Lily

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-Potter, Weasley e Krum! Subito nel mio ufficio!- disse severamente la McGranitt.

Eravamo stati beccati di nuovo.

Sospirai già sapendo cosa ci sarebbe toccato. Una bella punizione, di quelle che ricordi per tutta la vita (se non fosse stato per il fatto che solo durante quell'anno avevo scontato più di quattro punizioni e ricordarle tutte, comprese quelle degli anni precedenti, sarebbe stato impossibile).

-Non ho idea di cosa stavate facendo nei sotterranei a quest'ora della notte- cominciò livida in volto -e francamente nemmeno mi interessa. Sono tre anni che non fate altro che andare contro le regole della nostra scuola ed arrivati a questo punto non c'è altro che io possa fare, se non dirvi che siete un caso senza speranza. Tutti e tre!- prese una pausa, fulminandoci tutti con lo sguardo -Scriverò immediatamente alle vostre famiglie e domani, per due mesi, sconterete una punizione che comincerà subito dopo cena e finirà all'alba, così imparerete ad andare in giro per la scuola di notte.
-Ma professoressa, come faremo poi con le lezioni?- chiese Hugo preoccupato.
-Non mi sembra che questa notte vi siate posti il problema per le lezioni di domani. Quindi conto sul fatto che non lo farete nemmeno per le serate di punizione dei prossimi due mesi!

Potevo sentirla gongolare, quasi, per la sua idea.

-Ora, voglio che andiate subito nel vostro dormitorio. Se vengo a sapere che siete andati di nuovo in giro per la scuola, non esiterò ad espellervi!- concluse.
Annuimmo tutti e ce ne andammo subito dopo, diretti alle nostre camere. Più o meno...

-Sentite, se ci sbrighiamo possiamo ancora prendere le lacrime di Mandragola!- dissi sottovoce, così che nessuno potesse sentirmi.
-No, Lily! Stiamo esagerando.- disse Hugo.
-Ha ragione! Non voglio rischiare l'espulsione.- gli diede man forte Nikolaj.
-Ma non ci scopriranno. Possiamo usare il mantello di papà. È di sopra! Noi torniamo nei nostri dormitori, così nessuno sospetterà nulla, e poi scendiamo con il mantello addosso!- proposi elettrizzata.
Hugo scosse il capo.
-Fallo tu se ci tieni! Io torno di sopra e mi metto a dormire.
Sbuffai.
-Sei proprio una femminuccia Hugo!
-Può essere ma da domani abbiamo una punizione da scontare tutte le notti per due mesi e, sai com'è, vorrei dormire almeno per questa sera, visto che le prossime se riuscirò a chiudere occhio sarà un miracolo!- ribatté.
-Tu che pensi di fare?- chiesi a Nikolaj.
Lui non mi rispose subito.
-Ha ragione Hugo.. non possiamo.
Offesa dal loro comportamento, annuii incrociando le braccia al petto.
-Bene! Allora lo farò da sola.- conclusi duramente, poi mi avviai su per le scale del Castello fino alla torre di Grifondoro.

Avevamo combinato tanti macelli in quegli anni, era vero, ma non vedevo perché proprio ora dovevamo arrenderci.
Mio padre e mio zio avevano combinato guai peggiori dei nostri, andando a sconfiggere Basilischi nei bagni della scuola, intrufolandosi nella Foresta Proibita e combattendo contro feroci Draghi. Tutto ciò senza mai venir espulsi.
Anche loro si erano beccati qualche punizione ma zio George (e zio Fred, ovunque lui fosse) erano fieri di noi nonostante tutto.

Salii in camera mia e, senza fare rumore così da non disturbare le mie amiche e compagne di stanza, presi il mantello da sotto il letto e me lo misi addosso.
Scesi le scale ed all'entrata della Sala comune incontrai Hugo e Nikolaj che stavano rientrando.

Hugo salì subito su per raggiungere i dormitori mentre Nikolaj si fermò sul posto, notando un lembo del tappeto che si piegava al mio passaggio.
Lo sentii sospirare e guardare nella mia direzione, forse leggermente più a destra rispetto a dove mi trovavo realmente.
Lo vidi avvicinarsi a me e cercare il mantello con le dita.
Una volta trovato, lo alzò un po' e si infilò sotto con me.

-Hai deciso di non fare più la femminuccia?- chiesi ancora leggermente arrabbiata.
Lui sospirò di nuovo.
-Non sono d'accordo con te.
-E allora che ci fai qui sotto?
Lo vidi aprirsi in un sorriso.
-Pensi davvero che possa lasciarti andare da sola?
Io sorrisi assieme a lui.
-Andiamo dai!
Mentre passavamo oltre in ritratto sentii Hugo parlare alle nostre spalle, ancora in cima alle scale.
-Nik, ti fai sempre fregare da lei!
Ridendo scendemmo di nuovo di sotto.

ConfundusWhere stories live. Discover now