"Go. Go. Let's go. Let's go. Dateko."
Dagli spalti si sente risuonare perennemente l'inno, cosa che mi porta inevitabilmente all'esasperazione.
"Odio quando lo fanno. Ti entra nel cervello e continui a ripeterlo per giorni." Dico rivolgendo lo sguardo verso Kyioko.
Lei sogghigna prima di rivolgere di nuovo l'attenzione verso i ragazzi che stanno venendo verso di noi.
"MEI-CHAN HAI VISTO CHE SCHIACCIATA FANTASTICA HO FATTO?" Mi chiede Shoyo saltando da un lato all'altro con fin troppa energia.
"Certo che l'ho vista." Gli dico sorridendo per poi passargli la sua borraccia.
Il mio sguardo incrocia quello di Tobio al quale rivolgo un sorriso dolce.
L'alzatore arrossisce leggermente prima di abbracciarmi e tenermi stretta a lui.
"Mei, è ora di alzarti." Mi dice Fuyumi.
Aspetta, Fuyumi?
Perché è qui?
"Mei."
No, non svegliarti. Non adesso. Tobio mi sta abbracciando. No!
Mugugno qualcosa che dovrebbe essere un "ancora cinque minuti" ma che esce più come un lamento.
Apro leggermente un occhio solo per vedere il viso della sorella del mio migliore amico che mi sorride.
"Ben svegliata dormigliona. È già da un po' che cerco di svegliarti." Mi dice sedendosi sul letto.
Mi stiracchio, sbadigliando rumorosamente. Mi metto seduta sul letto cercando di capire dove sono, chi sono, che ore sono e perché sono.
Non ottengo buoni risultati.
Per quanto ami con tutto il cuore questa ragazza, vorrei volentieri strozzarla per aver interrotto il mio fantastico sogno.
"Ti prego Fuyu, dammi una buona ragione per il quale mi hai svegliato. E perché sei in casa mia." Chiedo sbadigliando di nuovo e uscendo dal letto ad una lentezza che neanche Sid.
"Sono in casa tua perché per quanto sia i tuoi genitori che Shoto abbiamo provato a svegliarti, non hanno ottenuto risultati, quindi visto che ti adoro, ti sono venuta a salvare le chiappe."
Salvarmi le chia... per cosa?
"Mi sono appena svegliata, vai al sodo per favore."
"Dovevi essere alla U.A. circa 15 minuti fa. O ti sei dimenticata?" Mi comunica con nonchalance.
Ah già.
OH CAVOLO.
"PERCHE' NON MI AVETE SVEGLIATO PRIMA?! MANNAGGIA AL WALL MARIA, NON POSSO FARE TARDI AL PRIMO GIORNO" Urlo mentre corro in bagno, con la divisa nuova, per darmi una sistemata.
Non che per me sia niente di diverso. Ho un piccolo difetto che è quello di dormire troppo e questo nelle situazione importanti, tipo oggi, si rivela un problema. In tutti gli eventi importanti mi sono ritrovata a non svegliarmi e ad avere Shoto che venisse a chiamarmi. È sempre stato così.
Il nostro rapporto funziona bene per questo. Lui mi rende più responsabile io invece, beh, lo faccio vivere con più tranquillità e cerco di farlo sorridere.
Nel frattempo che mi lavo i denti, Fuyumi mi raggiunge in bagno e mi aiuta a sistemare i capelli.
"Lo sai di essere un angelo vero?" Le dico facendole gli occhi dolci mentre mi infilo la gonna.
"Fino a dieci minuti fa mi volevi uccidere perché ti ho svegliata. Te ne rendi conto?"
"Ma quello non conta. Lo sai che ti adoro sempre e in qualsiasi momento."
Corro fuori dal bagno recuperando al volo lo zaino per poi dirigermi all'ingresso.
"Ok credo di aver tutto. Ora devo solo correre più veloce di quanto schiaccia Shoyo e forse non mi beccherò una punizione al primo giorno." Dico infilandomi le scarpe.
"Ecco a te." Alzo lo sguardo verso Fuyumi che mi porge un sacchetto con dentro del cibo. L'ha ricordato anche oggi, penso tra a me e me, facendo un piccolo sorriso.
"Lo sai che non dimentica mai di prepararti la colazione." Mi sorride e prendo con molta gratitudine il panino che mi è stato preparato, come ogni mattina prima di andare a scuola, dal mio migliore amico.
Con cura, ogni giorno, il ragazzo eterocromatico, mi preparava la colazione, per poi portarmela e osservare attentamente che la mangiassi mentre andavamo a scuola.
Questo perché ho il brutto vizio di saltare la colazione, quindi si assicura che la mangi.
Do un bacio veloce sulla guancia alla ragazza, prima di infilarmi le cuffie e prepararmi a correre.
*25 minuti dopo*
Tossisco, cercando di recuperare fiato, davanti all'enorme porta della mia classe. Sono le 8.45, quindi tecnicamente sono in ritardo solo di 15 minuti.
Prendo un bel respiro e mi preparo mentalmente alla situazione che mi ritroverò davanti.
Forza Mei, apri questa porta e affronta la situazione. Sei forte. Sei mitica. Puoi farcela sempre.
Ma quanto sono drammatica? È solo una porta!
La spalanco con tutta la mia confidenza, ma ci metto troppa forza e finisco per farla sbattere dall'altra parte.
Bene. In ritardo. E sto anche distruggendo la scuola.
Tutti gli sguardi si posano su di me e sulla povera porta che non ha fatto niente di male.
Siri, come si fa a diventare invisibile?
WikiHow non ha una soluzione anche a questo?
"Tu devi essere Mei Takeda esatto?"
Il mio sguardo si alza verso un uomo con dei lunghi capelli neri e un enorme sciarpa intorno al collo.
Sarà un professore?
"Dipende dalle circostanze. Se ci saranno delle conseguenze per il ritardo, no non sono io. Se invece abbiamo intenzione di passarci sopra visto che è il primo giorno e farci una risata sopra quando sarà il giorno del diploma, allora certo sono Mei Takeda."
Sento degli sghignazzi provenire da qualche compagno mentre io non posso fare altro che sperare che il professore abbia un minimo di senso dell'umorismo e apprezzi la battuta.
Ma non ottengo altro che uno sguardo impassibile.
"Si, è Mei Takeda." Sento dire una voce dal fondo. Ma io conosco quella voce.
"Tu, sporco traditore che non sei altro. Sei peggio di Reiner e Bertoldo." Dico indicando il ragazzo con i capelli a metà.
"Non mi hai aspettato!"
Incrocio le braccia al petto, aspettandomi delle scuse.
"Hai seriamente intenzione di discuterne adesso? Davanti al tutta la classe? E un professore? Dopo aver fatto tardi e aver quasi rotto una porta?"
Non posso fare a meno che zittirmi. Lo sa benissimo di aver ragione e la cosa lo soddisfa parecchio.
"Non abbiamo tempo per queste cose. Tieni."
Il professore mi porge una tuta da ginnastica blu e bianca.
"Indossatelo immediatamente. E poi uscite per educazione fisica."
E senza dire altro esce dalla classe, lasciandoci tutti senza parole.
Per lo meno ho evitato una punizione.
Per ora.
A/N
Bene bene, questa è la mia prima storia e spero davvero che vi piaccia. Era già da un po' che ci stavo pensando e lavorando e ho pensato che oggi fosse venuto il momento giusto per pubblicarla. Fatemi sapere cosa ne pensate e anche se avete critiche fatevi avanti.
Grazie mille a tutti quelli che leggeranno 😘😘