19.

8 6 0
                                    

Varcarono nuovamente la soglia del castello mentre il cielo sovrastante s'imbruniva. Si nascosero dietro una delle fiaccole di pietra nell'atrio e uscirono allo scoperto, togliendosi definitivamente il mantello.
-Io vorrei passare in biblioteca un paio d'ore, prima di cena- disse Abby, sistemandosi la chioma bionda rimasta arruffata dopo aver tolto il mantello.
-Allora ci vediamo lì. Passo nel dormitorio a prendere i miei libri- le rispose Matthew, rimettendo a posto l'oggetto magico.
I due si separarono. Matthew salì in cima alla torre di Grifondoro ed entrò nella sala comune. Il fuoco scoppiettava rumorosamente all'interno del caminetto riscaldando tutto l'ambiente, la stanza, tuttavia, era completamente deserta e perfettamente in ordine, cosa rara da vedere durante il periodo delle lezioni. Mentre saliva le scale per il dormitorio, Matthew udì due voci diverse. La prima gli fu subito fin troppo famigliare, era quella di Noah. La seconda, invece, era femminile e il suo tono gli risultò immediatamente fastidioso.
Appena varcò la soglia della stanza dei maschi vide Noah e Kimberly, intenti in una fitta conversazione. I due erano particolarmente vicini, lei sorrideva mentre Noah era serissimo. Quest'ultimo stava porgendo alla ragazza una collana argento. I due si voltarono simultaneamente e tacquero.
-Hey!- lo salutò Noah.
Kimberly fissava Matthew con l'espressione divertita. Quello sguardo provocò un brivido sulla schiena del Grifondoro. Quella scena non gli piaceva per niente e sarebbe voluto sparire all'istante per non dover guardare quell’ odiosa arpia così vicino al suo ragazzo.
-Kimberly doveva riprendersi questa- continuò Noah, indicando la collana.
Matthew non disse una parola, continuò a fissare il suo ragazzo cercando di formulare una ragione possibile per cui quella situazione lo stava facendo sentire umiliato.
-È stato divertente…se dovessi avere bisogno di altro te lo farò sapere- disse Kimberly posando la mano sul petto di Noah. Matthew rabbrividì ancora.
-Ora me ne torno a casa mia, ho delle feste in programma per Natale- aggiunse.
La ragazza sembrò sempre più divertita mentre si avviava verso la porta. Si fermo di fianco al giovane Granger e lo squadrò per un istante.
-Non pensavo che potessi cambiare gusti così velocemente, Smith- concluse Kimberly dando le spalle a Matthew.
Quest’ultimo perse del tutto il controllo. Con un impulso dettato dalla rabbia, sfilò la baccheta di legno di vite dalla tasca dei jeans. Stava per puntarla contro Kimberly ma Noah lo bloccò immediatamente.
-Matt! Che diavolo fai?!- esclamò lui sconcertato mentre la porta del dormitorio si richiudeva.
Matthew rimase a fissare la porta chiusa per qualche secondo, poi si voltò e guardò il suo ragazzo dritto negli occhi.
-Che ci faceva qui?- chiese con tono serio.
Le voci nella sua testa rispondevano a questa domanda. Matthew non voleva accettare il fatto che Noah gli nascondesse delle cose. Erano sempre stati sinceri l'un l'altro. In uno dei loro tanti appuntamenti si erano promessi di non mentire mai. Matt non era più molto sicuro se questa promessa fosse stata mantenuta o meno, anzi, non lo era per niente e questo lo fece sentire come se stesse per sprofondare sotto terra.
-Te l'ho detto…dovevo ridarle delle cose. Tutto qui.- rispose Noah, cercando di far capire al suo ragazzo che quello che stava dicendo era la realtà.
-Perché non me lo hai detto? Avevi paura della mia reazione? Mi reputi quel tipo di fidanzato che ti dice cosa non puoi fare? O c'è dell'altro?- Matthew continuò a fissarlo.
-No, ovvio…io..-
Quando Matthew capì che non avrebbe ricevuto una risposta ruppe il contatto visivo e liberò il suo braccio dalla presa salda di Noah, dirigendosi verso l'uscita.
-Matt! Possiamo discuterne, per favore?- chiese gentilmente Noah.
-Ho da fare con Ab.- Matthew chiuse la porta sbattendola, lasciando il suo ragazzo lì in piedi.
Percorreva le scale in direzione della biblioteca cercando di trattenere le lacrime e di non pensare al peggio.
La persona su cui contava di più, oltre ad Abby ed Emily lo stava pugnalato alle spalle? Noah sapeva quanto il suo ragazzo fosse insicuro di se stesso nella relazione. Non si spiegava come un ragazzo così bello e ammirato da tutti avrebbe potuto volerlo. Il fatto che Kimberly flirtava così spudoratamente con Noah lo fece sentire come uno stupido ingenuo che ha creduto ad una stupida relazione da film romantico.
Matthew entrò con passo deciso nella biblioteca. Si mise seduto al solito tavolo dove trovò sia Abby che Emily, appena rientrato da Hogsmeade.
-Che ti è successo?- chiese Abby allarmata, notando una lacrima che rigava la guancia del suo migliore amico.
-Noah e Kimberly erano nel mio dormitorio…- iniziò lui. Le sue amiche lo fissavano con un sopracciglio alzato.
-Lei gli stava così vicina che avrebbe potuto contargli i peli del naso- continuò Matthew con tono disgustato, senza alzare lo sguardo dal libro di trasfigurazione che aveva aperto.
-Cosa?!- chiesero in coro Abby ed Emily
-Già. Lui dice che le stava solo restituendo una collana ma non saprei davvero cosa pensare…ad ogni modo non voglio ammorbarvi con la mia relazione…Emily! Raccontami tutto quello che non siamo riusciti a vedere da sotto il mantello e non tralasciare i dettagli!- concluse il Grifondoro cercando di creare un sorriso sul volto.
Emily ricambiò il sorriso al suo migliore amico ma prima che potesse rispondere, un ragazzo di Serpeverde dai capelli biondi entrò nella biblioteca e si diresse verso Matthew.

-Matt! Tutto bene? Ti ho visto molto turbato sulle scale e volevo controllare che fosse tutto okay…-
Matthew si girò verso il ragazzo e lo riconobbe solo dopo qualche istante. Era Daniel Jackson e frequentavano insieme pozioni.
-Ciao, Daniel. Non ti preoccupare, va tutto bene.-
-Non si direbbe…problemi in paradiso?- chiese il ragazzo biondo, posando una mano sulla spalla del Grifondoro.
Matthew fece un respiro profondo ed annuì. Quella frase fece riaffiorare l’immagine di Kimberly e Noah che stava cercando di scacciare dalla sua mente, con scarsi risultati.
-Se quel Smith ti fa soffrire dovrà vedersela con me. Tu sei molto più intelligente e carino di lui- lo consolò Daniel.
Emily ed Abby si scambiarono un'occhiata confusa e divertita allo stesso tempo. Matthew d'altro canto non potè far a meno di apprezzare quella parole. Soprattutto perché erano uscite da un Serpeverde e per di più amico di Christian. Il suo sorriso si spense quando vide che Noah era entrato nella biblioteca ed era rimasto immobile a guardare la scena sulla soglia.
-Beh, io ora vado a fare i bagagli…buon Natale ragazzi!- li salutò il Serpeverde.
Noah lo fulminò con lo sguardo appena questo gli passò accanto. Dopo pochi istanti anche lui fece marcia indietro, svanendo nel corridoio.
Matthew distolse lo sguardo da Noah per rivolgerlo alle sue migliori amiche.
-Meglio iniziare il saggio di Trasfigurazione- disse, prendendo un foglio di pergamena vuoto.

Abby stava per tornare al suo dormitorio. Era quasi notte ormai, e lei vagava ancora per il castello. Per quanto non volesse ammetterlo i suoi pensieri erano tutti diretti a Christian, mentre il ricordo delle risate con lui sulla pista ghiacciata continuavano a proiettarsi nella sua mente. Forse il Serpeverde stava nascondendo la vera parte di se stesso, la parte che Abby stava iniziando davvero ad apprezzare.
All'improvviso sentì la voce del ragazzo. Si diresse autonomamente verso quel suono, con l'intenzione di parlare con lui, ma quando si sporse dalla colonna vide che era con i suoi amici. Iris, Kimberly e Daniel erano tutti intorno a lui con una valigia a testa accanto. Quella di Iris ovviamente era leopardata: un dettaglio fece ridere Abby. Ora che sapeva che tra lei e Christian non c'era niente, la vista di quella ragazza non la disgustava come prima. Almeno non troppo.
-So che vi mancherò da morire- esordì Iris, mettendosi degli occhiali da sole che la facevano sembrare una professoressa di mezza età.
-Nei tuoi sogni- le rispose Kimberly ridendo.
Iris le diede una gomitata, poi la abbracciò.
-Vi lasciamo il vostro momento da maschi alfa- fece Iris ai due ragazzi. -Daniel, ti aspettiamo fuori.-
Le due ragazze si allontanarono salutando Christian con un gesto della mano.
Il ragazzo sorrise a entrambe. Daniel si girò verso di lui e lo abbracciò.
-Allora?- gli chiese quando si staccarono.
-Allora cosa?- fece Christian inarcando un sopracciglio.
-Quali sono le tue intenzioni con Martin?-
Abby sussultò quando sentì il suo cognome. All'inizio era curiosa di sentire la risposta di Christian, ma quando vide le sue labbra incresparsi in un ghigno, un brutto presentimento si fece spazio in lei.
Harris fece una risata sarcastica. -È bella- rispose con un tono che non lo faceva sembrare un complimento sincero. -Mi piace il fatto che non mi cada ai piedi... mi diverte.-
Abby sentì il sangue ribollire per la rabbia. "Mi diverte", ma che razza di frase squallida era?
Daniel sorrise al suo amico.
-Sto solo giocando con lei- ammise Christian. -Finché non mi stufo, ovviamente.-
Abby sbatté con la schiena contro la colonna, nascondendosi completamente dagli sguardi dei due Serpeverde. Aveva la vista annebbiata e il cuore le batteva all'impazzata. Era stata arrabbiata in vita sua, molte volte in realtà, ma nulla sembrava peggio di quello che stava provando in quel momento. La testa le martellava e le parole di Christian risuonavano come un'odiosa cantilena.
Per un attimo fu tentata di andare lì e distruggerlo, di urlargli in faccia tutto quello che provava. Poi ci pensò meglio e decise che avrebbe agito di nuovo in modo subdolo, che avrebbe scelto le parole giuste per farla pagare a quel bastardo.
Un pensiero gli balenò nella mente.
"La cena di Natale" pensò. "Verrà anche Christian."
Si sporse ancora per osservare la scena. Daniel si era allontanato con la valigia e Christian lo stava salutando.
"Te la farò pagare, Harris. Non sai cosa ti aspetta."

Love Threat (Hogwarts Tales #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora