4.

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Lucifer POV:





È pomeriggio.
Ho così tanti pensieri che ho rifiutato addirittura compagnia stanotte.
E stamattina.
Cosa MAI fatta.
Il che fa capire come sono nervoso.
E confuso.
Perché ieri sanguinava Kate?
Se è un'angelo non sanguina.
Non sanguino nemmeno io, questo dice tutto.
Mi alzo dal letto appena sento l'ascensore.
Mi aggiusto i pantaloni rimanendo a petto nudo scendendo dalla camera da letto confuso.
Chi è adesso?
Non aspettavo nessuno.
Rimango ad aspettare e, appena di apre l'ascensore, ecco che esce lei.
Mazikeen.
Maze.
La mia cara amica demone.
La guardo serio e lei incrocia le braccia confusa: "Strano che la tua camera è vuota oggi."
Vado verso il pianoforte facendo un sorriso ironico: "Siccome ho da pensare alla compagnia adesso." Infine allungo la mano sinistra sospirando: "Mi porti qualcosa da bere? Grazie."

Rotea gli occhi andandomi a versare del whisky e, appena torna da me, mi guarda seria: "Che hai alla mano?"
Eh?
Non ho nulla.
Giro lo sguardo verso la mano confuso e noto una cosa.
Ma che diavolo.
Ma davvero?
Ho un taglio.
Come quello di Kate.
E ora sono più confuso di prima.
Chiudo gli occhi qualche secondo per poi rialzarmi aprendoli e guardando Maze sorridendo ironicamente: "Sembra che dovrò parlare con un'angioletto."
Vado in camera prendendo dall'armadio la camicia mentre Maze si appoggia al muro confusa: "Beh, tuo fratello se lo chiami ti sente, lo sai."
La guardo chiudendo l'armadio alzando le sopracciglia: "Oh, ma non è quello l'angelo." Subito dopo muovo la mano infilandomi la camicia: "Ah, giusto, tu non sai dell'angelo che sta in città."

Prende da dietro la schiena uno dei suoi pugnali alzando un sopracciglio: "Bene, se ti sta facendo qualcosa, sai che-"
La interrompo alzando una mano confuso: "Oh, rallenta. Posso pensarci pure io."
Maze allunga la mano col pugnale gesticolando: "Sai che se hai bisogno, basta farmi un fischio."
Mi infilo la giacca nera annuendo e poi sospirando: "Devo andare a far visita all'angelo."
Scendo i gradini andando verso l'ascensore mentre Maze mi chiede diverse cose.
Come faccio a conoscerla.
Chi è.
Quando l'ho conosciuta.
È tranquilla direi.
Mi giro verso Maze toccandogli una spalla sorridendo: "Maze, credo che devi pensare a altro. Quando torno ti dico se ho scoperto qualcosa."
Volevo farla venire con me..
Ma meglio evitare.
Maze è imprevedibile ogni tanto.
Quindi voglio evitare qualcosa di spiacevole.






(...)






*La sera, per strada..*






Kate POV:


Sono per strada.
Sono uscita per prendere un po' d'aria.
Rachel è a lavoro al bar.
Ha il turno di sera e mi scocciavo a stare sola a casa.
Quindi eccomi qui.
In giro con le cuffie che sento della musica.
Tutto prestato da Rachel ovviamente.
Tra poco torno.
La sera non c'è molto da fare.
Se non andare a bere, cosa che non voglio.
Mi fermo vicino a una vetrina guardando diversi vestiti.
Non sono molto attirata dai vestiti ad essere sincera.
Ma li guardo solo perché, conoscendo Rachel, da un giorno all'altro può tirarmi ad un'altra festa.
Tiro un sospiro e, appena alzo lo sguardo, noto dal riflesso della vetrina lui.
Lucifer.
Mi giro di scatto per lo spavento chiudendo, subito dopo, gli occhi.
Li riapro togliendomi le cuffie dalle orecchie seria: "Mi hai spaventata."
Mi prende dal polso iniziando a incamminarsi senza dir nulla.
Lo guardo confusa mentre vengo portata da lui: "Che succede? Che hai?"
Nessuna risposta.
Nemmeno A.
Faccio un movimento brusco facendogli mollare la presa fermandomi: "Mi dici che succede?!"
Si gira di scatto serio ed ecco che ha gli occhi rossi: "Vieni, dobbiamo parlare in privato."

Allora non lo avevo immaginato.
Era vero.
Alzo leggermente la voce guardandolo fissa: "Non cammina quasi nessuno per strada, okay?! Parla pure!"
Ed ecco che i suoi occhi tornano castani.
Alza la mano sinistra alzando le sopracciglia: "Mi spieghi che succede?"
Guardo attentamente ed ecco che noto un taglio.
Come quello mio.
Ma come..?
Allargo le braccia facendo una smorfia confusa: "Come posso spiegartelo se non lo so nemmeno io che ti è successo?"
Mette una mano sulla fronte sbuffando senza dir nulla.
Quindi lui..
È davvero ciò che dice.
Wow.
Socchiudo leggermente gli occhi incrociando le braccia: "Tu mi hai preso la mano due giorni fa, può essere che-"
Lui alza un dito interrompendomi e alzando le sopracciglia: "Ah ah! Non ti azzardare a dare la colpa a me solo perché hai capito chi sono! Tu mi sei finita addosso per prima, angioletto."

Alzo gli occhi al cielo per poi sbuffare subito dopo.
Ed ecco che per qualche secondo pieno cala il silenzio.
Nessuna parola.
Nemmeno un sospiro.
Nulla.
Silenzio tombale.
Lui fa un sorriso ironico muovendo la mano riprendendo a parlare: "E comunque volevo dirti.. se puoi evitare altre sorprese finché non capiamo che succede? Se sanguini significa che in qualche modo sei mortale quindi ti ringrazio in anticipo."
Ma davvero?
Non devo solo io fare attenzione.
Deve anche lui o sbaglio?

Faccio un sorriso ironico alzando una spalla: "Che c'è, hai paura che io muoio e di conseguenza succede a te, diavoletto?"
Fa una risata scuotendo la testa e mettendo le mani nelle tasche: "Oh, ricambi i soprannomi, che tenera. Comunque no, lo dico per me, non voglio tornare all'inferno."
Ah si?
Tenero proprio direi.
Quindi è come se oltre a fare attenzione a me devo preoccuparmi di lui anche..
Mentre lui pensa solo a se stesso?
Scuoto leggermente la testa girandomi subito dopo: "Tu evita di farti crescere troppo l'ego mentre io capisco che succede e tengo al sicuro sfortunatamente anche te."
Ed ecco che mi incammino mentre lui sta per dire qualcosa.
Non voglio sentirlo.
Non lo sopporto.
Era meglio che rimaneva segreto chi è.
Era più simpatico.

Attraverso la strada aprendo la borsa per riprendere le cuffie.
Sento all'improvviso un clacson suonare e, appena giro la testa, vedo arrivare una macchina di corsa.
Cavolo!
Appena sto per spostarmi, ecco che mi sento presa e a mezz'aria.
Giro lo sguardo notando Lucifer con le ali aperte.
Mi ha salvato?
Wow.
Stavo per farlo io, strano che però lo ha fatto lui.
Scende di nuovo a terra rimettendo le ali dentro e, appena mi molla, lo guardo in silenzio.
Alza le sopracciglia aggiustandomi una ciocca di capelli: "Spero che questo ti faccia capire che come tu aiuterai me, purtroppo io aiuterò te."
Faccio una piccola smorfia aggiustandomi la maglietta: "Beh, potevo benissimo farlo da sola. Potevo benissimo aprire le ali e volare via."
Solleva le spalle facendo un piccolo sorriso ironico: "Non lo metto in dubbio questo, ma prevenire è meglio in certi casi."

Tiro un sospiro per poi superarlo incamminandomi verso casa.
Quindi..
Siamo legati?
Se io mi taglio, si taglia pure lui a quanto pare.
Non riesco a pensare il motivo di tutto questo.
È forse una punizione?
Io sono rimasta qui invece che tornare in paradiso e idem Lucifer con l'inferno e quindi ci puniscono così?
Non so che pensare.
Purtroppo dovrò collaborare con lui per capirlo.

Bad Romance《Lucifer Morningstar》(sospesa)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora