13. La prima partita di Quidditch

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Nelle settimane successive i ragazzi furono talmente impegnati a prepararsi per gli esami di metà anno che non trovarono neanche un secondo per parlare di Aradia e delle pagine. L'ultima settimana di Novembre Abby, Matthew e Noah passarono i loro pomeriggi nel campo di Quidditch dove avrebbero gareggiato contro la squadra di Serpeverde, il primo di Dicembre. L'idea di dover competere contro Christian Harris non entusiasmò Abby anche se una parte di lei non aspettava altro che dare una lezione a quel presuntuoso egocentrico.
La mattina del match i quattro amici erano riuniti al tavolo di Grifondoro, compresa Emily che si sedette accanto a loro per fargli l’imbocca al lupo.
-Imbocca al lupo ragazzi…Wow! Iris aveva ragione, Ab, sei più pallida di un fantasma stamattina. Anche voi due piccioncini non scherzate però.- disse sorridente la Corvonero, passando lo sguardo prima su Abby e poi su Matthew e Noah. I tre erano evidentemente in tensione per la partita e non avevano quasi toccato cibo.
-Io non ce la faccio. Fallirò, me lo sento, e se colpiscono Abby sarà colpa mia.- disse scoraggiato Matthew, fissando nel vuoto.
-Ah, ti prego Matt, sei un battitore eccellente ed Abby è velocissima, ce la caveremo.- lo rassicurò Noah avvolgendolo con un braccio e stringendolo a sé. Ovviamente anche lui era agitato ma cercò di reprimere quella sensazione per tirar su di morale i suoi amici.
Quando stavano per alzarsi dal tavolo una civetta planò sopra il tavolo, sfrecciò tra le candele fluttuanti che illuminavano la Sala Grande e lasciò cadere un giornale arrotolato proprio davanti ad Emily. Questa lo raccolse e slacciò il nodo di spago che teneva insieme il giornale.
-È la Gazzetta del Profeta, ho fatto l’abbonamento.- disse mentre iniziava a contemplarne le pagine.
-Oh no…- sussurrò Emily tra sé e sé. Quelle parole non sfuggirono ai tre Grifondoro che la fissarono confusi. Prima che qualcuno potesse chiederle qualcosa, la Corvonero continuò a parlare.
-Sentite qui: “Sparizioni inspiegabili in villaggi magici, il Ministro della Magia, Hermione Granger insieme alla squadra di Auror indagano sul colpevole. Tra i villaggi in questione è stato citato, durante la conferenza stampa rilasciata dal Ministero, anche il villaggio di Hogsmeade, appena fuori i confini della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts dove è scomparsa improvvisamente la padrona del famoso locale ‘i Tre Manici di Scopa'. Aggiornamenti verranno comunicati nelle prossime settimane”
Emily finì di leggere l'articolo e posò il giornale sul tavolo di legno. Ci fu un istante di silenzio in cui i maghi continuarono a fissare la pagina che aveva appena letto la loro amica.
-Ho un sospetto…- iniziò Matthew. Abby si girò e lo guardo negli occhi perché sapeva cosa stava pensando il suo migliore amico.
-Il nemico di cui ci ha parlato Fiorenzo, ho pensato la stessa cosa.- concluse lei.
Prima che qualcun altro potesse aggiungere qualcosa, Silente si alzò dal tavolo dei professori e si posizionò dietro al suo leggio d'oro a forma di gufo, pronto per fare il suo annuncio.
-Miei cari studenti, buongiorno! Siamo tutti emozionati per la prima partita di Quidditch dell'anno: Grifondoro contro Serpeverde! Vi chiedo gentilmente di dirigervi verso l'uscita e proseguire per il campo. Vi ricordo inoltre di coprirvi bene, nonostante la nostra fortuna sfacciata nell'avere un tempo così bello proprio oggi, il freddo è davvero pungente.-
Silente aveva ragione, appena gli studenti varcarono la grande porta d'ingresso del castello un vento gelido li travolse. Il fiume di giovani maghi e streghe percorse tutto il parco del castello fino ad arrivare alla base del gigantesco campo ovale di Quidditch. Le torri del campo erano decorate con stendardi ricamati con gli stemmi delle quattro case di Hogwarts e ben presto gli spalti vennero riempiti da studenti ed insegnanti, ansiosi di assistere alla partita iniziale della coppa di Quidditch. Emily si posizionò negli spalti inferiori, nello spazio riservato alla sua casa. Si mise seduta proprio accanto ad Hailey che le fece cenno indicando il posto libero di fianco a lei, il che fece arrossire Emily. “Cavolo, spero non si noti" pensò la ragazza. Avrebbe potuto dare colpa al freddo dopotutto.
-Ciao Em! Allora sei emozionata per la partita?- chiese Hailey mentre un sorriso le si formava sul volto.
-Ovvio! Ma mai quanto Abby e Matt, fino a cinque minuti fa stavano dando di matto.- rispose la Corvonero. Hailey rise più forte del dovuto alle parole di Emily e quest’ultima non potè fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata insieme a lei. Nonostante il suo fascino naturale e la sua sicurezza, Hailey sembrava impacciata quando si trovava in compagnia di Emily.
-Oh, ho preso queste…ovviamente FORZA GRIFONDORO!- disse Hailey porgendo ad Emily una delle due bandierine rosso-oro che aveva con sé.
-Grazie mille, amica.-
Emily sorridente prese la bandierina e la rigirò tra le mani.
-Sai volevo chiederti se ti andava di fare un giro ad Hogsmeade per i regali di Natale. Mia sorella è al terzo anno e può accompagnare due del primo come noi.- propose di getto Hailey.
Emily non se lo aspettava per niente. Una parte di lei saltava di gioia per quella proposta, l'altra le diceva che era una normalissima sessione di shopping tra amiche. In quel momento decise che non le importava, era semplicemente felice di passare del tempo con lei.
-Volentieri!- rispose Emily sorridente.
Appena finito di parlare la voce profonda e calda di Silente risuonò per tutto il campo.
-Sonorus! Eccoci qui dunque al primo incontro di Quidditch dell'anno! Un bell applauso per la squadra dei Grifondoro!-
Un’orda di urla e applausi si sollevò dagli spalti. Da una delle estremità del campo uscì la squadra di Grifondoro. Davanti c'erano Grace, il capitano, poi Matthew, Chelsea ed Abby, i più bassini, ed infine, dietro di loro, c'erano i più alti: Noah, Denver, il cugino di Matthew, e George, un ragazzo del quarto anno. I ragazzi portavano in mano un manico di scopa a testa ed erano vestiti dalla testa ai piedi con la divisa da Quidditch color rosso e oro. I sette si posizionarono al centro del campo.
-Eccoli!- esclamò Emily, evidentemente emozionata di vedere i suoi migliori amici in azione.
-Ed ora un bell’applauso per la squadra dei Serpeverde!- continuò il preside.
Si sollevò un’altra orda di applausi ed urla seguita dall’entrata della squadra, dalla parte opposta ai Grifondoro.
La squadra era capitanata da Trevor Hotchkiss, un ragazzo del quinto anno che camminava in testa alla squadra seguito da Christian, il cercatore e avversario di Abby. Quest’ultima, una volta che i Serpeverde si fermarono di fronte a loro, evitò lo sguardo del giovane Harris. Matthew, che era accanto a lei, la prese per mano.
-Abby, ce la puoi fare, tira fuori la rabbia e fagli il culo.- la incitò.
Abby non potè fare a meno di guardarlo e sorridere.
Nel frattempo Madama Bumb, l’insegnante di Quidditch, li raggiunse, aprì il baule contenente le sfere da gioco ed estrasse la pluffa. I giocatori di entrambe le parti montarono sui manici di scopa, pronti al decollo.
Christian passò lo sguardo sulla squadra avversaria soffermandosi su Abby e Matthew ed emettendo un ghigno. Noah e Denver lo fulminarono con lo sguardo a loro volta.
-Serpeverde, una volta nella vostra vita cercate di giocare pulito.- commentò Madama Bumb.
-Pronti? 3…2…1…QUIDDITCH!- L'insegnante lanciò la pluffa in aria e subito dopo liberò i bolidi e il boccino. Il pubblico schiamazzò di nuovo e la partita ebbe iniziò. Denver si posizionò davanti agli anelli dei Grifondoro e così fece il portiere dei Serpeverde. I cacciatori di entrambe le parti cominciarono a sfrecciare rubandosi la pluffa a vicenda, cercando di segnare. Matthew e George, con le mazze nelle mani, si liberarono in volo, seguiti da Abby. Arrivati a trenta metri di altezza il primo bolide stava già sfrecciano verso la cercatrice. Matthew impugnò saldamente la mazza di legno e ferro e lo colpì al momento giusto. La palla cambiò direzione ma non prese nessuno della squadra avversaria.
-Non male come inizio.- gli disse Abby facendogli l'occhiolino. Matthew rispose con un sorriso.
Denver, nel frattempo, aveva appena parato la pluffa, lanciata dal cacciatore di Serpeverde e la passò a Noah. La palla venne passata di mano in mano da Smith a Grace e poi a Chelsea. Questa venne colpita in pieno dal bolide e per non schiantarsi al suolo dovette lasciar andare la pluffa. Il battitore di Serpeverde ghignò così come Christian, poco più in alto di lui. I Serpeverde ripresero possesso della palla e segnarono.
-Dieci punti per Serpeverde!- esclamò Timmy il telecronista, un ragazzo asiatico di Tassorosso.
Dagli spalti si udì l'esultanza dei tifosi.
Hailey ed Emily, invece, insieme ad altri Corvonero continuavano ad urlare “buuuh" ai verde-argento.
Abby continuava a volare nella parte più alta del campo in cerca della pallina d'orata ma non riusciva proprio a vederla. Nel frattempo i Grifondoro segnarono due volte, una volta per mano di Noah e una per mano di Grace.
Il capitano dei Grifondoro passò di nuovo la pluffa a Noah il quale sfrecciò all’istante alla volta degli anelli avversari, pronto a segnare ancora. Il cacciatore di Serpeverde, John-Luke, uno dei migliori amici di Christian, gli si accostò col suo manico di scopa e lo spinse con violenza. Noah quasi cadde dalla scopa ma riuscì a rimanere appeso con le mani. Ci fu un ‘ooh' generale.
-J.L. Hammer spinge Noah Smith giù dalla scopa! Smith tenta di non schiantarsi al suolo!- gridò Timmy.
-Noah!- gridò Matthew preoccupato.
Abby si fermò allarmata a mezz’aria.
-Forza Noah, forza.- sussurrò la Grifondoro.
Noah tentava con tutte le forze di rimettersi in sella. Al terzo tentativo, grazie alle braccia muscolose, ci riuscì. La folla emise urla di approvazione. Matthew tirò un sospiro sollievo ma voleva comunque vendicarsi di quel verme. Vide un bolide che gli volava incontro e ne approfittò. Lo colpì con la massima potenza in direzione del cacciatore di Serpeverde che nel frattempo aveva preso possesso della palla. John-Luke venne preso in pieno, cadde dalla scopa e si schiantò al suolo. Per sua fortuna volava basso e non si fece niente ma si aggiudicò comunque la squalifica. I Serpeverde a quel punto erano indignati ed iniziarono a giocare sempre più ferocemente mentre i loro tifosi li incitavano.
Abby volava ancora in tondo sopra il campo, voleva assolutamente prendere il boccino. Questo le avrebbe permesso di terminare la partita e portare la vittoria alla sua amata casa. Nel frattempo sentì annunciare Timmy, il telecoronista, altri dieci punti per Serpeverde. “Siamo pari, se solo prendessi quella maledetta pallina” pensò lei.
Venne distratta da Christian che le tagliò la strada, volandole di fronte.
-Ancora niente Martin? Facciamo squadra e cerchiamolo insieme.- propose il ragazzo.
-Sparisci Harris!- gridò lei indignata.
-Che c'è? Ti distraggo fors…AHI!-
Un bolide colpì la gamba di Christian e lui si massaggiò la coscia dolorante.
George e Matthew a dieci metri di distanza da loro si batterono il cinque soddisfatti.
-Così impari ad importunare la mia migliore amica, Harris.- lo schernì Matthew.
Prima che Christian potesse rispondere la sua attenzione venne catturata da Abby la quale aveva visto il boccino d'oro e lo rincorreva a tutta velocità.
-Un testa a testa tra i due cercatori, Harris e Martin per la presa del boccino!- esclamò Timmy.
-FORZA AB!- gridò Emily dagli spalti.
Nonostante il vantaggio iniziale di Abby, Christian riuscì a raggiungerla dopo pochi secondi grazie alla sua Firebolt 2020 nuova di zecca.
I due erano spalla a spalla ed inseguivano il boccino che si muoveva a zig-zag così velocemente da essere quasi invisibile. Entrambi lo fissavano senza distogliere lo sguardo. Mentre scendevano in picchiata verso il prato a più di cento metri di altezza Abby ebbe un lampo di genio. Decise d'ingannare il suo avversario come lui ci aveva provato con lei. Voleva giocare al gioco di Christian. Solo in questo modo avrebbe potuto batterlo e così fece. Lo guardò per un istante mentre volavano velocissimi uno di fianco all'altro. Lo fissò giusto quel che bastava per farsi notare da lui. Christian ci cascò. Si perse per un istante negli occhi di Abby come lei aveva fatto in passato con i suoi. Quell'istante fu fatale.
Abby prese al volo il boccino e frenò in tempo per riprendere quota. Christian si accorse troppo tardi dello sbaglio commesso e riuscì a frenare quel minimo che bastava per non rompersi le ossa ma si schiantò ugualmente al suolo, rotolando per un paio di metri.
-ABBY MARTIN PRENDE IL BOCCINO D'ORO E GRINFODORO PORTA A CASA LA VITTORIA!- gridò il telecronista dei Tassorosso.
Un boato si sollevò dallo stadio. Emily ed Hailey esultarono così forte che Christian le sentì e gli lanciò un'occhiataccia. Matthew ed Abby atterrarono insieme ai loro compagni. I Grifomdoro abbracciarono tutti la loro cercatrice.
-Sono fiero di te!- le disse Matthew emozionato.
Abby aveva un sorriso a trentadue denti. Ce l'aveva fatta. Aveva battuto Christian al suo gioco.
Noah dopo averla abbracciata prese Matthew per mano e lo baciò.
-Grazie per esserti vendicato al posto mio.- gli disse sorridente. Matthew lo zittì baciandolo a sua volta.
-Basta voi due! Tenetevi le smancerie per stasera perché si FESTEGGIA!- gridò Grace soddisfatta ed eccitata per la vittoria.

Vincere la prima partita di Quidditch era già una scossa di adrenalina, ma vincerla contro i Serpeverde era ancora più soddisfacente. La sala comune dei Grifondoro era agghindata a festa, con stendardi ovunque. Abby non era mai stata così fiera di se stessa quanto quel giorno: aveva preso il boccino d'oro, vinto per la sua squadra e dimostrato a Christian che non aveva alcun controllo su di lei. Se quel ragazzo pensava di abbindolarla con i suoi atteggiamenti da maschio alfa, era davvero un illuso. Abby sapeva bene che c'era qualcosa tra lei e Christian, ma qualunque cosa fosse non era abbastanza forte da poter superare l'arroganza del ragazzo. Pensava di essere al di sopra di tutto e che tutti si volessero prostrare ai suoi piedi come si fa davanti a una divinità. Un tale comportamento era il tipico segno di una profonda insicurezza, quella che Christian seppelliva dentro se stesso con tutta la forza che aveva. Ma Abby l'aveva vista, l'aveva letta nei suoi occhi poco prima che il ragazzo cadesse dalla scopa e perdesse la partita. Quando la scintilla negli occhi di Christian si spegneva, ecco che quel suo lato nascosto veniva alla luce... e il ragazzo avrebbe fatto di tutto per non doverlo ammettere.
-Un altro brindisi alla nostra cercatrice!- fece Matthew brandendo un boccale di Burrobirra. -Ha fatto il culo a quel deficiente di Harris!-
Un grido di entusiasmo si levò per tutta la sala. Abby, in piedi su un tavolo, fece un inchino di scena. -Vi ringrazio.- disse. -L'ho fatto con piacere, a dire la verità.-
La risata di Denver risuonò fragorosa. -Quel cretino è caduto dalla scopa come uno scemo.- scherzò. -Tipici Serpeverde montati.-
Grace annuì accanto a lui, bevendo un sorso della sua Burrobirra. -Ci penseranno due volte a prenderci in giro la prossima volta.-
Matthew sussultò quando sentì qualcuno arrivare alle sue spalle. -Altra Burrobirra?- domandò Noah con un sorriso. -Bisogna festeggiare.-
Matthew sorrise e scosse la testa. -Per ora declinerò quest'offerta.- disse, dando un fugace bacio sulle labbra al suo ragazzo. -Aspetterò ancora un po' prima di cedere dalle tue tentazioni.-
Forse era l'alcol a parlare, pensò, o forse era il fatto che Noah lo faceva sentire così a suo agio da poter flirtare spudoratamente con lui fregandosene delle conseguenze.
Noah sorrise, inarcando un sopracciglio. -Beh questo mi sorprende.- ammise, bevendo un sorso di Burrobirra dal boccale che aveva in mano. -Ma non credo che potrai resistere a lungo.-
Matthew si girò verso di lui e gli fece l'occhiolino. -Vedremo.-
Quella festa aveva tutta l'aria di essere il momento perfetto per rilassarsi. Oltre ai membri della casata vincitrice, gli unici invitati erano alcuni amici da Tassorosso e Corvonero, tra cui ovviamente era compresa anche Emily. Avrebbe dovuto essere lì già da mezz'ora ma, ovviamente, era in ritardo. Per una volta i tre amici potevano stare tra di loro senza preoccuparsi di quei dannati Serpeverde... Abby, purtroppo, non ebbe questa fortuna.
Appena uscita dalla sala per prendere una boccata d'aria, la figura di Christian le si parò subito davanti.
-E ti pareva.- commentò a bassa voce.
La sua irritazione crebbe ancora di più quando vide una ragazza bionda al suo fianco. I lunghi capelli lisci dovevano già essere un indizio ma la giacca leopardata fu la conferma che Abby sperava di non avere. Accanto a lui c'era proprio Iris, e stavano camminando a una distanza che non si addiceva a due semplici compagni di casata.
Quando Christian incrociò lo sguardo della Grifondoro, la sua presa sulle spalle di Iris si fece più intima... quasi innaturale. Alla ragazza non sembrò dispiacere più di tanto ma la sua mente sembrava essere altrove.
-Martin!- esclamò Christian. -Che piacere vederti.-
Lo disse senza cenno di entusiasmo nel suo tono. C'era qualcos'altro, notò Abby, qualcosa che si nascondeva nella curva del suo ghigno.
La ragazza gli rivolse un sorriso sarcastico. -Vi incontro quando meno me lo aspetto, eh?- commentò sarcastica. -Che ragazza fortunata che sono.-
Iris rise come se la ritenesse sinceramente spiritosa. -Oh lo sei davvero.- rispose. -Quanto ti stavi annoiando alla vostra stupida festa Grifondoro?- la provocò. -Stavolta non c'eravamo noi a fare scintille.-
Abby alzò le spalle. -In realtà stava andando alla grande.- ammise, non sapendo bene se stesse dicendo la verità o meno. -Peccato che vi abbia incrociati qui.-
Stavolta fu Christian a ridere. -Testarda e orgogliosa come sempre, Martin.- disse divertito. -Forse un giorno riuscirai ad ammettere i tuoi più oscuri desideri.- concluse facendole l'occhiolino.
Iris le rivolse il sorriso più gelido che avesse mai visto. -A presto, tesoro.-
I due Serpeverde se ne andarono senza aggiungere altro, camminando come una coppia che voleva farsi notare a ogni costo.
“Ma che diavolo sta facendo con lei” pensò Abby. “Nemmeno gli piace.”
La ragazza scosse dalla testa quei pensieri prima di perdercisi dentro. Non avrebbe rovinato una bella serata rivolgendo ancora una volta le sue attenzioni a quell'idiota Serpeverde.
Fece un bel respiro e rientrò nella sala comune, con un improvviso desiderio di scolarsi più Burrobirre possibili.
La festa era proseguita nel migliore dei modi: Matthew e Noah avevano flirtato tutto il tempo, Emily era arrivata in ritardo ma con alcuni suoi compagni Corvonero, tra cui la ragazza con cui stava passando un sacco di tempo: Hailey. Per quanto riguarda Abby, dopo due boccali di Burrobirra e tantissime risate con i suoi amici aveva già dimenticato il perché della sua improvvisa rabbia. Quando stavano insieme, i tre amici si sentivano più leggeri, liberi dai problemi che li attanagliavano, e riuscivano, sopratutto,  a darsi forza a vicenda.

Love Threat (Hogwarts Tales #1)Where stories live. Discover now