." dice l'allenatore, dando a Sakusa una forte pacca sulla schiena.

"Sakusa-kun! Puoi mostrarci la tua roba col polso flessibile di n-"

"Ooh, quello in cui può piegarlo finché le dita non toccano il suo brac-"

Sakusa finalmente si permette di guardare l'uomo in piedi all'estremità più lontana della stanza.

Miya Atsumu sembra... sacro .

Se aveva un bell'aspetto prima, Sakusa non sa nemmeno da dove cominciare per l'aspetto che ha adesso. I suoi capelli prima lisci e color senape sono ora sbiaditi in una tonalità chiara e dorata, e scendono in onde leggermente arricciate. Ha tenuto l'undercut.

E sia le sue braccia che le sue gambe sono... peccaminose, come sempre.

"Omi." chiama Atsumu, suonando esattamente come cinque anni fa. "Da quanto tempo?"

Quando Atsumu sorride non contiene rabbia o dolore, non come l'ultima volta che ha usato quel soprannome. Dice il suo nome come se la loro ultima conversazione non fosse mai avvenuta.

Sakusa è contento. Ha un aspetto migliore.

Ma una parte di lui, una piccola parte, sente una leggera puntura al pensiero che forse quella notte di sei anni fa non significava tanto per Atsumu quanto per lui.

"Da quanto tempo, Miya." dice Sakusa, l'espressione che si addolcisce contro la sua volontà.

L'aria intorno a Miya Atsumu sembra diversa. Dove prima era irregolare e disomogeneo, ora è più affilato ed uniforme. Mentre sembrava arrogante e distaccato, si è smorzato in un'aura di sicurezza e disinvoltura.

Miya Atsumu era cambiato negli ultimi cinque anni. Ne hanno entrambi ventidue adesso e si vede.

Ma Sakusa lo guarda e prova ancora esattamente ciò che provava quando aveva quindici anni.

È ancora lì. È ancora uguale.

No, è più forte .

E vuole baciarlo di nuovo. Dio , se lo vuole. Vuole chiudere lo spazio tra di loro e baciarlo, in questo momento, in questo istante, davanti a tutti. Pensa, forse sa farlo. L'ha già fatto con alcuni ragazzi, ubriaco, ad una festa.

Ma sa che non può. Sa che questo è diverso.

Atsumu sorride, allungandosi in avanti per dargli una pacca sulla spalla. "Immagino che tu mi sia mancato, Omi-Omi. Benvenuto nella squadra."

Quando Atsumu gli stringe la spalla, Sakusa lo guarda negli occhi, ed è allora che lo vede.

Un accenno di affetto, la stessa espressione che aveva visto nei suoi occhi quando condividevano il loro calore insieme nel letto a castello sei anni prima, la stessa espressione che non era mai riuscito a dimenticare.

E sa, in quel momento, che per qualche ragione quella notte significava ancora qualcosa anche per lui.

Con Atsumu, sarà sempre diverso.

Se Sakusa lo bacia, probabilmente si innamorerà di lui. Probabilmente lo farà all'istante.

Probabilmente lo ha già fatto. Non ha mai avuto una cazzo di possibilità.

__

Sakusa Kiyoomi

Sto mandando questo messaggio a entrambi contemporaneamente per risparmiare il fiato.

Komori, Yachi. Santa madre di dio e del cielo. Cazzo, salvami.

Dio, se sei reale, prendimi. Sono tuo figlio.

Sono passati solo tre mesi. Pensavo che essere suo compagno di squadra sarebbe stato sopportabile, e lo sarebbe stato se fossimo solo compagni di squadra. Ma no. Oh no, dobbiamo essere coinquilini. Ancora. Cazzo. Ancora. Sapete cos'è successo l'ultima volta che siamo stati nella stessa camera? Abbiamo dormito insieme.

Beh, ci siamo masturbati a vicenda, ma stessa differenza. E questo è stato il risulato del fatto che siamo stati coinquilini per quattro misere notti e cinque giorni. Ci sono volute solo 4 notti e la vista di lui in asciugamano per farmi cedere. Ora, lo vedo in asciugamano quasi tutti i giorni e passiamo quasi ogni ora in cui siamo svegli insieme. Ieri sera abbiamo visto Attack on Titan e si è addormentato sulla mia spalla. Sbavava dappertutto e non ho nemmeno pensato che fosse disgustoso. Pensate.

La scorsa settimana, mi ha fatto asciugare i suoi capelli ed erano così fottutamente morbidi. Come fa a mantenerli così morbidi quando li tinge costantemente? Ora, sono incazzato, eccitato, e curioso di sapere quale prodotto per capelli usa.

Penso che morirò. E so che probabilmente direte, dormi con lui e basta, bacialo e basta, andrà tutto bene, non è che i tuoi genitori vivano ancora con te. E forse avete ragione. Non è che non l'abbia mai fatto con altre persone.

Ma non posso semplicemente baciarlo e farla finita, perché se lo bacio, sono finito. Ho chiuso. Farò un passo e non riuscirò a tornare più indietro. Sarò sistemato per la vita. Mi capite?

E so che mi direte che non posso vivere così per tutta la vita, ma non so quale altra scelta ho. Essere me stesso e perdere la mia fottuta famiglia? Non posso farlo. Voi sapete che non posso farlo. Sono spesso stronzi, e a volte li odio, soprattutto per questo, ma sono ancora i miei genitori e li amo.

Credete che lo shock del fatto che io sia gay sarà diminuito se dico loro che la persona di cui sono innamorato è pure lui una star della pallavolo? Cazzo.

Sta andando in giro più spesso a torso nudo. Quel sorrisetto irritante che usava per sorprendermi al liceo è tornato in pieno vigore. È peggio adesso di quanto non fosse allora, se potete crederci. Penso che sappia cosa sta facendo. Sento che sto iniziando a cedere e penso che lo stia capendo. Pensa che le cose saranno diverse questa volta? In realtà, ora che ci penso, lo saranno?

Dipende da me, no? Voglio morire.

Fanculo questo schifo.

Komori Motoya

Resta In Pace Sakusa Kiyoomi

Causa Di Morte: Idiozie Causate Da BoomersOmofobi 😔✊🏻

starai bene. non ti dirò cose che sai già.

Yachi Hitoka

Sii coraggioso, Sakusa Kiyoomi! È la tua vita! Perché viverla in un qualsiasi modo che non sia come vuoi tu?

Questa è l'occasione che non avresti mai pensato di avere!!! Non essere un idiota!!! Coglila!!!!!! E non importa cosa succede, noi saremo qui. Sempre proprio qui! 😙

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