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Chapter 3: game stop

La sera della rapina a casa di Felix...

Changbin entrò nel caveau di lui e Chris sempre seguito da quel simpatico gatto.

Appena entrato vide Chris intento a prendere i suoi antidepressivi.
Erano le 3 di mattina, l'orario in cui di solito il maggiore aveva degli attacchi di panico ed era costretto a prendere delle medicine.

Il riccio si voltò verso l'amico e gli rivolse un sorriso forzato, gli occhi erano rossi e le guance erano ancora umide.

La prima cosa che fece fu abbracciare il più grande, accarezzandogli delicatamente la schiena.

《Scusa Chris, la prossima volta che accadrà staró con te...》disse, sentendosi in colpa per non averlo consolato come era solito fare ogni notte a quell' ora.

Il più alto scosse la testa e sciolse l'abbraccio.

《Non fa nulla, sto bene, piuttosto com'é andata?》gli domandò mentre riempiva un bicchiere d'acqua per entrambi.

《Io...non sono riuscito a rubare nulla...》abbassò la testa.《Ero convinto non ci fosse nessuno in casa, invece ho incontrato questo ragazzo che piangeva come un disperato, mi ha ricordato te e non ho resistito a consolarlo, si è rivelato una brava persona, gli ho restuitito tutto, scusa.》confessó nervoso.

Aveva paura che Chris si potesse arrabbiare con lui, sopratutto dopo un attacco di pianto poteva essere molto vulnerabile.

Il maggiore prese un grande respiro e Changbin lo vide stringere il bicchiere di vetro con molta forza.

Dopodichè scaraventò il bicchiere contro il muro della stanza accampagnato da un urlo di frustrazione.

《Chris!》

《I-io...scusa Changbin non volevo...》il riccio si sedette sulla poltrona coprendosi il viso con le mani. 《 Solo che la situazione di Innie è sempre più grave. Se non raccogliamo abbastanza soldi per le cure, lui non ce la farà...》

Le mani del maggiore iniziaronona tremare e la sua voce ad essere instabile.

Capendo che l'amico stesse avendo un secondo attacco, si sedette accanto a lui e lo circondò con un braccio, facendogli poggiare la testa sul suo petto nel tentativo di calmarlo.

Un mese dopo...

Changbin aprì un occhio e si stiracchió, sentendo la sua schiena a pezzi dopo aver dormito l'ennesima notte su una poltrona scomoda, piccola e smollata.

Osservò l'orologio: 12:49.

Chris non era in casa, sicuramente era in ospedale come ogni mattina.

Mentre si dirigeva verso il frigo per cercare qualcosa che potesse essere un pranzo, il suo sguardo cadde sul tavolino dove erano sparsi i farmaci per la salute mentale del suo coinquilino.

Spero non ne abbia presi troppi ieri sera...

Nel frigo non c'era nulla di commestibile, l' unica alternativa era quella di uscire e prendersi un trancio di pizza.

Non si sciacquó neanche il viso, troppo affamato per prendersi cura di se, si infilò il giubbotto, il cappellino e i guanti di lana, prese le chiavi e chiuse la casa salendo le scale.

Uscì dal vicoletto trovando quel tenero gatto nero che bizzicava sempre dalle sue parti.

Il micio miagolò a gran voce e si strusciò sul polpaccio del corvino, ondeggiando la coda contento di rivederlo.

~𝑻𝒉𝒆 𝑺𝒕𝒆𝒂𝒍𝒆𝒓~𝐂𝐡𝐚𝐧𝐠𝐥𝐢𝐱Where stories live. Discover now