3. Lo Smistamento

26 7 1
                                    

La Sala Grande era completamente avvolta da chiacchiericci e risate degli alunni che, dopo aver varcato il piccolo passaggio tra il tavolo di Serpeverde e Tassorosso, si fermarono davanti alla pedana che ospitava il lungo tavolo dei professori.
-Benvenuti ad Hogwarts ragazzi! Spero che siate entusiasti per l'imminente smistamento- iniziò una donna con un capello da strega posizionato sulla testa. -Chiedo gentilmente a quelli del primo anno di mettersi in fila per due, così avremo più ordine. Ora quando chiamerò il vostro nome, verrete qui ed io vi poserò il Cappello Parlante sul capo e poi lui vi smisterà- continuò la Professoressa di Trasfigurazione, srotolando la pergamena.
-Speriamo di finire nella stessa casata.- sussurrò Abby ai suoi migliori amici; aveva iniziato ad emozionarsi per la situazione in cui si trovavano solamente a metà del viaggio sul treno, rendendosi conto a cosa stavano andando incontro.
-Lo spero anch'io, ma se così non fosse non cambierà nulla, poiché troveremo il modo di stare insieme il più possibile.- sussurrò a sua volta il ragazzo dai capelli castani, Matthew, restituendo l'occhiata alla sua amica.
-Kathleen Blake!- esclamò a voce alta il professore, prendendo il cappello tra le mani.
Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri, dopo aver preso un gran bel respiro, si diresse verso lo sgabello, dove l'oggetto le venne posato sul capo.
-Vedo molta lealtà, coraggio e voglia di divertirsi, caratteristiche che combaciano con i... Grifondoro!- Kathleen, dopo aver riconsegnato l'oggetto parlante al professore, scese dall'alto sgabello in legno e si diresse al tavolo della sua nuova casa.
-Matthew Granger!-
Il ragazzo, non appena fu chiamato, si diresse con passo sicuro verso l'insegnate.
-Ah, ragazzo estremamente estroverso e molto leale verso le persone che ama, non credo di avere dubbi su di te... Grifondoro!- urlò il Cappello Parlante, facendo creare sul volto del diciassettenne un immenso sorriso. Doveva ammettere di essersi tolto un peso di dosso dal momento che sentiva appartenere ai Grifondoro.
-Noah Smith!-
Il ragazzo raggiunse con passo veloce lo sgabello, sul quale si sedette con fare fiero.
-Mi ricordi molte persone, lo sai? Alcuni erano dei veri e propri malandrini. Credo che la tua casa, nella quale ti troverai perfettamente a tuo agio, sia Grifondoro!- Un altro urlo partì dalla tavolata rosso-oro.
-Christian Harris!- urlò il professore. Un ragazzo alto, dai capelli castani e gli occhi del colore dell'ambra , attraversò la Sala Grande, dirigendosi a grandi passi verso il Cappello Parlante. Tutte le ragazze erano affascinate, non riuscivano a levargli gli occhi di dosso, compresa Abby. Non appena il ragazzo si sedette sullo sgabello, il Cappello cominciò a parlare.
-Vedo accenni di gentilezza e di lealtà verso le persone amate, ma credo di non sbagliare nello smistarti in Serpeverde!- urlò il Cappello. Anche se all'esterno Christian sembrava un angelo sceso in terra, nel profondo il suo cuore era completamente quello di una Serpe, e lo sapeva bene. Scese dallo sgabello e, prima di avviarsi verso il tavolo della sua nuova casa, passò di fronte ad Abby. Il cuore della ragazza cominciò a battere all'impazzata mentre Christian, con un accenno di sorriso, le strizzò l'occhio.
Si riprese appena in tempo per sentire il professore annunciare il suo nome.
-Abby Martin!-
Abby raggiunse la sedia con fare sicuro.
-Animo leale e gentile, sì, ma nascondi anche molta astuzia e moltissima ambizione ed intraprendenza, che sicuramente verranno fuori con la tua crescita. Saresti adatta a due case: Grifondoro o Serpeverde? Scelta difficile, molto difficile- iniziò il Cappello Parlante. Anche in questo caso passarono minuti prima della fatidica parola -Spero ti ambienterai bene... Grifondoro!-
Il volto dai lineamenti dolci della diciassettenne si illuminò di felicità sentendo quella frase. Sapeva fin dall'inizio che sarebbe finita in Grifondoro.
Con passo svelto si diresse verso il tavolo rosso-oro, che la stava applaudendo. Quella sarebbe stata la sua nuova casa.
-Emily Collins!-
La ragazza alzò leggermente gli occhi sentendo il suo nome e, con estrema lentezza, si diresse verso la pedana. Il timore la avvolse completamente. Lei sapeva a quale casata sarebbe stato adatta.
Con rigidità la ragazza si sedette sullo sgabello.
-Vedo molta lealtà e pazienza. Mente niente male, con un'intelligenza che ti rende molto scaltra, ma percepisco anche molta prontezza di spirito. Su di te non ho dubbi mia cara... Corvonero!- urlò il Cappello.
Emily si voltò verso i suoi due migliori amici seduti al tavolo dei Grifondoro, rivolse loro un dolce e sincero sorriso per poi andarsi a sedere con i suoi nuovi compagni.
-E per finire... Iris Ivanov!-
Una ragazza alta, bionda e con l'aria molto sicura di sé si andò a sedere sullo sgabello senza guardare in faccia nessuno. Era certa di sapere in quale casata sarebbe stata smistata e ne fu dimostrazione il Cappello che, non appena sfiorata la sua testa, la collocò in Serpeverde.
Quando il Cappello Parlante ebbe finito di smistare tutti i ragazzi del primo anno nelle rispettive case, cominciò il banchetto. Tutte le tavolate vennero immediatamente sommerse dalle pietanze più prelibate. Bacon, Arrosto, Patate... Non parve vero ai ragazzi quando videro tutto quel ben di Dio sotto i loro occhi. Matthew non perse tempo e, con la forchetta, prese una polpetta.
-È la cosa più buona del mondo.- disse, tra un boccone e l'altro masticando a velocità sovrumana.
-Sì ma stai calmo.- si lamentò Abby. -Così ti strozzerai sicuramente e non penso tu voglia morire al nostro primo giorno a Hogwarts.- Il ragazzo, seduto di fronte a lei, le fece la linguaccia.
-Beh, ti dirò..- intervenne una ragazza accanto a loro. -Morire per queste polpette non sembra così male.-
Abby annuì. -In effetti sembrano deliziose.- disse prendendone una con la forchetta. -Io mi chiamo Abby, comunque.-
La ragazza le sorrise. -Chelsea.- rispose. Si girò verso Matthew. -E il buongustaio qui accanto come si chiama?-
-Matthew- rispose il ragazzo. -È un piacere.-
Chelsea gli sorrise.
-Ti mancano già le tue amiche?- gli domandò una voce stranamene familiare. Matthew si girò e vide Noah che si sedeva accanto a lui.
Nel sentire le parole di quel ragazzo, il giovane drizzò la schiena e tossì cercando di mandare giù la polpetta che stava divorando.
Lo fece con una certa disinvoltura ma quel gesto non sfuggì agli occhi di Abby, che aveva già capito tutto. -Forse, ma da qui riesco a vedere perfettamente Emily che si sta lanciando sul pollo.-
Noah ridacchiò.
Matthew sapeva bene che nel loro gruppo non sarebbero capitati tutti nella stessa casa, ma questo certamente non avrebbe indebolito il loro legame. Il ragazzo si immaginò le corse la mattina per arrivare in tempo a lezione, gli allenamenti di Quidditch gli uni contro gli altri, le ore passate in biblioteca con pile di libri in mano... e un sorriso apparve sul suo volto.

Love Threat (Hogwarts Tales #1)Where stories live. Discover now