12.

354 15 3
                                    

Sono a casa.
Lucifer mi ha fatto il messaggio dicendo di raggiungerlo.
Così controlliamo la scatola.
Non ci sono più riuscita alla fine a controllarla da sola.
Quindi eccomi qui.
Spero solo che Rachel non si innervosisce se mi vede con quella scatola.
O che non capisce a prescindere che è la sua scatola.
Apro la porta dello scantinato prendendo la scatola sospirando.
Mi rialzo chiudendola col piede e notando, subito dopo, Rachel di fronte a me confusa.
Ecco.
Lo sapevo.
Non è andata a lavoro.
Faccio un sorrisino forzato tenendo la scatola in mano: "Ehy, Rachel."
Indica con una mano verso la scatola tenendo il bicchiere col latte nell'altra mano: "Che c'è dentro quella scatola?"
Rimango qualche secondo in silenzio per poi alzare le sopracciglia dopo aver avuto un'idea: "Ci sono.. dei vecchi libri miei. Li sto portando da Scott, li vuole leggere lui."

Rimane in silenzio annuendo leggermente e vado verso la porta dell'entrata.
Mi sento richiamare prima che riesco ad aprire la porta e mi giro verso Rachel.
Fa un sorrisino, che già conosco, appoggiando la testa sulla mano: "Poi vai dal tuo amichetto, mh?"
Lucifer.
Lo sapevo.
Fa quel sorriso ogni volta.
Annuisco leggermente per poi salutarla e aprire la porta uscendo.

Spero che ci ha creduto alla mia scusa.
Non vorrei che quando torno mi fa una ramanzina.
Quella scatola l'ha lasciata lì da quando si è lasciata.
John l'ha fatta soffrire.
Quindi sospetto che si innervosirebbe se ripercorriamo la sua relazione.





(...)




È pomeriggio tardi.
Sono rimasta da Lucifer.
Ho usato la scusa a Rachel dicendo che aveva preparato il pranzo.
E che quindi rimanevo qui a fargli compagnia.
Sto mentendo troppo spesso per essere un'angelo.
Dovrei essere quella buona e sincera.
E invece mento.
Getto la foto di lei e John dentro la scatola sbuffando.
Lucifer gira la testa verso di me tenendo in mano una specie di libro.
Metto le mani sulla fronte alzandomi e andando verso il bancone: "Non ci sta nulla, oltre la sofferenza di Rachel."
Prendo del whisky versandomelo in un bicchiere e, appena mi giro, Lucifer appoggia il libro bancone rimanendo di fronte a me: "Che ti aspettavi? Che scriveva nome, cognome e via del fratello di John?"
Mi sposto leggermente evitando di guardarlo: "No, però almeno una foto con lui, invece nulla."

Voglio evitare di guardarlo.
E ritrovarmi con la voglia di baciarlo di nuovo.
Dobbiamo pensare a John.
Non a questo.
Viene verso di me togliendomi, ancora una volta, il bicchiere dalle mani alzando le sopracciglia: "Forse non lo conosce. Con calma troveremo qualcosa, tranquilla."
Sbuffo leggermente scuotendo la testa tornando verso la scatola: "C'è un demone, ovvero l'ex fidanzato della mia migliore amica, che è fissato con lei ancora, come faccio a stare tranquilla?"
Lucifer viene verso di me toccandomi un braccio.
Mi giro leggermente guardandolo in silenzio e lui fa un leggero sorriso: "Tranquilla, Kate."

Sto per parlare ma ecco che, l'ascensore, mi fa tornare in me.
Giro la testa e, purtroppo, noto lei.
Rachel.
Oh no.
Che ci fa qui??
Vado verso di lei lentamente confusa muovendo una mano: "Che ci fai qui? Non sei andata a lavoro?"
Fa una smorfia facendo un passo indietro evitando di guardarmi: "Stavo per andare ma poi la tua scatola mi ha insospettito.. Ho chiamato Scott per sapere se gli avevi portato i libri ma non sapeva nulla.."
Cavolo.
Dovevo aspettarmelo.
Sto per parlare ma mi interrompe continuando lei prendendo il libro dal bancone: "E poi ho notato sopra la libreria che mancava la mia scatola."
Ecco.
Lo sapevo.
Rachel non si convince facilmente.
Infatti ecco che mi ha scoperto.

Giro la testa verso Lucifer e lui fa una smorfia rimanendo, stranamente, in silenzio e serio.
Rachel fa un sospiro incrociando le braccia: "Mi dici che succede? Perché sei fissata con John ultimamente?"
È ora di dirlo.
Non volevo farlo così..
Ma mi tocca.





Lucifer POV:





Sto per fare un passo verso Kate ma lei fa un sospiro abbassando la testa: "John è.. un demone, Rachel."
Rachel rimane inizialmente in silenzio poi scoppia a ridere scuotendo la testa: "Si certo, inventati qualcosa di più credibile, Kate."
Wow.
Schietta la ragazza.
Peccato che Kate è sincera.
Kate fa un passo indietro guardandola decisamente seria: "È la verità, perché dovrei inventarlo?"
Rachel alza le sopracciglia muovendo una mano ridendo ancora: "Tu pensi che crederò veramente alla storia del demone? Ma dai, Kate!"
So che non dovrei..
Ma ora tocca a me.
Devo aiutare Kate.
Kate sta per parlare ma vado verso Rachel facendo diventare i miei occhi rossi.
Rachel sposta lo sguardo su di me smettendo di ridere e indietreggiando di scatto: "Ma che..?!?"

Torno normale alzando un sopracciglio: "Diavolo? Già si, proprio io."
Rachel rimane in silenzio e, subito dopo, sento del vento dietro di me.
Giro la testa ed ecco che noto, per la prima volta da quando la conosco, Kate con le sue ali.
Wow.
È la prima volta che la vedo.
La guardo qualche secondo e poi sposto l'attenzione su Rachel.
Mette le mani vicino alla bocca indietreggiando.
Kate rimette le ali dentro raggiungendomi velocemente andando verso l'amica: "Volevo dirtelo ma.. non sapevo come."
Rachel la indica alzando la voce visibilmente spaventata: "Se sei quella cosa.. perché sei qui allora?!"
Kate abbassa la testa toccandosi il braccio: "La mia missione era salvarti.. cinque mesi fa. Quando hai visto le mie ali, era vero. Sono un'angelo."
Immagino quanto sta soffrendo per averglielo detto così.
Non doveva succedere in questo modo.
Rachel sposta lo sguardo altrove evitando di guardare sia me che Kate: "Mi hai mentito quindi. Ero solo una missione per te."

Sposto lo sguardo su Kate e la noto con gli occhi lucidi.
Sto per parlare ma Rachel chiama l'ascensore indicandomi: "A te, tizio, non voglio vederti più. Se sei veramente quello che dici, voglio decisamente evitarti.." poi sposta il dito verso Kate seria: "mentre tu, puoi evitare di tornare a casa. Ho bisogno di tempo per realizzare che mi hai mentito."
Infine entra nell'ascensore non aspettando nemmeno una risposta.
Giro lo sguardo verso Kate ed ecco che scoppia a piangere uscendo fuori al terrazzo.
Cavolo.
È finita proprio male.
A me non importa che Rachel non mi vuole vedere..
Però Kate è sua amica.
Immagino come sta soffrendo.






(...)




*La sera..*




Ho detto a Kate che poteva rimanere qui se voleva.
Non mi faccio problemi ad ospitarla.
Tutto il tempo che vuole, può rimanere qui.
Sta soffrendo.
Quindi voglio aiutarla.
La raggiungo in camera da letto notandola seduta.
Gli tocco la spalla leggermente facendo un sospiro: "Stai meglio?"
Si alza lentamente per poi abbracciarmi di scatto.
Rimango immobile inizialmente per poi appoggiare la mano sulla sua testa.
Lo prendo per un no.
La sento singhiozzare e la allontano leggermente tenendo una mano sulla sua spalla e toccandogli la guancia con l'altra mano.
Riapre gli occhi guardandomi e faccio un sorrisino asciugandogli una lacrima col mio pollice: "Kate, andrà tutto bene. Ti aiuterò a chiarire questa situazione.. nel frattempo puoi rimanere qui da me."

Fa un piccolo sorrisino sforzato annuendo senza dir nulla.
Gli lascio un bacio sulla fronte per poi girarmi incamminandomi.
Sto per scendere gli scalini ma Kate mi chiama.
Mi giro confuso e lei si tocca il braccio facendo cenno verso il letto: "Puoi rimanere qui? Non voglio stare sola."
La guardo in silenzio sorpreso poi annuisco tornando verso di lei.

Ha bisogno di me a quanto pare.
Io dovrei essere il cattivo della situazione..
Per Rachel lo sono, ovviamente.
E di regola lo sono a prescindere.
Ma Kate ha bisogno di un'amico adesso.
Non posso lasciarla così.
Cercherò di far ragionare Rachel in qualche modo.
Anche se non mi vuole vedere più, non m'importa.
Non lo faccio per me.
Su di me può pensare quello che vuole.
Devo farla ragionare per Kate.

Bad Romance《Lucifer Morningstar》(sospesa)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant