5. Sulle tracce del passato

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L'atmosfera nella biblioteca di Hogwarts era rilassante e pacifica. Nell'aria si percepivano antichi racconti, segreti, sapori... tutti racchiusi nelle pagine dei libri, pronti per essere sfogliati da chiunque abbia il desiderio di conoscerli. Il silenzio regnava sovrano in quelle quattro mura, non si sentiva un sospiro... o almeno era così finché Emily non si precipitò lì dentro cercando i suoi amici. Li trovò quasi subito, seduti da soli a un tavolo con una pila di libri ciascuno, intenti in un'intensa sessione di studio. Emily li raggiunse correndo, ignorando gli sguardi torvi degli altri studenti e si sedette con foga su una delle sedie di legno. Abby e Matthew alzarono contemporaneamente la testa per guardarla, entrambi con un'espressione confusa sul volto. Emily riprese fiato, cercando di non fare ancora più rumore, e si avvicinò a loro per potergli parlare lontano da orecchie indiscrete.
-Ho una cosa da farvi vedere.-
Abby e Matthew rimasero in silenzio, facendole cenno di sbrigarsi.
Emily mise una mano nella sua veste e tirò fuori delle pagine che furono immediatamente familiari ai due amici.
Abby impallidì visibilmente, mentre Matthew le nascose sotto uno dei libri che aveva sul tavolo.
-Dove...? Cosa...? Perché...?- balbettò, non riuscendo a far uscire una domanda sensata.
-Le ho prese.- ammise Emily. -Pensavo che le avremmo studiate dopo ma alla fine sono rimaste con me per tutto il tempo.-
Abby si guardò intorno. -Possiamo farlo ora- disse. -Tanto siamo abbastanza isolati dagli altri studenti.-
Matthew si girò verso di lei. -Siamo sicuri che sia una buona idea?-
Emily afferrò le pagine da sotto il libro e le rimise sopra al tavolo. -Sì, lo è.-
Il ragazzo si arrese, anche lui vittima della curiosità che li aveva colpiti già in quella soffitta. Quelle pagine erano state affidate dalla McGranitt alle loro madri e sembravano veramente importanti. Forse nascondevano qualche segreto antico che solo loro potevano svelare... quello sì che sarebbe stato l'inizio di un'avventura degna di essere raccontata.
-Che stai aspettando, allora?- incalzò Abby. -Leggile.-
Emily si schiarì la voce, cercando la prima pagina. -Ok... questa è la prima riga.-
-Cosa dice?- domandò impaziente Matthew.
- Hic requiescit veneficae secretum. - recitò Emily, cercando di rispettare la pronuncia.
Abby sbatté le ciglia confusa mentre Matthew rimase a fissare le pagine con le sopracciglia aggrottate e la bocca socchiusa. -Eh?- disse poi.
-È latino?- domandò Abby, prima di annuire distrattamente. -Ah sì, è latino.-
-Non ho idea di cosa ci sia scritto- ammise Emily. -So solo che "hic" significa "qui" e "secretum" è una declinazione di "segreto".-
-Che significa "veneficae"?- disse Matthew. -Sembra importante.-
-In fondo è il suo di segreto- continuò Emily. -Se ho capito bene la frase.-
- Veneficae.- ripeté Abby, persa nei suoi pensieri. -Che parola strana.-
-Forse dovremmo chiedere aiuto a qualcuno.- fece Matthew.
-Però a chi?- gli rispose Abby. -Non possiamo far sapere alla McGranitt che le abbiamo noi visto che Emily le ha praticamente rubate.-
Emily la guardò sbarrando gli occhi. -Ora non esageriamo... le ho prese in prestito per motivi accademici.-
Matthew la guardò inarcando un sopracciglio come se la volesse rimproverare ma le sue labbra si erano inarcate in un lieve sorriso.
-Ci serve qualcuno di cui ci possiamo fidare.- fece Abby.
Improvvisamente Matthew diede un pugno sul tavolo, facendo girare tutti gli studenti della biblioteca. -Ma certo!- esclamò.
Emily e Abby lo fulminarono con lo sguardo, trattenendo una fragorosa risata che stava già indugiando sulle loro labbra.
Matthew alzò le spalle in segno di scuse e si avvicinò a loro per poter parlare a bassa voce. -Possiamo parlare con Hagrid.- propose. -Conosce le nostre madri e so per certo dai racconti di mia cugina che è molto affidabile.-
-Va bene allora.- fece Abby.
-Mettiamo tutto a posto e corriamo lì.-

Il Sole stava tramontano dietro le montagne che facevano da sfondo al castello di Hogwarts.
Emily, Matthew ed Abby percorsero il ponte di legno più velocemente possibile. Tutti e tre erano determinati a saperne di più su quelle misteriose pagine ma erano consapevoli che stavano correndo dei rischi. Poco importava, se veramente le loro famiglie erano protagoniste di quella storia , avrebbero fatto di tutto per far venire a galla la verità. Scesero lungo la collina, l’erba bagnata quasi fece cadere Abby che venne sorretta da Matthew.
-Odio la pioggia.- esordì lei mentre le sue parole echeggiavano nel parco deserto di Hogwarts.
Matthew frenò bruscamente trovandosi davanti la casa di Hagrid. Emily, che gli era troppo vicina, andò a sbattergli contro facendolo quasi cadere nel fango.
-Em, stavi per fare strike.- commentò Matthew con una smorfia di dolore
La vecchia capanna era circondata da un orto di zucche. Dal caminetto fuoriusciva del fumo e i tre maghi dedussero quindi che Hagrid fosse in casa.
Non fecero in tempo a bussare alla porta che Thor, il cane, cominciò ad abbaiare dall'interno.
-Via, via, scemo di un cane…fammi vedere chi è.-
I ragazzi sentirono la voce profonda del guardiacaccia farsi più vicina.
La porticina di legno si aprì e da dietro sbucò un omone alto più di due metri, da una folta ed ispida barba nera e capelli bruni. Indossava una vecchia camicia beige e un gilet di pelle.
-Granger,Collins e Martin! Vi riconoscerei tra mille, siete uguali alle vostre madri.-
Emily, Abby e Matthew lo guardarono sorridenti. Conoscevano Hagrid fin da piccoli, essendo lui un caro amico delle loro famiglie.
-Ragazzi per me è bello vedervi ma non dovreste essere qui, c’è il coprifuoco.-
-Ti prego Hagrid, solo cinque minuti. Si tratta di queste…- Matthew prese le pergamene e le mostrò ad Hagrid che sgranò gli occhi. Questo diede la conferma ai ragazzi che sapeva esattamente cosa volevano dire quei documenti.
-Entrate, vi preparo il thè.-
La casetta era illuminata dal fuoco che ardeva nel caminetto. Al centro della camera erano disposte due poltrone e un divanetto di velluto rosso, dietro di essi una confusione di pentole, pentolini e gabbie per animali di ogni tipo.
Matthew ed Abby si posizionarono sulle due poltrone mentre Emily si accomodò sul divanetto. Tutti e tre si tolsero la tunica guardando il vuoto, ancora non sapevano bene come affrontare l'argomento.
-Per Diana Matt! Come avete fatto ad avere le pergamene?- chiese preoccupato Hagrid mentre distribuiva a ciascuno di loro una tazzona in ceramica blu piena di thè fumante.
Matthew e Abby, che guardavano in basso, alzarono la testa per rivolgere lo sguardo al gigante.
-Hagrid, erano nascoste a casa mia, sotto il pavimento e…- iniziò Abby.
-Ora che mi ci fai pensare le nostre madri potevano nasconderle meglio.- commentò Matthew mentre appoggiava le labbra sulla tazza di thè.
Hagrid li fissò per un momento con le ciglia aggrottate e la faccia confusa.
-Ragazzi quella pergamena è pericolosissima se finisce nelle sue mani. Voi potreste essere le esche perfette per abboccare!- Hagrid era visibilmente preoccupato.
-Le mani di chi?-
La domanda sorse spontanea ad Emily che continuava a scrutare l’ormone confusa.
-Di chi? B-beh i-io volevo dire…nessuno, certo. Solo che la magia di questa strega è molto potente e non può essere affidata a chiunque, soprattutto a tre adolescenti come voi!- Hagrid capì subito che aveva detto qualche parola di troppo. A tal punto che spalancò gli occhi e si portò la mano alla bocca quasi come per evitare di sputare fuori altre parole.
-Hagrid che stai dicendo? Quale strega?- domandò incuriosita Abby.
Hagrid fece finta di non sentire la domanda della giovane Martin, esitò per un secondo, guardandosi le scarpe e, con le mani nelle tasche, abbastanza grandi da poter contenere tutti e tre i maghi, riprese a parlare.
-Ascoltate, io non vado bene per raccontare queste cose a voi. Dovete dire tutto a Stephanie, Rachel e Lucy o finirete nei guai, guai grossi!-
-Ora finite il thè e andate, se vi becca Gazza andrete in punizione. Sapete che quello ha le rotelle fuori posto.-
I tre cercarono di carpire altre informazioni ma invano. Dopo venti minuti raccolsero le loro cose e si avviarono verso la porta. Matthew si fermò di scatto girandosi verso il mezzo-gigante e lo fissò dritto negli occhi per un secondo.
-Hagrid, se sai qualcosa di davvero importante, vieni a dircelo subito.-
L'uomo annuì e chiuse la porta di legno alle spalle dei giovani maghi. I tre risalirono il parco alla volta del castello, intenti a discutere dell'accaduto.
-Sa sicuramente di più di quello che dice.- iniziò Matthew.
-Dobbiamo indagare su questa strega di cui si parla nelle pagine… Se ci vedessimo domani notte nella Sala Grande?- propose Abby sempre più determinata a scoprire la verità. 
-Perfetto.- risposero in coro Emily e Matthew
Abby portò la mano sullo stomaco che stava brontolando rumorosamente.
-Andiamo a cena che sto morendo di fame-.
I tre sorrisero e percorse nuovamente il ponte di legno.

Love Threat (Hogwarts Tales #1)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant