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Chapter 18: betrayed, used, broken

[la drammacità di questo titolo mi spacco assfgshshaj]

Jisung rimase confuso dall' improvvisa fuga di Changbin, ma non ci diede troppo peso e i suoi pensieri ritornarono in poco tempo sulla litigata appena avuta con Felix.

Era il suo storico migliore amico, sempre stato al suo fianco, il suo compagno di banco, il suo braccio destro e la sua unica spalla su cui piangere.

Così fragile e sensibile.

Il biondo era sommerso dai sensi di colpa per come lo aveva trattato, il suo cuore si stringeva sentendo i pianti soffocati del rosso provenienti dal palazzo.

Nonostante ció era testardo e troppo orgoglioso per rimettere di già la situazione apposto, perciò prese il suo skateboard-la copia esatta di quello di Killua, il coprotagonista del suo anime preferito- e si incamminó tra le stradine di Seul senza una vera e propria meta e con il solo scopo di prendersi una piccola pausa di riflessione.

Al contrario l'australiano aveva già deciso che non sarebbe uscito di casa per almeno una settimana.

In quel momento riusciva solo a piangere senza ritegno, totalmente assorto nei suoi brutti pensieri.

Aveva paura che Jisung gli avesse voltato le spalle.

Di aver perso il suo unico vero amico.

Le sue parole lo avevano ferito dritto nel cuore e continuavano a rimbombargli in testa, autoconvincendolo che Jisung avesse ragione e che tutto quello che gli aveva detto fosse vero.

Era vero, si fidava troppo facilmente di tutti e si affezzionava a qualcuno con la stessa velocità, era buono altruista e disponibile.

Continuando così, qualcuno lo avrebbe pur truffato prima o poi.

E se fosse stato per davvero il signor ladro?

Sarebbe solo colpa mia.

E del mio carattere ingenuo e facilmente ingannabile.

Non lo farebbe mai...vero?

Felix inizió davvero a dubitare sull' innocenza del suo amico ladro.
Si era sempre fidato di lui, ma se fosse davvero andata così?

La sua mente era un tornado di preoccupazioni e angosce, i pianti non si fermavano e il suo petto iniziava a fare molto male.

Normalmente si sarebbe già portato l'intera scorta di cibo in camera, ma era così distrutto che non aveva neanche la forza di alzarsi dal letto.

Esausto per aver pianto per quasi un'ora di seguito, appena il suo respiro si calmò, il gamer si addormentò a stomaco vuoto e con il cuoricino spezzato.

•••

Felix si svegliò con il brontolio della sua pancia.

Non aveva idea di per quante ore avesse dormito, così accese il display del suo cellulare controllando l'orario: 20:36.

Nella casa regnava in silenzio, Jisung non era in camera, ma il rosso era ansioso di poterlo trovare in una delle altre stanze dell' appartamento.

Solo a ripensarci i suoi occhi si erano di nuovo fatti lucidi.

Lo sapeva pure lui che era un piagnone fin troppo sensibile, ma era successo un casino e non vedendo Jisung in casa nonostante l'orario lo stava leggermente preoccupando.

Aveva controllato in ogni stanza, ma del suo coinquilino non c'era traccia.

Che fosse andato da Minho?

Era probabile, ma sapeva che Jisung fosse una persona ragionevole e anche se avevano litigato, lo avrebbe sicuramente avvertito con un messaggio.

Nessun messaggio o chiamata.

Oltre ad essere un piagnone iper sensibile, Felix era una delle persone più paranoiche sulla faccia della terra.

Per lui nulla era impossibile e pensava che il suo migliore amico potesse essere stato rapito dagli alieni, non fosse un' ipotesi da escludere.

Forse era colpa dei troppi film, anime e sopratutto videogiochi, in ogni caso la sua testa stava creando filmini catastrofici uno peggio dell' altro.

Si morse le unghie, cosa avrebbe dovuto fare?

Aspettare un altro po'? Dopotutto il ladro non era ancora arrivato, Felix avrebbe voluto aspettarlo e sperare che si facesse vivo ma allo stesso tempo era preoccupato per il coinquilino.

Jisung era un adulto.
Felix non era sua madre.

Il rosso era arrivato a quella conclusione.
Non sarebbe uscito a cercarlo, ma lo avrebbe solo provato a chiamare.

Così prese il cellulare al suo fianco e aprí la rubrica.

Proprio mentre stava per cliccare sul contatto del biondo, sul display del suo telefono apparì il contatto di un altro suo caro amico: Minho.

Felix non perse tempo a rispondere, magari sapeva dov'era Jisung oppure era nella sua stessa situazione, impanicato del perchè non rispondesse.

《Minho?》portò il cellulare all orecchio, nervoso.

Corri in ospedale, Jisung ha fatto un incidente con lo skate, io sto partendo adesso in moto da Gimpo, cazzo ho la vista appannata non riusciró neanche a guidare. Lix ti prego, vai lì e dimmi se sta bene.

•••

forse sto un po' esagerando con le tragedie, giuro che ho tutto sottocontrollo.

😼😼😼

alla prossima bbys

-pruu

~𝑻𝒉𝒆 𝑺𝒕𝒆𝒂𝒍𝒆𝒓~𝐂𝐡𝐚𝐧𝐠𝐥𝐢𝐱Where stories live. Discover now