Shoto POV
Alla fine ho passato la notte in bianco perché Mei si svegliava per il film.
Per farla addormentare mi ci era voluto del tempo e, solo dopo averla distratta a modo mio, è finalmente crollata. In fondo, dovevo anche farle pagare il comportamento di prima durante la partita a Monopoli.
Anche dopo questo, mi sono svegliato ogni tanto a controllare che dormisse pacificamente e, tranne qualche volta in cui si è svegliata di soprassalto, sono riuscito a calmarla.
Guardo il cellulare e noto che sono le 7 quindi tra poco dovrò svegliarla.
Vorrei non doverlo fare ma, purtroppo, dobbiamo andare a scuola.
Mi giro di nuovo verso di lei e appoggio la mia testa sulla mano tenendomi su per il gomito.
Il suo corpo è avvolto nelle mie lenzuola, tranne per la schiena nuda rimasta scoperta.
Il suo viso addormentato mi trasmette pace e tranquillità come non l'avevo mai ottenuta nella mia vita.
È riuscita a cambiare la mia visione delle cose, del mondo e anche di mio padre.
Riesce a darmi la forza per affrontare ogni giorno e per riuscire ad apprezzare la persona che sono.
Ogni volta che la guardo, è come se già sapessi perfettamente cosa le passa in quella testolina, perché basta solo uno sguardo per capirci.
Ogni suo sorriso è uno sprono per me ad andare avanti, volendo solo vederne altri ed esserne io la fonte.
Come lei lo è dei miei.
È stata l'unica a riuscire a donare gioia e spensieratezza alla mia infanzia cupa e oscura, facendo in modo che potessi svagarmi e divertirmi.
Dopo un allenamento stancante, che mi portava vomito, pianti e ferite, sia interne che esterne, lei arrivava con il suo sorriso raggiante e curava ogni mio graffio, ogni mia piaga.
Non mi sono mai reso conto dei miei sentimenti, ma mi accorgo di essere sempre stato innamorato di lei, fin da bambini.
Da quando mi costringeva a guardare quegli orribili cartoni di Barbie, di cui non capivo nulla.
O quando rompeva qualche mio giocattolo perché era troppo sbadata.
O quando mi difendeva da mio padre, buttandosi in mezzo e urlando contro di lui, sperando di ottenere qualcosa.
L'ho sempre guardata e anche ammirata.
La sua energia riesce sempre a coinvolgere chiunque e a farti tornare il buon umore, anche nelle giornate peggiori.
Sorrido teneramente osservando i suoi lineamenti delicati e mi perdo nel suo meraviglioso viso.
Mei mi ha salvato.
Mi ha tirato fuori dal baratro di rabbia, risentimento e odio che avevo creato contro mio padre.
Ha illuminato la mia vita con la sua solarità e l'ha resa degna di essere vissuta.
Quando penso al mio futuro, l'unica cosa certa e concreta che vedo, è lei.
Avere la nostra casa, mettere su una famiglia e salvare la vita delle persone insieme.
So per certo che la sposerò, e non solo perché gliel'ho promesso, ma perché dentro di me, so che lei è la donna della mia vita e che non amerò mai nessun altro allo stesso modo in cui amo lei.
Mi sento legato a lei da un amore indistruttibile e indescrivibile che va oltre ogni immaginazione umana.
Come se fossimo destinati a passare il resto della nostra vita insieme.
Ha rubato il mio cuore e la mia anima, prendendone possesso con prepotenza ed io sono consapevole che lei è l'unica che voglia che li abbia.
So che avrà sempre cura di me, come io l'avrò di lei e mi fido ciecamente a lasciargli la mia vita e la mia felicità nelle sue mani.
Sono totalmente e completamente suo.
Non c'è una singola parte di me che non le appartiene.
Sono perdutamente innamorato di questa ragazza e lo vorrei urlare al mondo intero.
Spero solo di riuscire a renderla felice allo stesso modo in cui lei riesce con me.
Le accarezzo dolcemente i capelli e Mei si muove, ancora addormentata, verso di me.
Si rannicchia contro il mio petto schiudendo le labbra e scoprendosi leggermente, lasciandomi una deliziosa visione del suo corpo perfetto.
Quanto è bella.
Passo la mia mano lungo la sua schiena nuda e le sue spalle, facendo piccoli cerchi sulla sua candida pelle per farla svegliare nel miglior modo possibile.
Merita tutto l'amore di questo mondo e io sono disposto a darglielo.
Le sposto delicatamente i capelli dal collo e dal viso, in modo tale da lasciarmi una visuale perfetta della sua figura.
La vedo sorridere e mi domando cosa starà sognando.
M'avvicino lentamente e inizio a darle dei leggeri baci sul collo, quel punto che riesce a farmi girare la testa, ora pieno di segni della nostra nottata precedente.
Passo poi alle braccia e alle spalle.
Si muove un pochino e strizza gli occhi, quindi si sta svegliando.
Lascio una scia di baci a partire dal retro del suo collo fino ad arrivare alla fine della sua schiena. La sua pelle è calda e morbida, potrei andare avanti all'infinito.
"Mi piace questo buongiorno." Dice il mio raggio di sole aprendo lentamente gli occhi.
Rifaccio il percorso al contrario, partendo a baciarla dal fondo della schiena fino al collo.
Mei ride per il solletico procurato dai miei continui baci ma questo non fa altro che volermela farla amare ancora di più.
Le bacio nuovamente le spalle e le braccia, afferrandole poi con delicatezza la mano e baciandone il palmo, i polpastrelli e il dorso, mentre il mio amore mi fissa seguendo ogni mio movimento.
"Buongiorno raggio di sole." Dico accarezzandole il viso.
La ragazza ormai è totalmente sveglia e mi guarda sorridendo.
"Buongiorno amore mio." Dice gettandosi tra le mie braccia e rispondo prontamente stringendola a me. Il modo in cui i nostri corpi combaciano sempre alla perfezione mi convince sempre di più, che siamo nati per essere destinati ad incontrarci. È come se lei fosse nata per essere la mia esatta metà, ed io la sua.
Se potessi fermare il tempo e vivere per sempre questo istante, lo farei senza pensarci due volte.
Mei POV
Quando suona la campanella del cambio di lezione, io, Momo, Ochako e Mina ne approfittiamo per andare in bagno.
Iniziamo a parlare della lezione di oggi e del viaggio in montagna che farò questo weekend.
"Quanto tempo hai detto che stai via?" Mi chiede Mina.
"Partiremo venerdì mattina, infatti non verrò a scuola quel giorno, per poi tornare domenica pomeriggio. Andiamo in treno e sono circa quattro ore di viaggio. Eri è super entusiasta." Dico ripensando alla mia sorellina e alla sua reazione quando le abbiamo detto che saremmo andati dalla nonna.
"Cosa farai li?" Chiede Ochako mentre prendiamo il corridoio dove sono presenti le classi dell'ultimo anno.
"Ne approfitterò per rilassarmi e passare un po' di tempo con mia sorella. Non abbiamo ancora detto nulla alla nonna, sa solo che Eri si è ripresa e che presto andremo a trovarla." Dico battendo le mani felice.
"Chissà come sarà contenta! Mandaci un sacco di fo.." Momo sta finendo di parlare quando va a sbattere contro un ragazzo, penso più grande di noi, che sta girando con i suoi amici.
È molto alto rispetto a noi, sarà circa 1,80, forse anche di più.
Ha i capelli bianchi e gli occhi azzurri, quasi ghiaccio.
Ha una cicatrice sul naso che lo caratterizza molto.
"Oh mamma, scusami tantissimo! Ero totalmente distratto!" Dice il ragazzo guardando finalmente Momo.
Si blocca per qualche secondo a fissare la ragazza e lo vedo arrossire, cosa che nota anche la mia amica.
"No figurati! È stata anche colpa mia, non guardavo dove stavo andando." Dice Yaomomo arrossendo anche lei.
Che scena tenerissima.
"Ma voi siete della 1-A! Siete i primi che hanno affrontato i villain alla USJ!" Dice uno degli altri due ragazzi.
"In carne ed ossa." Dice Mina sorridendo.
"Hai visto Kaido? Sei finalmente riuscito ad incontrarla!" Risponde l'altro ragazzo tirandogli una gomitata.
Quindi il tizio che sta ancora fissando Momo si chiama Kaido.
In quel momento, alle loro spalle appaiono Nejire e Harumi.
"Ciao ragazze!" Dice Hado con il suo solito entusiasmo e appena nota la situazione, fa un occhiolino a Kaido.
"Oh ma guarda chi c'è qui! Hai visto che sei riuscito a parlare con Yaoyorozu! Dovevi solo farti coraggio e smetterla di ammirarla da lontano. Sai Momo, appena ti ha visto al festival, non ha fatto altro che parlare di te e della tua unicità! Direi che è il tuo fan numero uno!" Nejire inizia a parlare saltellando intorno alla mia povera amica che vorrebbe sotterrarsi dall'imbarazzo.
Il ragazzo è ancora più rosso di prima e sono certa vorrebbe uccidere Hado.
Harumi interviene, prendendo per mano la sua amica.
"Shhh, Nejire stai tranquilla. Adesso ti porto fuori in giardino a correre, sbatterai contro un albero e potrai rilassarti, ok? Così magari la smetterai di imbarazzare i nostri compagni. Scusala Kaido." Dice Harumi con la sua solita calma, voce dolce e un sorrisetto furbo.
Ci mettiamo a ridere mentre Nejire fa una linguaccia alla sua amica, facendo sciogliere Harumi che scoppia a riderle in faccia accarezzandole la testa e stringendola in un abbraccio.
La mia migliore amica, riesce a riprendersi e parlare.
"Ehm, ti ringrazio. Anche se non credo di essere stata un granché al festival ma, accetto volentieri il complimento." Afferma Momo riuscendo finalmente ad alzare lo sguardo su di lui.
"Io invece sono convinto del contrario! Hai un quirk fortissimo! Sono rimasto molto colpito dal tuo modo di combattere e anche dal modo in cui hai affrontato la corsa ad ostacoli." Il ragazzo s'avvicina con un sorriso, sembra davvero ammirare Yaomomo non solo per il suo aspetto.
Faccio un occhiolino a Mina ed Ochako, che hanno già capito tutto.
"Beh sappi che la nostra amica è molto contenta delle tue lusinghe, vero Momo?" Dico mettendole un braccio intorno alle spalle.
"Sarebbe il caso di chiederle il numero Kaido." Dice Nejire a voce non troppo bassa.
"Lei accetta di dartelo, più che volentieri!" Rispondo prendendo dalla tasca della mia amica il suo cellulare.
"In tal caso, credo di essere costretto a scambiarmi il numero con te, Yaoyorozu." Dice il ragazzo tirando fuori il cellulare anche lui.
Registrano i rispettivi i numeri sui telefoni e si presentano come si deve. Si chiama Kaido Tanaka ed è in classe con i Big Four.
La campanella suona indicando l'inizio della prossima lezione quindi dobbiamo tornare in classe.
Ci giriamo per andarcene ma prima di allontanarci troppo, decido di fare uno sprono in più al ragazzo.
"Ehi Tanaka! Se volessi chiederle di uscire, lei adora i film romantici, il the e portale un bel mazzo di gigli bianchi. Sono i suoi preferiti." Dico mentre Momo mi tira un piccolo schiaffo sul braccio.
Il ragazzo arrossisce ma sorride alzando il pollice.
"Grazie Takeda! Me ne ricorderò di certo." Dice salutandoci e rientrando in classe.
"Ti odio Mei." Dice la mia migliore amica sorridendo.
"Non è vero, tu mi adori. Come io adoro te." Dico prima di saltarle al collo e darle un enorme bacio sulla guancia.
Si merita tutta la felicità di questo mondo.
Shoto POV
Ho approfittato anche io del cambio d'ora per andare in bagno e ora sto tornando in classe pensando alla prossima lezione.
I miei pensieri vengono interrotti quando sento nominare il nome di Mei.
Mi nascondo dietro il muretto delle scale, in modo tale da poter ascoltare la conversazione.
Si tratta di due ragazzi di seconda, credo siano della sezione degli eroi, ma non ne sono sicuro.
"Parli di Takeda della 1-A?" Chiede quello dai capelli rossi.
L'altro ragazzo annuisce e fa un sorriso viscido al suo amico.
"Certo che parlo di lei! Hai visto che fondoschiena?! Prima è passata davanti alla nostra classe con le sue amiche e il mio corpo ha reagito subito. Se solo potessi averla un po' per me..." dice ammiccando.
La voglia di spaccargli la faccia è grande ma decido di aspettare per vedere cos'altro hanno da dire.
"Ma non sta con Todoroki Shoto? Il figlio di Endeavor? Sono migliori amici da sempre e, da quello che dicono le ragazze, si amano alla follia." Dice il rosso alzando un sopracciglio.
"Ma non stare ad ascoltare quello che ti dicono gli altri. Io li ho visti insieme e ti assicuro, è sprecata per uno come lui. Andiamo, l'hai visto? Non sorride mai, non parla mai e ha sempre la solita espressione in faccia. Di certo prima o poi lei si stuferà, capendo di voler qualcosa di più. E poi la cicatrice che ha in faccia?! È ridicolo e mostruoso! La ragazza se ne accorgerà e io approfitterò della situazione. Scommetto di poter essere un ragazzo migliore per lei e di poterla soddisfare molto meglio di lui. In tutti i sensi." Dice sghignazzando il verme.
Le sue parole mi travolgono come un fiume in piena, portando alla luce tutte le mie insicurezze.
So di non meritare le sue attenzioni, figuriamoci il suo amore. Sono certo di non essere all'altezza di quel raggio di sole a cui io porto solo buio e tristezza.
Perché mi ha scelto? Perché continua a stare con me? Sono queste le domande che spesso mi tormentano.
Sicuramente solo perché ci conosciamo da una vita, ma se non ci fossimo mai incontrati non avrebbe mai preso uno come me.
Non so come abbia fatto a stare con me fino ad oggi.
Non sono la persona giusta per lei e, in realtà, per nessuno. Non so come poter dare la felicità ad altre persone perché sono il primo ad aver bisogno di qualcuno che mi risollevi.
Non potrò mai renderla felice nel modo in cui lei fa con me e, ripensandoci, non penso neanche di meritarla questa gioia.
Lei è la perfezione, mentre io sono nato e cresciuto solo per diventare un eroe e soddisfare la sete di potere di mio padre, un oggetto con uno scopo ben preciso, che senza di esso, sarebbe solo da buttar via.
Anche mia madre mi ha repudiato e non è riuscita a guardarmi per tutti questi anni.
Perché per Mei dovrebbe essere diverso?
Lei è così perfettamente bella, mentre io sono un mostro. Chi potrebbe trovarmi anche solo attraente? Probabilmente ha deciso di stare con me solo per pietà.
Gli avrò fatto pena e, con il suo animo buono, avrà voluto salvare quel bambino che, con il tempo, la porterà con lui nel suo baratro di tristezza e solitudine.
Si, sicuramente non c'è altro motivo per passare i suoi giorni con una nullità come quello che sono io.
La rabbia cresce in me e decido di saltare le lezioni pomeridiane.
Scrivo un messaggio a Midoriya di avvisare i professori che non sono stato bene e di dire a Mei che sono semplicemente tornato ai dormitori, così vado in palestra e inizio ad allenarmi con una frenesia tale che mi porta anche a ferirmi le mani.
Mei POV
Sono ancora dentro il bagno vicino alle scale mentre origlio la conversazione tra questi due ragazzi.
"Ma non stare ad ascoltare quello che ti dicono gli altri. Io li ho visti insieme e ti assicuro, è sprecata per uno come lui. Andiamo, l'hai visto? Non sorride mai, non parla mai e ha sempre la solita espressione in faccia. Di certo prima o poi lei si stuferà, capendo di voler qualcosa di più. E poi la cicatrice che ha in faccia?! È ridicolo e mostruoso! La ragazza se ne accorgerà e io approfitterò della situazione. Scommetto di poter essere un ragazzo migliore per lei e di poterla soddisfare molto meglio di lui. In tutti i sensi." Dice sghignazzando uno di loro.
Le sue parole fanno crescere in me una rabbia tale da poter spaccare qualsiasi cosa sia nel mio raggio visivo. Incluso lui.
Esco dal bagno a passo svelto e deciso, andando verso di loro. I miei occhi sono infuocati e stringo i pugni facendo diventare le nocche bianche, per riuscire a calmarmi un minimo.
Il ragazzo che ha parlato, appena nota la mia presenza, fa un ghigno viscido, squadrandomi da capo a piedi.
Ho un'espressione disgustata mentre mi fermo di fronte a loro a braccia conserte.
"Ma guarda chi c'è qui. Hai sentito quello che ho detto e ti sei accorta che sto dicendo la verità, eh Takeda?" Chiede alzando un sopracciglio e avvicinandosi a me.
Faccio una risata prima di guardarlo con un ghigno.
"Noto che la tua sicurezza è in netto contrasto con il tuo quoziente intellettivo. In quel cervello c'è più segatura che in una falegnameria. Mi chiedo se te le studi di notte le cose che dici o se sei solo stupido di natura, ma a sto punto, credo più la seconda. Shoto vale più di quanto tu potrai mai puntare ad essere in tutta la tua inutile vita. Non starei mai con uno come te, neanche se da questo dipendesse la sopravvivenza del genere umano. Preferirei farmi torturare dalla Lega dei Villain, piuttosto che farmi vedere con te. Il solo pensiero di un tuo bacio mi rivolta lo stomaco. Non pronunciare mai più il mio nome, o quello del mio ragazzo, con quella lurida bocca che ti ritrovi." Dico a denti stretti lasciando entrambi i ragazzi a bocca aperta.
Mi giro per tornare in classe senza lasciargli il tempo di ribattere.
Una volta rientrata, noto subito l'assenza di Shoto. Le sue cose non ci sono più e inizio a preoccuparmi finché Midoriya non si mette al mio fianco.
"Mi ha detto di avvertirti che non stava tanto bene di stomaco ed è tornato ai dormitori. Ha detto di non preoccuparti e di stare qui che tanto ora si mette a letto." Mi spiega il ragazzo con un sorriso.
Annuisco con un'espressione triste sul viso.
"Grazie Midoriya." Dico mentre il mio amico torna a sedermi.
Fisso il banco vuoto del bicolore ripensando alle parole di Deku.
E non posso fare a meno di pensare a quanto suonassero false.
Shoto POV
Mi fisso nello specchio della mia camera.
Passo le dita sulla cicatrice, tirando i capelli all'indietro per vederla meglio.
Vorrei solo sparisse.
E penso di sapere come fare.
A/N
Perché non dare altri traumi al nostro piccolo ragazzo teiera?
In ogni caso, ecco a voi Kaido