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Chapter 14: danger

Oh mio dio.

Jisung afferró il braccio muscoloso del fidanzato, cacciando un urlo, fin troppo imparuito e scioccato per guardare.

《Oh merda.》disse Minho in un soffio senza parole, appoggiando una mano sulla testa del parther per abitudine.

L'australiano, piangeva terrorizzato farfugliando preghiere in inglese, sulla montagna russa che si era bloccata poco dopo l' inizio della discesa più alta e ripida di tutta la corsa.
Il vagone era piccolo e potevano starci solo tre persone, le altre due erano svenute, mentre Felix si trovava alla punta tentando di non perdere i sensi o di non vomitare il churro di poco prima.

[Immaginatevi la reazione di Minho e Jisung come quella di Ed e Al nella gif sopra.]

《Felix!》

I due fidanzati si girarono straniti verso il proprietario di quella voce, chiedendosi come facesse a conoscere il nome del loro amico.

Changbin si sbracciava sperando che il gamer in pericolo lo notasse e prestasse attenzione a lui.

Purtroppo a forza di stare davanti agli schermi del computer, del nintendo e della televisione, la vista di Felix non era delle migliori, perciò da quella altezza non riusciva minimante a capire chi lo stesse chiamando.

《Com'è possibile che ogni volta che ci incontriamo stai sempre sul punto di morire?!》sbroccó il corvino dalla terra ferma.

A quella frase il minore capì finalmente chi fosse.

《Changbin ti pare il momento che cazzo!?》rispose a tono con tutta la sua voce.

Jisung che fino ad un secondo prima girava incontrollato su stesso mordicchiandosi le unghie, si avvicinò al ragazzo con cui stava parlando il suo migliore amico.

Proprio quando stava per rivolgergli la parola, la montagna russa riprese a muoversi.

Felix urlò ancora più spaventato, rimettendosi a piagnucolare impanicato quando il vagone si fermò di nuovo ancora più in bilico di prima.

A quella scena, il coinquilino del rosso diede forfait e prese i sensi per lo spavento, venendo preso per un pelo dal fidanzato prima che potesse cadere all' indietro sul suolo.

Minho era nel completo panico: Felix era bloccato su una montagna russa impazzita e il suo ragazzo era appena svenuto.

Peggio di così non poteva andare.

A distrarre l'australiano ci stava pensando quel nanetto dai capelli neri, quindi diede la priorità al suo ragazzo privo di sensi.

《Felix ascoltami!》Changbin riattirò l'attenzione del piú piccolo che era scoppiato nuovamente in un pianto incontrollato.

《T-ti ascolto p-parla e che cazzo!》strizzò gli occhi e il manico della giostra, spaventato dal guardare in basso.

《Ti devi calmare, se continui a piangere così forte ti farà male il petto e non respirerai bene per giorni. Mentre aspettiamo i soccorsi, pensa alla persona che ti piace di cui mi hai parlato!》gli disse il moro sempre urlando per farsi sentire.

Felix rilassò il viso, prendendo grandi respiri e proprio come il maggiore gli aveva spiegato, si mise a pensare al ragazzo per cui provava forti e inspiegabili sentimenti.

Nella sua testa apparsero immagini e ricordi vari del ladro: sorridente, che accarezzava il gatto, che mangiava il ramen, oppure loro due durante una partita di Mario Kart.

Gli tornò in mente anche il giorno di qualche settimana prima, quando Changbin gli aveva salvato la vita e lui era scoppiato a piangere tra le sue braccia, susseguito da altri ricordi in sua compagnia.

~𝑻𝒉𝒆 𝑺𝒕𝒆𝒂𝒍𝒆𝒓~𝐂𝐡𝐚𝐧𝐠𝐥𝐢𝐱Where stories live. Discover now