2 ORE AL MATRIMONIO

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Quando Osamu apre le porte, la prima cosa che sente è la parola 'SUNARIIIIIIIIN' sotto forma di singhiozzo.

La prima cosa che vede è suo fratello in ginocchio, che piange così forte che si sta rovinando il trucco già ritoccato due volte, mentre Suna gli asciuga stancamente le lacrime con un fazzoletto.

"Atsumu, per favore, cazzo di primadonna", implora Suna, rabbrividendo per il residuo lasciato sul fazzoletto. "Ti sposi tra poche ore, riprenditi."

"Non pooooooosso ," piange, "Sono semplicemente... così felice. Sono così felice. Mi sto per sposare, Rin.»

"Ok, questo è abbastanza." dice Osamu, segnalando finalmente la sua presenza, e inginocchiandosi accanto a Suna e suo fratello. "Per la miseria, Tsumu. Stai facendo un disastro. Non aspettarti che ti sostituisca là fuori se non riesci a farcela. Sono andato al tuo esame di biologia ma non mi sposerò al posto tuo, mi hai sentito?"

Atsumu tira su col naso e fa il broncio mentre Osamu afferra il fazzoletto dalla mano di Suna e si prende cura di lui come ha fatto per tutta la vita.

È sollevato che ci sia Sakusa ad assumere quel ruolo ora. Ma una parte di lui non può fare a meno di sentirsi un po' lasciata indietro. È sempre stato l'altra metà di Atsumu. È sempre stato l'Altro Miya.

Ok, forse sta ancora cercando di accettare il fatto che questo stia per cambiare. Prendetevela pure.

Forse è una cosa da gemelli, ma Atsumu sembra accorgersene immediatamente e smette di piangere per gettare le braccia al collo di suo fratello.

Osamu grugnisce e cerca di spingerlo via, ma Atsumu lo abbraccia solo più forte.

"Togliti di dosso, caccola".

"No." dice Atsumu. "Ti voglio tanto bene."

Osamu cerca di non iniziare a piangere pure lui. "Dovresti, dopo tutto quello che ho fatto per te. Ora, vai a truccarti di nuovo".

Atsumu fa un piccolo rumore di conferma e si stacca.

"Ti voglio bene." ripete. "Ripetilo".

"No."

"Samu".

"Ti voglio bene." cede Osamu. "Vai a farti aggiustare il trucco."

Atsumu si alza, lisciandosi lo smoking, e lancia un'occhiata a suo fratello e a Suna.

"Voi due non vi ucciderete il giorno del mio matrimonio, vero?"

Suna alza gli occhi al cielo e Osamu fa lo stesso.

"Certo che no." sbuffa Suna, dando un pugno alla spalla di Atsumu. "Lo faremo domani. Per chi cazzo ci prendi, eh?"

Atsumu li guarda entrambi per ancora un secondo prima di annuire e rivolgergli un sorriso tremante. "Grazie."

"Sdolcinato." Osamu dice impassibile. "Ho detto di andare a sistemare il trucco."

Finalmente lui lo fa.

Osamu e Suna rimangono piantati nelle loro posizioni per un po', a fissare Atsumu che se ne va, prima di voltarsi a guardarsi l'un l'altro.

Sono impacciati.

È sempre stato così negli ultimi mesi, quando venivano lasciati l'uno con l'altro, ma si sentono così lo stesso.

Suna lo spinge debolmente col gomito. "Come ti senti? Si sposa prima di te. Chi avrebbe mai pensato che in giro ci fosse qualcuno abbastanza pazzo da prenderselo, eh?"

Una piccolissima parte di Osamu pensa, potrebbe essere stato me. Ma spinge giù quella vocina e dice invece: "Sakusa Kiyoomi è sempre stato bello fuori di testa, però. Tsumu è solo una parte del perché."

Suna annuisce. "Quei due... stanno cambiando il mondo intero, eh?"

Osamu incrocia le braccia davanti al petto, espira profondamente. «Due dei più famosi giocatori di pallavolo dell'intero Paese stanno per sposarsi, Rin. E sono fottutamente gay. Non si può cambiare il mondo più di così."

"Chi l'avrebbe mai detto allora, vero?" Suna muse. "Che questo sarebbe potuto accadere?"

"Chi l'avrebbe mai detto?" Osamu ripete, la voce quasi un sussurro.

a liar's truth - sakuatsuWhere stories live. Discover now