Lorcan

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Il mio secondo anno ad Hogwarts era appena iniziato. Mi trovavo nel Castello da dieci giorni eppure mi sembrava di non essermene andato mai.
Amavo Hogwarts ed i miei amici mi erano mancati molto durante le vacanze estive.

Quel giorno c'erano state le lezioni di Pozioni ed Incantesimi ed entrambe con il passare del tempo diventavano sempre più interessanti.
Pozioni era la mia materia preferita. Forse perché il Professor Lumacorno spiegava benissimo e con esaustività ogni passaggio, o forse solo perché era uno dei Professori più pazienti che io avessi mai avuto.
Ero sicuro che nella professione futura che avrei scelto, Pozioni ci sarebbe stata. Lumacorno mi aveva fatto profondamente appassionare alla materia, tanto da chiedermi, quello stesso giorno, di partecipare al Lumaclub.
Ovviamente una proposta del genere non si rifiuta mai. Tutti sanno che appartenere al Lumaclub di Lumacorno vuol dire avere grandi prospettive future.

Stavo salendo dunque alla Torre di Grifondoro, per riposarmi un po' dopo quella giornata piena di novità, quando sentii qualcuno singhiozzare.
Mi guardai attorno.
Cercai di capire da dove venisse quel suono ma.. era difficile riuscire a capirlo. Quella parte del Castello era piena di nascondigli ed angoletti dietro cui qualcuno poteva nascondersi, io lo sapevo bene ormai viste tutte le volte in cui con i miei amici andavamo in giro di notte e dovevamo poi rimediare per nasconderci da Gazza o da qualche Prefetto.
Poi capii.

C'era una ragazza nascosta dietro la statua di Randal il Perfido. Era seduta, tutta rannicchiata su sé stessa e le spalle si alzavano a scatti assieme ai suoi singhiozzi.

-Tutto bene?- le chiesi avvicinandomi ma non troppo.
Lei si voltò di scatto per vedere chi ci fosse poco dietro di lei, poi si girò di nuovo e nascose il viso con una mano.
-Va via!
Conprensibile. Mia mamma dice sempre che le persone quando piangono si sentono vulnerabili e perciò nella maggior parte dei casi si chiudono ancora di più in loro stesse.
-Se ti va posso aiutarti. Sono bravo ad aiutare le persone!
Lei si girò di nuovo per guardarmi ma questa volta non si vergognò di mostrarmi i suoi occhi arrossati.
Mi guardava un po' confusa.
Presi al volo l'occasione che fosse in silenzio e mi misi seduto accanto a lei, non troppo però, così da concederle un po' di privacy.
-Ti va di raccontarmi cosa è successo?- chiesi.

Doveva essere del primo anno.
Era molto piccola.
Speravo solo che non si trattasse di un caso di bullismo perché odiavo le ingiustizie e vederla piangere a causa dei prepotenti mi avrebbe fatto fare qualche pazzia.

Lei si asciugò parte delle lacrime che le bagnavano le guance.

-Ho scoperto che mia madre è una persona orribile.

Questo non me lo sarei mai aspettato ed infatti rimasi un momento senza parlare.

-Ah si?
Lei annuí singhiozzando ancora un paio di volte.
-Cosa ha fatto?
Si asciugò gli occhi di nuovo con la manica della divisa.
-Sono stata nel piano in cui ci sono tutti quei quadri dedicati ai caduti.. lì c'è mio zio!
-Oh.. mi dispiace!- ammisi sincero.
Lei mi guardò negli occhi. Aveva dei magnifici occhi azzurri che erano ancora più sconvolgenti per il contrasto che creavano con la sua pelle scura.
-Grazie.. comunque sono andata a trovarlo. Non solo perché mio padre ci teneva molto che lo conoscessimo ma anche perché... Beh, di lui mi hanno raccontato tutto. Zio e papà erano inseparabili prima che lui morisse durante la guerra. Sai, sono gemelli.- mi spiegò ed io annuii capendo cosa volesse dirmi -C'è stato sempre un legame fortissimo ad unirli. È per questo che non capisco davvero come sia possibile che lei, o meglio loro due, abbiano potuto fare una cosa del genere a mio zio. L'ho conosciuto ed è una persona fantastica. È così coraggioso e buono. È divertentissimo! Io.. non capisco.
-Cosa hanno fatto?- chiesi anche molto curioso a questo punto.
-Ero arrivata su, al piano, e trovato il suo ritratto abbiamo cominciato a parlare. Era così felice di vedermi finché il mio colore di pelle non l'ha colpito. Mi ha chiesto con chi si fosse sposato mio padre, George, ed io ho risposto con il nome di mia madre, Angelina Johnson, e lui.. è rimasto per qualche secondo in silenzio, come se fosse rimasto molto colpito da questo e poi ha sorriso e ho scoperto che...- ricominciò a piangere -..che mia madre prima che morisse era fidanzata con lui.

ConfundusWhere stories live. Discover now